Internet Banking

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INTERNET BANKING
Sulla scia della "new economy" anche il sistema bancario ha dovuto adeguarsi alle nuove aspettative della clientela, sempre più colta ed esigente, la quale sta' imparando che è possibile, più veloce, più facile e trasparente investire in borsa da casa o dall'ufficio.
Il fenomeno dell'E -BANKING coinvolge potenzialmente tutti noi, e non solo qualche appassionato, in quanto chiunque sia titolare di un conto in banca vorrebbe utilizzarlo nel modo più razionale e comodo. Proprio per questa crescente necessità dei clienti le banche stanno attualmente investendo grossi capitali sul web. E' sempre meno necessario recarsi fisicamente presso gli sportelli bancari, anche per semplici operazioni, basta un personal computer, un modem ed un collegamento alla rete, oltre che uno specifico contratto con la propria banca con il quale si riceve un codice di accesso ed una password.
I servizi di Remote banking sono dunque quelli che consentono ai clienti di collegarsi all'elaboratore della banca presso la quale intrattengono il conto corrente e di effettuare direttamente una serie di operazioni bancarie o ricevere informazioni in tempo reale. Più precisamente offrono la possibilità:
- di disporre immediatamente bonifici a favore di terzi, pagamenti di utenze, compravendite di valori mobiliari;
- di avere informazioni globali e particolari sui diversi rapporti intrattenuti (il saldo di conto corrente, i tassi applicati, i movimenti effettuati ecc.);
- di conoscere le quotazioni della giornata o di giorni precedenti, relative a un determinato titolo quotato o a determinate valute estere;
- di bloccare gli assegni smarriti o rubati;
- di accedere alle procedure elettroniche relative ai regolamenti dei rapporti clienti - fornitori e di conoscere il dettaglio degli insoluti;
- di prenotare abbonamenti, biglietti ecc. per convegni, spettacoli, viaggi;
- di scambiare messaggi di posta elettronica con la banca riguardanti i rapporti intrattenuti.
Il progressivo processo di informatizzazione ha consentito negli anni recenti alle banche di imprimere rapidità nelle operazioni, di liberare il personale da molti compiti ripetitivi, di ridurre i costi di esercizio e di disporre di un efficace strumento di marketing. Si ricorda, infatti che uno dei fattori del marketing-mix dai quali dipende l'immagine dell'azienda sul mercato è proprio l'offerta di servizi ad alto contenuto tecnologico.
La banca virtuale, dunque, non ha bisogno di contatto fisico con il cliente e, al limite, potrebbe anche non esistere nella realtà. A questo proposito si pone il problema di capire come essa appaia ai clienti attuali e potenziali. Infatti il luogo di contatto non è più rappresentato dalla filiale tradizionale, ma da canali in cui si prescinde dal rapporto face-to-face. La banca ora si modifica agli occhi del cliente, la sua immagine non potrà più identificarsi nell'aspetto degli edifici o nella disponibilità del personale.
Tale situazione genera inevitabilmente nella clientela un sentimento di sfiducia derivante dal fatto di dover interloquire con un soggetto virtuale che non esiste nella realtà. E' risaputo che, inoltre, il cliente resta legato alle abitudini, e dunque, a quella atmosfera familiare e accogliente creatasi all'interno dei locali aperti al pubblico, a quel rapporto di fiducia sviluppatosi con gli impiegati di sportello ecc.
Il remote banking si distingue in HOME banking e in CORPORATE banking a seconda che si riferisca a clenti-privati oppure a clienti-imprese.
L'esigenza di accedere rapidamente ai propri conti bancari è sempre stata tipica delle aziende, infatti già da tempo queste hanno istituito collegamenti diretti con i propri istituti di credito, per lo più attraverso linee dedicate. Con i servizi di corporate banking è possibile per l'azienda ricevere ogni mattina un aggiornamento dell'estratto conto bancario o un riepilogo delle movimentazioni del giorno precedente.
Il discorso si presenta diverso per quanto riguarda l'home banking.
