Cligès: scheda libro

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:18.07.2005
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Testo

SCHEDA NARRATIVA
AUTORE:
Chrétien de Troyes (1135- 1190 circa).
Francese, visse nelle corti di Champagne e delle Fiandre. Viene considerato il più grande poeta del Medioevo occidentale prima di Dante.
TITOLO:
Cligès
PERSONAGGI:
Alessandro (padre di Cligès), Soredamor (madre di Cligès), Cligès, Alis (fratello di Alessandro), re Artù, Fenice (sposa prima di Alis e poi di Cligès), Tessala (nutrice di Fenice), Giovanni (servo di Cligès)
TRAMA:
La storia ha inizio a Costantinopoli, alla corte dell’imperatore che aveva due figli: il maggiore, Alessandro e il minore, Alis. Il figlio maggiore dopo aver sentito parlare di Artù, decide di partire per recarsi alla sua corte e farsi nominare cavaliere. Raggiunto il suo scopo, conosce una damigella della regina Ginevra, Soredamor. I due non manifestano subito i loro sentimenti reciproci d’amarsi e per questo soffrono molto in silenzio. Grazie alla regina, però, i due si confessano e poco dopo si sposano. In breve nacque il primo figlio, Cligès.
La famigliola, in seguito, decise di ritornare in patria dopo aver saputo che l’imperatore padre era morto e al suo posto era salito il fratello minore Alis.
Grazie ad un accordo tra i due fratelli, non si ricorse alla guerra. L’accordo prevedeva che la nomina ufficiale di imperatore rimaneva ad Alis, mentre Alessandro sovrintendeva su ogni cosa. Un altro particolare dell’accordo era che il fratello minore non dovesse prendere moglie, cosicché dopo di lui sarebbe salito al trono Cligès.
Purtroppo Alessandro e Soredamor morirono prematuramente. Cligès allora servì lo zio Alis.
Poco tempo dopo Alis sposò la figlia maggiore dell’imperatore d’Alemagna, Fenice.
Ma questa, visto Cligès, se ne innamorò intensamente, essendone ricambiata.
Fenice chiese aiuto alla sua nutrice, Tessala, che era esperta nelle arti magiche. Ella le diede un filtro che impediva all’imperatore Alis di possederla a letto. Infatti, questo filtro lo faceva addormentare subito, ma l’imperatore credeva d’essere sveglio sognando di dilettarsi con la moglie. Venne il momento che Cligès decise di partire a sua volta alla corte di re Artù.
Arrivato nei pressi della corte, non si presentò subito ma attese l’inizio di un torneo al quale partecipò, cambiando ogni giorno l’armatura in modo che nessuno lo potesse riconoscere.
L’ultimo giorno si scontro con messer Galvano che si batté arditamente e dovette intervenire il re per dividerli. Proprio in quel momento, Cligès manifestò pubblicamente la sua vera identità. Alla corte di re Artù venne accolto con grandi onori e trascorse del tempo.
Venne il momento anche per lui di ritornare in patria, Costantinopoli. Quando Cligès e Fenice s’incontrarono, il fuoco dell’amore si ravvivò Decisero allora che Fenice si fingesse morta così che entrambi potessero andarsene.
Mentre Fenice aiutava Tessala a preparare il filtro che la facesse morire per finta, Cligès chiedeva a Giovanni, suo fedele servo e famoso artigiano, se avesse un nascondiglio sicuro per loro due. Giovanni gli fece vedere la torre da lui costruita, con accanto un verziere, che a Cligès piacque.
L’imperatrice morì e furono celebrati i funerali. La notte stessa Cligès e Giovanni andarono al cimitero per recuperare il corpo e portarlo alla torre.
Giorni dopo, Fenice si svegliò. Cligès e Fenice trascorsero molto tempo insieme finché non li vide un servo di Alis che avvertì il padrone.
E subito Alis iniziò la caccia al nipote. Cligès con Fenice fuggirono e raggiunsero la corte di re Artù per chiedere aiuto. Proprio nel momento nel quale Artù stava per partire alla volta di Costantinopoli per vendicare Cligès, Giovanni venne ad informarlo che Alis era morto.
Cligès ritornò in patria dove venne accolto calorosamente. E visse felice e contento, insieme alla sua Fenice, della quale si fidava pienamente.
E gli imperatori che gli succedettero sul trono di Costantinopoli, fecero sorvegliare le proprie mogli affinché non venissero ingannati come aveva fatto Fenice con Alis.
TEMPO DELLA STORIA/RACCONTO:
La storia è ambientata alla corte del re Artù e della Tavola Rotonda, in un medioevo di fantasia e di leggenda.
TIPOLOGIA DEL NARRATORE:
Il narratore è esterno e onnisciente; infatti, s’intuisce che sa già come andrà a finire la vicenda. Lo possiamo dedurre dal fatto che non è uno dei personaggi del racconto e narra in terza persona singolare.
COMMENTO:
Il libro mi è molto piaciuto fin dall’inizio. Mi è piaciuta sia la storia del padre di Cligès, Alessandro, sia la storia di Cligès. Non mi aspettavo il colpo di scena finale con l’inganno di Fenice.
Anche la conclusione del libro mi ha fatto sorridere: l’autore mette in guardia gi uomini dagli inganni delle mogli, che vanno controllate continuamente.
Luigi Guzzoni 3 ^ D

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