Materie: | Appunti |
Categoria: | Geografia |
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Testo
Amsterdam Capitale dei Paesi Bassi (sede effettiva del governo nazionale è L'Aia), capoluogo della provincia dell’Olanda Settentrionale. Porto marittimo sull’Ijsselmeer, Amsterdam sorge alla confluenza dell’Amstel e dell’IJ, su un centinaio di isole collegate da innumerevoli ponti. La città è uno dei più attivi centri commerciali d’Europa. Secondo porto del paese dopo Rotterdam, è collegata con il mare del Nord e con gli altri paesi europei da una fitta rete ferroviaria e di canali, tra cui il canale del mare del Nord (1876). Tra le principali industrie locali si annoverano i cantieri navali, le raffinerie di zucchero e le manifatture di macchinari pesanti, articoli in carta, tessili e abbigliamento, porcellana e vetro, automobili e prodotti chimici. La città è inoltre celebre per il taglio dei diamanti. Capitale finanziaria dei Paesi Bassi, Amsterdam è sede di un’importante Borsa valori e di numerose banche.
Paesaggio urbano
Gli innumerevoli canali e i caratteristici ponti di Amsterdam hanno valso a questa magica città l’appellativo di “Venezia del Nord”. A partire dal XVII secolo Amsterdam svolse un ruolo fondamentale nella vita culturale e intellettuale europea, come attestano ancora oggi gli edifici in stile barocco, rococò e neoclassico che si affacciano lungo i canali e i monumenti di grande valore storico-artistico che essa ospita. La città è sede dell’Accademia nazionale d’arte, della Reale accademia delle scienze olandese e di un’università (1632). Di grandissimo interesse il Rijksmuseum, che ospita una delle maggiori collezioni al mondo di dipinti olandesi e fiamminghi, lo Stedelijk Museum, contenente una vasta collezione di opere moderne, e il museo Van Gogh. Da ricoradre anche la casa in cui visse Rembrandt, oggi aperta al pubblico. La città presenta numerosi esempi di architettura del XVI e XVII secolo. Degne di nota anche la Oude Kerk (Chiesa Vecchia), costruita all’incirca nel XIV secolo, e la Nieuwe Kerk (Chiesa Nuova), del XV secolo. Il palazzo reale, originariamente costruito nel XVII secolo come municipio, si affaccia su un’ampia piazza nel centro della città. La casa di Anna Frank, la più celebre vittima dell’occupazione di Amsterdam da parte dei tedeschi, è ora un museo.
Storia
Villaggio di pescatori sorto intorno all’XI secolo, Amsterdam divenne membro della Lega anseatica nel 1369. Nel XVII secolo, in seguito all’esito positivo delle guerre di indipendenza olandesi contro la Spagna, Amsterdam divenne il centro del commercio dell’Europa settentrionale. La città conservò questa posizione fino alla fine del XVIII secolo, quando l’attività commerciale ebbe una battuta d’arresto a causa dell’insabbiamento dello Zuider Zee e del blocco navale inglese durante le guerre napoleoniche. Nel 1810 Napoleone incorporò il paese nell’impero francese, ma dopo la sua caduta i Paesi Bassi riconquistarono l’indipendenza e Amsterdam divenne la capitale ufficiale (1814). L’attività commerciale ritornò a essere fiorente nella seconda parte del XIX secolo in seguito all’apertura dei canali del mare del Nord e dell’Olanda Settentrionale. Nel corso della seconda guerra mondiale la città fu occupata dai tedeschi per cinque anni. Abitanti: 719.856 (1993).1
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Berlino (Tedesco, Berlin), città della Germania nordorientale, capitale della nazione riunificata nel 1990 e del Land omonimo (889 km2), sorge sui fiumi Sprea e Havel. Situata al centro di una fitta rete di canali che la collegano con l'Oder e l'Elba, Berlino è un importante nodo di comunicazioni ferroviarie, stradali e aeree. Il fiume Sprea, collegato mediante canali al mar Baltico, forma un importantissimo porto interno. Quasi interamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, posta dal 1949 al centro della Repubblica democratica tedesca, la città fu divisa in Berlino Est e Berlino Ovest e divenne uno dei principali motivi di tensione tra Est e Ovest nel corso della Guerra Fredda.
Gli oltre quarant'anni di divisione in due settori hanno fortemente condizionato lo sviluppo economico della città. Dopo il 1949 Berlino Est fu il centro commerciale, finanziario e dei trasporti della Germania Orientale, nonché uno dei principali poli industriali della RDT, in cui predominava l'industria pesante. Gran parte delle infrastrutture industriali di Berlino Ovest venne distrutta durante la seconda guerra mondiale, ma all'inizio degli anni Cinquanta l'economia del settore occidentale fu rivitalizzata dagli aiuti provenienti dalla Germania Ovest e dagli Stati Uniti all'interno del Programma di ricostruzione dell'Europa (vedi Piano Marshall). La città divenne in poco tempo un importante centro manifatturiero, con stamperie e industrie elettriche ed elettroniche, metallurgiche, chimiche, meccaniche, agroalimentari, tessili e dell'abbigliamento. In breve tempo, il settore occidentale si trasformò in un centro finanziario internazionale, sede di istituti scientifici e di ricerca. Alla riunificazione territoriale della città, avvenuta con l'abbattimento del Muro, ha fatto seguito un'integrazione economica che ha comportato gravi problemi economici e sociali all'interno della nazione.
Paesaggio urbano e istituzioni culturali
Vivacissimo centro d'arte e di cultura, Berlino presenta numerosi edifici di grande interesse storico-artistico. Il monumento più noto è senz'altro l'imponente Porta di Brandeburgo (1788-1791), ispirata ai Propilei dell'Acropoli di Atene e situata all'estremità orientale dell'Unter den Linden, famoso viale che si estende fino all'isola dei musei (Museuminsel), sulla Sprea. Nelle vicinanze si trovano il teatro dell'Opera, in stile classico (1743), la Biblioteca nazionale (1774-1780), l'edificio barocco dell'Arsenale (1695-1706; disegnato da Andreas Schlüter) che ospita ora un museo storico, la chiesa gotica di San Nicola (XIV-XV secolo), la cattedrale francese del quartiere di piazza dell'Accademia, cuore del quartiere francese nel XVII secolo, e l'Università Wilhelm von Humboldt (1809; già nota come Università Friedrich-Wilhelm). Le principali strade che attraversano l'Unter den Linden sono la Friedrichstrasse e la Wilhelmstrasse, sulla quale si trovava la Cancelleria del Reich di Adolf Hitler. Il viale più famoso della ex Berlino Ovest è il Kurfürstendamm, fiancheggiato da alberghi, ristoranti e negozi di lusso.
Verso nord-est si trova il Tiergarten, il più grande parco di Berlino, che si estende fino alla Porta di Brandeburgo e ospita il grande e moderno Palazzo dei Congressi (1957). Nelle vicinanze è l'edificio del Reichstag (1884-1894), anticamente sede del Parlamento tedesco, bruciato nel 1933, nuovamente danneggiato alla fine della seconda guerra mondiale e attualmente in corso di restauro, e lo Zoo di Berlino (il più grande e uno dei più antichi del mondo), con acquario. Vicino al Tiergarten si trova il complesso Kulturforum, che comprende il Museo di arti applicate, gli Archivi e il Museo del Bauhaus, che commemora la scuola di architettura e design del Bauhaus (1919-1933), il Museo degli strumenti musicali, la Galleria nazionale (1968), progettata da Mies van der Rohe, e la sala da concerti Philharmonie (1963), sede dell'Orchestra filarmonica di Berlino.
L'isola dei musei (che era rimasta nella zona orientale della città divisa) occupa la parte nord di un isolotto sulla Sprea, è sede del Pergamon-Museum (1930), con splendidi reperti d'arte greco-romana e assiro-babilonese, del Bode- Museum, con collezioni d'arte bizantina e dell'antico Egitto, e della Pinacoteca nazionale (1866-1876). Sulla riva orientale della Sprea si trova l'Alexanderplatz, celebre piazza situata nei pressi dell'edificio del Municipio. Parchi, aree verdi e boschi coprono quasi un terzo dell'area metropolitana.
Nella parte sudoccidentale della città si estende il celebre parco di Grünewald, all'interno del quale si trovano il grande lago Wannsee, formato dal fiume Havel, una residenza di caccia in stile rinascimentale (costruita nel XVI secolo, con aggiunte del XVIII secolo) e il grande stadio costruito per le Olimpiadi del 1936. Altri monumenti di grande interesse sono il castello di Charlottenburg (iniziato nel 1695), che ospita il Museo delle arti applicate, e il neoclassico Schloss (castello) Humboldt, casa del naturalista ed esploratore Alexander von Humboldt, vissuto all'inizio del XIX secolo.
Il sobborgo di Dahlem, nella parte occidentale di Berlino, vicino al Grünewald, ospita gli Staatliche Museen, che comprendono la Pinacoteca (collezioni d'arte europea dal XIII al XVI secolo), il Museo etnologico, il Museo della scultura, il Museo d'arte indiana, islamica ed estremo-orientale e il Museo del folclore tedesco. A nord di Dahlem si trova il Museo Die Brücke, con opere di espressionisti tedeschi del XX secolo come Ernst Ludwig Kirchner e Karl Schmidt-Rottluff. Di grande valore anche il Museo Bröhan, con collezioni Art Déco e Jugendstil disposte in ambientazioni d'epoca, il Museo egizio, che contiene il famoso busto della regina Nefertiti, e il Museo di storia della Germania. Tra i numerosi atenei cittadini si ricorda, oltre all'Università Humboldt, la Libera Università di Berlino (1948), il Politecnico (1879) e il Conservatorio Hanns Eisler (1950). Altre istituzioni culturali di prestigio sono la Schauspielhaus, l'Opera comica e il Theater am Schiffbauerdamm, sede del Berliner Ensemble, fondato da Bertolt Brecht. Di grande rilievo anche la Scuola delle belle arti (1975) e l'Accademia tedesca di cinematografia e televisione (1966). Berlino ospita ogni anno il celebre festival del cinema e la Grüne Woche (Settimana Verde), la più grande fiera agricola della Germania. Interessante, infine, il sobborgo di Spandau, nucleo antico della città, che conserva alcune abitazioni medievali.
