Definizioni di fisica

Materie:Riassunto
Categoria:Fisica

Voto:

2.5 (2)
Download:325
Data:06.04.2007
Numero di pagine:7
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
definizioni-fisica_4.zip (Dimensione: 7.69 Kb)
trucheck.it_definizioni-di-fisica.doc     34.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Velocità scalare: valore numerico della velocità vettoriale, cioè la sua intensità o modulo. 100 km\h è la vel scalare della macchina.
Velocità vettoriale: (v= Ds:Dt)è il rapporto tra vettore spostamento di un corpo nell’intervallo di tempo Dt e l’intervallo stesso. La vel. Vett. Istantanea, ottenuta al limite quando Dt è piccolissimo, è sempre tangente alla traiettoria del corpo.
Accelerazione vettoriale: (a=Dv:Dt) rapporto tra la variazione del vettore velocità nell’intervallo di tempo Dt e l’intervallo stesso. Per l’acc. Vett. Istantanea il rapporto deve essere calcolato al limite in cui Dt tende a zero. È in sostanza la velocità della velocità, perciò esiste tutte le volte che cambia il vettore velocità: non solo quando cambia la sua lunghezza, o intensità, ma anche la direzione.
Moto circolare uniforme: (v=2pr:T=wr) è il moto di un punto materiale che si muove su traiettoria circolare in modo che il modulo della sua vel si mantenga costante.
Periodo(T):intervallo di tempo impiegato da un moto periodico per descrivere un ciclo completo.il periodo della terra attorno al proprio asse è 24ore, intorno al sole è 365 giorni.
Frequenza(f)☹f=1:T) in un moto periodico è il numero di ripetizioni complete del moto che avvengono nell’unità di tempo. È uguale all’inverso del periodo del moto stesso.in un cronometro la lancetta dei secondi fa un giro in un minuto: T=60 sec.quindi in un sec percorre 1\60 di giro, la f è 1\60 hertz.
Hertz: unità di misura della frequenza nel s.i.
Radiante: ampiezza di un angolo che stacca sulla circonferenza un angolo di lunghezza uguale a quella del raggio/ l’angolo è di 57° 17’ 45’’
Raggio vettoriale: in un moto circolare è il vettore che congiunge il centro della circ con il punto occupato dal punto materiale.
Velocità angolare: in moto circolare è data dal rapporto tra l’angolo spazzato dal raggio vettore nel tempo Dt e l’intervallo Dt stesso (w=Da:Dt) nel moto circolare si ha w=2p:T.
Accelerazione centripeta: in un moto su traiettoria curvilinea c’è un’accelerazione anche se il modulo della velocità è costante: infatti il vettore della velocità cambia, cambiando la direzione. L’acc vett che è responsabile di questo fenomeno è sempre rivolta al centro della curva ed è detta centripeta. Nel moto circ unif si ha a©=v^2\r=w^2\r
Moto armonico: è un particolare moto oscillatorio. Se un punto materiale si muove di moto circolare uniforme( con velocità angolare w) la sua ombra proiettata su un diametro si muove di moto armonico. L’accelerazione non è costante ma è direttamente proporzionale alla posizione s del punto materiale rispetto al centro dell’oscillazione e diretta in senso contrario. Es: un pendolo.
Composizione di moti: se un punto materiale è soggetto a due o più moti contemporanei il suo spostamento complessivo è dato dalla somma vettoriale degli spostamenti dovuti ai singoli moti, mentre la sua velocità globale è data dalla somma vettoriale delle velocità dei singoli moti.

