Dino Buzzati - I giorni perduti

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Testo

Esercizio di produzione: Dal testo NARRATIVO al testo TEATRALE

I giorni perduti
(Dino Buzzati, Centottanta racconti)

Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernest Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa su di un camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto.
Lo sconosciuto scaricò la cassa dal camion e, fatti pochi passi, la scaraventò nel baratro, che era ingombro di migliaia e migliaia di altre casse uguali. Kazirra si avvicinò all'uomo e gli chiese: "Ti ho visto portare fuori quella cassa dal mio parco. Cosa c'era dentro? E cosa sono tutte queste casse?".
Quello lo guardò e sorrise: "Ne ho ancora tante sul camion, da buttare. Non sai? sono i tuoi giorni perduti. Li aspettavi vero? Sono venuti. Che ne hai fatto? Guardali, infatti, ancora gonfi. E adesso...". Kazirra guardò. Formavano un gruppo immenso. Scese giù per la scarpata e ne aprì uno. C'era dentro una strada d'autunno, e in fondo Graziella, la sua fidanzata che se ne andava per sempre. E lui neppure la chiamava. Ne aprì un secondo. C'era una camera d'ospedale, e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava. Ma lui era in giro per affari.
Si sentì prendere da una certa cosa qui, alla bocca dello stomaco. Boccheggiò. Lo scaricatore stava diritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere. "Signore - gridò Kazirra - mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi due giorni. La supplico. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole".
Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per dire che era troppo tardi. Poi svanì nell'aria. E l'ombra della notte scendeva
I giorni Perduti

