| Materie: | Appunti |
| Categoria: | Fisica |
Voto: | 2.5 (2) |
| Download: | 134 |
| Data: | 24.04.2001 |
| Numero di pagine: | 2 |
| Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Testo
Boyle, Robert
fisico e chimico irlandese (Lismore Castle 1627 - Londra 1691). Educato all'Eton College, completò la sua formazione nel continente, soggiornando fra l'altro a Ginevra e a Firenze ove ebbe contatti con l'ambiente galileiano. Ritornato in Inghilterra e stabilitosi nel 1655 a Oxford, entrò a far parte di quel gruppo di scienziati antiaristotelici, noto come Invisible College, che doveva costituire il primo nucleo della Royal Society. Nel 1659, con l'assistenza di R. Hooke portò a termine la costruzione di una macchina pneumatica, analoga a quella di O. von Guericke, con cui compì una serie di esperimenti relativi alle proprietà dell'aria. Questi esperimenti lo condussero nel 1662 alla formulazione della legge sulla proporzionalità inversa della pressione e del volume di un gas nota come legge di Boyle e Mariotte. Il grande apporto teorico e pratico di Boyle si realizzò tuttavia soprattutto nel campo della chimica che, ispirandosi all'empirismo di Bacone e di Locke, fondò su basi osservative come scienza autonoma. Nella celebre opera Il chimico scettico (1661), che segnò il punto di rottura con la tradizione alchimistica, Boyle avanzò audaci ipotesi sulla costituzione corpuscolare della materia, spiegando in tal modo i vari stati di aggregazione ed enunciando la prima definizione moderna di elemento chimico e di analisi chimica. Diversamente da Cartesio e dagli atomisti tradizionali, Boyle cercò tuttavia di conciliare i risultati conseguiti con la dottrina cristiana, attribuendo alla provvidenza divina il movimento e l'aggregazione dei corpuscoli. Dal 1668 visse a Londra piuttosto ritirato, studiando la respirazione, il suono e l'idrostatica, perfezionando la sua macchina pneumatica e finanziando la divulgazione della Bibbia in Inghilterra e in India.
Legge di Boyle. La prima legge dei gas, che va di solito sotto il nome di Boyle e Mariotte, si enuncia: ''A temperatura costante una data quantità di gas occupa un volume che è inversamente proporzionale alla pressione che su di esso viene esercitata''. Questa legge si può anche esprimere dicendo che: ''A una data temperatura il prodotto della pressione per il volume è una costante (PV=k)''. Tale legge è una legge limite, valida pienamente solo per un gas ideale e in pratica per un gas lontano dal punto di liquefazione e sottoposto ad una pressione non molto elevata; nel caso di un gas reale quindi, è necessario introdurre opportune correzioni che ne riconducano il comportamento a quello di un gas ideale.
