alla luna

Materie:Appunti
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Testo

GIACOMO LEOPARDI
ALLA LUNA

L’immagine della luna è ricorrente nelle poesie leopardiane. Essa è vista in modo ambivalente perché se da un lato la luna diventa nell’immaginazione del poeta una sua intima confidente (alla luna Leopardi rivolge spesso i suoi pensieri, racconta le sue emozioni, le sue sofferenze: la luna diventa in questo senso sua confidente intima e silenziosa), dall’altro lato la luna viene a rappresentare, a simboleggiare, l’immensa distanza che la separa dall’uomo, la lontananza e quindi l’assoluta indifferenza della natura nei confronti dell’uomo. La luna ricorre spesso perché è un’immagine poetica ed evocativa, ma anche perché la troviamo in Omero. La predilezione di Omero da parte dei romantici si spiega con il fatto che in età romantica si dava fondamentale importanza al sentimento, alla capacità di immaginare e di fantasticare, al genio creativo dell’uomo, all’originalità. La cultura greca ha creato, la cultura romana ha imitato: ecco perché i romantici preferiscono la cultura greca. La poesia degli antichi era spontanea, originale, creativa. Gli uomini antichi avevano una capacità immaginifica che non hanno i moderni. A quest’ultimi è possibile fare poesia attraverso la rimembranza, il ricordo. La vera poesia può nascere solo se il poeta è libero di creare. Su questo concetto si basa la polemica o querelle classico-romantico (tra classicisti e romantici).

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