L'assassinio di Roger Ackroyd

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

L’ASSASSINIO DI ROGER ACKROYD

ORIENTARSI SU UN TESTO

A) Nota biografica e bibliografica
Agatha Christie nasce a Torquay in Inghilterra il 15 Settembre 1890, da padre americano e madre inglese. Nel 1906 Agatha si trasferisce a Parigi e intraprende gli studi di canto: la sua più grande
aspirazione è diventare una cantante lirica, ma ottenendo solo scarsi risultati torna in Inghilterra.
Nel 1914 Sposa Archibald Christie, giovane ufficiale dell'aeronautica dal quale ha una figlia di nome Rosalind. Durante la Prima Guerra Mondiale lavora come infermiera nel dispensario
dell’ospedale di Torquay.
1920: scrive il suo primo giallo, “Poirot a Styles Court”, per vincere una scommessa fatta tempo prima con la sorella e due anni più tardi dà alle stampe “Avversario Segreto”, primo romanzo
con Tommy e Tuppence Beresford.
Nel 1926 le muore la madre e Agatha divorzia da suo marito dopo essere scomparsa per alcuni giorni in stato d'amnesia. Scrive un nuovo romanzo, “L'assassinio di Roger Ackroyd”, uno dei suoi massimi romanzi, che crea diverse polemiche per la soluzione "poco ortodossa".
Durante un viaggio in Mesopotamia nel 1930, incontra l'archeologo Max Mallowan: i due si sposano poco tempo dopo. Scrive “La morte nel villaggio”, (Assassinio nel Vicariato), il primo romanzo con Miss Marple.
Nel 1934 Scrive “Assassinio sull'Orient Express”, il più grande giallo della storia della letteratura inglese e tre anni dopo Viene pubblicato in Inghilterra “Dieci piccoli indiani”, il più
famoso libro di Agatha Christie.
1952: va in scena “Trappola per Topi”, opera teatrale che Agatha ha scritto in onore della regina Mary, la nonna di Elisabetta: la commedia ha un così tale successo che viene replicata dal 1952 fino ai nostri giorni in un teatro di Londra; nel 1971 Agatha viene insignita del titolo di “Dame”
dell’Impero Britannico. È la scrittrice più letta del mondo.
Il 12 Gennaio 1976 muore nella sua villa di campagna a Wallingford ed è sepolta nel cimitero del villaggio di Cholsey nel Berkshire. Secondo un rapporto dell'UNESCO, Agatha Christie in
vita guadagnò circa 20 milioni di sterline, cioè poco più di 46 miliardi di lire.

B) Titolo dell’opera; anno e luogo della prima pubblicazione
Il titolo del libro è “L’assassinio di Roger Ackroyd”, titolo originale “The murder of Roger Ackroyd”; è stato scritto e pubblicato per la prima volta nel 1926.

C) Genere letterario
Il libro è un romanzo giallo poiché sono presenti gli elementi caratteristici di questo genere:
omicidi misteriosi, indizi, prove e testimonianze di difficile interpretazione, la polizia che brancola nel buio, un investigatore che ricostruisce il modo in cui è avvenuto il delitto e lo smascheramento del colpevole.

ANALISI DEL TESTO

A) I personaggi

JAMES SHEPPARD → è il narratore del romanzo. È il medico di King’s Abbot, è un appassionato di libri gialli e della meccanica.

HERCULE POIROT → è un ometto belga dall’aspetto straordinario, è alto meno di 1,65 cm., ha una testa oblunga come un uovo, in parte ricoperta di capelli neri, con due baffi immensi e un paio di occhi scrutatori. È un investigatore privato che si è ritirato in quel piccolo paese dell’Inghilterra dopo aver risolto innumerevoli intrigatissimi casi criminali. Abita nella casa accanto a quella di Sheppard, nel Villino dei Larici.

CAROLINE SHEPPARD → è la sorella di James. Molto curiosa e pettegolissima, si può definire il “gazzettino” di King’s Abbot.

SIGNORA FERRARS → quantunque non giovanissima, era molto attraente, e vestiva con raffinata e sobria eleganza.

ROGER ACKROYD → sembra essere l’incarnazione del tradizionale signorotto di campagna ; è proprietario di una fabbrica di ruote per vagoni ferroviari. Ha circa cinquant’anni, faccia rubiconda e modi cordiali; è molto amico del vicario, elargisce somme considerevoli alla parrocchia, organizza incontri di cricket. È dunque la vita e l’anima di King’s Abbot.

