1984

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

1984
“Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l’uno dall’altro e non vivono soli…a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto. dall’età del livellamento, dall’età della solitudine, dall’età del Grande Fratello, dall’età del Bispensiero…tanti saluti!”
1984 è un vero e proprio saggio che mostra un ipotetico mondo futuro, ambientato nella Londra del 1984 (il libro è stato scritto nel 1948), controllato da un governo fortemente totalitario: nel romanzo la società è infatti dominata dal Grande Fratello, un misterioso personaggio che nessuno ha mai visto di persona e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini, mediante l’uso di speciali teleschermi “si poteva bensì abbassare ma non mai abbassare del tutto…nulla si possedeva di proprio se non pochi centimetri cubi dentro il cranio” “Il Grande Fratello è infallibile ed onnipotente. Ogni successo, ogni risultato positivo, ogni vittoria, ogni conoscenza scientifica…si ritiene che provengano direttamente dalla sua guida e dalla sua ispirazione. Nessuno ha mai veduto il Grande Fratello. Egli è un volto sui manifesti, una voce dal teleschermo. Si può essere matematicamente sicuri ch’egli non morirà mai, ed esiste un notevole margine d’incertezza per stabilire la sua data di nascita. Il Grande Fratello è la forma con la quale il Partito ha deliberato di presentarsi al mondo”. In questo mondo in cui la libertà è stata completamente abolita, il protagonista del romanzo, Winston Smith, decide di ribellarsi e inizia a scrivere un diario: questo è un gesto molto rischioso, che, se scoperto, può portare all’arresto, alla tortura e alla sparizione totale.
“La faccia dai baffi neri riguardava da ogni angolo. Ce n'era una proprio nella casa di fronte. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta, mentre gli occhi neri fissavano con penetrazione quelli di Winston”.
Pur appartenendo al Patito Esterno (un’organizzazione politica che collabora col Grande Fratello falsificando i documenti a favore del governo), Winston è deciso a fare tutto il possibile per rovesciare la società e inizia a indagare sul passato nella speranza di poter analizzare più chiaramente il suo nemico. Durante le ricerche Winston troverà alcune persone disposte ad aiutarlo nel suo intento. La prima tra queste è Julia, “una ragazza dall’aria risoluta, di circa ventisette anni, con una gran capigliatura nera, faccia lentigginosa e movimenti svelti e atletici” che, come Winston, lavora nel Partito Esterno. Julia è una donna intelligente, costretta a fingere come Winston, capace di amare, desiderosa di ribellarsi a quel sistema che la opprime e le ruba la libertà. Tra Julia e Winston nasce subito una storia d’amore, ma sono costretti a tenerla segreta e a incontrarsi solo di nascosto. In seguito i due entreranno nella “Fratellanza”, un’associazione segreta che vuole distruggere il Grande Fratello; saranno contattati da O’Brien, che Winston ritiene essere uno dei membri di questa confraternita, ma che invece si rivelerà uno dei massimi dirigenti del regime.
La storia è ambientata a Londra in un tempo futuro, in cui la città si mostra in totale decadenza. I paesaggi corrispondono allo stato d’animo della popolazione: sembrano anch’essi quasi sottomessi al Grande Fratello. “Il mondo pareva freddo. Giù, nella strada, mulinelli di vento giravano polvere e carta straccia a spirale e, sebbene splendesse il sole e il cielo fosse di un luminoso azzurro, nessun oggetto all'intorno sembrava rimandare il colore, con l'eccezione dei cartelloni, che erano incollati da per tutto. La faccia dai baffi neri riguardava da ogni angolo”. Gli unici luoghi che il regime sembra non aver ancora contaminato sono la campagna, descritta come un luogo aperto e vivo, e la camera dove Winston e Julia condividono il loro amore, un luogo caldo e accogliente dove è possibile trovare la privacy che è stata portata via dai teleschermi. L’azione si svolge prevalentemente nei vari ministeri in cui è organizzata la società, nella casa di Winston, nei luoghi in cui si incontrano i due amanti e, alla fine del romanzo, nel Ministero dell’Amore, dove il protagonista subisce svariate torture che lo portano al limite della pazzia.
L’ambiente sociale rispecchia quello di un qualunque regime totalitario: il Grande Fratello è a capo della Nazione, più in basso si trovano il Partito Interno, il Partito Esterno e alla base la massa della popolazione(i prolet).
