"Ora di tutti" di Maria Corti

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:05.12.2005
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Testo

Irene Caputo cl. IF

SCHEDA RIASSUNTIVA DE L’ORA DI TUTTI

a) Il romanzo, scritto da Maria Corti, è stato pubblicato per la prima volta nel 1962 dalla casa editrice Feltrinelli.
b) La vicenda si svolge a Otranto, durante la presa della città da parte dei turchi che dura circa un anno (luglio 1480 – settembre 1481).
c) Vedi sopra
d) Il romanzo, essendo diviso in racconti, presenta cinque protagonisti che fungono anche da voce narrante ad ogni racconto. Il primo personaggio che si incontra è Colangelo, un pescatore Otrantino che ha una moglie e un figlio e che ha vissuto una vita piuttosto tranquilla fino all’arrivo dei Turchi: come tutti i suoi concittadini viene mandato sulle mura per difendere la città ed egli dimostra di avere grande coraggio e di essere un eroe, combattendo valorosamente contro i turchi che cercavano di invadere la sua città. Da giovane era un bravo ragazzo e andava in discreto accordo con la famiglia, ma come tutti a quell’epoca, aveva un timore riverenziale del padre e della madre, ai quali dava del Voi. Come per altri tre dei protagonisti, arriva la sua ora: viene ucciso da un turco durante l’assalto alle mura. Il secondo personaggio è il capitano Zurlo, uomo di 55 anni che proviene da Napoli. Ha una moglie e tre figlie viene mandato ad Otranto perché è un comandante molto valido. Porta con sé anche il figlio Giovannello che viene giudicato dal padre come un ragazzo impulsivo che si sente già grande e vuole esplorare il mondo. E’ un uomo ben agiato e ad Otranto viene trattato con riverenza. Anche lui muore durante la battaglia ucciso da un turco che lo sorprende alla schiena. Dopo il capitano Zurlo è Idrusa a raccontare la sua vicenda: lei è la ragazza più bella di Otranto che a 17 anni viene data in sposa ad Antonio, con il quale lei passa due anni della sua vita, anche se infelici, dopodiché lui muore in mare. Comincia ad avere una relazione un comandante spagnolo di nome Manuel, ma che non viene ben vista dalle donne del popolo e che quindi la rende diversa dalle altre. Questa diversità tende ad accentuarsi nel tempo e Idrusa comincia a non essere vista di buon occhio nemmeno dalla sorella, che tende sempre a criticarla. La sua relazione con Manuel finisce quando lei si accorge che Manuel la usa e non prova dei veri sentimenti per lei, quindi decide di rivolgersi a un uomo abbastanza potente, don Felice, che lo fa cacciare dalla città. Come tutte le donne, anche lei durante la presa della città si rifugia nella cattedrale e una volta arrivati i turchi, si toglie la vita prima che il suo uccisore abbia il tempo di trafiggerla con il suo coltello. Idrusa è un personaggio particolare perché è diversa da tutte le altre donne: quelle svolgono una vita piuttosto monotona e i giorni per loro sono tutti uguali. Lei sente il bisogno di cambiare e di essere diversa dalle altre, per questo viene spesso criticata dalla gente che la circonda. Nachira invece è un pescatore che è sopravvissuto sopra le mura e si è nascosto con alcuni compagni nei sotterranei del castello. Durante la fuga lui e i suoi compagni vengono sorpresi dai Turchi e condotti dentro delle cantine dove hanno già preso posto altri loro concittadini catturati. Tutti gli Otrantini vengono portati al cospetto del pascià che propone loro due scelte: continuare una vita normale ma convertirsi alla religione mussulmana oppure rimanere cristiani e morire decapitati. Nachira, essendo molto indeciso non risponde al primo appello, ma al secondo che gli viene rivolto decide di sacrificarsi per la fede

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