Materie: | Scheda libro |
Categoria: | Generale |
Voto: | 1 (3) |
Download: | 83 |
Data: | 07.12.2000 |
Numero di pagine: | 5 |
Formato di file: | .txt (File di testo) |
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Testo
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Il Fu Mattia Pascal
Il protagonista, Mattia Pascal, si trova costretto a ricostruirsi un’identitа perchй, in seguito alla sua presunta morte, deve crearsi un personaggio tutto nuovo inventandogli un passato e perciт si trova a vivere in una situazione alquanto strana. Un uomo e due vite. La prima parte del romanzo e' molto narrativa; infatti racconta della sua gioventщ trascorsa nell'ozio e nell'agiatezza piщ sfrenata senza curarsi minimamente della sua situazione finanziaria, poichй sua madre aveva preso la decisione di far amministrare tutto il patrimonio lasciatole dal marito, morto in seguito ad un naufragio, ad un certo Malagna, che si era offerto volontariamente di aiutare la vedova Pascal nella gestione del patrimonio, ma che in realtа aveva come unico fine quello di frodare la famiglia e di speculare sull'ereditа. Mattia Pascal narra delle sue prime avventure amorose, dapprima con Oliva, da cui avrа un figlio, ma che non sposerа mai, perchй giа fidanzata con il Malagna, ed in seguito con Romilda Pescatore, la ragazza che inizialmente Mattia voleva far fidanzare col suo amico Pomino, ma che poi sposerа in seguito ad un fidanzamento e da cui avrа due figli che moriranno pochi mesi dopo. Questo matrimonio non fu altro che la rovina sia economica sia psicologica di Mattia, perchй causo' una serie di disagi, grazie soprattutto alla suocera, la ved. Pescatore, (che era contraria al matrimonio tra i due) che lo condurranno al punto di fuggire da casa. Dovette abbandonare il posto di bibliotecario fattogli assegnare dal padre di Pomino, che gli aveva dato modo di guadagnarsi da vivere. Infatti Pascal era un classico incompetente neanche tanto istruito e perciт era molto difficoltoso per lui trovare un lavoro, soprattutto per i problemi finanziari in cui si trovava.
Dopo la sua scomparsa, si reco' a Montecarlo dove la fortuna l’assisti' e gli fece vincere al casino' oltre ottantamila lire, ma nel frattempo vicino al canale all'interno del suo podere della Stia venne trovato il cadavere di un uomo che gli somigliava perfettamente e che tutti identificarono come Mattia Pascal. Mentre tornava a casa, sul treno, mentre leggeva un giornale, trova il necrologio con scritto il suo nome e questo fatto sconvolge radicalmente la sua esistenza. Infatti dapprima decide di rientrare a Miragno, la sua cittа, per smentire la notizia, ma poi si rende conto che non e' il caso di tornare a casa per farsi defraudare dai suoi creditori e tornare alla monotona vita di sempre, perciт prende la decisione di cambiare vita. E' proprio quest’evento la scintilla che fa nascere, o forse emergere, il suo desiderio di libertа suprema che lo farа vivere per oltre due anni viaggiando senza meta, costretto ad inventarsi una nuova identitа e una nuova vita per paura di ridar vita ad una persona ormai creduta morta. Infatti nel costruire il personaggio di Adriano Meis deve tener conto di tanti particolari in modo da non destare alcun sospetto riguardo la sua vera identitа. Dopo aver viaggiato per molte cittа decide di stabilirsi a Roma dove trova alloggio in casa del Sig. Anselmo Paleari, un anziano borghese squattrinato ormai solo accecato dalla fissazione dell'occulto e dal mondo della magia. In casa vive anche un’ex pianista, la signorina Caporale, zitella ossessionata dalla sua bruttezza e dalla mancanza di un uomo. Il Paleari tiene in casa con se la figlia Adriana che accudisce alla casa e si prende cura sia della caporale che di Adriano Meis, soprattutto nel periodo della convalescenza. Infatti Mattia Pascal era strabico per via della cateratta e fu questo un particolare che gli fece pensare di cancellare definitivamente la sua vecchia personalitа facendosi operare e cambiando cosi' il suo aspetto che non gli era mai piaciuto. Col passare dei mesi il protagonista s’innamora di Adriana e giunge fino quasi al punto di decidere di sposarla, ma una serie di problemi alla fine gli fanno cambiare idea in modo del tutto inaspettato. Infatti Adriano non avrebbe mai potuto sposarla perchй in realtа era un altro, Mattia Pascal, che era a sua volta sposato con Romilda Pescatore. Tuttavia, in seguito ad un furto operato dal fratello del Paleari, Adriano Meis decide di tornare a Miragno per riprendersi la sua vera identitа che aveva perso non a causa della sua presunta morte, ma solamente per sua volontа. Il cambio di identitа gli ha creato molti problemi: nel caso in cui avesse avuto bisogno di enti pubblici, lui risultava essere morto. Si и reso conto che solo Romilda e la madre si sono liberate di lui e non il contrario, perchй si sente in prigione e non puт entrare in relazioni strette di amicizia con nessuno per non svelare la sua vera identitа.