Storia
Sul sito di Berlino sono state rinvenute tracce di insediamenti umani risalenti all'epoca preistorica (8000 a.C.). All'inizio del I secolo d.C. la regione fu colonizzata da tribù germaniche e, cinque secoli dopo, dai vendi. Nell'VIII secolo Carlo Magno occupò il territorio che venne tuttavia ripreso dalle tribù sassoni verso la fine del millennio. Nel 1147 i vendi furono sconfitti da Corrado III, dal duca Enrico il Leone e dal conte Alberto l'Orso, che divenne margravio di Brandeburgo. I germani rinforzarono le fortezze dei vendi e, intorno al 1230, fondarono la parte più occidentale di Berlino e Kölln, l'insediamento gemello su un'isola del fiume Sprea. Le due città prosperarono economicamente e nel 1359 entrarono a far parte della Lega anseatica. Nel 1415 Berlino-Kölln, come parte dell'elettorato di Brandeburgo, passò alla dinastia degli Hohenzollern. Entrambe le città furono allora costrette a ritirarsi dalla Lega e divennero congiuntamente la capitale del Brandeburgo. Nel 1709 furono poi formalmente fuse in una sola città. Sotto gli Hohenzollern a Berlino si svilupparono importanti industrie tessili, della lavorazione del cuoio e della carta; la città divenne inoltre famosa per le sue ceramiche e le fabbriche di birra.
Durante la guerra dei Trent'anni (1618-1648) Berlino beneficiò inizialmente della neutralità del Brandeburgo, ma dopo il 1631 dovette sottostare alle milizie svedesi. Federico Guglielmo, elettore del Brandeburgo dal 1640 al 1688, determinò la rinascita della città, provata da un susseguirsi di avvenimenti nefasti (carestie, epidemie di peste, incendi). Suo figlio Federico I, elettore di Brandeburgo dal 1688 al 1701 e primo re di Prussia dal 1701 al 1713, trasformò il Brandeburgo nel regno di Prussia, dotando la nuova capitale di imponenti edifici pubblici e favorendone lo sviluppo. Berlino continuò a svilupparsi nel corso del XVIII secolo. Nel 1786, anno della morte di Federico II, la popolazione cittadina aveva raggiunto i 150.000 abitanti. Dopo la guerre napoleoniche, nel corso delle quali Berlino fu occupata per un breve periodo dalle truppe francesi, la città divenne un vivace centro culturale, sede di un'università famosa nel mondo.
Nel 1871 venne proclamata capitale dell'impero germanico e nei decenni successivi fu un importantissimo centro industriale, specializzato nella produzione di macchinari, attrezzature elettriche e tessuti. Culturalmente, acquistò fama internazionale per i suoi eccellenti teatri, i concerti e le esposizioni di grande prestigio. Dal punto di vista economico, la città potè beneficiare di un'ampia rete ferroviaria che ne facilitò le attività commerciali. Berlino subì un periodo di recessione economica durante la tormentata Repubblica di Weimar (1919-1933), periodo nel quale si confermò peraltro come uno dei maggiori centri della cultura e delle arti del Vecchio Continente. Nei difficili anni del regime nazista la vita culturale della capitale subì un grave declino. Durante la seconda guerra mondiale venne devastata dai bombardamenti alleati che ridussero la popolazione da 4,4 milioni di abitanti del periodo d'anteguerra a 2,8 milioni.
Quando, dopo la guerra, la Germania fu divisa in quattro settori di occupazione (statunitense, sovietico, britannico e francese) Berlino, sebbene fosse situata nel settore sovietico, subì la stessa suddivisione. Nel 1948, tuttavia, poco dopo lo smembramento dell'amministrazione della Germania da parte delle quattro potenze, anche l'amministrazione congiunta di Berlino terminò. Sostenendo che la città aveva perso il suo status di capitale della Germania unita e avrebbe dovuto pertanto essere incorporata nella zona sovietica, l'URSS tentò di costringere le potenze occidentali a lasciare i loro rispettivi settori, bloccando le vie d'accesso terrestri che conducevano ai settori occidentali di Berlino (vedi Blocco di Berlino). Il tentativo fallì grazie a un massiccio ponte aereo durato undici mesi, ma la città rimase divisa. Berlino Est, governata dai sovietici, fu poi incorporata alla RDT, e Berlino Ovest restò un territorio separato, con un proprio governo e stretti legami economici e culturali con la Repubblica federale di Germania. Nel 1961 il governo della Germania dell'Est intraprese la costruzione di un Muro, che avrebbe separato per oltre quarant'anni la parte orientale della città da quella occidentale, al fine di interrompere il flusso dei cittadini dell'Est in fuga verso Berlino Ovest e la Repubblica federale tedesca. Il Muro bloccò il passaggio tra le due aree fino al novembre 1989. A metà degli anni Sessanta vennero stipulati alcuni accordi che consentivano agli abitanti di Berlino Ovest di recarsi per brevi periodi nella parte est della città. Un'ulteriore normalizzazione dei rapporti tra le due zone fu dovuta in gran parte alla Ostpolitik di Willy Brandt. Gli abitanti di Berlino Est poterono passare liberamente a Berlino Ovest alla fine del 1989, con l'inizio dello smantellamento del muro. In seguito alla riunificazione della Germania (ottobre del 1990), Berlino, a sua volta riunificata, ritornò a essere la capitale della nazione. Le sede del governo federale dovrà essere trasportata da Bonn a Berlino entro un periodo di dodici anni a partire dal 1991.
Abitanti: 3. 472.009 (1994).1
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Oslo Capitale della Norvegia, capoluogo della contea omonima (che coincide con l'area urbana) e della contea di Akershus, è situata sul fiume Aker, nella parte interna del fiordo di Oslo, all'estremità sudorientale del paese. È la città maggiore e il porto principale del paese, di cui è anche il primo centro commerciale, manufatturiero e culturale. Le industrie locali producono navi, apparecchiature elettriche ed elettroniche, prodotti chimici, tessili e alimentari, articoli in legno e metallo, macchinari e prodotti stampati. Il turismo rappresenta un'importante risorsa economica della città.
Città di aspetto prevalentemente moderno, Oslo è sede dell'Università di Oslo (1811), che comprende i musei di paleontologia, etnografia e mineralogia, dell'Accademia delle Scienze e delle Lettere norvegese (1857), dell'Istituto Nobel norvegese, che contribuisce a selezionare il vincitore del premio Nobel per la Pace, e degli archivi nazionali. Di grande interesse la fortezza di Akershus (1300); il Palazzo reale (1848) e il palazzo dello Storting (parlamento). Tra i numerosi musei cittadini si ricordano la Pinacoteca nazionale, che espone collezioni di arte norvegese ed europea, il Museo delle arti decorative, il Museo del folclore norvegese, il parco Frogner, con opere dello scultore norvegese Gustav Vigeland e il museo dedicato a Edward Munch, che espone i dipinti del celebre pittore norvegese.
La città, fondata con il nome di Oslo da Aroldo III di Norvegia nel 1050 circa, divenne sede della residenza reale intorno al 1300. Nel corso del secolo successivo prosperò come centro commerciale e come porto. Dopo essere stata distrutta da un incendio nel 1624, fu ricostruita da Cristiano IV di Danimarca e Norvegia e ribattezzata Cristiania (o Kristiania) in suo onore. Riassunse il proprio nome storico di Oslo solo nel 1925. Durante il XIX secolo, la città conobbe una straordinario periodo di rinascita economica e culturale. Nel 1952 ospitò i Giochi olimpici invernali.
Abitanti: 482.555 (1995).1
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Parigi (Francese, Paris), capitale della Francia, capoluogo della regione dell'Île-de-France, sorge sulle rive della Senna, a circa 370 km dal porto di Le Havre, suo sbocco marittimo sulla Manica e sull'oceano Atlantico. L'area metropolitana di Parigi (la cui popolazione è stimata attorno ai 10 milioni di abitanti) ospita quasi il 20% della popolazione dell'intero paese e costituisce di gran lunga il maggiore centro economico, politico e culturale della Francia. Fulcro dell'attività industriale del paese, Parigi concentra all'interno della sua area metropolitana circa un quarto dell'intera produzione nazionale. Le principali attività riguardano i settori meccanico, automobilistico (Peugeot e Renault), chimico, elettrico e agroalimentare. Polo culturale e artistico di fama mondiale, Parigi svolge un ruolo di rilievo anche nei settori editoriale, cinematografico e dei beni di lusso (alta moda e gioielli). Cuore delle attività bancarie e finanziarie del paese, Parigi è inoltre sede di multinazionali che hanno stabilito qui il loro quartier generale, rendendo la capitale uno dei principali centri dell'economia e del commercio internazionale in Europa. Porto fluviale di primaria importanza grazie alla navigabilità della Senna, Parigi è servita da tre aeroporti ed è il principale nodo ferroviario e stradale della nazione.