SIGNORA ACKROYD → è la cognata di Roger.

RALPH PATON → è il figlio della prima moglie di Ackroyd, che ha sempre considerato come un vero figlio. Ha venticinque anni ed è un bellissimo giovane; alto circa 1,80 cm., di proporzioni perfette, ha la grazia spontanea di un atleta; è bruno come sua madre e la bocca è sempre pronta a sorridere; ha il volto abbronzato dal sole ed è estremamente simpatico a tutti.

FLORA ACKROYD → è la nipote del signor Ackroyd. Non è molto simpatica a tutti, ma non si può fare a meno di guardarla: capelli biondi caratteristici delle bellezze scandinave, occhi azzurri, carnagione che sembra di latte e di rose, spalle bellissime e anche sottili.

MAGGIORE HECTOR BLUNT → è conosciuto come “Blunt il grande cacciatore”: ha ucciso molti animali feroci, in luoghi impossibili. Ha circa cinque ani di meno di Roger Ackroyd, col quale è molto amico. È di statura media, di corporatura robusta, piuttosto tarchiata; ha gli occhi grigi e il volto di colore bruno-rossastro è privo di espressione; parla poco.

SIGNORINA ELIZABETH RUSSELL → è la governante di Villa Fernly; è una donna alta, ben fatta, ma scostante, con i capelli neri, le guance pallide, gli occhi grandi, neri e severi e le labbra sottili.

GEOFFREY RAYMOND → è il giovane e simpatico segretario di Roger Ackoyd.

JOHN PARKER → è il maggiordomo di Villa Fernly.

ISPETTORE DAVIS → è il capo della polizia di King’s Abbot; con l’aiuto di RAGLAN, ispettore di polizia di Cranchester, svolge le indagini ufficiali sul caso Ackroyd; usa metodi piuttosto tradizionali e considera con bonarietà i sistemi di Poirot, nei quali peraltro non crede.

HAMMOND → è l’avvocato di Roger Ackroyd, un ometto secco con un mento agressivo e un paio d’occhi grigi penetranti.

URSULA BOURNE → è la cameriera di Villa Fernly; è una delle numerose figlie di una nobile famiglia irlandese decaduta; è alta di statura, ha i capelli castani folti e ricci che le ricadono sul collo e occhi grigi molto seri. È la moglie segreta di Ralph Paton.

ELSIE DALE → è una ragazza bionda con una faccia gradevole ed è la governante di Villa Fernly da sei mesi; è brava, svelta nelle sue mansioni, ha buone referenze e una moralità ottima.

CHARLES KENT → figlio segreto della signorina Russell. È un giovanotto di non più di ventidue o ventitré anni; è alto, magro, capelli neri e occhi azzurri pieni d’astuzia. È un pregiudicato e un drogato; la notte del delitto si trovava a Fernly per incontrare segretamente sua madre.

SIGNORA FOLLIOT → è una donna alta con i capelli castani un po’ scarmigliati e un sorriso molto attraente. Abita a Marby (che dista circa una ventina di chilometri da King’s Abbot) nella Villa Marby.

Il ruolo principale è svolto sicuramente da Hercule Poirot, ma non meno importante è il ruolo di James Sheppard, Flora Ackroyd, Hector Blunt, Elizabeth Russell, John Parker e Geoffrey Raymond, seguiti via via dagli altri personaggi.

B) L’ambiente
Il racconto si svolge presumibilmente alla fine degli anni ‘20 in un piccolo paesino dell’Inghilterra, King’s Abbot, che dista circa dodici chilometri da Cranchester; ha una grande stazione ferroviaria, un piccolo ufficio postale e due empori che sono in perpetua rivalità fra loro. Le risorse e i passatempi intellettuali degli abitanti si possono sintetizzare in una sola parola: il pettegolezzo. In paese vi sono due case di una certa importanza: King’s Paddock, che la signora Ferrars ereditò dal defunto marito, e Villa Fernly, di proprietà del signor Roger Ackroyd.

C) Analisi della struttura

1 macrosequenza: il dottor Sheppard e sua sorella parlano della morte della signora Ferrars.

2 macrosequenza: presentazione di King’s Abbot e dei suoi abitanti.

3 macrosequenza: nel Villino dei Larici, la casa accanto a quella di Sheppard, si trasferisce un uomo belga dall’aspetto straordinario: è Poirot.

