barcellona

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Testo

Barcellona

Seconda città di Spagna ma primo centro della Catalogna, Barcellona è una metropoli affacciata sul mare dalle tante anime. L’anima catalana è la più spiccata e la rende una città gelosa della propria cultura e delle tradizioni secolari, talmente orgogliosa della propria lingua da farla sopravvivere all’oblio franchista.
La Barcellona cosmopolita è invece quella da sempre aperta alle tendenze straniere, approdate grazie ad un porto attivissimo e alla vicinanza dei confini nazionali ed interpretate in maniera originale.
Città culturalmente vivace e protagonista di un vertiginoso progresso economico, la capitale catalana è anche espressione concreta di una continua volontà di rinnovamento, sia esso dettato da necessità civiche o da esigenze strutturali.
Il turista che la raggiunge scopre una città antica e moderna al tempo stesso, dove alle maggiori rappresentazioni del gotico catalano si affiancano spettacolari espressioni del Modernismo e dove l’accostamento tra un vecchio quartiere di pescatori ed una moderna città olimpica non sembra poi così irriverente.
Le bellezze architettoniche ed i capolavori artistici, insieme ad una gustosa cucina e ad una vita notturna tra le più animate , fanno di Barcellona una delle mete preferite dei viaggiatori che raggiungono la Spagna.

LA STORIA
Barcellona ha attraversato spesso periodi bui e ha subito i colpi di potenze e di maggiori città, così come i disordini delle lotte interne. Ha patito i cannoni dei re di Castiglia, che assediavano la Catalogna dal mare, le bombe della Guerra Civile e il regime di Franco.
Nonostante sia stata fondata intorno al 230 a.C., la sua storia iniziò ufficialmente solo nell’801 d.C., quando l’esercito dell’odierna Francia scacciò i Mori. A quei tempi, le pianure e le montagne a nord e a nord-ovest di Barcellona erano abitate da un popolo che poteva già allora essere riconosciuto come catalano. La lingua oggi più vicina al catalano è la lingua d’oc, l’antica lingua del sud della Francia.
Nel XII secolo la Catalogna si arricchì grazie ai facili guadagni ottenuti a causa della caduta del califfato musulmano di Còrdoba. I catalani riuscirono a mantenere viva la loro forza creativa per tutto il XIV secolo. Tuttavia, all’inizio del XV secolo, l’impero iniziò a vacillare. I catalani avevano sperato che l’annessione al regno di Castiglia avrebbe potuto restituire loro ricchezza e vitalità.
In quel periodo si svilupparono anche industrie, basate sul vino, sul sughero e sul ferro. All’inizio del nuovo secolo a Barcellona vi fu una vera e propria esplosione demografica grazie soprattutto agli operai che si trasferivano qui per cercare lavoro nelle nuove industrie.
L’economia della città si sviluppa sull’industria metallurgica, automobilistica, farmaceutica e, naturalmente, sul turismo.
Rinnovatasi per ospitare le Olimpiadi del 1992, Barcellona ha potenziato tutte le infrastrutture, la metropolitana, le aree portuali, la rete ferroviaria, l’aeroporto, dando straordinario impulso al turismo che rappresenta ora il 12.5 % del PIL con un traffico aereo di 21 milioni di passeggeri l’anno.

MUSEI E MONUMENTI

Il soggiorno a Barcellona regala al turista una città con tante bellezze artistiche:

BARRI GÒTIC
E’ un concentrato di edifici medievali del periodo gotico e costituisce il nucleo della vecchia Barcellona. È un insieme di strade buie che si intersecano tra loro collegando diverse piazze. La maggior parte degli edifici risale al XIV secolo e al XV secolo, ossia al periodo in cui Barcellona si trovava all’apice. Nei dintorni della Catedral, uno dei migliori esempi di architettura gotica in Spagna, è ancora visibile una parte delle mura antiche incorporate in strutture più recenti. Il centro del quartiere è costituito dalla Plaça de Sant Jaume, una piazza molto ampia sede di un affollato mercato e uno dei luoghi di ritrovo per le danze settimanali della sardana.

