"L'alchimista" di Paolo Coelho

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

16/10/2003
Laura Zoboli VA
“L’ALCHIMISTA” di Paulo Coelho
1.Descrizione:
Autore: Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro nel 1947, ed è considerato uno degli autori sudamericani più importanti di questo secolo, infatti la sua notorietà è paragonabile a quella di Gabriel Garcia Marquez. Ha iniziato la sua carriera come scrittore di teatro e di testi per alcuni dei più famosi cantanti brasiliani, oggi i suoi romanzi figurano in testa alle classifiche dei best seller in diversi paesi.
Titolo: “L’Alchimista”(titolo originale “O Alquimista”).
Prezzo: €14,50.
Traduttore: Rita Desti.
Anno di stesura: 1988.
Anno di pubblicazione:agosto 1995, Bompiani editore, Milano.
Genere: si tratta di un romanzo simbolico infatti gli aspetti più significativi riguardano alcuni elementi che ci circondano, che fanno parte della nostra vita, ma che spesso non conosciamo: l'amore, l'anima del mondo, il linguaggio universale e, soprattutto, la leggenda personale.
2.Schema della narrazione:
PROLOGO O
SITUAZIONE
INIZIALE
ESORDIO

PERIPEZIE E
MUTAMENTI

SCIOGLIMENTO
O SITUAZIONE
FINALE

3.Riassunto:
Un giovane pastore di nome Santiago, quando giunse con il suo gregge in prossimità di una vecchia chiesa diroccata, il cui tetto ero crollato e un grande sicomoro cresceva dove vi era stata la sagrestia, decise di fermarsi per riposare, dato che ormai stava calando la notte. Dopo aver cenato, il giovane si ricordò che di lì a due giorni avrebbe rincontrato la figlia di un commerciante, che aveva conosciuto l’ anno prima,per la quale provava molto simpatia. Il giorno seguente, giunto a Tarifa, decise di andare da una anziana zingara, la quale interpretava i sogni, per comprendere il significato del sogno che ormai faceva da due notti, di cui però non aveva ancora scoperto la fine (sognava di trovarsi presso le Piramidi d’Egitto, e di trovare un tesoro, ma si svegliava sempre quando stava per scoprire il luogo in cui era nascosto). La vecchia donna diede al ragazzo solo il consiglio di continuare il suo viaggio, e nel caso in cui trovasse il tesoro di portargliene un decimo. Santiago, mentre era seduto nella piazza a leggere, venne interrotto da un uomo anziano il quale cercò di iniziare un dialogo con lui, nonostante l’ iniziale diffidenza il giovane poi scoprì che l’ anziano era Melchisedek, re di Salem, che lo convinse a partire alla ricerca del tesoro. Il re gli spiegò che esistono dei segni, delle forze che ci aiutano a compiere la nostra “leggenda personale”, inoltre chiese al giovane una parte delle pecore, e gli donò due perle: Urim e Turim, una nera che significava SI, e una bianca che significava NO, entrambe lo avrebbero potuto aiutare a prendere le decisioni più difficili. Il giovane decise quindi di partire per l’ Egitto, una volta arrivato in nord Africa, si trovò a disagio, dato che non conosceva la lingua che parlavano in quel luogo; poi incontrò, in un bar, un ragazzo che parlava lo spagnolo, Santiago affidò a lui i suoi risparmi, ma l’arabo scappò, lasciandolo senza un soldo. Ormai demoralizzato, il ragazzo riuscì a trovare un lavoro da un mercante di cristalli, qui imparò gli usi e la lingua del posto, in cambio aiutò il commerciante ad ampliare la sua attività, per cui aumentando le sue entrate. Dopo undici mesi circa, raccolti i soldi necessari al viaggio, decise di partire, di attraversare il deserto e raggiungere le Piramidi. Fra i componenti della carovana, conobbe un inglese che studiava l’alchimia; durante il viaggio, ebbero modo di conoscersi meglio e di poter scambiare le loro idee riguardo l’alchimia in particolare. Poiché era iniziata la guerra fra clan, la comitiva fu costretta a fermarsi all’oasi El-Faiyum, che era anche la meta dell’inglese dato che qui abitava un Alchimista che avrebbe potuto svelargli i segreti di questa scienza. Aiutando l’amico a cercare il vecchio, Santiago conobbe una ragazza, Fatima; i due si incontravano tutti i giorni, e il ragazzo doveva decidere fra seguire la propria “leggenda personale” o fermarsi nell’oasi e coronare il suo amore per la ragazza sposandola. Una sera mentre stava pensando a ciò vide due sparvieri e seguendo il loro volo, ebbe un visione: il giorno seguente un esercito avrebbe attaccato l’oasi. Dopo averne