Paesaggio urbano e luoghi di interesse
La Senna, attraversata da innumerevoli e suggestivi ponti, divide in due Parigi e accoglie due isole: l'Île de la Cité, nucleo originario della città, e la piccola Île Saint-Louis. Grazie ai limitati ostacoli naturali (il punto naturale più elevato della città è la collina di Montmartre, che raggiunge i 129 m di altezza), Parigi ha potuto espandersi nel corso dei secoli in modo omogeneo assumendo una forma circolare che venne racchiusa da mura difensive edificate in epoche successive. I bastioni difensivi sono stati in seguito sostituiti da ampie strade e dai famosi boulevards che oggi costituiscono le fondamentali vie d'accesso alla città. I quartieri maggiormente rappresentativi di questa storica città dai mille volti sono il Quartiere Latino, sulla riva sinistra della Senna, importante per le attività educative e culturali; gli Champs Elysées, lussuosa zona residenziale sulla riva destra della Senna; i quartieri della banlieue situati a nord-est della città, Belleville e La Chapelle, a composizione tipicamente operaia. Di grande fascino è il caratteristico quartiere del Marais, con edifici del XVII e XVIII secolo.
Fra gli innumerevoli edifici di grande valore storico-artistico che rendono Parigi una metropoli ancora oggi pregna di storia, si ricordano la cattedrale di Notre-Dame sull'Île de la Cité, i cui lavori furono avviati nel 1163; la vicina Sainte Chapelle, una magnifica struttura gotica del XIII secolo originariamente costruita per ospitare la Sacra Corona di spine; il museo del Louvre, nato come palazzo reale; l'Hôtel des Invalides, antica caserma dei soldati di Luigi XIV e che attualmente ospita la tomba di Napoleone; Place de la Concorde, realizzata all'epoca di Luigi XV.
Intorno alla metà del XIX secolo la struttura della città venne profondamente modificata dal barone Georges Haussmann, che realizzò imponenti lavori urbanistici e opere pubbliche. L'Arco di Trionfo, l'Opéra, Place d'Etoile (oggi Place Charles De Gaulle), e molti dei grands boulevards con le loro imponenti prospettive, furono realizzati in questo periodo. In occasione dell'Esposizione Universale del 1889 venne costruita la Torre Eiffel, oggi uno dei simboli più celebrati della città. La basilica del Sacré-Coeur, posta sulla sommità della collina di Montmartre, fu completata nel 1910. Altri importanti edifici sono Palais Chaillot, il Palais Royal, il Palazzo dell'Eliseo (residenza ufficiale del presidente della Repubblica), il Palais Bourbon (sede dell'Assemblée Nationale), il Palais de Justice e il Panthéon.
Fra gli elementi urbanistici che si sono aggiunti nel panorama della città in epoca moderna, si ricordano il complesso di grattacieli di La Défense, situato a Nanterre (a ovest della città) e i grattacieli a uso commerciale e residenziale situati lungo la Senna e intorno alla stazione di Montparnasse. L'attuazione del progetto di trasferimento dei mercati generali (Les Halles) dal centro di Parigi al quartiere periferico di Rungis ha permesso la realizzazione del centro polivalente Georges Pompidou (detto anche Beaubourg) e di un imponente centro commerciale (Forum des Halles). Tra gli interventi urbanistici degli anni Ottanta si ricordano la Piramide del Grande Louvre e il Teatro dell'Opéra alla Bastiglia.
Parigi ha saputo conservare e valorizzare numerosi spazi verdi sia nel cuore della città sia nelle vicine banlieues. Tra questi, è di particolare interesse il Bois de Boulogne, situato all'estremità sudoccidentale di Parigi. In posizione esattamente speculare si trova il Bois de Vincennes, che ospita uno zoo, un orto botanico e alcuni musei. I principali parchi situati all'interno della città sono i giardini di Luxembourg e il Parc Monceau (entrambi antiche riserve reali). I parchi Montsouris e Buttes-Chaumont sono stati realizzati verso la metà del XIX secolo sul sito di alcune vecchie cave. L'orto botanico, i giardini delle Tuileries e il celebre Champs-de-Mars sono aree verdi strutturate in modo più organico rispetto agli altri parchi.
Istituzioni educative e culturali
I più prestigiosi centri educativi nazionali sono concentrati a Parigi. Fra questi il più famoso è la Sorbona, fondata intorno al 1257 e inserita nel sistema dell'Università di Parigi. Altri rinomati istituti di istruzione superiore sono il Collège de France (1530), l'Ecole Polytechnique (1794), l'Istituto Cattolico di Parigi (1875) e l'Ecole du Louvre (1882). Istituti di fama internazionale sono inoltre l'Ecole nationale d'Administration, che forma la classe dirigente del paese, l'Ecole normale supérieure (1794), e l'Institut de France. La Bibliothèque nationale de France, sorta grazie a una donazione di libri da parte di Luigi XI, possiede ora oltre 9 milioni di volumi. La celebre Académie Française (fondata nel 1635 da Richelieu), ha sede nel palazzo dell'Institut de France e ha il compito di salvaguardare la lingua francese. Fra gli innuemerevoli teatri della capitale si ricordano l'Opéra, la Comédie Française, l'Opéra comique e l'Odeón. Grazie ai suoi innumerevoli musei (più di 100), Parigi vanta una delle più alte concentrazioni di collezioni d'arte del mondo. Il Louvre, aperto come museo nel 1793, comprende circa 400.000 voci di catalogo ed è uno dei più grandi musei del mondo. Di fama mondiale anche il Centre national d'art et de culture Georges Pompidou, creato nel 1977, che accoglie uno dei maggiori musei d'arte moderna. Nel 1985 è stato aperto il Musée Picasso all'interno dell' Hôtel Salé, splendido edificio del XVII secolo dove è possibile ammirare la più grande collezione delle opere dell'artista. Fra gli altri musei della città si ricordano il Musée de Paris (Musée Carnavalet) e il Musée des Arts Décoratifs. Dal 1986 il Musée d'Orsay ospita le opere degli impressionisti, precedentemente conservate nel museo del Jeu de Paume.
Storia
Intorno al III secolo a.C. la tribù celtica dei parisii fortificò l'Île de la Cité, che i primi invasori romani chiamarono Lutetia. Nel 52 a.C. i Parisii incendiarono l'isolotto e lo abbandonarono ai romani che ampliarono la città in direzione della riva sinistra della Senna. La tradizione medievale vuole che sia stato san Dionigi, primo vescovo di Parigi, a portarvi il cristianesimo intorno alla metà del III secolo d.C. Secondo un'altra leggenda fu santa Genoveffa, patrona di Parigi, a guidare la difesa della città contro gli unni, nel 451 d.C.
L'invasione della Gallia da parte di tribù germaniche pose fine al controllo di Roma su Parigi e nel 508 la città accolse come sovrano il re franco Clodoveo I. I successori di Clodoveo non si stabilirono a Parigi; tuttavia, dopo le razzie dei vichinghi del IX secolo, i re capetingi spostarono nuovamente la capitale a Parigi e ricostruirono la città. La cattedrale di Notre Dame (1163), la Sainte Chapelle (1248), e un palazzo reale (1301) vennero edificati sull'Ile de la Cité, facendo di questa il vero cuore di Francia. Nel 1190 Filippo II Augusto fece erigere una cinta muraria intorno alla riva destra e nel 1210 un bastione che circondava la riva sinistra. Nella Parigi medievale si distinguevano tre zone: la Cité, la città vera e propria (ville) sulla riva destra e l'Università, sulla riva sinistra. Per proteggere Parigi dagli inglesi, Carlo V ricostruì la cinta di mura intorno alla riva sinistra aggiungendone una porzione nel 1370 intorno alla riva destra (sulla cui traccia sono stati realizzati i grands boulevards). Queste mura estendevano il perimetro della città in direzione ovest, oltre il Louvre, e difendevano il lato orientale con una fortezza nota con il nome di Bastiglia.
Nel XVI secolo Francesco I ricostruì il Louvre e avviò i lavori per il nuovo Hôtel de Ville. Le lotte religiose fra i cattolici romani e i protestanti calvinisti (vedi ugonotti) misero fine al periodo di rinascimento urbano da lui inaugurato. Migliaia di ugonotti furono massacrati a Parigi, roccaforte cattolica, nel corso della notte di San Bartolomeo (1572). La pace fu restaurata solo nel 1594, con l'ingresso in Parigi del nuovo re Borbone Enrico IV. I Borboni imposero a Parigi un governo assolutista e un nuovo stile architettonico. L'impegno della dinastia borbonica a fare di Parigi una novella Roma ha portato alla realizzazione della splendida Place des Vosges, del celebre Pont Neuf e del Palais du Luxembourg. Sotto Luigi XIV Parigi conobbe un rilevante sviluppo urbanistico (costruzione degli ospedali degli Invalides e della Salpêtrière, introduzione dell'illuminazione notturna e modernizzazione della rete idrica).
Lo scoppio della rivoluzione francese, nel 1789, aprì la strada al rovesciamento della monarchia e all'instaurazione della Prima Repubblica. Nel corso della rivoluzione e sotto Napoleone la supremazia di Parigi sugli altri paesi aumentò. La città rimase politicamente instabile per tutto il XIX secolo. Una nuova cinta di mura (oggi Boulevard Périphérique) fu costruita nel 1844 a scopo difensivo. A partire dal 1852, Napoleone III affidò al barone Georges Haussmann la trasformazione urbanistica della città. I margini orientali e occidentali si arricchirono dei parchi del Bois de Boulogne e del Bois de Vincennes mentre l'accesso al centro fu semplificato dalla costruzione dei grands boulevards. La guerra franco-prussiana e la rivolta popolare che sfociò nella Comune di Parigi segnarono una battuta d'arresto nella ricostruzione della città. Fra il 1871 e il 1914 Parigi visse i fasti della belle époque, esemplificati dalla Gare de Lyon, dal ponte Alexandre III e dalle stazioni sotterranee della metropolitana.
