Inquinamento dell'acqua

Materie:Tesina
Categoria:Geografia

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Testo

INQUINAMENTO ACQUA
Dalla rivoluzione industriale l’uomo ha iniziato ad immettere nell’atmosfera e nelle acque sostanze inquinanti senza prevederne le conseguenze. A causa di questo, oggi, la maggior parte delle acque presenti in laghi, fiumi e mari sono inquinate. I mari più inquinati sono quelli chiusi che non hanno un continuo ricambio di acque con l’oceano. Il mar Mediterraneo è fra essi, infatti comunica con l’oceano Atlantico solo con lo stretto di Gibilterra che è troppo poco profondo per garantire sempre un continuo ricambio di acqua. Le principali sostanze inquinanti e i principali tipi di inquinamento sono quelli dovuti:
➢ Scarichi fognari
➢ Scarichi domestici
➢ Scarichi agricoli – inquinamento agricolo
➢ Scarichi industriale – inquinamento termico
Le sostanze inquinanti non inquinano solo i mari, i fiumi e i laghi ma anche le falde acquifere del sottosuolo che sono fonti costanti di acqua potabile e dolce. Le falde acquifere, se inquinate, possono diventare inutilizzabili e perciò l’uomo, per un certo periodo di tempo, non potrà più farne uso. In molti casi la capacità di autodepurazione delle acque viene annullata dall’eccessiva quantità di sostanze inquinanti. ( Come avviene l’autodepurazione: in tutte le acque si trovano dei microrganismi che si nutrono di sostanze biodegradabili e le trasformano in sostanze non inquinanti depurando così l’acqua )
Scarichi fognari:
Le sostanze introdotte nei corsi dei fiumi dagli scarichi fognari che non subiscono una depurazione possono comportare la diffusione di malattie (tifo, colera, epatite virale……) per la scarso igiene che si viene a creare nell’ambiente limitrofo allo scarico. Queste malattie inoltre possono contagiare i pesci o gli uccelli che a loro volta possono contagiare l’uomo creando così in casi molto rari la diffusione della malattia. La capacità di autodepurarsi delle acqua garantisce in alcuni casi la pulizia di esse ma quando la quantità di scarichi fognari in una zona è troppo elevata questa capacità viene annullata.
Scarichi domestici:
Gli scarichi domestici sono formati da tutte quelle sostanza, chiamate detergenti sintetici; che a partire dal 1940 presero il posto del sapone (detersivi, lavapiatti, sgrassanti…), a la contrario di esso, però, questi prodotti distaccano lo sporco e il sudiciume in modo innaturale ma più efficacemente. Infatti non essendo biodegradabili (non decomponibili dall’acqua) inquinano le acque delle fogne che immettendo i propri scarichi nei fiumi inquinando l’acqua. Per prevenire questo tipo di inquinamento in questi ultimi anni sono state fatte delle leggi che diminuiscono la presenza, nei detergenti sintetici, di quei prodotti chimici dannosi all’ambiente e alla acque.
Scarichi agricoli – inquinamento agricolo:
È particolarmente evidente nelle zone con un’agricoltura intensiva (pianura Padana) dove gli insetticidi, i diserbanti, i concimi chimici sono usati in abbondanza e con la pioggia vengono immessi nei corsi d’acqua. Per sventare questo problema, oggi, si è iniziata a praticare la cosiddetta agricoltura biologica che non utilizza prodotti chimici ma esclusivamente biologici (rifiuti organici……) garantendo così la salubrità del prodotto che non è contaminato da prodotti chimici che possono danneggiare la salute dell’uomo.
Scarichi industriali – inquinamento termico:
Le sostanze inquinanti che provengono dalle industrie sono molte e possono causare gravi danni all’ambiente. Esse possono derivare dalla lavorazione di vari metalli come piombo, cromo, rame… oppure possono essere formate da tutti quei composti che possono facilitare il lavoro in un industria come il cianuro, il cloro, i composti di zolfo e dell’azoto, l’ammoniaca……
Tra le sostanze inquinanti fra le più dannose sono compresi l’olio minerale (solo un Kg di olio se raggiunge la falda sotterranea può rendere inutilizzabile 1000 metri cubi di acqua) e il cromo (servono solo 50 microgrammi di cromo perché l’acqua non sia più potabile).
La capacità di autodupurazione dell’acqua, con questi materiali, non può neanche entrare in funzione poiché essa agisce attraverso i batteri solo su composti organici e non su elementi tossici anche per l’uomo. Le acque molto spesso sono usate anche per il raffreddamento di processi industriali e nelle centrali nucleari e termoelettriche: perciò l’innalzamento della temperatura delle acque, che dopo essere usate vengono rigettate nel fiume, causa una diminuzione dell’ossigeno presente in esse comportando la morte di molti pesci: questo tipo di inquinamento viene chiamato inquinamento termico.
Come combattere l’inquinamento delle acque:
I rimedi per prevenire l’inquinamento delle acque consistono nell’installazione di efficaci impianti di depurazione delle acque si da parte dei comuni (scarichi domestici-fognari) che delle singole industrie (scarichi industriali). Mantenendo le acque pulite e non inquinane preveniamo anche la formazione di fenomeni come l’eutrofizzazione.
Eutrofizzazione:
Con il termine eutrofizzazione, che deriva del greco eutrofia che significa buona nutrizione, si intende la moltiplicazione disordinata dei vegetali presenti nelle acque grazie all’azione di sostanze, come i fertilizzanti, di cui sono state inquinate.
Le alghe perciò trovano nell’acqua una grande presenza di sostanze nutritive. Iniziando a cibarsi di esse crescono a dismisura sfruttando maggiormente l’ossigeno disciolto nell’acqua. L’ossigeno, perciò viene sotratto all’ambiente, ai pesci e a tutti quegli organismi che popolano il mare. Si viene dunque a creare una situazione di anossia cioè di mancanza d’ossigeno che può comportare la morte degli animali che popolano l’ecosistema dove avviene l’inquinamento.
I mari più colpiti da questo fenomeno sono quelli chiusi che non possono avere tanti ricambi di acque con l’oceano o anche nei mari dove fiumi, come il Po, immettono costantemente sostanze inquinanti.
Per risolvere questo problema si sono installati impianti di depurazione e si è cercato di controllare l’immissione nei fiumi di sostanze nocive che possono causare il fenomeno.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
L’inquinamento atmosferico è la conseguenza dell’immissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti infatti si definisce come “ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica, dovuto alla presenza nella stessa di una o più sostanze con qualità e caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria, tali da costruire un possibile pericolo per la salute umana, da compromettere gli usi dell’ambiente, da alterare le risorse biologiche ed i beni materiali pubblici e privati”. L’inquinamento atmosferico viene definito in base all’origine dei fenomeni che lo formano quindi avremo due cause principali dell’inquinamento atmosferico:
➢ Cause di tipo naturale
➢ Cause di tipo antropico
I principali fenomeni causati dall’inquinamento atmosferico:
➢ Smog
➢ Piogge acide
➢ Effetto serra
➢ Buco nell’ozono