Spesso infatti anche chi è più attento alle novità tecnologiche non prende neppure in considerazione l'ipotesi di accedere da casa alla propria banca. Non è certo un servizio essenziale per chi non ha la necessità di effettuare un controllo costante sulle proprie disponibilità finanziarie e per chi utilizza la propria banca solo come una sorta di salvadanaio. Si rivolge dunque a chi ha poco tempo, perché è un imprenditore, un dirigente d'azienda, il quale potrà "andare in banca" seduto sulla propria scrivania o mentre è in viaggio, 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno.
Importante è l'iniziativa realizzata da alcuni istituti di credito, grazie alla quale si può interagire con questi ultimi attraverso una semplice telefonata da un telefono fisso, impartendo i comandi o con la tastiera del telefono o con la voce. Le procedure sono estremamente semplici, infatti vi è un sistema automatico di risposta che guida il cliente con la massima chiarezza, passo dopo passo, fornendo tutte le indicazioni necessarie per utilizzare il servizio.
Grazie alla tecnologia WAP, ora i cellulari possono sopportare le funzioni interattive di Internet e questo rappresenta un grande passo avanti verso il lancio della banca virtuale. Infatti il mercato potenziale è enorme, basti pensare che gli utenti di telefonia mobile sono di gran lunga più numerosi rispetto agli utenti di Internet.
Tutte queste iniziative si inquadrano nell'attuale strategia imperniata sulla integrazione dei canali distributivi, grazie alla quale il cliente può optare per il canale ritenuto di volta in volta più adeguato alle sue esigenze.
Nonostante le notevoli potenzialità offerte dai servizi di tipo home banking e phone banking, questi stentano a decollare e dimostrano un interesse del tutto marginale da parte della clientela, basti pensare che i livelli di diffusione e utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione che caratterizzano il nostro paese sono di gran lunga inferiori a quelli europei.
A questo punto si prevede che i servizi on-line avranno una funzione complementare piuttosto che sostitutiva, nel senso che si potrà semplicemente permettere, ad una clientela più esigente, di poter effettuare alcune operazioni da casa/ufficio e svincolate dal rispetto di un orario rigido senza modificare la centralità del negozio/sportello nella commercializzazione dei prodotti/servizi.
Occorre dunque analizzare quale è il vero motivo che "blocca" l'utente: la sicurezza delle transazioni.
A livello generale il problema delle banche virtuali e della fornitura di servizi bancari online comporta il rischio di intrusioni in vari modi, quali l'appropriazione del codice segreto di accesso, l'intercettazione delle comunicazioni e-mail, gli acquisti e le vendite a nome altrui di titoli azionari. La tecnologia sarebbe in grado di assicurare la protezione completa dei dati personali degli operatori ma non si può contare su un buon livello di affidabilità sociale, nel senso che molti dei potenziali clienti temono la labilità delle protezioni offerte e l'intercettabilità dei dati trasmessi da parte di invasori del circuito, gli "hackers", o comunque da terzi estranei.
Molto dipende dai budget per la sicurezza informatica, dalla figura di un security manager specifico e dai contratti con aziende specializzate per l'aggiornamento e la verifica periodica della propria vulnerabilità.
Il processo di Security Management deve comprendere:
- la realizzazione del sistema di sicurezza;
- la manutenzione del sistema di sicurezza;
- la capacità del sistema di sicurezza di adattarsi ai cambiamenti e all'evoluzione dell'ICT aziendale.
Sicuramente lo strumento più efficace per difendere il consumatore dalla criminalità online è rappresentato da tecnologie avanzate di crittografia e pertanto l'accesso a tali tecnologie deve essere garantito agli utenti, in modo tale che questi possano acquisire maggiore fiducia. Da parte loro, i clienti possono tutelarsi in un solo modo: puntando sul mancato rispetto della legge sulla privacy. L'eventuale mancata adozione da parte della banca delle misure di sicurezza previste da questa legge può essere un'arma molto potente nelle armi del consumatore, il quale può fare causa alla banca per chiedere un risarcimento dei danni, in base all'articolo 2050 del codice civile.