La prima guerra mondiale segnò un periodo di decadenza per la città di Parigi. L'edilizia non riusciva a tenere il passo con l'impressionante aumento della popolazione, fenomeno di rilievo nel corso del XIX secolo. Dopo la seconda guerra mondiale, e in particolare a partire dagli anni Settanta, la città ha iniziato ad accogliere masse di immigrati provenienti sia dai paesi europei sia dalle nazioni dell'ex impero coloniale, in particolare dal Nordafrica, dal Senegal e dal Vietnam.
Abitanti: 2.152.423 (1990).1
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Roma Città, capoluogo di provincia e di regione (Lazio) e capitale della Repubblica italiana, situata sulle rive del Tevere a circa 25 km dal mar Tirreno. Maggior centro del paese per popolazione e nodo di comunicazioni stradali, ferroviarie e aeree di primaria importanza, estende i suoi 1308 km2 di superficie comunale (la più vasta d'Italia) su un'area prevalentemente collinare che comprende anche il minuscolo stato (0,44 km2) di Città del Vaticano.
La presenza delle amministrazioni statali centrali e di quelle di Regione e Provincia, nonché dei massimi enti e istituzioni nazionali operanti nei campi più diversi, fa di Roma una tipica metropoli terziaria con funzioni direzionali di avanzato livello. Del terziario, che occupa il 73% della popolazione attiva, sono inoltre parte integrante le attività commerciali, di dimensioni assai cospicue considerata la duplice condizione della città quale grande mercato di consumo e quale polo di attrazione turistica e religiosa tra i primi nel mondo. L'industria occupa il 20% della popolazione attiva in imprese metalmeccaniche, chimiche, alimentari, dell'abbigliamento, poligrafico-editoriali ecc. Di rilievo è anche il settore delle biotecnologie e quello dell'industria cinematografica, televisiva e dello spettacolo. Da sempre meta ambitissima di viaggiatori colti e di turisti di ogni estrazione sociale, di pellegrini devoti e di semplici curiosi, Roma ha nell'eccezionale estensione dei suoi rioni storici (delimitati da mura antiche diciassette secoli), nella vistosità delle testimonianze artistiche e culturali, nella sua prerogativa di centro della cristianità, i più evidenti motivi di richiamo. Ma è anche l'impareggiabile insieme del suo ondulato paesaggio urbano, imbevuto di atmosfere e di memorie, che ne spiega, forse, il fascino racchiuso nell'appellativo di "città eterna".
Paesaggio urbano
L'immenso patrimonio monumentale e artistico di Roma ne suggerisce una rassegna essenziale e suddivisa per epoche.
Quella antica e paleocristiana, oltre alle aree archeologiche del Foro romano, del Palatino, della via Appia e di Ostia, annovera: le Mura Aureliane (III secolo) con le porte San Paolo e San Sebastiano; il mausoleo di Augusto e l'Ara Pacis, del I secolo a.C.; il Colosseo e l'arco di Tito, del I secolo d.C.; le colonne Traiana e di Marco Aurelio, il Pantheon e il castel Sant'Angelo (già mausoleo di Adriano), del II secolo; l'arco di Settimio Severo e le terme di Caracalla, del III secolo; l'arco di Costantino, del IV secolo come il mausoleo di Santa Costanza; le basiliche di Santa Maria Maggiore (rimaneggiata) e di Santa Sabina, del V secolo. La Roma medievale conserva: del XII secolo le basiliche di San Clemente (modificata nel XVIII secolo), Santa Maria in Trastevere e San Lorenzo fuori le Mura; del XIII secolo Santa Maria in Aracoeli e il chiostro di San Giovanni in Laterano; dei secoli XIII e XIV Santa Maria sopra Minerva.
Sono rappresentativi della città rinascimentale e cinquecentesca: il palazzo Venezia, Santa Maria del Popolo, San Pietro in Montorio con il Tempietto di Bramante, il palazzo della Cancelleria e la Farnesina, eretti nella seconda metà del XV secolo e ai primi del XVI; mentre al pieno Cinquecento, con interventi totali o parziali di Michelangelo, appartengono il palazzo Farnese, la porta Pia, piazza del Campidoglio, la basilica di Santa Maria degli Angeli e quella di San Pietro in Vaticano; del Vignola è la chiesa del Gesù (costruita fra il 1568 e il 1577).
Alle sei-settecentesche piazze di Spagna, Navona, San Pietro (opera quest'ultima del Bernini, che la realizzò fra il 1656 e il 1667), del Quirinale, scenografici spazi della Roma barocca, si aggiungono il palazzo Barberini, Sant'Ignazio e Sant'Andrea al Quirinale, del XVII secolo, la ricostruita basilica di San Giovanni in Laterano (del Borromini, costruita fra il 1646 e il 1657, ma la cui facciata riasale al 1732-1735) e la celebre fontana di Trevi (1732-1762). La città neoclassica si rivela nei parchi di Villa Borghese e del Pincio, e in piazza del Popolo, del primo Ottocento; quella di fine secolo nel Vittoriano (realizzato fra il 1885 e il 1911); quella del Novecento nella stazione Termini (costruita fra il 1938 e il 1950), nel quartiere dell'EUR (realizzato fra il 1938 e il 1960) e nello Stadio Olimpico (eretto fra il 1950 e il 1953, e ridefinito nel 1990). Va infine ricordata la Roma delle grandi collezioni d'arte: il Museo etrusco di Villa Giulia, il Museo nazionale romano, i Musei Capitolini e i Musei Vaticani, il cui apice è nelle Stanze di Raffaello e nella Cappella Sistina; poi, la Galleria e Museo Borghese, la Galleria Doria Pamphilj e quelle nazionali d'Arte antica e d'Arte moderna.
Storia
La storia di Roma antica – tradizionalmente suddivisa in età monarchica (dal 753, data leggendaria di fondazione, al 509 a.C.), repubblicana (fino al 27 a.C., quando Ottaviano venne insignito del titolo di Augusto) e imperiale (fino al 476, anno di cessazione dell'Impero d'Occidente) – fu fino al III secolo essenzialmente una storia di successi, che trasformarono un insieme di villaggi formatisi sul Palatino e sui colli circostanti nella capitale politica e culturale del mondo civile. Dopo questo periodo cominciò una lenta e inarrestabile decadenza che continuò nel VI e VII secolo, sotto il potere bizantino, per invertirsi poi, nell'VIII secolo, grazie alla protezione dei re franchi che diede il via alla formazione di uno Stato Pontificio nell'Italia centrale. Coinvolta nella lotta per le investiture e saccheggiata nel 1084 dai normanni di Roberto il Guiscardo, la città si riprese dopo l'accordo del 1188 fra Clemente III e il comune sulla divisione dei poteri, ma durante l'esilio avignonese dei papi ricadde in una situazione di precarietà segnata dagli scontri fra le maggiori famiglie nobiliari. Con i pontificati di Martino V (1417-1431) e di Niccolò V (1447-1455) la rinascita di Roma assunse caratteri di stabilità; e nel secolo successivo, nonostante il "sacco" operato nel 1527 dalle truppe imperiali di Carlo V, la città di Giulio II, di Leone X, di Paolo III, di Sisto V gareggiò con i maggiori centri d'arte e di cultura d'Europa. Stabilità politica e magnificenza urbana non si interruppero nel Seicento e nella prima metà del Settecento, un secolo e mezzo che diede a Roma l'impronta scenografica barocca tuttora avvertibile nel suo centro storico. Le condizioni mutarono con la crisi di fine secolo. Scosso dalle parentesi napoleoniche del 1798-1799 e del 1809-1814, l'assetto politico-sociale pontificio si trascinò stancamente fino al 1849, l'anno della Repubblica romana di Mazzini e Garibaldi, per riprendere poi, privato dal 1860 di gran parte dei suoi territori, fino al 1870, l'anno della "breccia di porta Pia".
La storia di Roma capitale d'Italia (dal 1871) è la storia di una crescita demografica abnorme (dai 273.952 abitanti del 1881 ai 2.840.259 del 1981), dei tentativi di contenimento della speculazione edilizia compiuti dal sindaco Ernesto Nathan (1907-1913), dell'avvento del fascismo dopo la "marcia su Roma" nel 1922 , degli sventramenti degli anni Trenta voluti per celebrarne il carattere imperiale, dell'eccidio perpetrato dai tedeschi alle fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, delle Olimpiadi del 1960 e della "Legge per Roma Capitale" approvata nel 1990. Abitanti (romani): 2.667.052 (1994). 1
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Stoccolma (Svedese, Stockholm), capitale della Svezia, capoluogo della contea omonima, sorge sulla costa orientale del paese, dove il lago Malaren confluisce nel mar Baltico. Attivo porto marittimo, Stoccolma è il maggiore centro commerciale, manifatturiero, finanziario, culturale e dei trasporti del paese. L’economia cittadina si basa sulle industrie agroalimentari, metallurgiche, cartotecniche, chimiche, tessili e dell’abbigliamento. Di grande rilievo anche l’industria cantieristica, elettrotecnica, le attività amministrative e il turismo.
