Euripide - Ciclope (seconda parte)

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Categoria:Greco

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Testo

Ciclope 2a parte
ODISSEO E poi imbarco te, gli amici e il vecchio nella stiva della mia nave nera e mi allontano da questa terra remando a tutta forza.
CORO Ma non potrei anch'io, come in una sacra cerimonia, impugnare il tizzone che accecherа il Ciclope? Voglio partecipare all'impresa.
ODISSEO Devi farlo: il palo и grosso e bisogna sollevarlo tutti insieme.
CORO Sarei disposto a gravarmi le spalle con il carico di cento carri, pur di affumicare, come un vespaio, l'occhio del Ciclope, che cosм farа una brutta fine.
ODISSEO Silenzio: ora conosci esattamente la trappola. Al mio ordine obbedite a chi ha architettato l'inganno: non intendo salvarmi da solo, lasciando lа dentro i miei amici. [Eppure potrei fuggire, sono oramai fuori dalla profonda grotta. Ma non и giusto che trovi scampo io da solo, che abbandoni gli amici con i quali sono arrivato sin qui].
CORO Forza, a chi tocca per primo
e a chi per secondo impugnare con vigore
il palo rovente, spingerlo dentro la pupilla
del Ciclope per cavargli l'occhio e la luce?
[canto dall'interno]
Zitti, zitti. И ubriaco,
strilla un canto sguaiato,
che zotico stonato.
Ma uscito dall'antro di pietra dovrа ben piangere.
Insegniamo a questo ignorante
un canto allegro. Tanto,
presto sarа accecato.
str. a
Beato chi folleggia
e ai dolci succhi della vite inneggia,
sdraiato a banchetto,
e si abbraccia un amante
e preme sopra il letto la morbida bellezza di un'etera.
И profumato, ha †biondi† riccioli lucenti
e canta: "Chi mi aprirа la porta?".
CICLOPE
str. b
Trallalallа, sono pieno di vino,
che gioia, и ancora giovane il festino.
Come una nave su sino alla plancia
ho colmato di cibo la mia pancia.
Mi invita l'erba lieta a gozzoviglia,
nella stagione della primavera,
con i Ciclopi, con la mia famiglia.
Portami l'otre, versami da bere,
straniero.
CORO
str. c
Ma che sguardo malioso,
esce di casa il Vezzoso.
‹ › Qualcuno ci vuol bene?
Una Ninfa tenera †ti attende†
dentro una grotta rugiadosa:
una fiaccola ardente.
Corone variopinte molto presto
ti cingeranno di fuoco la testa.
ODISSEO Ciclope, stammi a sentire, perchй io me ne intendo di quel Bacco che ti ho versato da bere.
CICLOPE Ma chi и Bacco? Lo ritengono un dio?
ODISSEO Il piщ grande per allietare l'umana esistenza.
CICLOPE Io, effettivamente, lo rutto volentieri.
ODISSEO Ecco com'и questo dio: non fa del male a nessuno.
CICLOPE Come mai a un dio piace abitare in un otre?
ODISSEO Si trova a suo agio dovunque lo mettano.
CICLOPE Ma un dio non deve starsene dentro a delle pelli.
ODISSEO Perchй, se ti sollazza? O la pelle ti disturba?
CICLOPE Detesto l'otre, ma ne amo il contenuto.
ODISSEO E allora resta qui, bevi e goditela, Ciclope.
CICLOPE Non devo spartire il vino con i miei fratelli?
ODISSEO Se lo tieni per te sarai stimato di piщ.
CICLOPE Ma se lo do agli amici, faccio una cosa piщ utile.
ODISSEO La baldoria ama le risse, le liti e gli oltraggi.
CICLOPE Ho bevuto, и vero, ma nessuno oserebbe toccarmi.
ODISSEO Amico, quando uno ha bevuto и bene che resti a casa.
CICLOPE И sciocco chi ha bevuto e non ama la baldoria.
ODISSEO Ma chi и ubriaco e resta a casa dimostra buon senso.
CICLOPE Che cosa facciamo, Sileno? Sei dell'idea di restare?
SILENO Si capisce. Che bisogno c'и di altri bevitori?
CICLOPE Certo, la distesa di erba e di fiori и soffice.
SILENO Ed и piacevole bere al tepore del sole. Stenditi qui per terra, sul fianco.
CICLOPE Ecco fatto. Ma perchй posi la coppa alle mie spalle?
SILENO Non vorrei che qualcuno, passando, la rovesciasse.
CICLOPE No, tu vuoi bere di nascosto. Mettila nel mezzo. Straniero, dimmi come devo chiamarti.
ODISSEO "Nessuno". E qual и il dono per cui ti dirт "grazie"?
CICLOPE Ti mangerт per ultimo, dopo tutti i tuoi compagni.
SILENO Ciclope, che splendido regalo fai all'ospite.