parlato con il cammelliere si recò dai capi delle tribù, i quali inizialmente non credettero alla visione poiché, secondo la tradizione le oasi durante la guerre erano neutrali, ma temendo l’invasione ordinarono chi tutti il giorno seguente portassero le armi, sentenziarono inoltre che se ciò che il ragazzo aveva riferito era vero, gli sarebbe stata data una moneta d’oro ogni dieci nemici uccisi, in caso contrario sarebbe stato ucciso. Il mattino seguente apparvero 200guerrieri che attaccarono l’oasi, ma furono uccisi tutti, per cui lui guadagnò 50 monete d’oro. Finita la battaglia, mentre stava andando verso la sua tenda, gli si avvicinò uno sconosciuto che gli disse di andare a casa sua dopo il calare del sole il giorno seguente, quell’uomo era l’Alchimista. Santiago si recò dal vecchio il quale lo convinse a seguire la sua “leggenda personale”, partendo per le piramidi. Alcuni giorni dopo la partenza, vennero fermati da tre guerrieri i quali li condussero al loro accampamento dove chiesero al ragazzo di trasformarsi in vento entro tre giorni; il giovane, inizialmente spaventato, riuscì nell’impresa cosicché i due poterono continuare il viaggio. Giunti a un monastero, l’Alchimista in cucina mostrò a Santiago come si trasformava il piombo in oro, ciò che ottenne venne diviso in quattro parti: una per il ragazzo, una per pagare l’ospitalità del monastero, una per se stesso e l’ultima, che diede a un monaco, nel caso in cui il giovane ne avesse avuto bisogno. Qui i due si separarono, e il cuore disse al giovane che il tesoro si trovava nel punto in cui si fosse messo a piangere. Arrivati in prossimità delle piramidi, iniziò a piangere: capì che quello era il luogo dove era nascosto il tesoro, quindi iniziò a scavare. Improvvisamente si avvicinarono dei guerrieri che lo derubarono e gli chiesero perché fosse in quel luogo e scavasse, Santiago raccontò loro del suo sogno e uno di loro disse che anche lui aveva sognato di trovare un tesoro in Andalusia in una vecchia chiesa diroccata dove solitamente i pastori dormono con le pecore, lì c’era anche un sicomoro che cresceva dentro la sacrestia, ma che lui non era stato tanto stolto da rincorrere quel sogno. Il ragazzo, al colmo della felicità, ritornò al monastero dove prelevò la quarta parte d’oro che gli servì per tornare in Andalusia dove finalmente trovò il Suo tesoro.
4.Caratterizzazione e funzione dei personaggi:
Santiago: PROTAGONISTA, Santiago è un giovane pastore andaluso che fino all'età di sedici anni era stato in seminario perché i suoi genitori volevano che divenisse prete e costituisse motivo di orgoglio per una modesta famiglia contadina, ma fin da bambino sognava di conoscere il mondo, così partì. Nel libro rappresenta la persona che è in ognuno di noi, che desidera coronare i propri sogni, Santiago, diversamente da quanto accade tutti i giorni ci riesce infatti trova il suo tesoro. L’autore non ci dà né descrizioni fisiche né morali di Santiago, ci presenta solo il giovane all'apparenza ingenuo, ma in realtà è silenzioso ed osservatore infatti non si ferma mai alla prima apparenza delle cose ed è sempre pronto ad imparare dalla natura.
Melchisedech: PRIMO AIUTANTE, il re di Salem è un vecchio saggio che si presenta alla gente sotto varie forme nei momenti decisivi, lasciando però a ciascuno il libero arbitrio di proseguire o meno la propria Leggenda personale. Egli svolge un ruolo importante nella storia infatti fa capire a Santiago l’importanza di compiere la propria leggenda personale; inoltre le sue parole rimarranno sempre impresse nella mente del giovane ed insieme alle due pietre Urim e Turin lo aiuteranno a superare i momenti più difficili.
La zingara: SECONDO AIUTANTE, come il re si Salem cerca almeno in parte di convincere Santiago ad intraprendere il suo viaggio, anche se il suo aiuto e interessato poiché si aspetta dal ragazzo, in caso di ritrovamento del tesoro, una ricompensa.
Il giovane ladro:ANTAGONISTA Giovane arabo che, quando Santiago era arrivato in nord Africa (ad Algeri), si è finto suo amico, e lo ha derubato.
Il venditore di cristalli: TERZO AIUTANTE, egli dà un lavoro a Santiago dopo che è stato derubato dall’Arabo, lo aiuta quindi nel momento di bisogno; inoltre con il suo esempio personale aiuta il giovane a portare a compimento il proprio destino.