Paesaggio urbano
Sviluppata in parte su una ventina di isole, in parte sulla vicina terraferma e percorsa da numerosi canali (caratteristiche che le hanno valso l’appellativo di “Venezia del Nord”), Stoccolma è una splendida città ricca di parchi. Centro culturale di grande rilievo, la città è sede dell’Università di Stoccolma (1877), del Reale istituto di tecnologia (1827), dell’Accademia di belle arti e di scienze (1735), dell’Accademia di Svezia (1786) e dell’Istituto Nobel, celebre fondazione che presiede alla distribuzione dei premi Nobel. Tra i numerosi musei cittadini, di grande interesse il Museo nazionale, con ricche collezioni di quadri e sculture; il Museo nazionale della scienza e della tecnologia e il Museo marittimo nazionale, con reperti relativi alla storia della marina militare e mercantile svedese. I monumenti cittadini di maggiore interesse sono il Palazzo Reale (completato nel 1754), la chiesa di San Nicola, o Storkyrkan (Grande Chiesa), del XIII secolo, e la Riddarhuset (Sala dei Nobili) del XVII secolo, tutti sull’isola di Städsholmen. Di notevole valore storico-artistico anche la chiesa di Riddarholm (fine XIII secolo), in cui sono sepolti i sovrani svedesi, sull’isola di Riddarholmen, e l’edificio del Parlamento, sull’isola di Helgeandsholmen. Degni di nota anche lo Stadshuset (Municipio), costruito tra il 1911 e il 1923, e il giardino zoologico e museo all’aperto di Skansen, famoso parco cittadino. La città ospita infine l’Orchestra filarmonica di Stoccolma, il Teatro drammatico reale e il Balletto reale.
Storia
Stoccolma fu fondata verso la metà del XIII secolo, e si sviluppò come importante centro economico grazie agli scambi commerciali con le città della Lega anseatica, in particolare con Lubecca. Nel 1520 la città ospitò l’incoronazione di Cristiano II, già re di Danimarca e di Norvegia. Per rafforzare la sua posizione nel paese, Cristiano fece uccidere numerosi esponenti della nobiltà svedese durante il cosiddetto “massacro di Stoccolma”. Tre anni dopo il dominio danese fu rovesciato, e Gustavo I Vasa divenne re di Svezia, con Stoccolma come capitale del regno. La città divenne un famoso centro culturale nel XVII secolo, mentre lo sviluppo industriale risale alla metà del XIX secolo.
Abitanti: 684.576 (1993).1
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Vienna (Tedesco, Wien), capitale dell'Austria, capoluogo della provincia omonima e dello stato federato dell'Austria Inferiore, sorge sul fiume Danubio, a un'altitudine di circa 200 m, ed è delimitata a ovest dalle colline pedemontane delle Alpi orientali e a est dalla pianura del bacino del Danubio. Importante porto fluviale, in posizione strategica nelle vallate che separano le Alpi dai Carpazi, Vienna è un importante nodo stradale, ferroviario e aereo nel cuore dell'Europa, ed è servita dall'aeroporto internazionale di Schwechat. Principale centro commerciale, finanziario e assicurativo del paese, è polo industriale di rilievo, particolarmente attivo nei settori alimentare, elettrotecnico, chimico, meccanico, metallurgico, tessile (fibre e stampati), dell'abbigliamento e della carta. L'artigianato locale produce porcellana, gioielli, vetri, pelletterie e strumenti musicali. Sede di numerose organizzazioni internazionali, tra cui l'AIEA (Agenzia internazionale per l'energia atomica), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale e l'OPEC (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio), Vienna ospita il complesso della "Città dell'ONU", costruito sulla riva sinistra del Danubio nel 1979. La sua fiera biennale (inaugurata nel 1921) mantiene un ruolo primario nella vita economica dell'Europa centrale.
Paesaggio urbano e istituzioni culturali
Il cuore di Vienna, l'Innere Stadt (Città interna), era difeso in passato da una cinta di mura che è stata rimossa nel 1857 per far posto all'ampio viale del Ring, fiancheggiato da imponenti edifici, monumenti e parchi. Città pregna di un passato storico e artistico, Vienna ha conservato numerosi monumenti di grande valore, tra cui il municipio (Rathaus, 1872-1883), il Burgtheater (1874-1888), l'Università di Vienna (1873-1883), il parlamento (1883), la Staatsoper (1861-1869), incendiata nel 1945 e ricostruita nel 1955 e l'Hofburg, ex palazzo imperiale (XIII-XVIII secolo). Imponente e splendido il Duomo gotico di Santo Stefano (XIII-XV secolo), vanto dell'Innere Stadt, che culmina in una guglia di 113 m, visibile da ogni punto della città. Il Canale del Danubio, completato dopo il 1880, si biforca a sud del fiume e costeggia l'Innere Stadt.
A simbolo del passato predominio culturale di Vienna, resta una nutrita rappresentanza di edifici monumentali dall'architettura armoniosa benché eterogenea: palazzi di stile rinascimentale, barocco o tipicamente austriaco (Biedermeier) si alternano infatti a edifici del primo Novecento e del secondo dopoguerra. Vienna è famosa per i suoi numerosi parchi, molti dei quali testimoniano una gloriosa tradizione storica: tra questi lo Stadtpark e quello del Belvedere, con il celebre castello barocco. Il Prater, il maggiore della città, si trova su un'isola formata dal Danubio e dal suo canale, e ospita un famoso parco divertimenti. Il bel castello imperiale estivo di Schönbrunn, in stile rococò, ospita un parco del XVIII secolo e lo zoo più antico del mondo (1752). A ovest, la città è lambita dal Bosco Viennese (Wienerwald), che si estende sui bassi versanti delle Alpi.
Degni di nota sono inoltre il Teatro dell'Opera, il Theater an der Wien (eretto nel 1788), la Volksoper, il Burgtheater (Teatro nazionale) e il Theater an der Josefstadt. Vienna vanta un'illustre Università (1365) diversificata in vari istituti, tra cui la celeberrima scuola di medicina. Rinomata anche l'Accademia di Belle Arti (1692). Numerosi i musei e le gallerie d'arte, tra cui spiccano per fama l'Albertina, il Kunsthistorisches Museum, il Museo del XX secolo, il Museo di Storia Naturale e quello delle Belle Arti.
Capitale culturale e artistica, nel XVIII, XIX e all'inizio del XX secolo, Vienna fu in particolare patria di grandi musicisti quali Joseph Haydn, Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert, Bruckner, Mahler, Schönberg (fondatore della cosiddetta scuola di Vienna), Alban Berg e Franz von Suppé, ideatore dell'operetta viennese. L'Orchestra filarmonica di Vienna (ospitata nella famosa Musikvereinssaal), l'Opera di stato e il Conservatorio perpetuano oggi l'antico retaggio musicale. Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo Sigmund Freud fece di Vienna la culla della psicoanalisi. Nel secondo decennio del XX secolo Vienna fu sede del celebre circolo di filosofi e scienziati noto come circolo di Vienna.
Storia
Nata come insediamento celtico col nome di Vindobona, fu conquistata dai romani nel I secolo a.C. e fortificata dall'imperatore Augusto come avamposto di difesa contro le tribù germaniche stanziate a nord del Danubio. Nel V secolo d.C., tuttavia, i romani evacuarono la zona. Nel IX secolo l'Austria entrò nell'impero di Carlo Magno e nel 976 fu ceduta da Ottone II ai Babenberg. Alla fine del XII secolo la città occupava l'attuale Innere Stadt e nel 1221 ottenne privilegi municipali. All'estinzione dei Babenberg (1246) Vienna rimase per breve tempo sotto Ottokar II di Boemia, spodestato nel 1278 dal re tedesco Rodolfo I d'Asburgo. Rodolfo IV, detto il Fondatore, promotore delle riforme municipali, lasciò il suo ricordo indelebile nella cattedrale di Santo Stefano e nell'università (1365). I tre secoli successivi furono contrassegnati da lotte religiose, dagli assedi dei turchi (1529 e 1683) e dalla peste (1679).
Nel XV secolo il titolo d'imperatore del Sacro romano impero divenne ereditario per gli Asburgo, che annetterono l'Ungheria e la Boemia nel 1526. Vienna assurse a centro della loro amministrazione e a sede imperiale; nel XVII e XVIII secolo si ornò di splendide chiese e residenze barocche e nel 1804 divenne la capitale del nuovo impero austriaco. Dopo le guerre napoleoniche ospitò gli statisti partecipanti al Congresso di Vienna (1814-1815). Durante l'impero austroungarico di Francesco Giuseppe I Vienna fu eletta capitale (1867) e conobbe un forte sviluppo urbanistico (risale a quest'epoca la costruzione del Ring). Al termine della prima guerra mondiale e con la disgregazione dell'impero, la città si ridusse a capitale della piccola Repubblica austriaca. Divenne allora la roccaforte del partito socialdemocratico e teatro dei violenti scontri fra socialisti e gruppi della destra. Dopo l'Anschluss (1938) fu capitale dell'Ostmark, provincia del Terzo Reich. Al termine della seconda guerra mondiale, Vienna fu occupata delle truppe alleate fino al 1955 (data della stipulazione del trattato di pace che sancì la neutralità del paese) e venne infine scelta come capitale della repubblica federale dell'Austria. Abitanti: 1.539.848 (1991).1
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Berna (Francese, Berne; tedesco, Bern), capitale della Svizzera e del cantone omonimo, sul fiume Aare. Berna è una città amministrativa e governativa, con un'economia prevalentemente basata sul settore terzario. Numerose organizzazioni internazionali (tra cui l'Unione postale internazionale) hanno qui la propria sede. Tra le principali attività industriali si ricordano la produzione di strumenti di precisione (orologi), cioccolato, prodotti chimici, farmaceutici, tessili e alimentari. Importante nodo di traffico stradale, ferroviario e aereo, la città è un attivo centro commerciale (bestiame, cereali, carta). Berna ospita due importanti fiere annuali.
