Siddharta, Herman Hesse

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Categoria:Generale
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Testo

Analisi di: “Siddharta” di H. Hesse

Narratore
Il narratore presente nella vicenda è esterno onnisciente in quanto scrive in terza persona e conosce sia i pensieri sia i sogni dei personaggi. Egli si dimostra esterno alla vicenda, in quanto non sono presenti interventi di regia.
Punto di vista
La focalizzazione prevalente è interna; ciò è deducibile dai numerosi verbi percezione presenti nella vicenda, come “vide”, “parve”, “sentì”, che, talvolta, esprimono lo stato d’ansia e di dubbio nel quale si trova Siddharta (cfr. “… La vita gli pareva piena di dolore… “). Il personaggio, del quale il narratore adotta maggiormente il punto di vista, è Siddharta (cfr. cap. 1 “… Il mondo celeste… gli pareva vicino…” – cap.3 “ Lo sentì gelare nel petto…”).
Spazio e tempo
La vicenda si svolge durante il VI secolo a. C. in India; ciò e deducibile dai numerosi elementi riguardanti i testi sacri di questo paese (inni dei Veda, commenti dei Brahmana e Upanishad) e dai numerosi accenni alla privilegiata casta dei Brahmini, sacerdoti esclusivi depositari della sapienza divina, considerati gli unici intermediari tra l’uomo e Dio, attraverso il rituale dei sacrifici. I luoghi che vengono menzionati all’interno della vicenda, esclusa l’India (stato reale), sono tutti immaginari (es. bosco di Sal, città di Savathi) e sono prevalentemente boschi e foreste (quindi esterni) (bosco di Sal, boschetto Jetavana). I luoghi interni, anch’essi inventati, sono la casa di Siddharta, situata ne bosco di Sal, la casa di Kamala, la celebre cortigiana e la capanna del barcaiolo, presso il fiume. Questo fiume rappresenta un luogo molto importante per il protagonista; esso, infatti, rappresenta un sopporto, una sorta si sostegno che aiuta il protagonista nel suo risveglio e nella sua liberazione da quell’ ”Io” che, incessante, che lo assillava. Questo passo viene compiuto soprattutto grazie all’aiuto del barcaiolo, colui che traghetta Siddharta da una sponda all’altra del fiume, ascolta i suoi pensieri e lo ospita nella sua capanna. Confronto con “I promessi sposi” e “Alla sera”; il barcaiolo traghetta Renzo da una sponda all’altra del fiume; Renzo, grazie all’Adda, si purifica ed inizia una nuova vita. Inizialmente, Siddharta, analogamente a Foscolo, crede di poter trovare pace da quell’ansia e quel disprezzo che ha nel cuore solo attraverso la morte e, pertanto, questo si dimostra il suo unico desiderio.
La vicenda dura circa tutto l’arco della vita di Siddharta, dalla fanciullezza sino alla vecchiaia. Non vi sono indicatori storici precisi ma, nel corso della storia, si capisce ch’egli compie il suo lungo pellegrinaggio durante tutto il suo arco vitale.
Fabula e intreccio - analessi e prolessi (Pagg. 35 – 169).
Personaggi - Siddharta e Govinda. Siddharta dà gioia agli altri, ma non è di gioia a sé stesso; second. Kamala, barcaiolo.
Messaggio: il messaggio è di amare il prossimo e se stessi, senza la necessità di andare a “scavare“ nel proprio “Io”, suscitando così dentro se stessi momenti d’ansia e di preoccupazione. Inoltre, è opportuno separare la mente e lo spirito dalle sensazioni corporali.

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