Agricoltura, industri e settore terziario: breve storia

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

Voto:

2 (2)
Download:1050
Data:21.04.2005
Numero di pagine:6
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
agricoltura-industri-settore-terziario-breve-storia_1.zip (Dimensione: 8.29 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_agricoltura,-industri-e-settore-terziario:-breve-storia.doc     34 Kb


Testo

DALL’AGRICOLTURA
ALLE INDUSTRIE E IL SETTORE TERZIARIO

LE INDUSTRIE
Fino agli anni 50 l’agricoltura era QUASI LA META’, il 42,9%, era POVERA infatti era solo per il consumo locale. Le INDUSTRIE erano POCHE e soprattutto localizzate nelle regioni NORD-OCCIDENTALI.
Ma poi dal 50 si ha un PROCESSO DI INDUSTRIALIZZAZIONE detto MIRACOLO ECONOMICO.
LE CAUSE furono per motivi INTERNI e INTERNAZIONALI.
INTERNI:
- aumento MANODOPERA
- MECCANIZZAZIONE agricoltura
- SPOSTAMENTO dalle campagne alle città
- nella POLITICA: vennero fatti degli INVESTIMENTI sulle INFRASTRUTTURE e FINANZIAMENTI (quindi capitali) a industrie soprattutto metallurgiche e petrolchimiche

INTERNAZIONALI:
- grazie alla VICINANZA e i RAPPORTI con STATI ECONOMICAMENTE AVANZATI come la Francia, Regno Unito e Germania grazie
- all’inserimento del MERCATO INTERNAZIONALE e la PARTECIPAZIONE COMUNITA’ EUROPEE

CONSEGUENZE
Crebbe l’occupazione, il reddito e quindi anche il consumo.
Ci fu uno SPOSTAMENTO delle INDUSTRIE a SUD perché il COSTO del LAVORO era più BASSO.
In più per LIMITARE I COSTI introdusse INNOVAZIONI TECNOLOGICHE e parte del lavoro umano fu sostituito con quello delle macchine e questo processo di ristrutturazione fu reso grazie al FORTE SVILUPPO DEL SETTORE TERZIARIO, quindi si ha una TERZIARIZZAZIONE dell’economia.

Le aree maggiormente industrializzate sono la LOMBARDIA (centro finanziario ed economico) e il PIEMONTE (importante per l’industria automobilistica). Meno importanti Veneto ed Emilia che possiedono imprese medie e piccole.
ROMA ha subito un decollo industriale, ospita imprese innovative con produzione a TECNOLOGIA AVANZATA.

Per il MEZZOGIORNO si stanno facendo INVESTIMENTI da parte dello Stato con LA CASSA DEL MEZZOGIORNO perché è troppo lontano dall’Europa, sono scarsi i servizi specializzati, manca una tradizione imprenditoriali e per fare concorrenza con le aree più industrializzate.
Ci sono industrie tradizionali legate alla grande industria del mezzogiorno ma sembrano in crisi per la lontananza e per la scarsità dei servizi avanzati.
(il mezzogiorno si attuò dopo la seconda guerra mondiale per lo sviluppo delle regioni meridionale, si fecero bonifiche, si costruirono strade e parte dei fondi furono spesi per gli impianti di nuove industrie)
NELLE REGIONI NORD-ORIENTALI E CENTRALI ITALIANE si ebbe un NOTEVOLE SVILUPPO INDUSTRIALE dove le PICCOLE IMPRESE CREBBERO CON VARIE PRODUZIONI che portò al SUPERAMENTO DEI PROBLEMI DI CONCORRENZA E DIMINUZIONE DEI COSTI DI LAVORO.
PRODUTTIVE INDUSTRIE MONOPRODUTTIVE
LE RISORSE MINERARIE
L’Italia è scarsa di risorse minerarie per la sua FORMAZIONE GEOLOGICA RECENTE, ma è un problema quasi superato con l’adesione alla CECA (Comunità Europea per il Carbone e Acciaio).
SCARSI i MINERALI METALLICI, mentre maggiore la dotazione di MINERALI NON METALLICI come il salgemma e il sale marino. Consistente la produzione di pietre da taglio come il MARMO.

IL TASSO DI DIPENDENZA ENERGETICA DELL’ITALIA E’ EL 80%, TRA I QUALI IL 60% DEL PETROLIO.