Winston appartiene al Partito Esterno, quello che più si fa condizionare dal Grande Fratello: infatti mentre i membri del Partito Interno possono spegnere i teleschermi e i prolet vengono considerati poco pericolosi, a questa sezione appartiene la maggior parte dei ribelli.
Il linguaggio usato è adeguato all’importanza sociale del personaggio che parla: O’Brien, per esempio, ha un registro linguistico molto più elevato rispetto ai prolet con cui si ritroverà a parlare Winston durante la sua indagine sul passato. Riguardo al linguaggio è importante sottolineare come esso sia un vero e proprio strumento adoperato dal partito per controllare più facilmente la popolazione: nella società del Grande Fratello si adopera la “Neolingua”, in cui tutto è ridotto all’essenziale (caratteristica che risalterà anche nella struttura stessa del libro), e sono state eliminate tutte le parole che possono creare sentimenti di rivoluzione (se viene abolita ogni parola che ricorda la libertà, nessuno potrà mai nemmeno pensare a un concetto simile, non avendo i mezzi per esprimerlo). “L’ignoranza è forza”.
I fatti narrati seguono prevalentemente un ordine cronologico consequenziale. Qualche volta però Winston è protagonista di brevi flash-back che lo riportano alla sua infanzia e al ricordo di sua madre. Il narratore è esterno alla vicenda, ma assume indirettamente le sembianze di Winston raccontando in terza persona ciò che dice e pensa il protagonista (discorso indiretto libero). Il tempo è sempre ben espresso, seppure con un certo indice di incertezza “non era affatto sicuro che quello fosse il 1984”, tranne nel periodo in cui Winston è tenuto prigioniero nel Ministero dell’Amore, lui stesso ammette di non riuscire a distinguere giorno e notte e di non capire da quanto tempo sia lì (sopraggiunge un ellissi, non viene descritto infatti il primo periodo di prigionia del protagonista).
Nello scrivere questo libro l’autore ha voluto lasciare a chi lo legge numerosi e importanti messaggi, per la maggior parte riguardanti la comparsa sempre più invasiva della tecnologia nella vita dell’uomo, che rischia di essere addirittura sottomesso ad essa. Winston e Julia risultano figure rudimentali perché stanno lentamente imparando, e con grave rischio personale, che cosa significa essere uomini. Una delle scene maggiormente illustrative è quella in cui Winston, cercando di scoprire come fosse la vita prima del Grande Fratello, parla con un vecchio prolet, proprietario di un pub, e questo dice di ricordare solo frammenti sconnessi, da cui non si può arrivare a nessuna conclusione. È stupefacente il fatto che la società totalitaria sia riuscita a distruggere il passato attraverso la modifica o distruzione di documenti e dati di fatto oggettivi e, in molti casi, sia riuscita a eliminare anche la memoria stessa del passato attraverso la disintegrazione della coscienza individuale. Il problema della memoria ossessiona Winston ed egli cessa di essere un oppositore del sistema solo quando cessa di credere al passato. Quello che più colpisce è la passività con cui la cittadinanza accetta come “verità” qualcosa che sa benissimo non essere vera, e la presenza di un ministero dove gli impiegati hanno l’unico compito di modificare quotidianamente i giornali e i libri di storia per adeguarli alla situazione attuale e far apparire più eroico il Grande Fratello.
“Poiché in realtà il Grande Fratello non è onnipotente, e il partito non è infallibile, si rende necessaria una instancabile capacità d’adattamento nell’interpretazione dei fatti che vanno aggiornati di continuo” “e veramente…non si trattava nemmeno di una falsificazione, ma solo della sostituzione di uno sproposito con un altro sproposito…tutto quel che si richiedeva era soltanto una serie infinita di vittorie sulla propria stessa memoria. ‘controllo della realtà ’ lo chiamavano. E in neolingua bispensiero” “tutto svanisce in una nebbia. Il passato era cancellato, la cancellatura era stata dimenticata, e la menzogna era diventata verità”. “Una enorme redazione di esperti” sta preparando la nuova edizione del “Dizionario della neolingua” e tra i collaboratori di questa redazione, lavora Syme, “un ometto anche più piccolo di Winston, coi capelli neri e ceri occhi grandi e sporgenti, con una forte disposizione insieme alla melanconia e al riso, e che sembrava andare sempre cercando qualcosa nella faccia dell'interlocutore”. Syme è l'unica persona che Winston considera suo amico, anche se “forse amico non era la parola più esatta”, perché “non si avevano amici, allora si avevano camerati”.