Lascia quindi un biglietto d’addio su un ponte firmato Adriano Meis, in modo da far credere di essersi suicidato; il giorno seguente i giornali annunciarono la morte di Adriano Meis.
Prima di giungere al suo paese passa a trovare il fratello Berto, che alla vista rimane esterrefatto. E' proprio qui che viene a conoscenza del matrimonio di Romilda con Pomino e perciт decide di rovinare tutto riprendendosi sua moglie. Tornato a Miragno e giunto in casa di Pomino trova addirittura una bambina, figlia dei due coniugi ed e' questa la ragione per cui Mattia infine decide di non riprendersi Romilda. Lo sgomento che suscita la ricomparsa di Mattia e' notevole tanto da mettere in agitazione Pomino, Romilda e la vedova Pescatore, che non lo sopportava.
Nonostante la lunga litigata con questi, Mattia decide alla fine di riprendersi la sua vera identitа, ma di non rovinare il matrimonio dei due e perciт si reca a farsi riconoscere dai concittadini, in particolar modo da don Eligio, e va a vivere insieme alla zia Scolastica.
La frase conclusiva del libro: "Io sono il fu Mattia Pascal" significa che и ritornato ad essere ciт che era.
PERSONAGGI: Mattia Pascal-Adriano Meis: il personaggio principale del romanzoche, stanco della quotidianitа, approfitta della sua presunta morte per ricostruirsi una vita diversa in un altro paese e con un altro nome. Purtroppo non si sente libero neanche cosм perchй deve vivere i rapporti con gli altri sempre superficialmente.
Malagna:amico del padre di Mattia che, avendo ricevuto tanti benefici dal padre, si sentм in obbligo di mostrar gratidudine, gestendo il patrimonio di famiglia; egli speculт su di esso e fece andare in rovina la famiglia.
Oliva: ragazza che Mattia non sposerа mai perchй fidanzata con il Malagna, ma da cui ebbe un figlio.
Romilda Pescatore: ragazza che Mattia cercava di far sposare al suo amico Pominoma, inseguito alla timidezza di quest’ultimo, viene sposata dallo stesso Mattia.
Anselmo Paleari: un anziano borghese, con la fissazione della magia. Egli ospita Adriano meis a Roma.
Adriana: la figlia di Anselmo Paleari che si occupa di Adriano Meis in casa, ella si innamora dopo pochi mesi di Adriano ma, a causa della freddezza di quest’ultimo, non si mettono insieme.
La ved. Pescatore: madre di Romilda; non sopporta il matrimonio tra sua figlia e Mattia Pascal e tutte le volte che si incontrano, non rinuncia a litigare con Mattia.
TEMI PRINCIPALI TRATTATI: Il primo argomento trattato da Pirandello nel romanzo e' quello della fortuna alla quale attribuisce molti significati. Ha un modo di interpretarla tutto personale perche' secondo lui non e' come una ruota che gira e che insegue la persona a cui vuole portare giovamento, ma invece afferma che siamo noi uomini ad inseguirla ed a cercarla ed inoltre aggiunge che non e' tanto introvabile e rara, basta quindi cercarla e perseverare.
L'amicizia e' molto importante ai fini di una vita in societa' perche' senza un amico si vive soli e sperduti e non si ha nessuno che ci possa aiutare in caso di necessita'. Pero' un amico e' una persona con cui si deve essere sinceri e a cui si devono confidare i propri pensieri piu' nascosti e le proprie sensazioni. Mattia Pascal aveva forse qualche amico, magari Pomino, mentre Adriano Meis non poteva averne perche' viveva nella menzogna, anche se vi era costretto, e quindi, non potendo nemmeno dire il suo vero nome, viveva una sorta di recitazione continua alla quale talvolta credeva realmente persino lui stesso.