Materie: | Appunti |
Categoria: | Geografia |
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Data: | 08.01.2002 |
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- Il Grighine -
La particolare orografia della zona centro meridionale della provincia di Oristano vede emergere dalla piana del Campidano settentrionale e dalla vasta distesa di colline dell’entroterra solo due piccoli gruppi montuosi: il monte Arci e il monte Grighine.
Quest’ultimo (contenuto entro i confini comunali di Allai, Siamanna, Siapiccia, Villaurbana, Ruinas, Mogorella e Fordongianus) si eleva solo di poco rispetto alle circostanti distese di campi e pascoli, ma ha una spiccata individualità dovuta all’asprezza dell’insieme, alle rocce affioranti, alle sorgenti, allo stesso ampio panorama che si gode dalla cima.
Il rilievo, che con i suoi 673 m, è uno dei più elevati dell’oristanese è costituito da rocce scistose di natura sedimentaria ed eruttiva.
I suoi versanti sono caratterizzati da formazioni risalenti all’Ordoviciano e al Siluriano, in un periodo individuabile tra i 400 e i 500 milioni di anni fa.
E’ una delle formazioni geologiche più complesse e meno esplorate della Sardegna e della quale non è stata ancora data un’interpretazione definitiva ed esauriente.
Non si può escludere che nel Grighine affiorino le rocce più antiche della Sardegna.
Il massiccio del Grighine rappresenta la propaggine occidentale di un importante “Zoccolo Cristallino Paleozoico”che sfuma delle formazioni nettamente granitiche dell’alto Oristanese.
E’ costituito da Metamorfiti di varia natura e da una fascia granitica attraversata da filoni di quarzo, i quali sono fra gli aspetti più evidenti per la loro tipica colorazione biancastra la cui vista è possibile da distanze ragguardevoli.
Tali filoni di quarzo appoggiano sugli scisti con uno spessore compreso tra i 10 e i 30 metri.
Per quanto riguarda la formazione granitoide essa è delimitata da coltri sedimentarie a carattere detritico, spesso fossilifere e da vulcaniti più recenti (si parla di un’età vicina all’Oligocene).
Le forme aspre del versante sud occidentale del Grighine (Siapiccia, Siamanna e Villaurbana) risalenti all’età primaria, presentano una copertura vegetale povera e discontinua soprattutto a causa degli incendi che si verificarono nei primi anni ottanta.