Paesaggio urbano
Dagli antichi bastioni della città si gode di una splendida vista sul circostante panorama alpino. La città ha conservato un caratteristico borgo medievale e alcuni edifici monumentali di grande interesse storico-artistico come il palazzo del Parlamento, la cattedrale gotica di san Vincenzo (iniziata nel 1421 e terminata nel 1611) e il municipio, risalente al 1406. L'Università di Berna (1834) comprende le facoltà di giurisprudenza, medicina, filosofia, scienza e teologia. Di particolare interesse la biblioteca di Berna, con preziosi manoscritti. La città ospita diversi musei, tra cui il celebre Kunstmuseum. Una fossa che ospita alcuni orsi, istituita nel 1513, è una delle numerose attrazioni della città (si ricorda che l'orso è l'emblema di Berna).
Storia
Fondata nel 1191, divenne libera città imperiale nel 1218 e si unì alla Confederazione Svizzera nel 1353. La cosiddetta "disputa di Berna" tra cattolici e riformatori protestanti del 1528 aprì la strada all'accettazione della dottrina riformata in Svizzera. Nel 1798 l'invasione della Svizzera da parte dell'esercito rivoluzionario francese contribuì ad abolire il regime aristocratico. Nel corso del XIX secolo il potere della Chiesa si ridusse e il paese adottò una costituzione liberale. Nel 1848 Berna divenne capitale della Confederazione Elvetica e sede del governo. Nel 1885-1886 ospitò una conferenza, nota come Convenzione di Berna, in cui venne formulato l'accordo internazionale sui diritti d'autore.
Abitanti: 128.422 (1994).1
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Città del Vaticano Stato indipendente posto sotto l'autorità del pontefice della Chiesa cattolica romana. Esteso su 0,44 km2 della superficie urbana di Roma, è situato sulla riva destra del Tevere ed è il più piccolo stato indipendente del mondo. Venne riconosciuto formalmente nel 1929 con i Patti lateranensi, ratificati tra il governo italiano e la Santa Sede. Per la storia dei possedimenti papali prima del 1929, si veda Stato pontificio.
A eccezione di piazza San Pietro, il perimetro dello stato è segnato da mura medievali e rinascimentali. Molti tra i maggiori artisti e architetti del Rinascimento italiano ebbero commissioni dai papi dell'epoca per lavorare negli edifici vaticani. Il più rinomato è la basilica di San Pietro, alla quale lavorarono artisti come Bramante, Michelangelo e Gian Lorenzo Bernini. Di grandissimo valore storico-artistico i Palazzi vaticani (tra l'altro residenza del papa), un complesso di edifici composti da oltre mille stanze, dove hanno anche sede alcuni dicasteri pontifici (dataria, cancelleria), musei e una biblioteca. Le parti più famose dei Palazzi pontifici sono la cappella Sistina (con gli affreschi di Michelangelo), le Stanze e le Logge vaticane, e gli appartamenti papali, con gli affreschi di Raffaello. I Musei vaticani comprendono il Museo gregoriano di arte egizia e di arte etrusca, il Museo Pio Clementino, il Museo Chiaramonti e la Pinacoteca vaticana. La Biblioteca vaticana possiede una collezione di antichi manoscritti e oltre un milione di volumi rilegati. Sempre all'interno delle mura vaticane sono compresi il Palazzo del Governatorato e i Giardini vaticani.
Ordinamento dello stato
Capo dello stato, con dignità e prerogative di monarca assoluto, è il papa, eletto con voto segreto dal collegio dei cardinali riuniti in conclave. I poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono delegati dal papa alla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, presieduta da un cardinale e composta di ecclesiastici e laici; i compiti effettivi dell'amministrazione sono assolti da un governatore laico nominato dal papa. I poteri giudiziari vengono esercitati dalla Sacra Romana Rota e dal Tribunale Supremo della Firma Apostolica. Le relazioni internazionali sono competenza della Segreteria di stato, organo della gerarchia ecclesiastica, retto dal cardinale Segretario di stato. Le missioni diplomatiche vaticane all'estero sono affidate ai nunzi pontifici, titolo equivalente a quello di ambasciatore. Alle Guardie svizzere spetta il compito di garantire la sicurezza e la protezione del papa. Piazza San Pietro è sottoposta all'autorità delle forze dell'ordine italiane. Alla villa pontificia di Castel Gandolfo, residenza estiva del pontefice, così come agli altri edifici situati al di fuori dell'area compresa nella Città del Vaticano, è stato riconosciuto il carattere extraterritoriale.
Lingua dello stato è l'italiano, ma gli atti ufficiali sono redatti in latino. La moneta è la lira vaticana, di valore uguale a quello della lira italiana; le due valute possono circolare liberamente nei due stati. La Città del Vaticano provvede all'emissione di propri francobolli, possiede una stazione ferroviaria, una stazione radiotrasmittente e una propria bandiera. Nello stato vengono altresì pubblicati un quotidiano e una rivista mensile ufficiale.
Abitanti: 755 (1989). 1
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Copenaghen (Danese, København), capitale della Danimarca, capoluogo della contea omonima, sorge in parte sulla costa orientale dell'isola di Sjaelland e in parte sull'isola di Amager. Copenaghen è situata di fronte alla città svedese di Malmö, da cui risulta separata dallo stretto dell'Øresund. Il porto di Copenaghen, il maggiore del paese e uno dei più attivi dell'Europa settentrionale, gestisce gran parte dei traffici esteri e domestici. I principali prodotti d'esportazione sono bestiame, lana, cereali e latticini, mentre l'importazione si concentra principalmente su carbone, petrolio e materiali industriali grezzi. Principale centro commerciale e industriale del paese, Copenaghen è sede di cantieri navali, distillerie e raffinerie di zucchero, industrie chimiche, meccaniche, tessili, alimentari (cioccolato, birra), dei pianoforti, della pelle, e del tabacco. La città è internazionalmente nota per la fabbricazione di porcellane.
Paesaggio urbano
Le due isole su cui sorge la città sono collegate tra loro da innumerevoli e caratteristici ponti. La porzione più piccola della città (Christianshavn) è situata sull'isoletta di Amager. La zona commerciale, che si estende sull'isola di Sjaelland, comprende la Kongens Nytorv, la piazza principale di Copenhagen. A nord e a est di Kongens Nytorv si trovano i quartieri residenziali, gli edifici reali e del governo. L'estremità settentrionale dell'isola ospita il Frihavn (porto franco), costruito nel 1894. Copenaghen è in parte circondata da giardini e viali che nel 1863 andarono a sostituire le antiche fortificazioni. Tra i monumenti cittadini di maggiore interesse si ricordano la cattedrale, Vor Frue Kirke (Chiesa di Nostra Signora), edificata su una precedente struttura del XII secolo; il palazzo di Charlottenborg, costruito nel 1672, ora sede dell'Accademia delle Arti, fondata nel 1754 e il palazzo di Prinsens, Museo nazionale delle antichità nordiche, fondato nel 1807. L'antico palazzo reale di Christiansborg, eretto nel 1731-1745, venne distrutto due volte da incendi, ricostruito nel 1903, e dal 1918 è sede del Parlamento, della Corte suprema e del ministero degli Affari esteri danesi. Di particolare interesse il museo Thorwaldsen, inaugurato nel 1848, il Teatro Reale, del 1874, e la Biblioteca Reale, contenente circa 600.000 volumi. Tra le principali attrazioni cittadine i Giardini di Tivoli, parco divertimenti di fama internazionale, e la celebre Sirenetta. Centro culturale di rilievo, Copenaghen è sede di diversi atenei: Università di Copenaghen (1479), Università reale di veterinaria e agraria (1856), Università tecnica di Danimarca (1829). Importante centro della letteratura e dell'arte nordeuropee, Copenaghen è sede dell'Accademia reale danese di scienze e letteratura, fondata nel 1742.
Storia
Villaggio di pescatori fino alla metà del XII secolo, la città acquisì importanza quando divenne proprietà del vescovo Absalon, che la fece fortificare nel 1167. Grazie alla sua posizione strategica, sulle vie di traffico tra il mare del Nord e il mar Baltico, il porto di Copenaghen divenne ben presto un importante luogo di scambi e di commerci. Nel 1443 Cristoforo III, re di Danimarca, Svezia e Norvegia, la scelse come capitale del paese. Nel 1658-1659 resistette a un duro assedio da parte degli svedesi guidati da Carlo X. Durante il XVIII secolo venne più volte colpita da incendi e epidemie di peste. Nel 1801, nel corso delle guerre napoleoniche, una flottiglia britannica comandata da Orazio Nelson distrusse una flotta danese nel porto di Copenaghen nel tentativo di costringere i danesi a riconoscere agli inglesi il diritto di navigazione in quei mari. La città venne devastata nel 1807 dai bombardamenti dei vascelli britannici, intervenuti per evitare che la flotta danese si arrendesse a Napoleone. Abitanti: 471.300 (1995).1
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Dublino (Gaelico, Baile Átha Cliath), capitale della Republica d'Irlanda, nella provincia di Leinster, capoluogo della contea di Dublino. Protetta dalle Wicklow Mountains e adagiata in un territorio pianeggiante, Dublino è situata sulla costa occidentale dell'isola, alla foce del fiume Liffey, al centro della baia omonima, nel mare d'Irlanda. È il principale centro amministrativo, commerciale, finanziario e culturale del paese, sede della Borsa e delle principali banche e compagnie di assicurazione d'Irlanda. La sua economia, basata essenzialmente sulle attività portuali e sulla produzione alimentare (birrifici, distillerie, industria della conservazione) si diversifica in maniera sempre più crescente verso il settore terziario e l'industria informatica. Di rilievo anche l'industria farmaceutica, tipografica, della carta e del vetro. Dotata di aeroporto, Dublino possiede due porti: il Dublin Port, che gestisce gran parte del traffico mercantile irlandese, e Dun Laoghaire, terminal dei traghetti che collegano la città con diversi porti dell'Inghilterra e della Scozia. Il turismo è uno dei settori trainanti dell'economia cittadina.
