definizioni fisica

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

Una SORGENTE PUNTIFORME è una sorgente di dimensioni trascurabili che emette luce indistintamente in tutte le direzioni.
Se si utilizza il modello dei raggi, possiamo descrivere una sorgente puntiforme come un punto da cui vengono emessi infiniti raggi luminosi, in ogni direzione dello spazio.
LEGGE DELLA RIFLESSIONE: il raggio RIFLESSO giace nel piano formato dalla normale e dal raggio incidente; l’ANGOLO DI RIFLESSIOBNE è uguale all’angolo di incidenza.
SPECCHI SFERICI: sono porzioni di sfera costituita da materiali riflettenti
Lo specchio è CONCAVO quando la superficie riflettente è interna;
lo specchio è CONVESSO quando la superficie riflettente è esterna
il raggio della sfera si chiama raggio di CURVATURA
ASSE OTTICO è la retta passante per il centro della sfera ed è perpendicolare alla superficie.
Il FUOCO è il punto di incontro tra tutti i raggi riflessi e l’asse ottico, e se lo specchio è di dimensioni contenute è uno solo.
Se l’oggetto è prima del CENTRO, l’immagine sarà reale, capovolta e ridotta
Se l’oggetto è sul CENTRO l’immagine è reale, riflessa rispetto all’asse ottico.
Se l’oggetto è tra il CENTRO e il FUOCO, l’immagine è reale, ribaltata e ingrandita.
Se l’oggetto è sul FUOCO, l’immagine è virtuale
E se invece è tra F e lo SPECCHIO, l’immagine è virtuale, ingrandita e dritta.
EQUAZIONI DEGLI SPECCHI SFERICI
f = distanza focale = R/2
ho/-hi = do/di
EQUAZIONI RELATIVE ALLE ALTEZZE
ho/-hi = do – R/ R – di
per transitività -> do/di = do – R/ R – di
1/di + 1/do = 1/ f

LA RIFRAZIONE: il raggio incidente, il raggio rifratto e la normale giacciono sullo stesso piano.
RIFRAZIONE DELLA LUCE: si parla di rifrazione quando un raggio luminoso passa da un mezzo a un altro mezzo diverso dal primo.
INDICE DI RIFRAZIONE: fissato il mezzo A ( da cui la luce proviene) e B (in cui la luce entra), il rapporto tra il segmento OP’ e quello OQ’ è costante al variare dell’angolo di incidenza:
n = OP’ / OQ’

La luce si propaga con una certa velocità, e nel vuoto la luce si propaga con una velocità
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denotata da C, e in questo caso C = 3 . 10 m/s
la velocità della luce dipende dal MEZZO
V = C/n
C = velocità della luce
N = costante che dipende dal mezzo n ≥ 1
Nel vuoto n = 1 quindi v = c
La costante n si chiama INDICE DI RIFRAZIONE del mezzo
L’ ANGOLO DI INCIDENZA è l’angolo che si forma tra raggio incidente e la normale di superficie di separazione tra i due mezzi tracciata sul punto di incidenza.
Se V1 > V2 l’angolo di incidenza è maggiore dell’angolo di rifrazione e il raggio rifratto si avvicina alla normale
Se V1 < V2 il raggio rifratto si allontana dalla normale
Sen Өi > senӨr => Vi > Vr
Si dicono CONDUTTORI i materiali che consentono alle cariche elettriche di fluire attraverso di essi e che sono quindi in grado di trasferire le cariche elettriche, mentre si dicono ISOLANTI i materiali che non possiedono tale proprietà.
Cariche dello stesso segno si respingono, cariche di segno opposto si attraggono.
PROPRIETA’ DELLA CARICA ELETTRICA : in un sistema chiuso, la carica totale si conserva.
INDUZIONE ELETTROSTATICA : la forza che si esercita tra due cariche, detta FORZA ELETTRICA, diminuisce al crescere della distanza tra le cariche.
FORZA DI COULOMB ( è una forza elettrostatica, perché le forze sono ferme)
L’intensità della forza elettrica F tra due corpi puntiformi è direttamente proporzionale al prodotto delle loro cariche q1 e q2 e inversamente proporzionale al quadrato della distanza d che li separa
F = k . q1 . q2 / d² F indica il modulo
Si dice CAMPO ELETTRICO ( E = F/ q ) dove F è la forza di Coulomb che agisce su una carica q
Il campo elettrico si dice UNIFORME se è costante in tutti i punti dello spazio,
il campo elettrico si dice STAZIONARIO se non cambia al passare del tempo.
IL POTENZIALE ELETTRICO : dato un punto A e un’origine O scelta arbitrariamente, l’ENERGIA POTENZIALE ELETTRICA in A è il lavoro che è necessario compiere per trasportare un oggetto carico da O ad A, applicando una forza uguale e opposta a quella esercitata dal campo.( non dipende dal percorso)
Il POTENZIALE ELETTRICO V è il rapporto tra l’energia potenziale di un oggetto carico e il valore q della sua carica. In un generico punto P; abbiamo perciò V = Uq / q
L’unità di misura del potenziale elettrico è il Volt.
La CAPACITA’ C di un condensatore è il rapporto tra la carica e la differenza di potenziale ΔV da essa generata : C = q/ ΔV
La capacità si misura in Farad, F = C/ V
Il TEOREMA DI GAUSS viene utilizzato per calcolare il campo elettrico generato da distribuzione di carica ad alta simmetria.
Il campo elettrico è generato da una carica, e per calcolarlo bisogna esaminare una carica alla volta e poi si effettua la somma, il risultato deve essere un numero finito.
Le cariche sono disposte simmetricamente su sfere, fili e piani.
Il CONDENSATORE è l’insieme di due conduttori identici posti nelle vicinanze tra loro, di cui uno carico positivamente e l’altro negativamente.
Se sono identici basta caricarne uno solo perché l’altro si carica per induzione.
Si dice forza ELETTROSTATICA tra due cariche puntiformi, la forza con modulo K q1 q2 / r²
Dove K = 9 . 10 Nm² / C²
q1 e q2 sono due cariche, r è la loro distanza.
Per direzione si intende la retta congiungente le due cariche, per verso, si intende il verso attrattivo o quello repulsivo.
[La FORZA GRAVITAZIONALE è sempre attrattiva]
La RESISTENZA R di un condensatore è il rapporto tra la differenza di potenziale ΔV ai suoi estremi e l’intensità di corrente I, che fluisce in esso.
R = ΔV/ I
l’unità di misura della resistenza è l’OHM ( Ω ) dove Ω = V/ A
PRIMA LEGGE DI OHM : ΔV = R . I

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