L’inglese: DESTINATARIO, è uno dei componenti della carovana che Santiago incontra durante il suo viaggio, quest’uomo studia l’alchimia con il principale scopo di riuscire a tramutare il piombo in oro e di trovare l’elisir di lunga vita.
Fatima: OGGETTO, è una ragazza araba, non ancora sposata, con cui Santiago, in sosta all’oasi, si incontra ogni giorno, il giovane ne è innamorato ed ella ricambiando decise di aspettare il suo ritorno dal viaggio alla ricerca del tesoro.
L’alchimista: QUARTO AIUTANTE, è il vero maestro di Santiago, un uomo molto vecchio (si dice che abbia 200anni) e altrettanto saggio e colto; infatti molti uomini, come l’inglese, lo cercavano per scoprire i segreti dell’Alchimia. Egli porterà il ragazzo a raggiungere il suo sogno aiutandolo a scoprire le sue capacità e ad ascoltare il suo cuore.
I guerriglieri: ANTAGONISTI, sono assieme alla grossa distanza che separa Santiago dal tesoro e al giovane ladro arabo, gli unici antagonisti.
5.Narratore e Tecniche narrative:
narratore:il narratore è esterno infatti è una voce che narra in terza persona senza essere coinvolto nella storia, è inoltre un narratore nascosto perché si limita a registrare i discorsi dei personaggi senza intervenire.
Tecniche narrative: il narratore utilizza prevalentemente il discorso diretto, infatti cede la parola direttamente al personaggio, che si esprime senza alcuna mediazione, in questo modo il racconto assume immediatezza e spontaneità.
E’ stata adottata la focalizzazione interna fissa, infatti il narratore racconta in prima persona la sua storia, sotto il suo punto di vista.
L’autore utilizza lo stile paratattico per congiunzioni coordinanti e talvolta anche per asindeto, e sembra prediligere la punteggiatura logico-grammaticale.
6.Tempi e luoghi:
Tempo: Nel romanzo non viene specificato il tempo nel quale avviene la narrazione, ma dalle vicende possiamo intuire che si svolge nell'arco di due-tre anni; infatti il ragazzo rimane nella bottega del mercante di cristallo per un anno e dopo essersi soffermato così a lungo intraprende un lungo viaggio attraverso il deserto. Neanche il periodo storico in cui è ambientata viene ben definito ma si potrebbe dedurre che sia collocata in un tempo remoto, quando l’alchimia era un scienza studiata approfonditamente. È presente l’isocronia infatti le azioni della fabula sono parallele a quelle dell’intreccio. Il ritmo è lento e soave, anche se comunque pieno di emozioni .
Luogo: il racconto è ambientato in vari luoghi che in prevalenza sono esterni. Il romanzo si apre con la descrizione del paesaggio dell'Andalusia (Spagna); da lì il ragazzo va a Tangeri (paese nell'Africa del nord), attraversa il deserto nordafricano fino ad arrivare alle Piramidi in Egitto.
7.Caratteristiche del linguaggio:
Registro: l’autore utilizza il registro medio-standard, infatti è mediamente accurato nell’uso della lingua, rispetta le regole generali della sintassi, e talvolta ricorre a parole specifiche riguardanti l’alchimia.
8.tematiche e significati di fondo:
Il romanzo ci vuole stimolare ad una riflessione che riguarda la società moderna, cioè la mancanza di ascolto al nostro cuore e la mancanza di un rapporto con la natura. Infatti nella società moderna gli uomini hanno sempre più contatti con le nuove tecnologie, mentre non hanno più contatti con la natura.
9.Giudizio critico personale:
Questo libro dà due grandi insegnamenti: imparare ad ascoltare il proprio cuore (“Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.”), e vivere la propria leggenda personale credendo in tutto.
Spesso ci si sente ad un bivio, si percepisce un momento decisivo che qui è chiamato Leggenda Personale. Così avviene al protagonista, che senza sicurezze per il futuro decide di giocare il tutto per tutto abbandonandosi con le sue sole forze alla vita: più ci si mette in gioco e più si rischia di sbagliare, ma in questo caso di riuscita la ricompensa è grande.
Personalmente ho trovato questo libro molto coinvolgente, infatti sono stata trascinata da esso fino alla fine senza distrarmi, inoltre ho apprezzato particolarmente il suo tema principale: “ognuno di noi deve seguire i propri sogni.”
Per quanto riguarda l’esposizione, l'autore scrive con maestria riuscendo abilmente a non diventare né monotono né artefatto.

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