LA RAMBLA
Costituita da cinque strade che la percorrono da cima a fondo, è un viale pedonale diviso in tre, pullulante di suonatori ambulanti, statue viventi, mimi e venditori ambulanti. Deve il nome ad un torrente stagionale che un tempo scorreva al suo posto. Vale la pena di visitare il mercato degli uccelli, nella seconda parte della Rambla, e il vicino Palau de la Virreina, una maestosa tenuta del XVIII secolo. Poco distante c’è il mercato più colorato della Rambla, il Mercat de la Boqueria. Poco più a sud il marciapiede è decorato con il Mosaïc de Mirò. La sezione successiva della Rambla vanta la presenza del Gran Teatre del Liceu, il famoso teatro dell’opera del XIX secolo. Dopo la Plaça Real, la Ramala finisce all’altezza dell’altissimo Monument a Colon ( monumento a Colombo); è possibile salire in cima al monumento con un ascensore. A ovest del monumento si trovano i Reials Drassanes (cantieri Navali Reali) che ospitano l’affascinante Museu Maritim che contiene ogni sorta di armamentari marittimi, modellini, cartine, dipinti, polene di navi e galere del XVI secolo.

MUSEU PICASSO
E’ il museo più visitato di Barcellona. Si trova all’interno di tre meravigliosi palazzi in pietra situati sul Carrer de Montcada che, durante il Medioevo, era una delle strade che portavano al porto. Il museo ospita moltissime opere che testimoniano i primi anni dell’artista; in particolare, ci sono numerose opere del Periodo Blu. Il secondo piano ospita opere realizzate a Parigi e a Barcellona tra il 1900 e il 1904.

LA SAGRADA FAMILIA
È considerata uno dei simboli di Barcellona. E’ il lavoro cui Antoni Gaudi ha dedicato l’ultima parte della sua vita e in cui ha voluto esprimere tutta la sua arte. Infatti, all’apertura dei cantieri della chiesa Gaudi vi installò il suo studio; dopo la sua morte i lavori continuarono, ma dovettero interrompersi durante la Guerra Civile Spagnola. La costruzione riprese nel 1952 ma sotto la guida di un altro architetto che cambiò il progetto originale, andato perso a causa di un bombardamento durante la guerra. Gaudi aveva previsto la realizzazione di tre facciate, dedicate rispettivamente alla nascita, alla crocifissione e resurrezione di Gesù. Sette navate e diciotto torri che dovevano rappresentare Cristo, i dodici Apostoli, i quattro Evangelisti e la Vergine Maria. Oggi la Sagrada Familia è formata da due facciate, (Natività e Crocifissione) dai fianchi, parte dell'abside e del transetto sinistro; il tetto, invece, manca completamente (il completamento è previsto per il 2007). L'unica facciata terminata da Gaudì è quella della Natività, decorata da gruppi scultorei raffiguranti la nascita di Gesù, e da elementi naturalistici. Gaudì infatti riproduce piante, fiori, nuvole e stalattiti di ghiaccio sulla pietra. La facciata della Crocifissione, inaugurata nel 2000, è stata realizzata dall'architetto Subirachs, che ha saputo sintetizzare le proprie idee e quelle di Gaudì, adottando, però, uno stile più moderno e meno imponente.
La costruzione avanza a ritmi lentissimi a causa dei costi elevati, in quanto viene realizzata unicamente grazie alle offerte dei fedeli. Per questo motivo bisognerà attendere almeno mezzo secolo prima di vedere la Sagrada Familia completata. Oggi il cantiere è diventato un'attrazione turistica, grazie alle alte torri, dalle quali si può godere un'ottima vista di Barcellona, e grazie al museo posto vicino al cantiere, dove vengono mostrate ai visitatori le varie fasi della costruzione dalla chiesa.

LA PEDRERA
E’ stata costruita tra il 1905 e il 1910, come edificio che doveva contenere appartamenti e uffici. Un tempo veniva chiamata Casa Milà, ma oggi è nota con il nome di La Pedrera a causa della sua facciata irregolare di pietra grigia che si inarca intorno all’angolo della strada, creando un effetto a onda ulteriormente enfatizzato dagli
elaborati balconi in ferro battuto. È possibile visitare l’edificio e anche salire sul tetto da cui sporgono camini multicolori simili a cavalieri medievali. Nelle sere dei fine settimana estivi, il tetto viene illuminato e aperto ai visitatori per consentire loro di godere una spettacolare vista di Barcellona.