In questo caso la banca dovrà fornire una rigorosa prova di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare l'evento, e non basterà certo addebitare i danni causati all'intervento di terzi.
Anche la semplice violazione di un sistema informatico costituisce un reato, come prevede l'art. 615-ter del codice penale; il pirata informatico rischia infatti una condanna alla reclusione sino ai tre anni.
Recenti studi che hanno preso in esame l'attività commerciale delle aziende italiane hanno portato ad alcune conclusioni poco rosee nei confronti della rete e dei progetti sviluppati in Internet. Infatti gli introiti derivanti dal Web sono inferiori alle aspettative, il 70% dei progetti commerciali sviluppati in rete non hanno dato buon esito e manca una visione strategica dell'uso di Internet nell'ottica aziendale e commerciale.
Il veloce sviluppo di Internet ha portato ad un proliferare di siti web creati senza una logica commerciale e di marketing, ma secondo i dettami di una moda: "tutti sono in Internet, perche' non dovrei esserci anch'io?".
Infatti spesso la realizzazione di un sito viene vista come un momento di arrivo, ma questo approccio alla rete si basa su una visione erronea di Internet, che sottovaluta le sue numerose potenzialità. Quando un'azienda decide di essere presente sul web con un sito ha semplicemente compiuto il primo passo.
Ovviamente realizzare un sito aziendale prevede la pianificazione di strategie in grado di permettere il raggiungimento degli obiettivi che sono stati fissati precedentemente; quindi è il risultato di scelte prese principalmente in funzione del target di riferimento e del prodotto/servizio che l'azienda offre.
Con la diffusione di Internet e le sue modalità di comunicazione il fulcro dell'attenzione dei marketer si è focalizzato sul cliente e conoscere il profilo medio della propria utenza di riferimento è una meta ambita da ciascuna azienda, perché così facendo è possibile creare prodotti su misura in grado di soddisfare il cliente.
Il web possiede numerosi strumenti che permettono di ottenere informazioni sui gusti e le esigenze di un utente medio, ma devono essere dosati nel tempo e ben "camuffati". Ad esempio le opt-in mailing list (insieme degli indirizzi e-mail che i visitatori hanno comunicato al sito per ricevere informazioni tramite e-mail), la compilazione di form che permette l'utilizzo gratuito di software o di giochi ecc.
In ogni caso, l'utente lascerà le sue informazioni solo se è convinto di avere trovato qualcosa che lo interessa o che lo diverte in modo considerevole.
L'identificazione del potenziale utente si sviluppa man mano dai dati ottenuti, dopo essere stati filtrati e decifrati. Bisogna seguire il visitatore, interpretare i percorsi che svolge, creare un rapporto di fiducia che non lo deve mai deludere.
La sensazione che quell'informazione sia indirizzata solo a me (potenziale cliente) permette di conquistare la mia fiducia facendomi credere di essere unico. Così facendo si è passati dal marketing di massa (one to many) al marketing relazionale (one to one).
Occorre a questo punto definire il Web marketing come il complesso delle tecniche e degli strumenti che consentono di sviluppare i rapporti commerciali tramite la rete Internet.
Per occuparsi di Internet marketing non occorre certo essere dei tecnici, basta una conoscenza sufficiente da "utente", come non occorre essere un grafico programmatore. Infatti colui che in azienda si occupa di questo deve saper ideare il sito, pensarlo nei contenuti e nei servizi perché solo lui conosce a fondo l'azienda che intende promuovere.
L'Internet marketing poggia le basi sul marketing tradizionale, nel senso che consiste in un insieme di operazioni che mirano ad avvicinare il cliente. Ma la rete offre il vantaggio di disporre di uno strumento di marketing a 360° che permette di colloquiare con il singolo, per esempio attraverso il servizio di e-mail, o con la massa, per esempio attraverso i forum dove l'utente potrà lasciare le proprie impressioni.
Attualmente tra gli Istituti di credito cresce la competitività e ognuno di essi si sta' preoccupando di ricercare nuove modalità di differenziazione in modo tale da sopravanzare i propri concorrenti nell'attirare e fidelizzare la clientela.
