Goethe: i dolori del giovane Werther

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Data:26.08.2005
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Testo

I dolori del giovane Werther di J.W. Goethe
Il romanzo viene pubblicato nel 1774, scritto in pochi mesi da un’appena ventiquattrenne Goethe, narra la storia, scritta in lettere, di una straziata passione amorosa conclusa con la disperazione e l’autodistruzione del protagonista.
Werther diventa un mito per molte generazioni romantiche influenzando i costumi sociali e molti scrittori che trassero spunti dall’opera come Ugo Foscolo e l’Ortis.
Ricco di valori romantici, l’autore si scosta con saggia ironia da contenuti convenzionalmente patetici del romanzo accostando l’angoscia amorosa ad aspetti di rappresentazione storica e sociale del contesto.
Se la società tedesca dell’epoca era ancora legata al potere aristocratico e per tanto la classe borghese riusciva malamente a emergere, com’era già successo invece in Inghilterra e Francia, è possibile interpretare la passione di Werther come una ribellione contro il vuoto dei valori del mondo: le prime lettere in cui sono esposti i suoi pensieri sulla vita l’amore e l’arte, sono un atto d’accusa contro il formalismo delle classi dominanti.

La trama
Nella prima parte Werther, giovane borghese acculturato di animo nobile, racconta all’amico Guglielmo la nascita e l’evoluzione del suo amore per Lotte, figlia del sindaco di Wahlheim villaggio di campagna dove il protagonista si è ritirato, stanco della vita cittadina.
Egli va costruendosi un mondo immaginario che lo allontana dalla realtà, incantato dalla natura, specchio del fascino che Lotte, di nobile famiglia intelligente e sensibile, esercita su di lui. Lei vive ancorata alla famiglia, accudisce i suoi fratellini, si mostra positiva e concreta in ogni suo gesto. Ma per Werther è una creatura irraggiungibile perché promessa al giovane Albert, un animo onesto ma arido e senza ideali.
Nella seconda parte sono narrate le frequenti visite di Werther nella casa di Lotte e Albert ora sposi; l’amore si trasforma in turbamento, anche perché la giovane trascinata dalla potenza della passione di Werther, è attratta verso di lui ma al contempo cerca di allontanarlo. La catastrofe è imminente. In un solo incontro il protagonista le rivela il suo amore. La lunga sequenza di lettere scritte in prima persona dal protagonista dal maggio 1771s’interrompe con quella del 6 dicembre 1772, la narrazione continua con l’intervento di Guglielmo che racconta in terza persona le ultime vicende dell’amico: la disperazione di Werther, l’ultimo incontro con Lotte, la preparazione del suicidio infine il colpo di pistola alla tempia.

Una nota pragmatica
Il romanzo è preceduto da una breve nota di Guglielmo, il destinatario delle lettere che nella parte finale diventa narratore dell’epilogo tragico della vicenda.
Il lettore è invitato ad assumere un atteggiamento di ammirazione e amore per Werther e piangere il suo infelice destino. Si tratta di una dichiarazione poetica, un appello al lettore di avvicinarsi ad un testo ricco di pathos comune a tutti gli uomini.

Una visione angelica e un mondo immaginario
In questa lettera, una delle prime, è tratteggiato il mondo immaginario che si sta creando nella fantasia di Werther. Trasferitosi al villaggio egli vive in uno stato di beatitudine irreale. L’incontro con Lotte è una visione angelica che lo conquista immediatamente. Ella è ammirata per la sua operosità e spontaneità che catturano l’anima di Werther. Tra i momenti d’esaltazione, inquietudine e sconforto, Werther si compiace/delizia nel suo mondo immaginario, l’unico in cui il suo cuore può esprimere liberamente le emozioni.

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