Il protagonista si preoccupa per la sorte di Syme, perché lui è “troppo intelligente”, “vede le cose e le sa esprimere con troppa chiarezza”: “il Partito diffida di gente simile” e “un giorno sparirà dalla circolazione”, sarà “vaporizzato” (sarà cancellata ogni traccia della sua esistenza). Winston, come Syme ha capito come funziona il Partito, ma non sa perché esso agisce in questo modo. “Capisco COME: non capisco PERCHÈ”.
Winston non è presentato come un uomo perfetto, è solo un uomo, ma non per questo è forte, infatti alla fine del romanzo diviene come tutti gli altri burattini che prima tanto disprezzava. Winston era il singolo, circondato da una massa di persone “omologate”, e per questo era condannato sin dall’inizio “Si sentiva solidale con quell’eretico deriso e solitario sullo schermo, unico custode di verità e di senno in un mondo di bugie”. È significativo che i rivoltosi vengano giustiziati soltanto dopo la loro “spontanea” adesione al regime, dopo essere stati portati alle soglie della pazzia per mezzo di atroci torture.
Anche Winston cadrà sotto le torture del Grande Fratello, e la sua sconfitta arriverà nel momento in cui, disperato, tradirà Julia, perdendo l’ultimo sentimento umano e arrendendosi al Partito “Troppo tardi, forse, troppo tardi, ma all’improvviso lui aveva capito che in tutto il mondo c’era una sola persona alla quale poteva passare la sua punizione…ed eccolo allora gridare come un forsennato: ‘fatelo a Julia, Fatelo a Julia, non a me! Potete fare tutto quello che volete, lacerarle la faccia, roderla fino all’osso, non m’importa nulla. A Julia, fatelo a Julia, non a me!’”. La frase conclusiva del romanzo descrive in modo completo il cambiamento subito o voluto da Winson.“egli era riuscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello”.
Il libro inoltre ha anche un forte carattere antipolitico, pieno di odio per il tipo di governo che strumentalizza gli individui e che priva l’uomo della libertà di pensiero. Il Partito inoltre considera la fede come qualcosa di sospetto e pericoloso, preferisce il consenso meccanico della massa al fervore intellettuale o alla fede ardente. Orwell ha capito che l’orrore sociale non consiste nel predominio di macchine diaboliche, e neppure nell’invenzione di automi marziani, ma nelle condizioni inumane imposte agli uomini, come ad esempio l’invasione dei teleschermi e lo sfruttamento dei bambini come spie a danno dei loro genitori. “anche dopo vastissimi sommovimenti e mutazioni apparentemente irrevocabili, lo stesso schema si è sempre riaffermato, come un giroscopio che sempre torna in equilibrio, per quanto lo si spinga in un senso o nell’altro”. È molto inquietante il fatto che il partito non pretende di governare per amore o in nome dell’umanità, “il Partito mira al potere solo per se stesso. Non ci interessa il bene degli altri; ci interessa il potere e niente più”. Tuttavia rimane il problema del perché essi uccidano milioni di persone, perché provino piacere nel torturare ed umiliare persone che essi sanno innocenti.
Solo i proletari, poiché sono alla base della piramide, sono liberi, a loro è concessa un po’ più di intimità, non sono costantemente spiati dal teleschermo, sono considerati individui ormai demoralizzati e privi di organizzazione. Secondo Winston è proprio qui che il partito sbaglia, perché sottovaluta la forza della massa. Sfortunatamente il messaggio finale è di una perpetua sconfitta perché “fino a che i prolet non diventeranno coscienti del proprio potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere”. Ciò succede anche a livello psicologico nel nostro mondo. Fino a quando gli uomini si lasceranno influenzare dai mass media e dal potere non potranno mai sperare di sfruttare e vivere a pieno la loro libertà.
Il Partito non ha solo creato un inganno perfetto, ma ha trovato un sistema per non cadere mai: trovare tutti i traditori e annientarli psicologicamente. I nemici di Grande Fratello subiscono torture terribili fino a quando non si lasciano controllare e si convincono di amarlo. L'autore vuole mandare un messaggio di ammonimento contro l'indifferenza che tollera forze che tendono ad annullare la libertà e la dignità individuale. Se non si combattono le ingiustizie, si rischia di essere sopraffatti da persone senza scrupoli che, per mezzo di stratagemmi vari (come ad esempio eliminare tutte le leggi), potrebbero togliere ogni diritto ai cittadini. Orwell intende esprimere un monito contro gli abusi di potere e le sopraffazioni mentali compiute da certe ideologie che derivano dall’accentuazione del nazionalismo e del fanatismo religioso.

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