4 macrosequenza: Sheppard va a cena da Ackroyd dove incontra parte dei residenti di Villa Fernly: Parker il maggiordomo, Raymond il segretario, Flora Ackroyd e il maggiore Blunt, rispettivamente nipote e amico di Roger. Finita la cena Sheppard e Ackroyd si ritirano nello studio: il ricco uomo è molto turbato.

5 macrosequenza: Sheppard riceve una telefonata che gli comunica l’assassinio di Roger Ackroyd: iniziano le prime indagini degli Ispettori Devis e Raglan.

6 macrosequenza: La polizia trova accanto al cadavere un pugnale tunisino.

7 macrosequenza: Sheppard dopo aver scoperto che il suo nuovo vicino è in verità Hercule Poirot, il famoso investigatore belga, lo invita a risolvere il caso del Signor Ackroyd.

8 macrosequenza: l’ispettore Raglan fa una prima ricostruzione dei fatti, ma è sbagliata; Sheppard e Poirot intanto trovano nel padiglione un pezzo di tela bianca inamidato e una penna d’oca.

9 macrosequenza: mentre passeggiano per il giardino della Villa, il dottore e Poirot assistono ad un colloquio tra Flora Ackroyd e Blunt; Poirot trova un altro indizio nello stagno: un anello con incisa la scritta “Da R., 13 marzo”.

10 macrosequenza: Poirot e Sheppard si fermano a colazione a Villa Fernly, dove è presente anche l’avvocato Hammond. Facendo un paio di domande ai presenti, si scopre che da un cassetto mancano 40 sterline: le sospettate sono le cameriere, Elsie Dale ma soprattutto Ursula Bourne, ex domestica della Signora Folliot, di Marby.

11 macrosequenza: Sheppard si reca a Marby , ma non scopre niente di utile; intanto Poirot è da Caroline Sheppard per avere delle informazioni sui pazienti che aveva visitato suo fratello la mattina del delitto.

12 macrosequenza: Durante la “riunione di famiglia” di Villa Fernly, Poirot cerca di avere qualche particolare in più su Ralph, senza però ricavarne niente: continuando a pregare inutilmente i presenti di dire la verità, alla fine s’infuria ed esclama che ognuno ha qualcosa da nascondere.

13 macrosequenza: Sheppard e Poirot fanno una prima ricostruzione dei fatti in base agli indizi trovati fino a quel momento: si presume che l’assassino sia Ralph Paton.

14 macrosequenza: la Signora Ackroyd si confida con Sheppard e Poirot affida a Caroline il compito di scoprire che colore sono gli stivali di Paton.

15 macrosequenza: Sheppard si reca da Poirot al quale racconta la confessione della Signora Ackroyd; mentre si trova lì, arriva Geoffrey Raymond che ha sua volta confessa di essere al verde; il più sospetto rimane dunque Parker: Poirot decide di andare a Fernly e di ricostruire i momenti che hanno preceduto la morte di Roger Ackroyd.

16 macrosequenza: alla sera la signorina Gannett e il colonnello Carter vanno dai fratelli Sheppard a giocare a mah-jong; il gioco però non riesce bene perché gli ospiti vogliono avere informazioni sul caso Ackroyd.

17 macrosequenza: Poirot convoca a casa sua Parker per fargli alcune domande; poi va da Hammond per sapere l’ammontare delle somme sborsate dalla signora Ferrars.

18 macrosequenza: Poirot, Raglan e Sheppard vanno a Liverpool ad incontrare Charles Kent, l’uomo sospetto pregiudicato e drogato.

19 macrosequenza: Flora Ackroyd confessa di aver preso le 40 sterline dal cassetto di suo zio.

20 macrosequenza: Poirot invita la signorina Russell nell’ambulatorio di Sheppard: si scopre che Charles Kent è suo figlio. Si erano incontrati nel padiglione della Villa di nascosto.

21 macroseqenza: Poirot e Sheppard vanno a Villa Fernly per invitare tutti i membri di casa Ackroyd: mentre il dottore è in casa per dare l’informazione, l’investigatore fa un giro per il parco. Poirot fa pubblicare sul giornale un falso articolo riguardante l’arresto di Paton a Liverpool, che suscita gran scalpore in tutti.

22 macrosequenza: quando i due ritornano a casa trovano davanti a loro Ursula Bourne, la quale racconta la sua storia e confessa di essere la moglie legittima di Ralph Paton, anche se Poirot lo aveva già capito.