In Italia disponiamo dell’ACQUA (fonte rinnovabile insieme al sole e il vento) e del METANO (anche importato dall’OLANDA con i METANODOTTI, ALGERIA e RUSSIA), SCARSA produzione di CARBONI FOSSILI e per gli idrocarburi il PETROLIO scarseggi (a parte il metano).
Diffuse le ESTRAZONI OFF-SHORE, estrazione di idrocarburi effettuata nei fondi marini.

La RISORSA ENERGETICA più consistente resta quella IDROELETTRICA.

DAL BOOM ECONOMICO FINO AL 1979 la fonte energetica più utilizzata e importata (DALL’ORIENTE) fu il PETROLIO, ma poi dopo la crisi petrolifera degli anni 70, quando i prezzi aumentarono, fu attuata UNA POLITICA ENERGETICA per diminuire i consumi e rivalutare le fonti da utilizzare, appunto l’energia IDROELETTRICA e GEOTERMICA concentrata in Toscana a Lardello grazie a campi geotermici che emettono vapori acido borici, i soffioni dalle rocce magmatiche.

LE PRODUZIONI INDUSTRIALI
- DI BASE prelevano materie prime necessarie ad altri processi produttivi, importanti LE METALLURGICHE (quindi anche siderurgiche) e le CHIMICHE dove il settore più importante è per la raffinazione del petrolio
- STRUMENTALI produce strumenti che servono ad altri strumenti, come per BOLOGNA con il PETGIN
- DI VARIO CONSUMO per tutti quei beni che compreremo
- Importanti le industrie di produzione AUTOMOBILISTICA, TESSILE E ALIMENTARIO e a TECNOLOGIA AVANZATA (per l’elettronica, le telecomunicazioni, la chimica-farmaceutica)

L’AGRICOLTURA
Nell’agricoltura ci lavora solo il 7% della popolazione.
La PRODUTTIVITA’ E’ MOLTO BASSA, e l’agricoltura italiana è aiutata dallo stato.
La zona più PRODUTTIVA è al NORD per maggior produttività della terra e per fattori organizzativi e commerciali, soprattutto l’EMILIA ROMAGNA.

FATTORI NEGATIVI

NATURALI
- I RILIEVI
- il CLIMA a Sud secco, NORD instabile
- SCARSA FERTILITA’
- ABBANDONO CAMPAGNE da parte dei GIOVANI

UMANI
- INVECCHIAMENTO popolazione rurale
- PICCOLE AZIENDE

IMPORTAZIONI
Uova, carne, grano e prodotti tropico- equatoriali
ESPORTAZIONI
Agrumi, frutta, riso, verdura e vino
PRODOTTI
CEREALI soprattutto MAIS, FRUMENTO e RISO, GRANO
SOIA e FORAGGI per l’allevamento
PRODOTTI TIPICAMENTE ITALIANI (meridionali): frutta, vite, ulivo e agrumi
ALLEVAMENTO: bovino in Em.Rom, Lomb, Piem, Ven (inferiore al fabbisogno)

LA PESCA
I mari non sono molto pescosi per la SCARSITA’ DEL PLANNTON che si trova nei mari freschi e poco salati, ma anche per l’INQUINAMENTO e lo SFRUTTAMENTO ECCESSIVO.
IL MARE PIÙ PESCOSO E’ L’ADRIATICO.
Siamo DIPENDENTI dall’AREA DEL NORD e SCANDINAVA.

IL SETTORE TERZIARIO (servizi, immateriali)
È un settore IN FORTE ESPANSIONE, più del 60%

LE ATTIVITA’ PRINCIPALI
COMMERCIO INTERNO:
- INGROSSO che distribuisce materie prime, mezzi di produzione e occupa vasti spazi lungo le strade di grande traffico. Importante il MERCATO che raccoglie i prodotti dell’agricoltura, allevamento, pesca per ridistribuirli nei punti vendita e PARTICOLARE forma di mercato sono le MOSTRE CAMPIONARIE
- AL DETTAGLIO o MINUTO cioè negozi, ipermercati, centri commerciali, supermercati e grandi magazzini
COMMERCIO ESTERO: il commercio internazionale
La maggior parte dei traffici si ha con l’UE, soprattutto con la Germania, Francia e Stati Uniti, ma cominciano a intensificarsi anche quelli Asiatici e Africani i cui rapporti dieci anni erano ridotti solo con l’Arabia Saudita, l’Iran e la Libia.
- IMPORT soprattutto le MATERIE PRIME come gli idrocarburi e il carbone, I METALLI e i PRODOTTI ALIMENTARI
- EXPORT i manufatti industriali come tessili, automobilistici, macchinari per l’industria e prodotti agricoli (frutta e verdura) IMPORTANTE anche l’esportazione stradale, di dighe porti e industrie.
- BILANCIA COMMERCIALE che può essere ATTIVA come lo è quest’ano per l’Italia, PASSIVA e in PAREGGIO