Per schematizzare:
CAUSE DI TIPO NATURALE CAUSE DI TIPO ANTROPICO
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
SMOG EFFETTO SERRA BUCO OZONO PIOGGE ACIDE
Cause ti tipo naturale:
L’immissione nell’atmosfera di gas naturale che fuoriesce dall’esplosioni vulcaniche, dalle fumarole, dagli acquitrini, dalle paludi e dalla materia in decomposizione è una delle principali cause dell’inquinamento naturale. In coincidenza di fenomeni metereologici particolari le sabbie sahariane vengono trasportate dai venti ed immesse nell’atmosfera creando inquinamento. Le scariche di energia elettrica nell’aria in coincidenza con i temporali attuano processi chimici fra i vari gas presenti nell’atmosfera che si fondono producendo altri gas inquinanti.
Cause di tipo antropico:
Sono tutte quelle cause derivanti dall’immissione nell’atmosfera di gas inquinati dalle fabbriche, dagli autoveicoli (inquinamento urbano: è un inquinamento tipico delle aree molto popolate causato dalle emissioni di gas di scarico dagli autoveicoli…) e dagli impianti termici per il riscaldamento. Le sostanze più inquinanti sono:
➢ ossido di carbonio: molto velenoso con un effetto tossico che se inspirato dall’uomo impedisce una normale trasporto del sangue.
➢ ossidi di azoto: si formano nella combustione dei motori a scoppio e fuoriescono come gas di scarico.
➢ anidride solforosa: si forma dalla combustione nei motori a scoppio essa è responsabile di gravi danni all’ambiente e al sistema respiratorio; essa in presenza di nebbia si trasforma in acido solforico uno dei principali elementi che danno origine alle piogge acide.
➢ anidride carbonica: deriva, per la maggior parte, dalla combustine di carbon fossili e petrolio ma possiamo trovarne una piccola parte anche nei gas di scarico degli autoveicoli. L’anidride carbonica è una delle principali cause dell’effetto serra.
Smog:
L’inquinamento atmosferico delle aree urbane è detto più semplicemente smog (parola inglese derivante dall’accoppiamento di due parole inglesi smoke: fumo + fog: nebbia). Si possono però distinguere 2 principali tipi di inquinamento:
➢ Smog classico o tipo Londra
➢ Smog fotochimico o tipo Los Angeles
Smog classico:
Si forma per la stasi nell’atmosfera di particelle di anidride solforosa prodotta dalla combustione di carbon fossili e petrolio. Lo smog callsico si verifica in condizione di bassa insolazione (0 gradi celsius), a una bassa velocità del e quindi nella stagione autunnale – invernale. Viene detto anche smog industriale ed ha un colore nero-grigiastro. Particolarmente presente durante la rivoluzione industriale quando il fumo si combinava con la nebbia formando uno smog tossico che provocò soprattutto durante, la rivoluzione industriale, molte migliaia di morti.
Smog fotochimica:
Lo smog fotochimico al contrario dei quello classico si verifica nelle ore centrali della giornata, sopra i 18 gradi celsius, con una bassa velocità del vento, con un’alta insolazione ed è facile da identificare per il suo colore giallo-arancio tendente al marroncino. Esso è caratterizzato da una complessa catena di reazioni chimiche che si verificano sotto l’effetto della luce. Questo tipo di inquinamento rappresenta un problema per la salute dell’uomo degli animali e delle piante perché assorbendo aria, o coi polmoni o colle foglie, si assorbono anche molte sostanze chimiche. Comunque non ci sono stati fin’ora effetti drammatici al contrario dello smog classico che ha causato migliaia di morti. I principali sintomi dello smog fotochimico sono una forte irritazione agli occhi e difficoltà nella respirazione.
Alone di smog fotochimico
Effetto serra:
L’effetto serra è un fenomeno importantissimo senza il quale la vita sulla terra non sarebbe potuta esistere infatti i gas serra presenti nell’atmosfera (anidride carbonica, vapor acqueo, metano…) lasciano passare i raggi calorici solari ma trattengono le onde infrarosse riflesse dalla terra cioè trattengono il calore, proprio come i vetri di una serra. Facendo ciò i gas serra garantiscono una temperatura di 33 ° superiore di quanto non lo sarebbe senza di essi. Tuttavia, fin quando questo processo era “gestito della natura”, garantiva un maggiore calore ma quando l’uomo a partire dalla rivoluzione industriale ha incominciato a aumentare le immissioni di gas serra nell’aria, soprattutto anidride carbonica si verificò un innalzamento della temperatura media terrestre, come se il vetro della serra si infittisse trattenendo sempre più calore. Infatti si è calcolato che a partire dalla rivoluzioni industriali l’immissione nell’atmosfera di anidride carbonica sia aumentata del 30% e quella del metano sia raddoppiata. Si è calcolato anche che dal 1990 al 2001 la temperatura media terrestre sia aumentata dagli 1,4° agli 5,8°. L’aumento della temperatura terrestre causerebbe mutamenti nella distribuzione delle piogge e nella direzione dei venti con gravi danni all’agricoltura, alla disponibilità di acqua, alla richiesta di energia (per i riscaldamento).Se le temperature continuassero ad aumentare si verificherebbe uno scioglimento dei ghiacci, già in atto, che farebbe aumentare il livello del mare con il rischio di sommersione di qualche isola.
L’effetto serra può causare effetti:
➢ Sugli uomini
➢ Sull’ambiente
Effetti sugli uomini:
L’aumento della temperatura può avere varie effetti sulla salute umana. L’aumento della temperatura può provocare problemi alla persone con problemi cardiovascolari e potrebbe aumentare la diffusione di problemi respiratori. Questo è dimostrato staticamente poiché il maggior numero di morti lo si ha nei periodi più caldi, soprattutto tra gli anziani (infatti all’inizio di ogni estate lo stato attua una campagna pubblicitaria per esortare soprattutto la gente più anziana a recarsi nei giorni più caldi in centri di accoglienza). Inoltre le malattie mortali si trovano, ora, nei paesi più caldi dove il clima è favorevole alla sviluppo della malattia poichè i batteri o i virus hanno vita migliore nei climi più caldi: se ci fosse un aumento della temperatura le malattie mortali (malarie…) si potrebbero spostare e colpire in varie zone del Mondo.
Effetti sull’ambiente:

L’aumento della temperatura può causare gravi danni a livello ambientale. L’aumento del calore comporta una maggiore evaporazione e perciò una maggiore presenza di acqua nell’atmosfera che causando così l’amento delle precipitazioni. Le aree poste ad altitudini più elevate sono quelle con un maggiore aumento di precipitazioni al contrario di quelle tropicali in cui le precipitazioni stanno diminuendo. Si è notato una maggiore presenza dei fenomeni atmosferici eccezionali che sono più violenti e colpiscono maggiormente la terra. Inoltre l’aumento della temperatura comporta lo scioglimento dei ghiacci che aumentano il livello delle acqua in tutto il Mondo (negli ultimi 100 anni è aumentato di 15-20 cm) con il rischio di inondazione per qualche isola. Inoltre con l’aumento del calore aumenterebbe anche la desertificazione. Molti di questi effetti sono già evidenti ma continueranno ad aumentare se l’immissione di gas serra non sarà diminuita.

Come combattete l’effetto serra:
Per combattere l’effetto serra dovremo cambiare il nostro modo di produrre energia usando fonti energetiche rinnovabili (sole, vento,acqua…) e diminuendo la deforestazione ( le piante con la fotosintesi mutano uno dei principali gas serra l’anidride carbonica in ossigeno).
Piogge acide:
Con il termine piogge acide si intende il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas (anidride solforosa che si trasforma in acido solforico) e precipitazioni acide. Se questa ricaduta avviene sotto forma di precipitazione (pioggia, neve…) si parla di deposizione umida se avviene invece il contrario si parla di deposizione secca. La gente ormai è abituata ad identificare con il termine piogge acide una precipitazione o un evento atmosferico ma non è sempre così. Le sostanze inquinanti sono nell’atmosfera per cause sia naturali (eruzione vulcaniche…) che umane (ciminiere industrie…) e, se non entrano in contatto con le goccioline di acqua allora cadranno per deposizione secca, anche in luoghi lontani fra loro trasportate dal vento, se invece entrano in contatto can le varie goccioline che formeranno le nubi cadranno con esse sotto forma di precipitazione. Questo processo di immissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti è cominciato dalla rivoluzione industriale dove l’uso dei combustibili fossili e del petrolio è aumentato causando così una immissione nell’atmosfera di ossidi di zolfo e azoto (+ derivanti: nitrati e solfati).
Questa acidificazione delle precipitazioni, causata dall’acido solforico presente in piccola parte in esse, può avere vari effetti:
➢ Effetti sui materiali
➢ Effetti sulle piante
➢ Effetti sull’uomo
➢ Effetti sulla visibilità
Effetti sui materiali:
Le piogge acide colpiscono quotidianamente edifici, monumenti antichi rovinando perciò il patrimonio culturale di una nazione: le piogge acide svolgono un’azione di tipo corrosivo sui metalli (il rame ad esempio viene ricoperto da una patina verdastra) e rendono il marmo che compone gran parte dei monumenti più friabile e solubile all’acqua.
Effetti sulle piante:
Le piogge acide aggrediscono la flora in modo costante a livello del fogliame oppure alterando la composizione chimica del terreno. La foglia è la “sede” degli scambi gassosi della pianta con l’esterno perciò se in essa entrano sostanze nocive e tossiche la foglia smette di compiere il suo lavoro di presa di anidride carbonica e rilascio di ossigeno e muore distaccandosi dalla pianta. Se le sostanze inquinanti invece penetrano nel terreno bloccano l’apporto di sostanze nutritive, attraverso le radici, alla pianta causandone la morte. Molte piante nelle foreste della Germania (foresta Nera), della Svezia, della Norvegia e anche dell’Italia sono state colpite. Gli alberi maggiormente colpiti sono pini, larici e abeti. Le conseguenze sono l’ingiallimento degli aghi e le caduta di essi. Il tronco inoltre assume un color tendente al rosso.
