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Categoria: | Italiano |
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Data: | 16.01.2006 |
Numero di pagine: | 5 |
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Testo
TRAMA
Questa novella appartiene alla settima giornata del Decameron ed è raccontata da Filomena.
La novella narra la vicenda di Arriguccio Berlinghieri, un ricco mercante che per nobilitarsi prende in moglie una giovane donna aristocratica di nome Sismonda, ma dopo il matrimonio l’uomo non dedica alla consorte la debita attenzione. Sentendosi trascurata, la donna cerca quindi l’affetto tra le braccia di un giovane chiamato Ruberto, senza usare però adeguata prudenza. Alla luce di alcune indiscrezioni, Arriguccio diviene l’uomo più geloso del mondo: tra i vari modi di sorvegliarla decide di non coricarsi, alla sera, prima che anche la moglie non sia entrata nel letto. Per continuare a vedere l’amato, Sismonda escogita questo astuto stratagemma: all’insaputa del marito, ogni sera, prima di coricarsi lega al proprio alluce una cordicella, lasciando cadere l’altra estremità giù dalla finestra. Così quando Ruberto arriva sotto casa sua, tira lo spago: se il marito dorme, Sismonda lascia andare la corda e scende ad aprire all’amante, altrimenti la tiene attaccata al piede, facendo intendere a Ruberto di aspettare oppure andarsene. Loro malgrado però una notte, mentre Sismonda dorme, Arriguccio si accorge dello spaghetto e sospettando qualche imbroglio lo lega al proprio alluce. All’arrivo di Ruberto l’uomo sente tirare il filo e, non avendolo legato adeguatamente, questo si sfila e arriva tra le mani di Ruberto. Mentre Arriguccio scende, l’amante intuisce che chi avanza così rumorosamente non può certo essere la sua amata, così si dà alla fuga ed Arriguccio lo insegue. Ad un tratto Ruberto tira fuori la spada e i due si azzuffano. I vicini, svegliati dal frastuono, escono infastiditi a rimproverarli. A quel punto Arriguccio si rende conto di non avere alcuna prova contro Ruberto così si dirige verso casa.
Nel frattempo Sismonda si sveglia. La donna capisce di essere stata scoperta e con mente fredda riesce a persuadere la fante (che era a conoscenza della relazione segreta) a coricarsi nel letto per prendere le botte, del marito furioso, al posto suo. Arrivato a casa, l’uomo si scaraventa in camera e senza accendere il lume, percuote la fante, scambiandola per la moglie, e alla fine le taglia con violenza i capelli. Quindi decide di avviarsi verso la casa dei propri cognati per informarli dell’accaduto e dire loro che desidera lasciare la moglie. Appena il marito esce, Sismonda si precipita a medicare la fante e le dà in premio alcuni soldi del marito.
Arriguccio arriva in un batter d’occhio nella casa dei cognati e spiega loro animatamente l’accaduto, mostrando la ciocca di capelli tagliata alla moglie. Udendo il racconto del genero, la suocera si dispera, non vuole credere che la sua brava figliola possa aver compiuto simili cose. I fratelli adirati con la madre e il cognato si precipitano subito a casa di Sismonda, trovandola pacatamente seduta a cucire. La donna sembra non comprendere cosa insinui il marito e aggiunge di non essersi coricata con lui qualche ora prima. Lei sostiene che il marito ultimamente si ubriaca ogni sera e va bazzicando con donne di malaffare: probabilmente deve aver fatto tutte quelle brutte cose ad una di loro, credendo poi di averle fatte alla moglie. Arriguccio non riesce a capire se ciò che ha di fronte sia reale: la moglie non ha in viso alcun segno di battitura, né i capelli tagliati. A questo punto la madre incalza lo sventurato genero insultandolo e minacciandolo. Arriguccio non riesce a capire cosa sia successo, ma essendo tutte le evidenze a lui ostili, decide di non disturbare più in alcun modo la moglie, cha da quel giorno sarà libera di vedere Ruberto ogni volta desideri.