CICLOPE Ehi, cosa combini? Tracanni il vino di nascosto?
SILENO No, и stato lui a baciarmi, perchй ho gli occhi belli.
CICLOPE Finirai male, se baci il vino che di te non vuole saperne.
SILENO Ma sм, per Zeus, dice di amarmi perchй sono bello.
CICLOPE Mesci. Pensa solo a riempire la coppa e a darmela.
SILENO Il vino, com'и stato allungato? И meglio controllare.
CICLOPE Tu mi vuoi morto. Dammelo com'и.
SILENO No, per Zeus. Prima devo vederti incoronato di fiori... e degustarne ancora.
CICLOPE Coppiere imbroglione!
SILENO No, vino delizioso. Se vuoi da bere, devi prima detergerti la bocca.
CICLOPE Ecco, mi sono pulito bocca e baffi.
SILENO Appтggiati, con grazia, sul gomito e poi bevi: esattamente come vedi che faccio io, anzi che facevo.
CICLOPE Ehi, ma cosa fai?
SILENO L'ho trangugiato in un sorso, e con che gusto!
CICLOPE Straniero, prendi tu la coppa e servimi.
ODISSEO Come no? La mia mano и pratica di tralci.
CICLOPE Mesci, allora!
ODISSEO Subito, purchй tu stia zitto.
CICLOPE Tacere con il vino in corpo! Hai detto un nulla!
ODISSEO Su, bevi, e non lasciarne neanche un goccio. Bisogna che muoiano insieme il liquido e il sorbirlo.
CICLOPE Che ingegno ha la pianta della vite!
ODISSEO E se ne tracanni molto su un lauto pasto, innaffiando la pancia fino a estinguere la sete, il vino ti getterа in braccio al sonno. Ma se ne lasci anche una sola stilla, Bacco ti farа crepare di arsura.
CICLOPE Ohilа, a stento, ma sono scampato a nuoto: che gioia purissima. Mi sembra che il cielo si confonda con la terra e che mi girino intorno, vedo il trono di Zeus e la sacra maestа degli dиi. Non dovrei baciarvi? Le Grazie mi provocano. Basta! И meglio avere questo Ganimede che le Grazie. Mi piacciono di piщ i giovinetti che le donne.
SILENO Ciclope, sarei io il Ganimede di Zeus?
CICLOPE Sм, per Zeus, e ti rapisco dalla terra di Dardano.
SILENO Sono perduto, figli miei: che sorte spaventosa mi attende!
CICLOPE Sei in collera con il tuo innamorato e lo schernisci perchй ha bevuto?
SILENO Ahimи, che amara pozione mi aspetta tra poco.
ODISSEO Su, figli di Dioniso, magnanima progenie, il mostro и nella caverna. Sfinito dal sonno, presto erutterа pezzi di carne dalla immonda gola. Il tizzone, dentro, manda giа fumo: и stato preparato, non resta che incenerire l'occhio del Ciclope. Cercate di essere uomini.
CORO Avremo una volontа rocciosa, ferrea. Ma entra nella grotta, prima che a mio padre capiti l'irreparabile. Lа tutto и pronto, per te.
ODISSEO Efesto, signore dell'Etna, brucia la luminosa pupilla del tuo ignobile vicino, lмberati da lui una volta per sempre. E tu, Sonno, figlio della nera Notte, piomba con tutto il tuo peso su questa belva odiosa agli dиi. Dopo la gloriosa impresa di Troia, non lasciate perire Odisseo e i suoi compagni ad opera di un essere a cui nulla importa di dиi e di uomini. Altrimenti, bisognerа credere che la sorte и un dio e che gli dиi nulla possono contro la sorte.
CORO Tenacemente la tenaglia
stringerа il collo al divoratore di ospiti;
presto con il fuoco annienterа
le lucenti pupille.
Giа il palo rovente, un enorme ramo
di olivo, и nascosto sotto la cenere.
Marone proceda, agisca,
cavi l'occhio al demente Ciclope;
il mostro beva a proprio danno. E io
voglio vedere il mio diletto Bromio,
che ama incoronarsi di edera,
lasciare il Ciclope e la sua solitudine.
Riuscirт mai a tanto?
ODISSEO Silenzio, per gli dиi, bestiacce. State cheti, sigillatevi la bocca. Non vi permetto neanche di respirare, di sbattere le palpebre, di schiarirvi la voce. Il mostro non deve svegliarsi finchй la sua vista non sia stata distrutta col fuoco.
CORO Stiamo zitti, tratteniamo il fiato tra le mascelle.
ODISSEO Animo, andate dentro e impugnate il tizzone: и arroventato a dovere.
CORO Non stabilisci chi di noi deve per primo afferrare il palo e bruciare la pupilla del Ciclope? Vorremmo prendere parte tutti all'impresa.