Forza: la causa che provoca il cambiamento di vel di un oggetto( es. una calamita)
Dinamometro: strumento costituito da una molla che viene allungata dall’azione di una forza: si misura l’intensità in base all’allungamento della molla.
Newton: unità di misura della forza nel s.i. un corpo con la lassa di 1kg viene attirato verso il basso da una forza-peso di 9,81N
Vettore forza: le forze sono dei vettori perché oltre a essere definite da intensità, direzione e verso si sommano come i vettori, con la regola puntacoda o del parallelogramma.
Punto di applicazione: il punto su cui agisce la forza e da cui parte la freccia che la rappresenta.
Equilibrio: è la condizione in cui un corpo inizialmente in quiete resta in quiete. La statica è quella parte della fisica che studia le condizioni di equilibrio di un corpo. Un punto materiale è in equilibrio se la somma di tutte le forze applicate è uguale al vettore nullo.
Forza vincolare: è la forza esercitata da un vincolo (un oggetto che limita la libertà di movimento) su un oggetto che agisce su di esso. È sempre uguale e opposta alla forza a cui deve reagire.
Condizione di equilibrio per un punto materiale vincolato: è in eq. Se la somma di tutte le forze applicate è zero.
Piano inclinato:superficie piana inclinata rispetto a quella orizzontale. Se è lungo l e alto h la forza P(2), parallela al piano e rivolta verso l’alto, che è necessario applicare a un punto materiale di peso P per mantenerlo in equilibrio è P(2) =(h:l)xP
Momento di una forza rispetto a un punto: descrive l’effetto di rotazione dovuto a una forza. Data la forza F applicata al punto P e un punto A il momento della forza F rispetto ad A è il vettore M=r x F dove r è il vettore che congiunge A e P.
Momento di una coppia: descrive l’effetto di rotazione dovuto a una coppia di forze F(1) e F(2) uguali e opposte applicate rispettivamente nei punto P(1) e P(2). La distanza fra le due rette d’azione F1 e F2 è il braccio della coppia.
Vettore applicato: come il vettore forza è un vettore per cui è importante il punto di applicazione. Gli corrisponde una determinata freccia e non tutte le frecce che hanno stessa direzione, intensità, verso.
Forze con stessa retta di azione: due o più forze con la stessa retta d’azione (la retta su cui giace la freccia di un determinato vettore) si sommano dando una forza pari alla loro somma vettoriale e con la stessa retta di azione.
Forze concorrenti: forze le cui rette di azione si intersecano in un punto P; il loro effetto totale è come quello di un’unica forza uguale alla loro somma vettoriale.
Forze parallele e concordi: due o più forze parallele fra loro e con lo stesso verso applicate allo stesso corpo rigido. Nel caso di due forze di intensità F1 e F2 applicate ai punti P1 e P2 la forza totale ha la loro direzione e verso mentre il modulo è F=F1+F2. il punto di applicazione P della forza risultante è posto sul segmento P1P2 in modo che (P1P:P2P)=F2:F1.
Condizioni di equilibrio per un corpo rigido: è in equilibrio se la somma delle forze applicate è nulla e la risultante dei momenti di tutte le forze, calcolati rispetto a un punto qualsiasi, è uguale al vettore nullo. Se non lo è il corpo tende a traslare. Se la risultante dei momenti non è uguale a zerotende a ruotare.
Equilibrio stabile instabile indifferente:stabile: dopo una piccola perturbazione torna in posizione di partenza. Instabile: dopo la perturbazione si sposta in una nuova posizione di equilibrio. Indifferente se anche la nuova situazione in cui si trova è di equilibrio.
Forza di attrito dinamico: si oppone al movimento dei corpi, si esercita fra due superfici in moto a contatto fra loro. Attrito radente o volvente.
Attrito radente dinamico: quando un corpo striscia su una superficie. Attrito radente statico: corpo appoggiato a una superficie senza muoversi. Attrito volvente: un corpo che rotola sulla superficie.
Macchina semplice: dispositivo che permette di equilibrare una forza F con un’altra forza diversa da -F (es. piano inclinato)
Carrucola: macchina semplice formata da un disco cilindrico che ruota attorno al suo centro, che permette di equilibrare una forza rivolta verso l’alto con un’altra forza.
Leva: asta rigida libera di ruotare attorno a u punto fisso detto fulcro. Se F(m) e F® sono le intensità della forza motrice e della forza resistente applicate ai due estremi a distanze m e r dal fulcro vale la relazione F(m)m=F®r.

Primo principio della dinamica:se la forza totale applicata su un punto materiale è uguale a zero esso si muove a vel costante; se un punto materiale si muve a vel costante la forza totale che subisce è uguale a zero.
Sistemi di riferimento inerziali: quelli in cui vale il principio di inerzia. Come il sole e i tre assi che puntano verso stelle. Quelli che muovono di moto uniforme nei confronti del primo.
Forze apparenti: effetti che si avvertono in sistemi non inerziali in cui si rilevano accelerazioni le cui cause non sono forze reali.
Principio di relatività galileiana: le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali che si muovono tra loro di moto rettilineo uniforme.
Trasformazioni di Galileo:fanno individuare il comportamento di un sistema fisico in un particolare riferimento inerziale se si conoscono il movimento del sistema in un altro riferimento inerziale e il moto relativo dei due sistemi.
Azione di una forza costante: in un sist di rif inerziale un corpo soggetto a una forza costante in intensità direzione e verso si muove con accelerazione costante quindi l’effetto di una forza è fare variare il vettore velocità di un corpo.
Massa inerziale: il rapporto fra l’intensità F della forza agente su un punto materiale e quella dell’accelerazione a che esso subisce è proprio la massa m del corpo F:a=m. la massa è detta inerziale perché è una misura della resistenza che un certo corpo oppone al fatto di essere accelerato.
Secondo principio della dinamica: l’accelerazione di un punto materiale è ogni istante direttamente proporzionale alla forza applicata: forza e accelerazione hanno sempre la stessa direzione e lo stesso verso. La costante di proporzionalità è la massa del corpo. F=ma
Principio di sovrapposizione delle forze: due o più forze che agiscono contemporaneamente sullo stesso punto materiale provocano la stessa accelerazione che verrebbe causata da una sola forza F(tot) uguale alla loro somma vettoriale. L’accelerazione a del punto materiale è data da T(tot)=ma
Terzo principio della dinamica: quando un oggetto A esercita una certa forza su un oggetto B anche B a sua volta esercita una certa forza su A. le due forze hanno la stessa intensità e direzione e versi opposti. Se la forza esercitata da A su B non corrispondesse alla forza di stessa intensità esercitata da B su A si potrebbe dare un pugno all’acciaio senza provare dolore.

Caduta libera: è il moto a cui è soggetto un corpo che cade sotto l’effetto della forza-peso, se è possibile trascurare l’attrito con l’aria.
Forza-peso: la forzapeso che agisce su un corpo di la massa inerziale m è data dalla formula: P=mg, quindi il peso di un corpo è direttamente proporzionale alla sua massa inerziale ma il peso e la massa non coincidono.
Accelerazione di gravità: è l’accelerazione vettoriale a cui sono soggetti i corpi su cui agisce la forzapeso. Sulla terra è rivolta verso il basso, il suo modulo varia con l’altezza rispetto al suolo e la posizione geografica.
Moto su piano inclinato: un punto materiale scivola lungo un piano inclinato di lunghezza l e di altezza h con un’accelerazione a=(h:l)x g. se il piano è poco inclinato il punto accelera lentamente.
Moto di un proiettile: è il risultato della composizione di due moti contemporanei: uno rettilineo uniforme in direzione orizzontale e uno rettilineo uniformemente accelerato in direzione verticale. La traiettoria seguita dal proiettile è una parabola.

Esempio