A ciascuno il suo

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

A CIASCUNO IL SUO
di Leonardo Sciascia

Riassunto:
La vicenda si svolge in un paesino in provincia di Palermo. Il farmacista del paese riceve una lettera anonima, che lo minaccia di morte, nonostante egli non avesse mai avuto problemi né con la giustizia, né con la malavita. All’inizio la gente crede che la lettera sia solo uno scherzo, ma poi tutti cambiano idea quando il farmacista viene ucciso insieme al Dottor Roscio, durante una battuta di caccia. Oltre la polizia, del caso se ne interessa un comune amico: il professor Laurana. La polizia va fuori pista sin dall’inizio, credendo che la causa della morte dei due, fosse stata una relazione segreta del farmacista culminata con l’assassinio. Il prof. Laurana, invece, trova subito degli indizi che lo portano a cambiare idea. Credeva che la causa dell’assassinio, fosse stata il Dottor Roscio. Tutte le prove lo portavano sempre di più a credere che il mandante dei delitti fosse il cugino della moglie di Roscio, l’avvocato Rosello. Alla fine Laurana ne ha la certezza, e anzi, arriva a supporre che la moglie di Roscio, la signora Luisa 8gran bella donna), sia l’amante del cugino Rosello, e il marito, dopo averlo saputo, riesce a trovare delle prove che potrebbero mandare in galera Rosello, ed allora i due amanti architettano un piano per ucciderlo. La signora Luisa, appena viene a sapere che Laurana ha capito tutto, fa finta di non essere colpevole, e va da quest’ultimo dicendogli di avere alcune prove della colpevolezza del cugino. Siccome non aveva la sicurezza di tali prove, decidono d’incontrarsi in un bar giù in paese: “il caffè Romeris”. Laurana, che prima aveva sospettato della vedova del defunto, si ricrede, anche perché affascinato dalla donna. Laurana aspetta tre ore al bar, e poi decide di ritornare a casa. Lungo il cammino per la stazione, viene accostato da un’automobile. Il conducente della vettura è un paesano che vuole dargli un passaggio. Da quel momento non si sa più nulla del professor Laurana. Più tardi, per la festa di Maria Bambina, viene annunciato il fidanzamento dei due cugini, dopo un anno e due mesi dalla morte di Roscio. Mentre prima il fidanzamento tra i due sarebbe stato considerato uno scandalo, ora era solamente un atto di pietà da parte del cugino Rosello che sposava una donna rimasta vedova con a carico una bambina.
Alla fine si vede anche che alcuni confidenti di Laurana sapevano com’era andata la vicenda; ed il libro finisce con la frase: “Era un cretino”, riferito al professore, il quale si era innamorato della signora Luisa.
In conclusione penso che il romanzo, triste ma anche sarcastico, sia molto bello. La bravura di Sciascia sta nel riuscir ad aggrovigliare e sciogliere, volta per volta questa matassa, non facendo sfuggire nulla al suo occhio attento.

Analisi del testo:
* Il linguaggio adoperato da Sciascia, non è molto elevato, ed in più sono presenti parole della lingua parlata Siciliana. Non vi sono presenti tante metafore. I periodi sono abbastanza lunghi, ma il testo risulta lo stesso abbastanza scorrevole.
* La tecnica narrativa maggiormente usata è il dialogo.
* Il narratore è esterno.
* L’azione si svolge tra un paesino di 7500 abitanti in provincia di Palermo, e lo stesso capoluogo.
* L’azione si svolge tra circa il 20 Agosto del 1964 ed il 3 Ottobre 1965.
* I personaggi principali sono: il professor Laurana; l’avvocato Rosello; la signora Luisa; il dottor Roscio; il farmacista Manno.
* Altri personaggi sono: l’arciprete; la madre di Laurana; il commissario; gli amici del club di Laurana; il signor Romeris; eccellenza Mosca; eccellenza Lumia; ed altri.
* Il tema principale è l’uccisione del farmacista Manno e del dottor Roscio.
* Altri temi sono: gli intrichi familiari, la corruzione e l’amarezza della Sicilia.

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