"Siddharta"

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

Scheda libro
Autore: Hermann Hesse
Titolo: Siddharta
Eventuale curatore dell’opera: a cura di Italo Alighiero Chiusano
Casa editrice,luogo e data dell’edizione consultata: Adelphi, 1985, Osnago
Data di pubblicazione: 1922
Titolo originale: Siddharta
Traduttori: Emilio Castellani e Italo Alighiero Chiusano
L’autore:
Hermann Hesse nasce nel 1877 e muore nel 1962. Riceve il premio Nobel per la letteratura nel 1946. Le sue opere principali sono: Peter Camenzind, Demian, Il lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, Il pellegrinaggio in Oriente.
Genere letterario: romanzo di formazione.
Personaggi
Siddharta: è il protagonista del racconto. Siddharta, di origine brahamina, decide di lasciare il suo villaggio in cerca del misterioso Tutto. Egli è un saggio fin da piccolo e impara dall’ordine dei Samana a digiunare, a concentrarsi e ad aspettare. Queste tre cose sembrano banali ma con esse riesce a raggiungere il suo scopo: la ricerca dell’illuminazione.
Govinda: è il migliore amico di Siddharta, rispettoso di lui e delle sue sagge idee. I due si separano dopo gli insegnamenti dei Samana e prendono strade opposte: Govinda segue la dottrina del Buddha Gotama, Siddharta preferisce fare nuove esperienze. Govinda riesce a rincontrare l’amico vent’anni dopo.
Ambiente: l’ambiente non è specificato nel romanzo ma si può capire dalle tradizioni e dalla religione che si tratti dell’Asia, più specificamente dell'India.
Riassunto
Siddharta, figlio di Brahma, la sua divinità, lascia il suo villaggio con Govinda, il suo migliore amico, per imparare gli insegnamenti dei Samana. Essi infatti apprendono la tecniche per digiunare, aspettare e concentrarsi. Tempo dopo i due sentono parlare di un Buddha chiamato Gotama e decidono di andare da lui ad ascoltare la sua dottrina. Ed è qui che i due amici si separano: Govinda è sorpreso che Siddharta intraprende un’altra strada e lo abbandona. Il giovane Samana giunge dopo giorni di cammino in una grande città dove incontra Kamala, una cortigiana, e se ne innamora. Ella gli procura un lavoro con un mercante che Siddharta accetta. Col passare degli anni egli, ormai adulto, impara molte cose: impara a far soldi e a commerciare, compra una casa nella città con servitori e gode di molti piaceri. Ma il suo spirito di Samana lo spinge a ritornare alla sua vita e ritorna al fiume. Lì incontra, dopo ore di riposo, l’amico Govinda ormai monaco; i due conversano e parlano delle proprie vite: Siddharta è diventato ricco mentre Govinda ha continuato a seguire la dottrina di Gotama. I due si separano. Il protagonista incontra il barcaiolo che lo aveva traghettato molti anni prima; si chiama Vasudeva e lo ospita nella sua capanna nell’altra sponda del fiume. Egli gli insegna a traghettare e Siddharta lavora con lui. Per il fiume passano anche Kamala con il figlio avuto in passato da Siddharta. I due si riposano sotto un albero di banane ma Kamala viene morsa mortalmente da un serpente nero. Il figlio rimane con Siddharta nella capanna. Il libro si conclude con l’illuminazione dell’uomo dopo un altro incontro con Govinda.
Argomenti e problemi principali: argomenti centrali del romanzo sono la sete di conoscenza e di esperienza che portano il protagonista a vivere allo stesso modo nella meditazione e nella vita d’affari, senza riconoscere alcun maestro. Ciò che egli cerca è il tutto che alla fine troverà attraverso l’illuminazione.
Episodi e momenti più significativi: l’episodio che mi ha colpito di più e stato l’incontro tra Siddharta e il Buddha Gotama, dove i due hanno avuto un confronto di idee. Siddharta ha dimostrato di essere un saggio e di stare alla pari di Gotama. Un altro episodio che mi è piaciuto particolarmente è il primo incontro fra Siddharta e Kamala: i due si innamorano al primo sguardo.
Eventuali citazioni: “Che cosa sai fare, dunque?”. “Io so pensare. So aspettare. So digiunare.” Kamala domanda a Siddharta che cosa sapesse fare, così per procurargli un lavoro. Siddharta risponde con le tre cose principali insegnate dai Samana e con queste tre cose, anche se banali, egli riesce non solo a diventare ricco ma a comprare una villa in città e a guadagnarsi la fiducia di Kamala.
Stile e linguaggio: lo stile del romanzo è sicuramente impressionistico per l’alto numero di termini astratti che prevalgono su quelli concreti. Il registro del linguaggio è filosofico con un abbondante uso di aggettivi legati al mondo interiore e alla meditazione.
Eventuali difficoltà di lettura: non ho travato difficoltà nel capire gli argomenti o il linguaggio ma ho avuto difficoltà nella velocità di lettura.
Eventuali confronti con altre opere : posso confrontare Siddharta ad Il giovane Holden per quanto riguarda il genere: sono entrambi romanzi di formazione e narrano di due persone che seguono un percorso di vita che li aiuterà a crescere. La differenza che però li distingue e che hanno due scopi diversi: Holden si limita a capire i propri sbagli mentre Siddharta cerca una casa molto più grande di lui: l’illuminazione.
Interpretazione e giudizi personali: Siddharta non è solo un semplice romanzo di formazione ma racchiude diversi modi di pensare non inventati dall’autore ma frutto di veri saggi. Questo libro mi ha fatto pensare molto e lo leggerei volentieri una seconda volta per capire più affondo il modo di pensare dei vari protagonisti.

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