PERSONAGGI
Analizzando singolarmente i vari personaggi, ci si accorge che i protagonisti sono due:
-Il primo personaggio presentato è Arriguccio: un ricco mercante che sposa una donna aristocratica per nobilitarsi. Troppo preso dagli affari, trascura la moglie. Per paura di un possibile tradimento diviene maniacalmente geloso e quando scopre l’inganno diventa aggressivo, violento, irascibile e impulsivo. Ma preso in contropiede da Sismonda subisce passivamente le accuse della moglie, gli insulti della suocera e le minacce dei cognati. Se alla scoperta del tradimento mostra tutto il suo orgoglio, adesso, di fronte l’intraprendenza della moglie e all’evidenza delle prove portate da Sismonda, non tenta minimamente di reagire. Accetta, non solo una sconfitta momentanea, ma lascerà via libera a tutti i successivi tradimenti. Arriguccio risulterà quattro volte vittima: la prima, perché tradito dalla moglie; la seconda, perché privato dei suoi soldi; la terza, perché convinto che non sia mai successo quanto credeva; la quarta, per il resto della vita.
-La vera protagonista è però Monna Sismonda, moglie di Arriguccio, giovane aristocratica insoddisfatta del suo matrimonio, che inizia una relazione extraconiugale con un compiacente giovane, Ruberto. Già in questa prima parte della vicenda si possono notare alcune sue caratteristiche peculiari. Per escogitare un simile stratagemma deve far ricorso al suo ingegno, coraggio e alla sua originalità. Anche in seguito, quando viene scoperta, rimane lucida, mostra grande sangue freddo e capacità di persuasione degne di nota. Si dimostra persuasiva quando, convince la fante a prendere il suo posto; e mostra il suo opportunismo dandole i soldi del marito. Poi si rivela in tutta la sua falsità e le sue capacità attoriali. Riesce a stravolgere la realtà, quasi a cancellarla e sostituirla c on una menzogna. Non dobbiamo però confondere il suo opportunismo ed egoismo con cattiveria, in quanto il suo comportamento non è dovuto al puro gusto di nuocere agli altri, bensì alla volontà di salvaguardare se stessa, porre i propri interessi prima degli interressi altrui. La sua non è crudeltà gratuita, ma un tentativo di evitare di rispondere delle proprie azioni, anche a spese degli altri. Per lei “il fine giustifica i mezzi”. Straordinariamente il suo espediente funziona. Sismonda verrà premiata per il suo ingegno. In futuro avrà piena libertà, senza alcun vincolo del marito.
Gli altri personaggi secondari sono:
- Ruberto è il giovane amante di Sismonda;
- la Fante, è la complice di Sismonda nella parte fondamentale della vicenda. Viene sedotta dall’ingegno della padrona che la persuade promettendole una ricompensa in denaro. La fante, accettando il compromesso, dimostra di essere più attaccata ai soldi che alla sua incolumità;
- i Vicini, hanno un ruolo quasi insignificante, tuttavia decisivo. Infatti, se non fossero intervenuti nella lite, Arriguccio non sarebbe tornato a casa a picchiare la moglie.
- i Fratelli, come era in uso al tempo, si riservano il diritto di decidere della sorte della sorella. Nonostante ciò si lasciano influenzare dei pareri altrui: subito da Arriguccio, poi dalla sorella e dalla madre.
- la Madre, ha piena fiducia nei confronti della figlia , anche se per un istante le parole di Arriguccio la turbano. Essendo incline al pianto, spesso scoppia in lacrime, ma quando è il momento di difendere la figlia e di offendere il marito usa un linguaggio poco consono alla donna nobile quale è.
SPAZIO
La vicenda si svolge nella città di Firenze. All’inizio e al termine a casa di Arriguccio, in un secondo tempo, durante l’inseguimento tra il marito e l’amante, lungo le strade della contrada in cui vivono Arriguccio e Sismonda. E poi a casa dei fratelli e della madre di Sismonda.
TEMPO
Non è specificato giorno mese e anno, né un’ora precisa. L’autore, però, fa capire che l’azione si svolge per un paio d’ore dopo la mezzanotte.
TEMI
La prima tematica è, ovviamente, l’ingegno della donna che domina incontrastato in tutto il racconto. Lei è colpevole, ma riesce a non scontare la pena e anzi trae vantaggio dalla situazione, solamente grazie alla sua genialità. Questo tema è strettamente legato al tradimento. Il fatto che questo sia operato dalla donna riconosce e sottolinea il valore intellettuale alla figura femminile.
Il secondo tema apre e conclucle la novella. Il Boccaccio afferma che Arriguccio è stato sciocco ad aver pensato di ingentilirsi sposando una nobile, affermazione che può sembrare una critica alla mescolanza tra le diverse classi sociali, ma che in realtà richiama ad una questione più sottile. L’uomo non può nobilitarsi col matrimonio, poiché la vera nobiltà è quella dell’animo e della cultura. La sua mancanza sta nell’assenza di entrambi i tipi di nobiltà. Da ciò inizieranno le sue sventure.