Ecco dunque l'offerta di numerosissimi servizi aggiuntivi gratuiti, quali telefonini, carte Bancomat, corsi di finanza, news. Oppure c'è chi ha deciso di puntare la propria strategia sull'offerta di remunerazioni più vantaggiose o di commissioni pressoche' inesistenti, come nel caso di Fineco the new Bank o della Banca popolare di Lodi (Bipielle), riuscendo comunque a mantenersi in attivo grazie alla vendita di tanti altri prodotti-servizi, dai fondi alle assicurazioni. Bisogna anche tenere presente che un'iniziativa del genere produce gli effetti di una grossa campagna pubblicitaria, nel senso che attira un gran numero di clienti.
Importante è anche l'iniziativa intrapresa dalla BNL, che l'autunno scorso ha aperto il portale E-FAMILY, grazie al quale il cliente può fare molto di più di quello che normalmente fa recandosi ad una banca tradizionale:
• gestire le finanze personali e i rapporti bancari;
• ottenere consulenze personalizzate e puntuali sulle principali aree del vivere quotidiano;
• acquistare beni di consumo e servizi di utilità a elevata qualità e ai migliori prezzi.
Finora i risultati ottenuti sono molto soddisfacenti, tanto che si prevede un aumento di utenti registrati dai 41.000 attuali ai 200.000 entro la fine dell'anno.
Sicuramente vincente è stata la strategia imperniata da Bipop-Carire, che ha ben pensato di dare il via ad una raccolta punti: più precisamente si distribuiscono punti, a chi acquista un prodotto o un servizio in più e, raggiunto un certo numero, il cliente potrà ricevere un benefit.
In questo modo si vuole spronare il cliente a cambiare le sue abitudini acquistando un prodotto nuovo, impresa molto difficile con metodi tradizionali.
La sfida di Internet non è un gioco da ragazzi per le banche, in quanto le costringe a revisionare tutte le funzioni aziendali alla luce delle nuove tecnologie e della nuova realtà.
L'obiettivo è di combinare questi tre elementi:
- segmento (fascia di clientela);
- canale di distribuzione;
- prodotto.
Più precisamente, l'obiettivo è di spostare la clientela di fascia bassa verso canali che richiedono costi bassi, quali Internet, call center telefonici; per il segmento alto, e cioè per i benestanti, si tratta di studiare nuovi prodotti e nuovi tipi di approccio.
All'interno delle Banche tradizionali si sta' rilevando il problema di riconvertire parte del personale spostandolo da un segmento all'altro, infatti si hanno troppe persone allo sportello e negli uffici amministrativi e poche invece specializzate nella creazione di nuove offerte di prodotti-servizi.
Concludendo, in tutti i casi, indifferentemente dallo strumento utilizzato, la fiducia del navigatore si conquista con il tempo, dimostrando dinamicità, velocità di risposta, chiarezza, e offrendo contenuti aggiornati ed interessanti.
Sarà molto interessante assistere alle innovazioni che nei prossimi anni le banche on line saranno in grado di presentare ai clienti. Chissà che in futuro non si riesca addirittura a concedere il fido bancario tramite la rete!
La concessione di fido, attività tipica dell'intermediazione bancaria, risponde a due esigenze: quella delle banche di impiegare i fondi raccolti attraverso i depositi della clientela, quella delle imprese di far fronte a nuove attività di gestione.
Il fido bancario si definisce come la somma massima che una banca può concedere ad un cliente che ne ha fatto richiesta. Chiaramente tale operazione viene svolta con tutte le dovute attenzioni, rispettando i principi della limitazione e del frazionamento dei rischi quantitativo e qualitativo.
Più precisamente, dopo aver ricevuto la richiesta di concessione, la quale dovrà contenere l'importo del fido, la durata e le eventuali garanzie in base a quanto stabilito dalla Banca d'Italia, la banca affida l'istruttoria all'Ufficio fidi.