I SERVIZI PER LE IMPRESE
Una parte del settore terziario è costituito dai SERVIZI DELLE IMPRESE che possono essere di tipo BANALE (ufficio postale, sportello bancario) o SPECIALIZZATO E RARO ( ricerca, marketing e programmazione), quest’ultimo farà parte del settore TERZIARIO AVANZATO.
Si concentrano nelle zone metropolitane (Milano, Roma, Napoli) e anche nell’Italia di mezzo (Liguria, Umbria, Marche, Toscana, Veneto, Liguria)
Nel MEZZOGIORNO scarseggiano.

LE FERROVIE
La costruzione delle ferrovie incontrò molti ostacoli a causa del territorio MONTUOSO e FRANOSO.
A NORD sono una vera e propria griglia che copre tutta l’Emilia Padana, con rami isolati lungo le valli alpine e i TRAFORI e collegano le altra reti Europee.
TRAFORO: galleria scavata in una montagna per accorciare i collegamenti e i percorsi. Sono fatti soprattutto nella parte OCCIDENTALE, nelle ORIENTALI ci sono valichi e passi, sono meno alte, ma presto verrà fatto un traforo al BRENNERO.
A SUD le linee si diradano e i punti convergono solo nelle grandi città.
Le ferrovie sono mal utilizzate perché a sud sono sottoutilizzate e IL PIANO INTERNAZIONALE DEI TRASPORTI sta intervenendo per rimodernare gli impianti e per un rilancio del trasporto ferroviario.
NUOVO SCOPO: è di aumentare la velocità già in fase sulla linea Roma- Firenze che poi dovrebbe allungarsi.

STRADE E AUTOSTRADE
Anche qui ci furono ostacoli a causa della morfologia e il tipo di territorio.
Le STRADE sono MODELLATE SUI RILIEVI (ai piedi delle Alpi e degli Appennini), lungo la PENISOLA seguono la LINEA DI COSTA e i COLLEGAMENTI TRASVERSALI sono meno agevoli.
Le AUTOSTRADE sono state costruite tra le 2 guerre mondiali, ma lo sviluppo industriale si ha negli anni 70. grazia alla loro costruzione si sono RIDOTTI i TEMPI di PERCORRENZA, rompendo l’isolamento delle REGIONI MERIDIONALI con un aumento del TURISMO e l’ARRIVO DEI LORO PRODOTTI.

TRASPORTI MARITTIMI E AEREI
Il porto principale è quello di GENOVA,sono pochi i porti adatti allo scarico e il carico delle merci (i più importanti sono del tirrenico settentrionale e adriatico meridionale), poi ci sono alcuni porti MONOFUNZIONALI.
I TRASPORTI MARITTIMI VENGONO FATTI SOPRATTUTTO PER I COMMERCI.
Grazie alla posizione degli aeroporti collegati con l’Europa Centrale, Africa, Estremo e Medio Oriente è FAVOREVOLE LO SVILUPPO DEI TRAFFICI AEREI INTERNAZIONALI.

IL TURISMO
L’Italia è ricca di attrattive turistiche sui PAESAGGI( Alpi, laghi, meno gli Appennini, mari come l’Adriatico) il CLIMA MITE, MONUMENTI, CENTRI RELIGIOSI e LUOGHI TERMALI.
PRICIPALI ATTRATTIVE:
- CITTA’ D’ARTE per un turismo culturale, cioè Roma e Firenze
- IL CENTRO DELLA CRISTIANITA’ per un turismo religioso, cioè Roma
- LOCALITA’ DI CURA, grazie alla costituzione geologica del territorio troviamo FONTI DI ACQUA TERMALI, TERMOMINERALI e i FANGHI CALDI

PROBLEMI TURISMO ITALIANO:
- la CONCETRAZIONE solo in alcuni mesi
- la COSTRUZIONE di edifici su PAESAGGI o luoghi ARTISTICAMENTE SUGGESTIVI, che INQUINANO l’ambiente.
Infatti è stata fatta una legge che salvaguardia e tutela determinate zone di interesse ambientale.

Esempio