Paesaggio urbano
I principali edifici di interesse storico-artistico, di stile georgiano, si trovano nella città vecchia, a sud del fiume Liffey. Il castello di Dublino, intorno al quale si è sviluppata la città moderna, fu terminato nel XVI secolo. Nelle vicinanze del castello si trova la cattedrale protestante di Christ Church, fondata nel 1038 e ricostruita tra il 1870 e il 1877. Poco distante sorge la cattedrale di St Patrick, in stile gotico, fondata nel 1190 e ricostruita tra il 1220 e il 1260, la maggior chiesa di Dublino e il principale centro di fede cattolica in Irlanda. Il Parlamento si trova nella Leinster House (1744), nel centro della città, dove sono situati gli uffici governativi. Centro universitario, Dublino è sede della University of Dublin e delle principali istituzioni culturali del paese. La città ha dato i natali a illustri poeti, scrittori e drammaturghi, tra i quali si ricordano Jonathan Swift, James Joyce, Oscar Wilde, George Bernard Shaw, William Butler Yeats e Samuel Beckett.
Storia
Dublino (il cui nome in gaelico significa "città del guado di graticci") è una città particolarmente importante per la storia dell'Irlanda. Gli abitanti furono convertiti al cristianesimo verso il 450 da Patrizio, in seguito divenuto santo protettore della nazione. Caduta nel IX secolo nelle mani dei danesi, nei tre secoli successivi venne riconquistata dagli irlandesi in diverse occasioni (1052, 1075 e 1124). Nel 1171 Enrico II, re d'Inghilterra, cacciò i danesi, stabilì la corte a Dublino e fece della città una dipendenza della città inglese di Bristol. La sovranità inglese rimase incontrastata fino al 1534, quando il patriota irlandese Thomas Fitzgerald, nel corso di una ribellione, assediò la città per un breve periodo. Nel XVII secolo, durante la guerra civile inglese, la città si arrese alle forze parlamentari inglesi; restò quindi sotto il dominio britannico tentando ripetutamente, ma senza successo, di insorgere, nel 1798, 1803, 1847 e 1867. Fu teatro degli scontri più sanguinosi della rivolta di Pasqua (1916) e della rivoluzione del 1919-1921 che portò alla nascita dello stato irlandese e alla guerra civile irlandese. Nel 1922 divenne capitale della Repubblica d'Irlanda. Abitanti: 477.675 (1991).1
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Helsinki (Svedese, Helsingfors), capitale della Finlandia, capoluogo della provincia di Uudenmaan. Principale porto del paese, Helsinki sorge su una piccola penisola che si inoltra nel golfo di Finlandia ed è fiancheggiata da alcuni isolotti. L’ingresso del porto è protetto dalle fortificazioni di Suomenlinna (svedese, Sveaborg), che si estendono su sette di queste isole. Helsinki rappresenta il principale centro culturale, commerciale e politico del paese. L’industria tessile, chimica, cartaria e siderurgica, unitamente alla produzione di liquori, sono le principali attività economiche della città, che esporta soprattutto prodotti lattiero-caseari e legname. Il commercio si basa essenzialmente sulle attività portuali, sebbene le difficili condizioni climatiche ne impediscano lo svolgimento a pieno regime, soprattutto nel periodo che va da gennaio a maggio.
La città si articola in larghi viali, costeggiati da numerosi parchi e giardini. La sua architettura è il risultato di una commistione di stili: il centro storico, che accoglie l’antico palazzo del senato e il Tuomiokirkko, o cattedrale luterana, contrasta con i moderni edifici realizzati da famosi architetti. Tra questi, si ricordano la Casa della cultura, di Alvar Aalto, e la moderna stazione ferroviaria, disegnata nel 1918 dall’architetto finlandese Eliel Saarinen. Degni di nota anche il monumento a Johan Sibelius e la cattedrale Uspensky. L’università di Helsinki, ubicata in precedenza a Turku, venne trasferita nella capitale nel 1828.
Helsinki fu fondata da Gustavo I Vasa, re di Svezia, nel 1550 in un sito più interno rispetto all’attuale collocazione, da cui poi fu spostata nel 1640. Nel 1713, durante la guerra tra Russia e Svezia (1700-1721), la città venne distrutta dall’esercito svedese in ritirata; le attuali fortificazioni furono innalzate a partire dal 1729. Nel 1909 Helsinki fu annessa alla Russia insieme all’intera Finlandia. Nel 1812 divenne la capitale amministrativa del Granducato di Finlandia, e dal 1917 è capitale della Repubblica.
Abitanti: 508.588 (1993).1
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Lisbona (Portoghese, Lisboa; antica Olisipo), capitale e maggiore città del Portogallo, capoluogo del distretto omonimo, sull'estuario del fiume Tago che si getta qui nell'oceano Atlantico. Principale polo industriale e commerciale del paese, Lisbona possiede un ampio porto naturale ed è sede di cantieri navali, raffinerie di petrolio, industrie chimiche, agroalimentari, informatiche, cartarie e tessili. I prodotti d'esportazione sono sughero, pesce in scatola, olio d'oliva, resina e vino. Importante nodo stradale e ferroviario, la città è inoltre dotata di un aeroporto internazionale.
Paesaggio urbano
Lisbona si adagia sui pendii terrazzati di sette colline che sovrastano il porto. Accanto alla città vecchia (Alfama), sviluppatasi nei secoli attorno al castello medievale di San Giorgio e caratterizzata da pittoresche stradine tortuose che hanno mantenuto un'impronta araba, si estende la città moderna, con larghi viali alberati, splendide piazze e vasti parchi pubblici. Sede episcopale, Lisbona possiede numerosi antichi conventi, monasteri e chiese, tra cui la cattedrale romanico-gotica di Sé, costruita nel XII secolo e parzialmente distrutta dal terremoto del 1755. Nel quartiere di Belém si trova il magnifico convento in stile manuelino degli Jeronimos, costruito nel XVI secolo per commemorare la scoperta della via per le Indie da parte di Vasco da Gama, sepolto qui insieme al poeta Luís Vaz de Camões, cantore delle imprese del navigatore portoghese. Tra gli innumerevoli monumenti, di particolare interesse sono la torre di Belém (XVI secolo), anch'essa in stile manuelino, da cui salparono le navi di Vasco de Gama, il Palazzo Municipale e il ponte 25 de Abril, sul Tago, il più lungo ponte d'Europa. Sede universitaria, Lisbona vanta numerose istituzioni accademiche e culturali tra cui diversi musei, teatri e biblioteche.
Storia
Fondata dai fenici, la città venne occupata dai romani nel II secolo a.C. e dai visigoti nel V secolo d.C. Governata dai mori dal 716, fu riconquistata dai portoghesi nel 1147. Intorno al 1250 divenne capitale del regno del Portogallo e in seguito all'espansione coloniale una delle città più prospere del mondo. La sua importanza diminuì tuttavia durante il periodo del governo spagnolo (1580-1640). Il terremoto del 1755, seguito da un maremoto e da un incendio, distrusse quasi completamente la città. Il Portogallo rimase neutrale durante la seconda guerra mondiale, e Lisbona divenne pertanto porto d'asilo e di imbarco per rifugiati provenienti da tutta Europa. Nel 1988 un incendio danneggiò gravemente il quartiere commerciale (Baixa), situato nel cuore della città.
Abitanti: 681.063 (1991).1
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Londra (Inglese, London), città dell'Inghilterra sudorientale, capitale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, situata 75 km a monte della foce del Tamigi che si getta qui nel mare del Nord. Il nome City of London, o più semplicemente City, definisce un'area di 2,59 km2 corrispondente all'insediamento dell'antica Londinium. La City e i 32 boroughs circostanti formano l'area metropolitana della Great London (Grande Londra), che si estende su una superficie di 1579 km2.
Centro commerciale, finanziario e industriale di grandissimo rilievo nonché importante nodo di comunicazioni marittime, terrestri e aeree, Londra è sede delle principali istituzioni politiche, amministrative, economiche e culturali del paese. La Borsa del Regno Unito e della Repubblica d'Irlanda ha la sua sede nella City e resta una delle più importanti piazze finanziarie del mondo. Un settore economico di lunga tradizione e di primaria importanza per la città è quello assicurativo (l'istituto più famoso è quello dei Lloyd's). Tra i settori maggiormente attivi dell'industria, si ricordano quello grafico-editoriale e dell'edilizia. A partire dal secondo dopoguerra l'industria pesante è in forte declino. Londra è sede di cantieri navali, industrie farmaceutiche, elettroniche, dell'abbigliamento e della birra. Un importante contributo all'economia cittadina è dato dal settore dell'istruzione, da quello della cultura e del tempo libero. Estremanente fiorente anche il settore turistico. Il porto di Londra, che si estende sulle due sponde del Tamigi, è il maggiore scalo britannico e uno dei maggiori porti del mondo.
Paesaggio urbano
All'estremità occidentale della City s'innalza la cattedrale di San Paolo, mentre a sud-est, poco fuori dalla City, si trova la Torre di Londra, fortezza normanna costruita alla fine dell'XI secolo da Guglielmo il Conquistatore. In quel punto, il London Bridge attraversa il fiume verso Southwark (il ponte attuale sostituisce l'unico ponte che fino alla fine del XVIII secolo varcava il Tamigi).