Le indagini possono essere svolte sia all'esterno sia all'interno dell'azienda. Le indagini esterne consentono di raccogliere informazioni sulla moralità e sui precedenti commerciali del richiedente. A tale scopo ci si avvale di informatori privati e di agenzie di informazione commerciale, nonché del registro informatico dei protesti e del registro informatico degli assegni e delle carte di credito irregolari.
Le indagini interne si concretano nelle analisi di bilancio per indici e nella verifica dell'esistenza dei beni e dei valori dichiarati.
IL BILANCIO RICLASSIFICATO
Le analisi di bilancio per indici rappresentano una delle fondamentali tecniche per conoscere e interpretare la dimensione economico-finanziaria della gestione aziendale. Essa si attua mediante la costruzione di una serie più o meno ampia di relazioni numeriche tra valori o classi di valori di bilancio.
L'analisi economico-finanziaria della gestione è caratterizzata dalle seguenti fasi:
- la revisione del bilancio da sottoporre ad analisi;
- la riclassificazione del bilancio in funzione delle analisi;
- il calcolo degli indici;
- il coordinamento degli indici e compilazione di una relazione interpretativa.
Nella prima fase l'obiettivo è quello di riuscire a dare un giudizio sul grado di attendibilità e di espressività del bilancio. In particolare si accerta la corrispondenza tra i dati iscritti in bilancio e quelli risultanti dalla contabilità, la correttezza dei criteri di valutazione e dei principi contabili adottati.
A questo proposito si ricordano il principio generale, espresso dall'art. 2423 del Codice Civile e i principi di redazione del bilancio.
Più precisamente, il principio generale stabilisce che: = 0,70.
QUOZIENTE DI COPERTURA = Capitale proprio + passività a medio-lungo
DELLE IMMOBILIZZAZIONI Attivo immobilizzato

Esprime la capacità aziendale di finanziare investimenti durevoli con capitali durevoli.
Poiché esprima solidità occorre che esso assuma valori maggiori di 1.
Può anch'esso essere espresso in sottrazione (Margine di struttura globale).
2) L'analisi della liquidità ha lo scopo di segnalare se l'azienda riesce, nel breve periodo, a produrre flussi monetari tali da riuscire sempre a far fronte alle uscite che richiede la gestione; tale analisi si concreta nei seguenti indici:

INDICI DI CORRELAZIONE IMPIEGHI CORRENTI - FONTI A BREVE

QUOZIENTE DI DISPONIBILITA' = Attivo corrente
Passività correnti

Evidenzia la capacità dell'azienda di far fronte agli impegni finanziari con le sole liquidità disponibili e con le disponibilità in magazzino. Un quoziente superiore all'1,50 è soddisfacente.
Può essere espresso anche con una sottrazione (Capitale circolante netto).
QUOZIENTE DI LIQUIDITA' = Liquidità immediate + liquidità differite
Passività correnti
Esprime la capacità dell'azienda di far fronte ai propri impegni finanziari a breve con le sole liquidità disponibili. Poiché si possa definire soddisfacente, occorre che raggiunga almeno il valore 1. Può essere anche questo espresso in sottrazione (Margine di tesoreria).
INDICI DI ROTAZIONE
INDICE DI ROTAZIONE = Ricavi netti di vendita
DEL CAPITALE INVESTITO Capitale investito
Segnala quante volte il capitale investito ritorna in forma liquida per effetto dei ricavi di vendita, durante un periodo amministrativo.
INDICI DI DURATA
INDICE DI DURATA = Crediti commerciali X 365
MEDIA DEI CREDITI COMMERCIALI Fatture di vendita
(durata media delle dilazioni concesse alla clientela)
INDICE DI DURATA = Debiti commerciali X 365
MEDIA DEI DEBITI COMMERCIALI Fatture di acquisto
(dilazione media di pagamento dei debiti di fornitura)
3) L'analisi della redditività ha come scopo quello di individuare la capacità dell'azienda di produrre reddito in relazione sia ai mezzi propri che all'intero capitale investito in azienda.