Atto 1, Scena 2
Vicino al baratro
Kazirra e l’uomo

KAZIRRA (rivolto verso l’uomo) Chi è lei? Cos’ha in quel camion? Che cosa sta facendo?
UOMO (con disinvoltura) Non lo vede? Nel camion ci sono delle casse, e io le sto buttando!
KAZIRRA (urtato) Non faccia il simpatico con me! Lo vedo benissimo che le sta buttando!
UOMO E allora perché me lo ha chiesto?
KAZIRRA (a parte) Questo stasera cerca rogna! (cercando di mantenere la calma) Senta, la smetta di farmi queste battute perché oggi non è aria!
UOMO Come non è aria? Non c’è più aria? E chi se l’è presa? (preoccupatissimo) Non mi dica che tra poco moriremo tutti!
KAZIRRA (perdendo la pazienza) Ma allora lei è proprio deficiente!
UOMO Non saprei, non credo di chiamarmi così… anche se devo ammettere che sono in molti a dirmelo……
KAZIRRA Guardi: su questo non ho dubbi!
UOMO (si guarda intorno e sussurra) Ma allora questa cosa dell’aria è vera?
KAZIRRA (a parte) Ma c’è o ce fa? (All’uomo) Ma no che non è vera! È soltanto un modo di dire!
UOMO Meno male mi ero preoccupato!... (fa una pausa) Bè, ora che ci siamo chiariti se ne può anche andare!!
KAZIRRA (a parte) Si si, stasera lo mando all’ospedale… (All’uomo) Ma che cosa dice! Non ci siamo chiariti per niente! Io ancora non ho capito perché sta buttando queste casse!
UOMO (a parte) Ma quand’è che la gente si farà i fatti propri. (a Kazirra) Le sto buttando perché ormai non servono più a nessuno…
KAZIRRA Si da il caso che lei quelle casse le ha riempite a casa mia!!
UOMO Ah…….. era casa sua? Poteva dirlo subito allora!
KAZIRRA Adesso non cambi discorso… cosa c’è dentro?
UOMO (a parte) Ma che è matto? (a Kazirra) Scusa
KAZIRRA (interrompendolo) Mi dia del LEI per favore…
UOMO (farfugliando) si si si… (riprende) Scusi… Così va bene??
KAZIRRA Certamente, continui…
UOMO (a parte) Ma chi si crede di essere… vabbè… (a Kazirra) Scusi, ma se è vero che quella casa era la sua… perché mi chiede cosa c’è dentro? (ridendo) Dovrebbe saperlo lei cosa c’è dentro!
KAZIRRA (a parte) Non è che è pazzo… è proprio Matto! (all’uomo) Ma come faccio a sapere quello che lei ha rubato a me! La mia casa è molto grande!
UOMO Già, già… forse hai ragione….
KAZIRRA E meno male!
UOMO Allora te lo dirò io!... (fieramente) Li dentro ci sono i giorni perduti! E io sono venuto qui per buttarteli via! Tanto sono perduti, tu non ci fai niente!
KAZIRRA Ma vogliamo parlare seriamente? Le ho chiesto cosa c’è in quelle casse!
UOMO E io gli ho risposto! I suoi giorni perduti!
KAZIRRA Ho detto di parlare seriamente! Voglio sapere che c’è dentro!
UOMO Ma come glielo devo dire? Ma ste casse ce so li su’ giorni perduti, quelli che nun se ripiono più…. Mò hai capito?
KAZIRRA (a parte) se non capisce con le buone, proviamo le cattive! (da un pungo all’uomo) Io il suo linguaggio l’ho capito, lei invece? L’ha capito il mio?
UOMO (dolorante) Ma che c’è?
KAZIRRA Ti ho chiesto la verità! Il contenuto delle casse!
UOMO Senti… (Si tira indietro) Io c’ho paura di te… vai là e controlla quello che c’è dentro!
KAZIRRA Va bene… ma tu non te ne andare….
UOMO No no, io sto qui…
KAZIRRA (si avvicina alle casse) Adesso controllo.. (ne apre una) Ma… (a parte) Ma è vuota! Adesso ne apro un’altra…. (apre un’altra cassa) (a parte) Vuota anche questa! Non ci posso credere! Non mi ha rubato niente questo qua!
UOMO Allora? Ha visto?
KAZIRRA Visto cosa?
UOMO I suoi giorni perduti!
KAZIRRA Ma guardi che qui dentro non c’è proprio niente!
UOMO Ma cosa dice! Mi faccia vedere! (si avvicina a Kazirra e guarda nella cassa) Guardi: qui c’è suo fratello che sta in ospedale e sta aspettando una sua visita…
KAZIRRA Non per dir niente ma…. Io non ho fratelli: figlio unico!
UOMO (imbarazzato) Si vede che sarà il fratello di qualche suo amico, di sua madre, di suo padre, di qualcuno!
KAZIRRA Senta: a parte il fatto che io non vedo niente, e non credo di essere cieco… la sua storia non sta in piedi! (prende un foglio e comincia a scrivere)
UOMO Cosa fa?
KAZIRRA Scrivo…
UOMO Cosa?
KAZIRRA Ecco qua: questo è il numero di un bravo psicologo! Ci vada che le serve!
UOMO (a parte) Vuole prendermi in giro? (a Kazirra) È lei che deve farsi vedere perché non vede i giorni perduti! I SUOI giorni perduti!
KAZIRRA (ironico) Ceeeeeeeerto! Ci andrò subito non si preoccupi (a parte) Ma guarda con che gente mi tocca avere a che fare…. Tanto ci scommetto che tutte le casse saranno vuote!
UOMO (solennemente) Comunque le ricordo che lei questi giorni non li può più prendere!
KAZIRRA (facendo finta di rimanerci male) Nooooo! Dimmi che non è vero!!
UOMO (a parte) Che uomo bizzarro! (a Kazirra) Si si, mi dispiace per te, ma non si possono prendere… sono perduti!
KAZIRRA Ma non ha capito che la sto prendendo in giro?? Ah ah ah! (comincia a ridere)
UOMO Io non ci sto capendo niente…. Prima mi dice che non ha un fratello.. poi mi dice che mi crede, quindi viene scontato che lei un fratello ce l’ha… ma dopo lei mi dice che non era vero, quindi il fratello è morto… adesso mi dirà anche che è resuscitato… e se resuscita? Che succede… muore di nuovo.. e poi resuscita! E nelle cassa chi c’è?? Eh?? (urlando) Chi c’è nella cassa????????
KAZIRRA Niente! Non c’è niente! Il matto è lei non io!
UOMO (a parte) Ora il matto sarei io… avete capito?? Sarei io quello matto!!
KAZIRRA E la smetta di parlare con il pubblico! Anche loro sanno che è matto!
UOMO E va bene… avete vinto voi… me ne vado… (sta per uscire di scena)
KAZIRRA Scusi, ma il camion?
UOMO Quello torna a casa mia da solo…
KAZIRRA Ah giusto (fa un gesto con le mani per dire che è pazzo), non ci avevo pensato!
UOMO Ci vediamo la prossima volta che perderai i giorni… (Esce)
KAZIRRA Si certo! L’aspetto! (Rimane solo in scena) Che gente che si incontra al giorno d’oggi… Io pensavo che mi avesse rubato qualcosa… ho pensato anche di picchiarlo! Poi ho visto che era un povero pazzo e l’ho lasciato perdere!
UOMO (entra dall’altra parte del palco) Cosa sarei io?
KAZIRRA Scusi, ma lei da dove è passato?
UOMO Sono volato!!!
KAZIRRA (a parte) ma ancora non se ne va? (all’uomo) Ah è volato… mi sembra logico…
UOMO Almeno così ti ho dimostrato che non sono pazzo! Perché io non sono passato dal sottopassaggio che è qui dietro… no no, sono volato!!
KAZIRRA (sconsolato) Certo, certo lei ha volato… anche io l’ho fatto ieri… forse ci incontriamo nel cielo… Addio (Esce)
UOMO (a parte) Ma secondo voi l’avrà capito che non ho volato? Mha… che gente… poveri noi!! (Esce farfugliando altre frasi di questo genere)

Fine

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