La prima, forse più immediata, sottolinea il distacco del soldato dal mondo degli eroi, egli non si cura del suo onore, ma della vita, che è più preziosa di qualsiasi cosa, anche di un oggetto sacro.
La seconda, invece, potrebbe intendere questi versi come un incoraggiamento nei confronti dei soldati che sono fuggiti dal campo di battaglia, affinché
Greco
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Le due anime di Archiloco
Archiloco con queste parole si attribuisce due ruoli all’interno della società: quello di poeta investito dal dono della Muse e quello di membro della società aristocratico guerriera. Per la prima volta il poeta parla di se stesso in prima persona e in versi distici elegiaci si esprime davanti a un pubblico di amici e comp
Pare proprio di no. Elettra è ritratta da Sofocle con straordinaria profondità psicologica, il suo disagio di fronte ad una libertà che le è stata sottratta dal dispotico Egisto ed alla meschinità della madre, sfocia in un odio incontenibile che la porterà alla vendetta senza che questo le provochi rimorso o la macchi di una qualche colpa. Ma questo va
-Dietro le disarmonie della poesia di Euripide, dice Jaeger, deve nascondersi anche la disarmonia sua personale.
-Medea è veramente umana nella complessità del suo carattere. La molteplicità dei gesti è il risultato del diverso e mutevole rapporto di forze tra esigenze razionali e istanze emotive col quale si spiegano bene anche quegli atteggiament
• • finale di parola.
2. Vocali
• Forti (aspre): FFFFFFFFF
• Deboli (dolci): DDD
3. Dittonghi
• Propri (brevi): PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP
• Impropri (lunghi): IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Nei dittonghi NNNNNNNNNNNla pronuncia della l si è nel tempo affievolita fino a scomparire e dall’età bizantina, nelle minuscole si sottoscrive, men
LA FINE DELLA GIORNATA DI CANNE
I Romani, finché sopravvissero i loro comandanti Emilio e Servilio, portando a termine e affrontando innumerevoli gesta. Tuttavia resistevano in assetto di battaglia: ma dopo che quelli caddero, pestati in mezzo ai nemici con massima violenza, si divisero scappando in diverse direzioni, alcuni dove quelli ...
E' Socrate che ha scoperto il concetto moderno di anima (psukè) : in precedenza significava " soffio vitale " , ciò che fa vivere le cose ; il termine psukè assunse poi il significato di " immagine nell'Ade " , un'esistenza depotenziata . Per gli Orfici significava " demone " . A partire da Socrate fino al giorno d'oggi l'anima è diventata il nostro io
Apollonio e ribadisce la portata innovativa del suo poema (v 18-22) quando contrappone se stesso agli antichi cantori della saga argonautica. Anche il breve accenno alle cause che hanno determinato l'impresa costituisce in qualche modo una violazione del codice epico, che prevedeva l'inizio del racconto ad azione già avviata: questo è un procedimento mu