ROE ( return on enquity)
INDICE DI REDDITIVITA' DEL CAPITALE PROPRIO = Reddito netto d'esercizio X 100
Capitale proprio
Evidenzia quanto "ritorna", sotto forma di reddito, su ogni 100 lire di capitale proprio impiegato nell'azienda. E' uno degli indici più importanti per i soci, in quanto esprime la redditività dei loro investimenti.
ROI (return on investment)
INDICE DI REDDITIVITA' DEL CAPITALE INVESTITO = Reddito operativo X 100
Capitale investito
Indica quanto, su 100 lire di capitale investito, ritorna sotto forma di reddito al lordo dei componenti estranei alla gestione caratteristica (reddito operativo).
ROS (return on sales)
INDICE DI REDDITIVITA' DELLE VENDITE = Reddito operativo X 100
Ricavi netti di vendita
Indica quanto residua, dopo la copertura dei costi della gestione caratteristica, di reddito operativo.
TASSO DI INCIDENZA
DELLA GESTIONE
EXTRACARATTERISTICA = Reddito netto d'esercizio
Reddito operativo
Un indice pari a 1 segnala che i componenti extracaratteristici non hanno inciso sulla formazione del reddito dell'esercizio ( Ro = Rn).
Un indice minore di 1 segnala che i componenti non caratteristici della gestione hanno inciso negativamente ( Ro > Rn). Un indice maggiore di 1, invece, segnala che hanno inciso positivamente, cioè hanno aumentato il reddito ( Ro< Rn).
Dunque, in conclusione, l'analisi di bilancio rappresenta un valido aiuto per la banca che desidera valutare il grado di affidabilità relativo a chi ha formulato la richiesta di fido.
Infatti, questa lunga serie di quozienti, è in grado di fornire importanti informazioni sullo "stato di salute" dell'azienda in questione.
Chiaramente queste informazioni non sono le uniche di cui si avvale l'Ufficio fidi. Le banche effettuano diverse valutazioni per stabilire la SOLVIBILITA' dei richiedenti e la validità delle eventuali garanzie che essi offrono.
A questo proposito, è importante dire che la capacità dell'azienda di produrre reddito non è condizione sufficiente affinchè la banca accetti di sostenere un tale rischio. Basti pensare che l'azienda potrebbe aver investito gran parte del reddito realizzato in fattori a medio - lungo ciclo di utilizzo. Risulta dunque essenziale considerare il CASH FLOW (flusso di cassa), che esprime infatti la capacità del cliente di autofinanziarsi senza dover ricorrere ai finanziamenti esterni. Un cash flow positivo segnala una buona capacità di generare liquidità e di far fronte agli impegni assunti con la banca senza difficoltà.
Oltre alla solvibilità si è parlato di garanzie. Queste consentono alla banca di sentirsi maggiormente tutelata. Tali garanzie si distinguono in:
• PERSONALI: sono fornite da terze persone che conoscono bene coloro che richiedono il fido. Consistono in avvalli di cambiali e in lettere di garanzia (fideiussioni). Danno alla banca la sicurezza che, in caso di inadempimento dell'affidato, essa potrà comunque rivalersi sul patrimonio del soggetto garante.
• REALI: consistono in beni materiali che vengono depositati in pegno o sui quali viene iscritta ipoteca a favore della banca. Anche questo tipo di garanzie provvede a ridurre il rischio della banca che potrà, anche nel caso in cui il cliente non faccia fronte agli impegni assunti, recuperare la somma di denaro che costituiva il fido attraverso la vendita di tali beni.
Per rendere l'idea di quanto sia ponderata la decisione delle banche di concedere un fido occorre precisare che essa si preoccupa anche di individuare altri elementi che possano concorrere alla valutazione dell'azienda richiedente, quali le doti morali, la condotta tenuta in passato, la puntualità nei pagamenti dimostrata in precedenti occasioni, le energie e la professionalità di chi opera al suo interno.
Infine, nella delibera finale, l'Ufficio fidi si preoccuperà di redigere una relazione, all'interno della quale esprimerà un giudizio su ognuno di questi aspetti, motivando dunque la sua scelta finale di accogliere o no la domanda di fido per l'importo richiesto.