CORO I Noi siamo troppo lontani dall'ingresso per spingere il legno ardente dentro l'occhio.
CORO II Noi ci siamo azzoppati adesso adesso.
CORO I Proprio come и capitato a noi. Stando in piedi ci si и stirato un muscolo, non si sa come.
ODISSEO Vi si и stirato un muscolo da fermi?
CORO I E negli occhi ci и andata tanta polvere, o cenere, venuta chi sa da dove.
ODISSEO Vigliacchi, alleati da strapazzo.
CORO Perchй ho compassione per la mia spina dorsale e non voglio sputare i denti sotto le botte, mi chiami vigliacco? Ma conosco un incantesimo di Orfeo, efficacissimo: il tizzone penetra da solo nel cranio del figlio della terra e gli cava l'unico occhio che ha.
ODISSEO Da tempo sapevo come eri per natura, ma ora lo so meglio. Mi tocca per forza ricorrere ai miei amici. Ma se hai scarso vigore fisico, almeno sprona i miei compagni: cosм li rincuoriamo con i tuoi incitamenti.
CORO Farт cosм, rischierт sulla pelle di un altro. Con i miei incitamenti si bruci il Ciclope!
Ehi, su, da bravi, spingete,
in fretta. Distruggete col fuoco la pupilla
di questa belva divoratrice di ospiti.
Bruciatelo, oh, arrostitelo, oh,
il pastore dell'Etna. Girate, dilaniate.
Ma attenti che inferocito dal dolore
non compia qualcosa di insensato contro di voi.
CICLOPE Ahimи, mi hanno carbonizzato la luce dell'occhio!
CORO Che inno stupendo. Cantamelo di nuovo, Ciclope.
CICLOPE Ahimи, mi hanno sfigurato, assassinato. Ma non fuggirete da questa grotta con la gioia nel cuore, voi, gente da nulla. Mi pianterт sulla soglia della caverna e la sbarrerт con le mie braccia.
CORO Ma perchй strilli tanto, Ciclope?
CICLOPE Sono morto.
CORO Brutto, lo sembri.
CICLOPE E infelice, per giunta.
CORO Sei caduto ubriaco in mezzo ai carboni?
CICLOPE Nessuno mi ha rovinato.
CORO Dunque, nessuno ti ha fatto del male.
CICLOPE Nessuno mi ha reso cieco.
CORO Allora ci vedi.
CICLOPE Cosм ci vedessi tu .
CORO Come ha fatto nessuno a renderti cieco?
CICLOPE Mi prendi in giro. Dov'и Nessuno?
CORO In nessun luogo, Ciclope.
CICLOPE Lo straniero, tanto per intenderci, и stato la mia disgrazia: il maledetto, a forza di darmi da bere, mi ha affogato.
CORO Il vino и terribile: и difficile avere il sopravvento su di lui.
CICLOPE Per gli dиi, sono fuggiti o sono ancora dentro la grotta?
CORO Han trovato riparo tra gli anfratti della caverna, e se ne stanno lм chiotti chiotti.
CICLOPE Da che parte?
CORO Alla tua destra.
CICLOPE In che punto?
CORO Proprio accanto alla rupe. Li hai presi?
CICLOPE Un male tira l'altro. Una capocciata ho preso, e mi son rotto la testa.
CORO E loro, intanto, se la battono.
CICLOPE Non per di qui, hai detto per di qui?
CORO No, dalla parte opposta.
CICLOPE Ma dove?
CORO Gмrati, lм a sinistra.
CICLOPE Povero me, mi deridono: approfittate dei miei mali per schernirmi.
CORO Adesso non piщ: quell'uomo ti sta proprio di fronte.
CICLOPE Vigliacco, dove sei?
ODISSEO Lontano da te, io, Odisseo, veglio su me stesso.
CICLOPE Come hai detto? Hai cambiato nome, ne hai tirato fuori uno nuovo.
ODISSEO Sм, Odisseo, il nome che mi aveva dato mio padre. Dovevi pure espiare l'immondo banchetto. A cosa serviva aver distrutto Troia con il fuoco, se non ti facevo scontare la morte dei miei amici!
CICLOPE Ahimи, si compie un antico oracolo. Diceva che sarei stato accecato da te, mentre ritornavi da Troia. Ma profetт anche che avresti pagato per questo, peregrinando anni e anni per mare, in balia delle onde.
ODISSEO Che ti colga il malanno: e quello che ti auguro, te l'ho giа fatto. Io scendo giщ, alla costa, e dirigerт la nave, sul mare siculo, verso la mia patria.
CICLOPE No davvero. Stacco da questa rupe un pietrone, te lo tiro e sfracellerт te e i tuoi compagni. Salgo su in cima, anche se sono cieco, avanzando per questa gola di monte.
CORO E noi ci imbarchiamo con Odisseo e per il futuro torneremo a servire Bacco.

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