23 macrosequenza: tutti i membri di casa Ackroyd si recano al Villino dei Larici per la riunione: Poirot espone chiaramente il susseguirsi dei fatti, ma tutti si chiedono dove sia finito il figliastro di Ackroyd: il belga con un gesto teatrale indica la porta ed ecco Ralph Paton.

24 macrosequenza: Paton racconta tutta la sua storia e Poirot rivela che l’assassino è lì presente.

25 macrosequenza: finita la riunione, Poirot invita Sheppard a restare: ripropone nuovamente la ricostruzione dell’assassinio e con gran sorpresa rivela il nome dell’omicida: il dottor James Sheppard.

26 macrosequenza: Sheppard cerca di difendersi, ma non inganna Poirot.

27 macrosequenza: il dottor Sheppard si abbandona all’evidenza, ormai criminale fallito di fronte al genio di Poirot, si compiace di sé come scrittore.

D) La trama
Tutto si svolge in un piccolo paese, King’s Abbot, in cui tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti; è insomma come una famiglia; King’s Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale; dista circa dodici chilometri da Cranchester, ha una grande stazione ferroviaria, un piccolo ufficio postale e due empori che sono in perpetua rivalità fra loro. In paese vi sono due case di una certa importanza: King’s Paddock, che la signora Ferrars ereditò dal defunto marito, e Villa Fernly, di proprietà del signor Roger Ackroyd.
Un giorno però qualcosa accade: l’uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sulla misteriosa morte dalla signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità, in particolare gli amici e i parenti della vittima. Non tutti però hanno da dolersi dell’accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero alto meno di 165 cm., con una testa oblunga come un uovo, in parte ricoperta di capelli neri, con due baffi immensi e un paio di occhi scrutatori, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche, e in breve l’uomo, che non è altri che l’ineguagliabile Hercule Poirot, l’investigatore privato belga, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.
Dopo lo svolgimento delle indagini Poirot deduce che l’assassino è un individuo che il giorno della morte di Ackroyd era stato all’albergo “Tre Cinghiali”; un uomo che conosceva Ackroyd abbastanza bene da sapere che aveva comperato un dittafono; un individuo che aveva una certa pratica in meccanica, che aveva avuto modo di togliere il pugnale dal tavolo prima che la nipote del ricco signore, la signorina Flora, arrivasse; che portava con sé una valigetta nera per nascondere il dittafono e che poté rimanere solo nello studio per pochi minuti, dopo la scoperta del delitto, mentre Parker, il maggiordomo, telefonava alla polizia. In poche parole non può essere altri che il dottor James Sheppard, narratore del romanzo.

RICERCA DEI SIGNIFICATI SECONDARI

Il libro ci vuole dire che a volte le persone meno sospette o addirittura insospettabili, sono quelle colpevoli. Ognuno di noi, come dice Poirot, ha qualcosa da nascondere e come in tutti i libri gialli il delitto perfetto non esiste: il colpevole, cioè, commette un banale errore che lo porta ad essere smascherato.

COMMENTO PERSONALE

Personalmente ritengo il libro molto interessante e soprattutto molto realistico; non è difficile da leggere, ma richiede comunque molta attenzione nella lettura.
Mi è piaciuto moltissimo soprattutto per il finale a sorpresa: non avrei mai sospettato che l’assassino fosse il dottor Sheppard, prima di arrivare al dettaglio della valigetta nera alla fine del capitolo XXV. Mi è piaciuto anche perché c’è souspence, è avvincente e ha stimolato in me una sorta di sfida di intelligenza con l’autore.
Il mio personaggio preferito è Hercule Poirot: è eccezionale come osservatore sulla scena del delitto e se un particolare osservato non coincide con la ricostruzione logica, lo considera sospetto. Secondo la mia opinione, Poirot utilizza questa metodologia di lavoro:
1- seleziona i fatti ritenuti importanti ed elimina quelli inutili
2- concatena i fatti, mettendoli in relazione di causa/effetto
3- pone attenzione ai fatti, ai particolari, ai dettagli che non coincidono con gli altri

Esempio



  


  1. Federico

    Ottimo potresti mettere anche classificare i personaggi in personaggi secondari e primari cmq Davvero ben fatto questo riassunto complimenti!!

  2. pavani

    devo fare una relazione su tutti gli omicidi che si vantano dei propri delitti