Musa Claudia 5^r
Inglese : BARCLAYS BANK
I want to talk about Barclays Bank, becouse I know that it is the UK's biggest online bank and now it's very interesting to see how they have upgraded their online service to make it even easier for us to manage our business finances at any time and any place.
Infact the advantages are just that you can check all your businesses and personal account at a glance, and you can get the full picture on your accounts, from home, work, or while you are travelling. You can also transfer money between your Barclays current accounts and saving accounts in seconds. Now you haven't to writing cheques, finding envelopes and stamps and dashing to the post box. When you get bills you can pay them directly from your screen, immediately, in the future or as a regular payment.
All at the touch of a button.
They also give you the security that informations about your business are kept as safe and secure as it can be. In particular, they use the latest encryption technology to ensure that you, and you alone, can access to your accounts. Also they apply a 4-stage log-on process (your surname, your personal passcode, your unique membership number and a memorable word of your choice).
A new service, Barclays Businesscall, gives you the choice and flexibility to access to your bank account by phone. The service is available 24 hours a day, 365 days a year. It is very important becouse, in this way, you can stay in touch at any time, also if you are not a user of Internet. You can:
- Check on the balance of your current/deposit accounts;
- Pay most bills and suppliers;
- Confirm payments into and out of your account;
- Transfer money between accounts;
- Enquire about and cancel existing direct debits;
- Stop cheques;
- Arrange, amend or cancel standing orders;
- Order travellers cheques and foreign currency;
- Apply for other services;
- Report lost or stolen cards.
Now I want to specify that Barclays Bank is also one of the largest commercial banks in the UK, together with Lloyds, National Westminster and Midland.
They are called clearing banks, wich means that they are authorised to exchange cheques, bills of exchange and other means of payment. They receive money from the public and deposit it, making it available to the person who has deposited it, or to someone who wishes to borrow it, in exchange of an interest. They are very important for the stability of the national economy.
This type of banks also provide to help foreign trade, becouse in an international scale, trade with different countries is more difficult. Infact, apart language, culture and legal systems, there must be anyone, between the importer and the exporter, wich extends maximum credit to the other party.
Clearly, an importer may not wish to pay for the goods before checking them; on the other hand, an exporter may wish receive payment for the goods, before exporting them.
To overcome this difficulties, banks provide a range of services and methods of payments. I want to tell something about them.
- BILL OF EXCHANGE: it is an unconditional order, in writing, in wich one person, named drawer, order someone, the drawee, to pay a certain amount of money to a third person, the payee. It must contain the drawer, the drawee, the payee, the date and the place it was drown and the place where it is payable.
The drawee must sign the bill and write "accepted" across it; in this way he legally agrees to settle the payment on demand, at a specified date, or at a certain time.
The payee can take the bill and cash it to a bank or endorse it to a third party, if he wants to pay someone else.
- CASH WITH ORDER (CWO): the costumer pays for the goods when he places the order. It is clairly a disadvantage to him, becouse he cannot check the goods before the payment.
- CASH ON DELIVERY (COD): the costumer pays for the goods when they are delivered to his door. It is certainly an advantage for the importer.
- DOCUMENTARY COLLECTION: It envolves the exchange of the relevant shipping documents: invoice, bill of exchange, certificate of insurance and transport document. The bill of exchange provides a guarantee to an exporter that the costumer will pay for the goods that are been shipped to him. It also gives the importer a certain pperiod of credit, before he must pay.
There are two types of documentary collection:
DOCUMENTS AGAINST PAYMENT the importer receives the documents when the bill of exchange has been paid.

DOCUMENTS AGAINST ACCEPTANCE the importer receive the documents
when the bill of exchange has been accepted.
- OPEN ACCOUNT: the goods and the documents are shipped to the importer before he has to pay anything. The goods are accompanied by an invoice.
This means of payment is used by the exporter when the importer is an abitual costumer that he know very well, on wich he can extend maximum confidence.
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