MONTJUΪC La collina che sovrasta il centro della città da sud-ovest, ospita alcune interessanti gallerie d’arte, luoghi di divertimento, parchi dove godersi un po’ di fresco e le principali strutture realizzate in occasione delle Olimpiadi del 1992. Se raggiungete queste questa zona dalla Plaça de Espanya, a nord si può vedere la Plaça de Braus Les Arenes, un’ ex arena dove nel 1966, si esibirono i Beatles. Appena dietro, c’è il Parc Joan Mirò, con la famosa scultura fallica di Mirò Donna e Uccello. Poco distante, il Palau Nacional ospita il Museu Nacional d’Art de Catalunya, una straordinaria collezione di opere d’arte romaniche.
Su una serie di terrazze sotto al Palau Nacional ci sono alcune fontane, la più grande è la Fontana Magica, che durante le sere d’estate viene ravvivata da luci e da uno spettacolo musicale.
A nord del Montjuїc c’è il Poble Espanyol (villaggio spagnolo). A una prima occhiata, sembrerebbe una “trappola” per i turisti; in realtà, è un intrigante esempio di architettura spagnola, con copie molto realistiche di edifici che si trovano nelle diverse regioni del paese. L’Anello Olimpico (il centro olimpico) è il gruppo di impianti sportivi: qui si sono svolte la maggior parte delle gare durante le Olimpiadi del 1992. Ai piedi della collina, si può visitare un altro genere di capolavori, presso la Fundaciò Joan Mirò, la galleria dedicata dalla città al maggiore artista catalano del XX secolo.

Personaggi illustri
Tra i tanti personaggi nati in città e tra quelli che Barcellona ha adottato, se ne ricordano alcuni che giustificano pienamente con la loro presenza la vivacità culturale di Barcellona nel Novecento.
Il primo è Joan Mirò “figlio legittimo” della capitale catalana, che ha disseminato in città le sue opere e di cui si visitano il Parco e la Fondazione; il secondo è Pablo Picasso, Andaluso di Malaga, che qui si trasferì nel “periodo blu” e le cui opere giovanili sono esposte in un museo.
Il panorama narrativo attuale si arricchisce inoltre della presenza di due barcellonesi doc, Manuel Vasquez Montalbano e Eduardo Mendoza.

Danze e folklore
Quando si pensa alla Spagna si immaginano il ritmo e la passione del Flamenco, ma se si vuol ballare “alla maniera catalana” la danza da imparare è la Sardana. Basta prendersi per mano fino a formare un cerchio e seguire i movimenti del “danzatore guida” al ritmo lento di una musica di flauti e tamburini. Si balla improvvisandola nelle piazze della città ed è aperta a tutti. Altra espressione dell’anima catalana sono le feste popolari che durante l’anno si svolgono a Barcellona e dintorni, la più famosa è quella dedicata alla Mercè.
I festeggiamenti per la Vergine della Mercede iniziano il 24 settembre e proseguono per quattro giorni, in un festival di giochi pirotecnici.
Tipicamente spagnola è la corrida ed una delle “Plazas de Toros” più grande è proprio quella di Barcellona. L’evento è di scena la domenica, dal periodo di Pasqua fino ad ottobre.

Sport e divertimento
Culla di campioni famosi e di squadre leggendarie, Barcellona ha consacrato la sua fama di città sportiva grazie alla perfetta organizzazione dei Giochi Olimpici del 1992, che ha consegnato al mondo una città dotata di moderne strutture in grado di ospitare ogni tipo di manifestazione.
Barcellona è anche e soprattutto “città del pallone”, con stadi enormi e leggendari ed una squadra ai vertici del calcio europeo.
Chi si voglia regalare una giornata di “calcio spettacolo” non manchi l’appuntamento con la sfida di punta del campionato e delle varie coppe spagnole, quella tra l’undici blau-grana del Barcellona e la squadra del Real Madrid. Numerose le occasioni di divertimento anche per chi non ama particolarmente le partite di pallone; in questo caso la meta ideale per pomeriggi in allegria è la collina del Tibidabo, che si erge al nord della città.

Esempio



  


  1. Alessia

    Una tesina in spagolo su barcellona