Appunti di Costruzioni

Materie:Appunti
Categoria:Fisica
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Testo

4.2 CALCOLO DELLO SFORZO GLOBALE DI SCORRIMENTO.
Lo sforzo globale di scorrimento L rappresenta il volume del prisma triangolare avente come base, appunto il diagramma triangolare delle e come profondità la base b della sezione. Per cui risulta, in formule:
(1)
avendo cura in questa formula di esprimere b e x in [cm] per max espressa in [kg/cm2].
4.3 CALCOLO DELLE STAFFE.
La relazione utilizzata per calcolare il numero di staffe da inserire nella trave scaturisce dalla seguente equazione di equilibrio:
(2)
da cui ricavando dalla (2) il numero delle staffe occorrente per la lunghezza della base del diagramma triangolare del taglio, si avrà che:
(3)
dove dst rappresenta l’area di un braccio della staffa, nb il numero dei bracci e st lo sforzo di scorrimento che compete alle sole staffe, che per la normativa vigente
(D.M. 14-2-1992) non deve essere inferiore al 40% dello sforzo globale di scorrimento.
Il diametro delle staffe deve essere maggiore o uguale a 6 mm e minore o uguale a
12 mm. Il passo delle staffe, per la sopracitata normativa, non deve essere superiore a
0.8 h, dove h è l’altezza utile di calcolo della sezione retta della trave, e deve essere pari ad un valore che garantisca la presenza di almeno tre staffe al metro e tale che la sezione minima di staffe per metro deve essere superiore a 0.10 0*, dove ,* rappresenta la larghezza della trave per = c0, calcolabile con la seguente relazione valida per le travi inflesse con armatura semplice:
(4)

Mentre nel caso di doppia armatura si opererà secondo la relazione:
(5)
In prima istanza si ricava il passo delle staffe:
(6)
dove x rappresenta la lunghezza della base del diagramma triangolare del taglio.
Successivamente si modifica questo valore adattandolo alle restrizioni imposte dalla normativa.
4.3 CALCOLO DEI FERRI PIEGATI.
La relazione usata per determinare il numero di barre piegate scaturisce sempre da una equazione di equilibrio, dove però la sezione in proiezione orizzontale di una barra piegata a 45° di area Lp vale 2 2p :
(7)
da cui si ricaverà il numero di ferri piegati Np occorrenti per la lunghezza della base del diagramma del taglio:
(8)
In genere vengono piegati i ferri occorrenti per la flessione, portandoli dall’alto verso il basso, nella zona dove si ha la graduale riduzione del momento d’incastro, posta a circa un quinto della luce per il primo ferro piegato. Per il posizionamento corretto di staffe e ferri piegati si riporta di seguito un procedimento grafico spesso utilizzato in pratica.

4.4 METODO GRAFICO PER IL POSIZIONAMENTO DI STAFFE E FERRI PIEGATI.
1. Si disegna in scala il diagramma del taglio ABC, avente per base x e per altezza T.
2. Si suddivide l’altezza AC in due parti AD e DC pari a 0.4 T e a 0.6 T (nel caso che venisse ripartito in ragione di 0.4 0 alle staffe e 0.6 0 ai piegati, altrimenti in parti pari alla percentuale scelta, comunque non meno di 0.4 0 alle staffe).
3. Con la seguente costruzione grafica si divide l’area ABC in due parti proporzionali ai segmenti AD e DC:
- si traccia un semicerchio facendo centro nel punto medio di AC e avente come raggio la metà di AC
- si abbassa il punto D con una verticale su tale semicerchio
- col compasso facendo centro in C e con apertura CC’ si ribalta tale punto su AC in D ‘.
- da D ’ si traccia una orizzontale che divide l’area ABC in st e p.
4. Si suddivide il segmento D’M in Np parti (P’, P’’) che verranno abbassate sul solito semicerchio per D’M e ribaltate su D’M nei punti H’, H’’ da cui si tireranno delle verticali che determineranno le aree competenti a ciascun ferro piegato. Dai baricentri di tali aree verranno abbassate delle verticali, che riportate sulla trave determineranno la corretta posizione dei ferri piegati.

Esempio