Erodoto

Materie:Riassunto
Categoria:Greco

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Testo

ERODOTO
Vita e opere
• Nacque tra il 490 e il 484 a.C. ad Alicarnasso (Asia Minore) città di origini doriche, ma con una forte presenza di elementi ionici.
• La sua formazione culturale fu arricchita da influssi asiatici.
• Da giovane fu costretto ad un periodo di esilio a Samo.
• Dopo il 454 ristabilitosi l’ordine Erodoto potè iniziare un lungo periodo di viaggi che lo condussero in numerose regioni del mondo conosciuto → ad Atene entrò in stretto contatto con il circolo Pericleo .
• Nel 443 rivestì certamente un ruolo nella fondazione della colonia panellenica di Turii in Calabria che Pericle volle fondare sulle rovine di Sibari.
• Morì poco dopo il 430 a.C.
• L’opera di Erodoto porta il generico titolo di Ίστορίαι e risulta divisa in 9 libri ( forse ad opera di Aristarco di Samotracia, filologo dell’età ellenistica).
• In epoca successiva ad ogni libro venne dato il nome di una Musa .
• In origine l’autore ordinò la materia per λόγοι distinguendoli con un aggettivo etnico.
• La lingua utilizzata è il dialetto ionico

L’opera
• Omero→ punto di riferimento.
• Scopo → ammaestrare e conservare la memoria di certi eventi e quindi a celebrarli .
• Le Storie Erodotee guardano alla tradizione aedico-rapsodica (per l’andamento non lineare della narrazione, per l’inserimento di episodi secondari per rafforzare l’argomento principale, per la prevalenza del momento invidiale sulle scene di massa e per la ciclicità degli avvenimenti.
• Si differenzia dalla poesia perché:
➢ è logos → prosa
➢ prodotto di una ricerca condotta con le sole forze dell’intelletto umano.
➢ è scritta e non orale .
➢ Non frutto di ispirazione divina ma ha elementi concreti e oggettivi

• Tradizione rapsodica→ novelle.
• Le novelle rispondono all’ esigenza di narrare, infatti molti racconti sono rielaborazioni di fatti storici realmente accaduti, il genere novellistico nacque con Erodoto.
• Le storie sono divise in 2 blocchi omogenei
• Per i primi 4 libri e meta del 5 descrive usi e costumi dei popoli non greci, per la restante sezione l’argomento prevalente è la storia greca (liberazione della sudditanza Persiana delle città d’Asia).
Libri:
1. CLIO → dopo un breve proemio Erodoto espone i motivi della secolare ostilità tra greci e persiani, individuati in una seria di reciproci rapimenti di donne, culminati nella guerra di troia. Poi concentra l’attenzione su Creso, re di Lidia;lo storico narra le antiche vicende della Lidi e anche quelle della dinastia dei Mermnadi fondata da Gige (di cui Creso è discendente).Erodoto parla anche della Persia.
2. EUTERPE→ prendendo il libro avvio del regno di Cambise e dalla tua progettata invasione dell’Egitto, per risolversi in un lunghissimo logos sugli usi e i costumi egiziani, sulla geografia della regione e sulla sua storia.
3. TALIA→ all’inizio spedizione di Cambise con descrizione delle sue empietà ed atti di ferocia. Intanto gli Spartani entrano in guerra con Policrate, signore di Samo(scrive di come Policrate riuscì a farsi tiranno dell’isola).Congiura ordita dai Magi contro Cambise, che muore e gli succede Dario I. Poi discussione fra Dario e 2 notabili persiani per individuare la migliore forma di governo tra democrazia, oligarchia e monarchia(la preferita) . Conclusione:conquista persiana di Samo e repressione di una rivolta in Babilonia.
4. MELPOMENE→ carattere spiccatamente locografico. La prima metà parla della campagna di Dario I contro Sciti. Poi digressione sulla Scizia e sugli Iperborei. Discussione scientifica sulla forma della terra. 2° metà del libro: logos sulla Libia.
5. TERZICORE→ Guerre Persiane. I primi capitoli : raccontano della conquista della Tracia da parte di Dario. Poi fase iniziali della rivolta anti-persiana delle città greche d’Asia promosse da Aristagora, così descrive Sparta ed Atene. Dopo gli iniziali successi degli insorti segue la loro sconfitta.
6. ERATO→ esaurisce il racconto della rivolta ionica. della conquista persiana del Chersoneso, Erodoto prende spunto per inserire la figura di Miliziade, futuro vincitore di Maratona. Dopo 2 spedizioni il libro si chiude con la descrizione delle infruttuose campagne del vincitore Milziade contro l’isola di Paro( proprio per questo Milziade morì ).
7. POLIMNIO→ incentrato sulla 2° spedizione Persiana contro Atene e l’intera Grecia,a guidarla è Serse. Si sofferma sia sull’apparato militare dei persiani , sia sulle difese Greche .Scrive anche dei numerosi e poco onorevoli dissidi da cui furono lacerati Spartani ed Ateniesi, che portano all’inutile disastro delle Termopili. Unica digressione: sul tiranno Gelone.
8. URANIA→ descrive le ultime fasi della spedizione Persiana (invasione dell’Attica e distruzione di Atene). Poi descrizione della celebre battaglia di Salamina, nella quale Temistocle distrugge la flotta di Serse. Alla fine digressione sulla monarchia Macedone.
9. CALLIOPE→ tratta della seconda invasione dell’Attica tentata da Mardonio. 2 battaglie in entrambe la vittoria arride ai Greci e determina la definita ritirata dei Persiani. Nel 478 gli Ateniesi conquistano la roccaforte di Sesto ponendo fine ad ogni minaccia persiana.

