Uomini e topi.

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

George e Lennie sono due braccianti senza terra, costretti a girovagare per la California degli anni '30, in piena Grande Depressione, con il solo miraggio di una casa. Lennie, a causa della sua stupidità, non si rende conto della propria enorme forza e non riesce a controllarla; questo suo difetto portera' ai due amici molti guai fino a che Lennie, ovviamente involontariamente, uccidera' una ragazza attirando su di se' l'ira dei conoscenti della giovane. Cio' indurra' George a compiere una dura prova per il bene di Lennie, caricando su di se' tutto il peso della propria azione. Questo e' il nucleo centrale del romanzo "Uomini e topi" che John Steinbeck, scrittore californiano (1902-1968), ha scritto mettendo in risalto le figure di George e Lennie. George, basso, dai tratti taglienti e vigorosi, leggermente scorbutico, un po' rude ma scaltro, e' spesso portato, nonostante la sua apparente insofferenza verso Lennie, a proteggere e a difendere il suo amico. Lennie e' il suo opposto, un omone dal viso informe, occhi grandi e pallidi, spalle ampie e cascanti, un bambinone un po' stupido che segue in tutto e per tutto i consigli di Geoge verso cui ha grande fiducia, stima e devozione. La chiave del racconto si trova nelle figure dei due protagonisti e tutto il romanzo e' una denuncia sociale in chiave simbolica: sullo sfondo di questa triste ma semplice storia c'e' infatti l'emarginazione sociale, la solitudine dei diversi ma anche la bellezza di una amicizia sincera, l'importanza dell'esistenza di una meta, per George e Lennie una casa ed una famiglia, una speranza che li sorregge e li fa andare avanti. Il lessico, pur semplice e stringato, riesce a dare il massimo dell'emozione; la rudezza della vita dei braccianti non arriva mai alla volgarita'. In tutto il racconto c'e' perennemente una vena di aspro realismo che e' pero' sempre mitigato dalla delicatezza e dalla poesia che aleggiano nel testo per tutta la storia. Questo libro mi e' piaciuto molto poiche', pur essendo facile da leggere, non e' poi semplice da capire, ma proprio per questo porta a riflettere a lungo sui temi importanti dell'esistenza
Commento di:
Ô assurdo realizzare un sogno chiamato amicizia, serenità, generosità? Innanzitutto Š impossibile l'amicizia di un ritardato, forte e violento, con un giovane, senza arte ne parte, che lo difende a spada tratta di fronte agli altri. Nella fattoria in cui da poco lavorano, poi, viene svelata la loro illusione di accumulare i soldi necessari all'acquisto di una piccola casa di campagna: il primo viene lasciato pericolosamente a se stesso, mentre il secondo passa il tempo libero nei bordelli di città con gli altri contadini, scialacquando quel poco che ha. Cos si insinua, tra gli abitanti della fattoria, la follia di ritenere normale e possibile confidente un malato di mente che, incapace di controllarsi, diventa assassino, essendo destinato a sua volta a una fine violenta. In questa trama, sviluppata da Steinbeck in un ambiente selvaggio o miseramente disadorno, bruciato da un sole cocente, spicca l'accorato discorso del negro della fattoria, isolato dal razzismo e per questo motivo "forzato dei libri". Il premio Nobel per la letteratura gli fa sentenziare che i libri non fanno bene, se per un giovane sono l'unica alternativa alla solitudine e all'emarginazione che lo tengono lontano dai coetanei. Inoltre l'ingegno del negro, levigato dall'isolamento, svela al ritardato che il sogno del suo amico non sarà il primo n‚ l'ultimo a infrangersi per leggerezza. Infatti, come dicono i versi di un poeta inglese da cui prese spunto Steinbeck, "certe volte tra gli uomini, come tra i topi, anche i migliori falliscono". E a ben guardare, considerando la mediocrità dei personaggi, l'assioma acquista validità per tutto il genere umano.

Esempio



  


  1. Maria

    Scheda del libro "uomini e topi"