Effetti sull’uomo:
Il contatto diretto con la pioggia acida non è pericoloso per l’uomo invece può provocare gravi danni alla salute umana cibarsi di alimenti provenienti da acque acide che accumulano nel loro corpo grandi quantità di sostanze inquinanti (pesci…). Per quanto riguarda la deposizione secca gli acidi possono essere trasportati dai venti e venire ispirati dai polmoni umani causando difficoltà respiratorie (asmi…) e in alcuni casi malattie più gravi.
Effetti sulla visibilità:
Tutte le sostanze inquinanti acide durante una deposizione secca possono causare gravi danni alla visibilità prima di toccare il suolo in quanto se in grande quantità possono ridurre la visibilità sulla terra.
Buco nell’ozono:
L’ozono è un gas formato da tre molecole di ossigeno e la stratosfera (parte più bassa dell’atmosfera) ne contiene in gran quantità. Infatti l’ozono rappresenta una vera e propria barriera protettiva, ad un’altezza di 25/30 Km, dalle pericolose radiazioni ultraviolette provenienti dal sole. Ogni anno per cause naturali la fascia di ozono presente sopra il polo Sud diminuisce ma con l’aumento dei gas inquinanti nell’atmosfera gli scienziati dal 1985 hanno rilevato un aumento della diminuzione di ozono in questa fascia sopra l’Antartide. Le sostanze implicate nell’aumento del buco dell’ozono sono:
➢ Clorofluorocarburi (CFC):sono composti di cloro fluoro e carbonio sono utilizzati nelle bombolette spray, nei circuiti refrigeranti dei frigoriferi e dei condizionatori d’aria e come schiumogeni. I CFC sono i gas più pericolosi più pericolosi.
➢ Idroclorofluorocarburi (HCFC): sono composti utilizzati per rimpiazzare i CFC perché meno inquinanti.
➢ I gas Halon: sono utilizzati come agenti estinguenti dal fuoco e negli estintori portatili.
Il buco nell’ozono può causare effetti:
➢ Sugli uomini
➢ Sull’ambiente
Effetti sull’uomo:
La barriera di ozono (ozonosfera) svolge un importantissima funzione quella di bloccare i raggi ultravioletti (UV) provenienti dal sole filtrandoli poiché un continuo e diretto contatto della pelle umana con essi causa cancri alla pelle e la formazioni di melanomi sul corpo poichè vengono danneggiate le molecole di DNA e di RNA. Infatti se il DNA e l’RNA, composti contenenti tutte le informazioni sul genoma umano, trasmetto informazioni sbagliate le cellule impazziscono creando gravi malattie. Quindi sarebbe\ sempre opportuno proteggersi dal diretto contatto coi raggi solari con creme protettive che ne diminuiscano l’effetto anche se non saranno mai filtranti come l’ozono.
Effetti sull’ambiente:
Si è studiato che le radiazioni UV hanno un grave effetto sugli organismi che stanno alla base della catena alimentare marina (tutti quei piccoli esserini che formano il plancton). Infatti diminuiscono di numero quando le radiazioni aumento causando gravi danni all’ecosistema marino. Nelle piante i raggi UV rallentano la crescita.
Come combattete il buco nell’ozono:
Per combattere l’effetto serra dobbiamo cercare altri metodi per racchiudere le sostanze nelle bombolette spray (nebulizzarle) e usare composti chimici alternativi ai CFC.
da D.B. liceo sci. C. Golgi (Breno BS)
(alias Aragon)
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Esempio



  


  1. tina

    l'uomo ha inquinato l' acqua