Complessità
• primo tentativo di una “Storia Universale” che ha come fulcro la Persia.
• lo schema storiografico di Erodoto può essere considerato un’anticipazione di quello che si avrà con la storiografia “universale” di Polibio.
• Non si sa se quante volte Erodoto abbia modifica l’impianto strutturale e ideologico delle Storie, infatti l’opera è di dimensioni fuori dal comune.
• Seconda solo ai poemi Omerici, quanto a estensione, è più vasta anche di quella che scrive Tucidide.
• è probabile che lo scontro tra Europa e Asia fosse gia chiaro ad Erodoto come tema centrale della sua opera e l’assoggettamento delle città greche d’Asia al sovrano Barbaro potesse costituire un ottimo punto di partenza per l’intera narrazione.

Greci e barbari
• Erodoto riesce a sfruttare il racconto dell’invasione Asiatica per creare efficaci momenti narrativi nei quali i Barbari sono descritti mentre scoprono, increduli ed ammirati, quei greci che dovrebbero rendere schiavi.

Nascita della storia
• Per passare dalla logografia alla storia:
➢ ricerche e analisi delle fonti di informazione(fine→ verità ). Erodoto ritiene che la vista (όψις), sia lo strumento informativo e più fedele. [idea della visone diretta αυτοψια e già nell’etimo dei sostantivi ιστορίη (ricerca) e ίστωρ (testimone)]. Ma i limiti di questo metodo sono evidenti→ l’autopsia è superata dalla seconda fase dell’indagine l’ascolto [ακοη]. In questo tipo di indagine Erodoto non si ferma alla prima testimonianza e quando ce ne sono varie tra di loro contraddittorie a scegliere è il suo raziocino [γνώμη] . Lo storico sa bene che i logografi precedenti hanno usato molta fantasia e quindi ha la necessità di essere ritenuto veritiero. Soluzione→ rapporto di fiducia con il pubblico. I limiti di Erodoto sono le influenze religiose.
➢ Il celebre appellativo di pater historiae non va inteso come apprezzamento per i risultati della ricerca. Historia→ indica genericamente un racconto in prosa concernente fatti antichi.

Pensiero di Erodoto
• Erodoto era in possesso di una vastissima conoscenza culturale, ampliatasi con i numerosi viaggi. Nello storico di Alicarnasso è importante l’esperienza diretta ( ogni popolo infatti ritiene le proprie usanze le migliori e non è disposto a cambiarle con quelle di nessun altro. Folle ed empio è cercare di imporre con la forza i propri nomoi al altre genti.
• Erodoto conclude che la verità ( citando Pindaro) che la consuetudine è la regina di tutte le
cose.
Concezione etico-religiosa
• Tradizionale è la base della formazione culturale di Erodoto, allo stesso modo anche l’atteggiamento religioso.
• Dopo avere viaggiato tanto e avere conosciuto dei diversi si è reso conto che la diversità sta solo nel nome e il sentimento che spinge tutti i popoli a venerare le forze che dominano il mondo è dovunque identico. Innaffi Erodoto non parla di un Dio preciso, ma del Dio o più generalmente della divinità creatrice del mondo.
• Condanna l’uomo che esercita in maniera eccessiva e arrogante il potere e ritiene invidiosa la divinità della felicità umana ( diminuendola quando è eccessiva).

L’uomo e il suo destino
• Erodoto non distingue l’influenza del fato della libera scelta dell’individuo e sovrappone le 2 cose → uomo erodoteo libero solo di adempire il proprio in conoscibile destino.

Atene e le guerre Persiane
• Passaggio da logografia a storiografia → individuazione del compito storico che Atene si è assunta davanti a tutta la Grecia dopo il suo trionfo sui Persiani.
• Furono gli Ateniesi a volere che l’ellade restasse libera, perciò l’intera Grecia era debitrice della propria libertà ad Atene.
• Non si può considerare propaganda filo-ateniese perché Erodoto appare intimamente convinto di questa verità storica.

Lingue e stile di Erodoto
• Storie→ scritte in dialetto ionico che sia la madre lingua dell’autore, sia la lingua in cui erano espresse la precedente produzione logografica, la prosa scientifica e l’epica.
• Nonostante le “ correzioni” della tradizone manoscritta restano molte ed evidenti tracce del legame fra la lingua di Erodoto de quella dell’epica, legame cui sono riconducibili le non rare forme Omeriche.
• Lo stile di Erodoto si presente elegante fluido e vario, gli antichi lo definirono λέξισ ποικίλη.

Esempio