A est e a nord-est della City sorgono i quartieri popolari dell'East End, meta delle periodiche ondate di emigranti provenienti dall'Irlanda e dai paesi dell'ex impero britannico. Vivace e industrioso, l'East End è sede di numerose aziende di piccole dimensioni. In questa zona, sulla riva sinistra del fiume, è situata l'area cittadina di più recente valorizzazione, conosciuta come Docklands, che comprende il Canary Wharf e ospita il più alto grattacielo della Gran Bretagna, la Canary Wharf Tower (244 m). A nord-ovest della City si trova l'antico Inns of Court, il quartiere giudiziario. Ancora più a nord-ovest troviamo l'elegante quartiere di Bloomsbury, negli anni Venti ritrovo di letterati che gravitavano attorno alla vicina università e al British Museum (che ospita la Biblioteca nazionale).
Il West End è un vasto quartiere del centro dove sorgono i principali teatri e negozi della città. A sud, nel punto in cui il fiume forma un'ansa, si trova il cuore amministrativo di Londra con gli edifici governativi: Whitehall, palazzo del Parlamento, o palazzo di Westminster, St James's Palace (residenza del Principe di Galles) e Buckingham Palace, residenza della regina. Nello stesso quartiere si incontra Hyde Park, il più grande parco di Londra, mentre più a ovest si sviluppano gli eleganti quartieri residenziali di Knightsbridge e Kensington, le cui attrazioni principali sono i grandi magazzini Harrods e la Royal Albert Hall. A sud del West End, al di là del fiume, sorge il Lambeth Palace, residenza dell'arcivescovo di Canterbury. Quartieri residenziali d'importanza storica sono infine Greenwich, Dulwich, Clapham e Wimbledon (quest'ultimo è il quartiere di più antica data).
Londra è una delle capitali mondiali note per la quantità e la bellezza dei suoi parchi. Tra questi si ricordano i celebri Hyde Park e Kensington Gardens, definiti "i polmoni di Londra". Il Regent's Park, circondato da eleganti edifici progettati da John Nash per il principe reggente (da cui il nome), ospita il London Zoo. Altri importanti spazi verdi, alcuni dei quali di proprietà reale, sono Green Park, St James's Park, Hampstead Heath, Holland Park, Battersea Park, Parliament Hill Fields e Primrose Hill. Nei dintorni di Londra si trovano gli splendidi Kew Gardens, Richmond Park e Greenwich Park.
Musei, teatri e istituzioni scolastiche
Tra i numerosi musei cittadini si ricordano il Victoria and Albert Museum, a South Kensington, che espone una raccolta di oggetti d'arte provenienti da ogni parte del mondo. Nei pressi si trovano il Museo di storia naturale, il Museo delle scienze e il Museo geologico. Il Museo di Londra, dove viene illustrata la storia della capitale dalle sue origini ai giorni nostri, ha sede nella City. La National Gallery, a Trafalgar Square, ospita una delle più ricche raccolte di dipinti del mondo (tra cui numerose opere italiane). Poco distante si trova la National Portrait Gallery, comprendente una raccolta di oltre 9000 ritratti d'inestimabile valore. La Tate Gallery, situata sull'Embankment fra Chelsea e Westminster, venne inaugurata nel 1897 e ospita la più grande raccolta di dipinti inglesi dal XVI secolo ai giorni nostri.
Londra vanta innumerevoli e importanti teatri, fra cui il National Theatre, sulla South Bank, sede della Royal Shakespeare Company. I due teatri lirici più prestigiosi sono la Royal Opera House, a Covent Garden, e il Coliseum. La cosiddetta "Theatreland", la zona dei teatri, si estende nel West End, in Shaftesbury Avenue, Charing Cross Road e nello Strand. Vedi anche Teatri del West End.
Le università e le scuole di Londra sono tra le più prestigiose del mondo. Gli istituti d'istruzione superiore più noti sono l'University College (1826), l'University College Hospital (facoltà di medicina), il King's College (1828, fondato dal duca di Wellington), l'Imperial College of Science and Technology (1907), la London School of Economics and Political Science (1895). Istituti di grande prestigio sono anche la Royal Academy of Music (1822) e il Royal College of Art (1837).
Storia
Una roccaforte celtica sorgeva sul sito dove, nel I secolo d.C., i romani fondarono Londinium. Attivo centro commerciale e amministrativo già nel II secolo, la città venne allora fortificata. Gli invasori danesi, che avevano devastato Londra nel IX secolo, furono scacciati dai sassoni guidati da re Alfredo il Grande, che entrò nella città nell' 886. I danesi continuarono tuttavia a minacciare l'Inghilterra, e la sicurezza della città fu ristabilita solo con il regno di Edoardo il Confessore (iniziato nel 1042) e venne consolidata dalla conquista dei normanni, nel 1066, capeggiati da Guglielmo il Conquistatore. Nel XVI secolo, sotto il regno dei Tudor, la città iniziò a inviare navi mercantili in America e sulle coste orientali dell'India. Cominciò allora l'era delle esplorazioni marittime, che contribuirono notevolmente allo sviluppo di Londra come porto di fama internazionale. Nel XVII secolo, durante la guerra civile, Londra si schierò con Oliver Cromwell contro i realisti e quando fu deposto il re cattolico Giacomo II (1688), l'intera città accolse con gioia la decisione di Guglielmo III e della consorte Maria di salire al trono nonché la successiva compilazione del Bill of Rights (Dichiarazione dei diritti).
Nel XIX secolo la popolazione di Londra cominciò a crescere rapidamente a causa dell'immigrazione interna e di quella proveniente dalle colonie e dall'Europa. La rivoluzione industriale, allora in atto, creò un'enorme quantità di posti di lavoro, che erano comunque insufficienti a soddisfare le speranze di tutti coloro che si riversavano nella capitale. Nel 1851, l'Esposizione internazionale celebrò il prestigio di Londra, della nazione e dell'impero britannico, nonché le realizzazioni in campo industriale e la prosperità economica. Londra continuò a cavalcare l'onda del successo fino alla prima guerra mondiale, ma alla fine degli anni Venti la depressione che colpì la nazione interessò principalmente la capitale. Londra dovette pagare un pesante tributo durante la seconda guerra mondiale, nel corso della quale moltissimi edifici storici vennero danneggiati dai bombardamenti aerei. Nel dopoguerra ebbe inizio il lento processo di ricostruzione che già alla fine degli anni Cinquanta poteva dirsi completato. Abitanti: 6.967.000 (1994).1
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Madrid Città della Spagna, capitale dello stato e capoluogo della comunità autonoma omonima. È situata lungo il fiume Manzanares, nella Nuova Castiglia, proprio nel cuore del paese. Posta a un'altitudine di 655 m, Madrid è la più importante città della Spagna ed è il suo principale centro amministrativo, finanziario e nodo di vie comunicazione. Ha una vasta area metropolitana in rapida espansione, comprensiva dei sobborghi industriali di Villaverde, Barajas e Getafe. È inoltre il principale centro industriale del paese, con attività nel settore motociclistico, aeronautico, chimico, farmaceutico, alimentare, tipografico, della lavorazione delle pelli e turistico. È sede di importanti università, tra cui l'Università di Madrid, l'Università Pontificia, del 1892, e il Politecnico di Madrid. Si ricorda l'Accademia Reale di Musica, del 1830.
Descrizione della città
La vita cittadina ruota intorno alla Puerta del Sol, una piazza a forma di mezzaluna. Gli altri punti d'interesse architettonico sono i portici della Plaza Mayor (1617), teatro, nel XVII secolo, delle esecuzioni degli eretici; la Plaza de las Cibeles, adorna di fontane; la Plaza de Toros Monumental, che accoglie l'arena delle corride (a nord-est).
Il museo del Prado, con la sua ricca collezione di dipinti del Greco, di Francisco Goya e di Diego Velázquez, è una tappa turistica obbligata. Tra i monumenti di maggiore valore storico-artistico vi sono l'imponente Palazzo Reale (1737-1764), sede di uffici governativi; la chiesa di San Francisco el Grande (XVIII secolo); il Museo archeologico nazionale; il Museo nazionale della Scienza; il Museo del Popolo spagnolo e il parco del Buen Retiro, con i giardini botanici e zoologici. Da ricordare è la residenza reale della Zarzuela. Nei dintorni si trovano il monastero dell'Escorial e la Valle de los Caídos (un monumento ai caduti della guerra civile spagnola del 1936-1939).
Storia
Diversamente dalle altre grandi città spagnole, Madrid divenne importante solo dopo il X secolo, quando era nota come postazione di difesa della città di Toledo e aveva il nome di Majrit o Magerit. La fortezza (Alcázar) sorgeva sul sito dell'attuale Palazzo Reale e fu conquistata nel 1083 da Alfonso I, re di Castiglia e León (1065-1109), che riuscì a cacciare gli arabi da Toledo nel 1085. Madrid rimase un piccolo centro anche dopo la Reconquista, finché Filippo II vi trasferì la sua corte nel 1561. Filippo III preferì tuttavia governare da Valladolid, cosicché Madrid divenne la capitale del paese solo nel 1607.
Seguì una rapida espansione e una crescente prosperità e importanza nei secoli XVII e XVIII. Nel 1812 la città fu conquistata da Giuseppe Bonaparte con una feroce battaglia presso la Puerta del Sol, che Goya immortalò nel famoso dipinto Il 3 maggio 1808 (1814-15, Prado). Durante la guerra civile spagnola la città resistette a un assedio, prima di capitolare ai nazionalisti nel 1939.
Abitanti :2.909.792 (1991).1
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