Relazione sul prmo principio della dinamica-rotaia a cuscinetto d'aria-aliante

Materie:Altro
Categoria:Fisica
Download:1123
Data:07.04.2006
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
relazione-prmo-principio-dinamica-rotaia-cuscinetto-aria-aliante_1.zip (Dimensione: 45.72 Kb)
trucheck.it_relazione-sul-prmo-principio-della-dinamica-rotaia-a-cuscinetto-d-aria-aliante.doc     1000 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

IL PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Obiettivo: verificare come varia l’accelerazione in virtù di una forza applicata e con massa costante
Materiale occorrente: rotaia, carrellino (93g), carrucola, filo, pesetti (2g ognuno), fotocellule, computer, alimentatore
Procedimento
➢ Misurare la massa e il peso del carrellino;
➢ Misurare massa e peso di ogni pesetto;
➢ Misurare la massa complessiva del carrello più i pesetti (99g)
I° caso: I° caso: 2 pesetti sul carrellino e uno appeso al filo
➢ Posizionare il carrellino sulla rotaia;
➢ Posizionare le fotocellule ad una distanza tra esse costante (ΔS);
➢ Mettere sul carrellino 2 pesetti, legarlo con un filo il quale, passando per una carrucola, ha a sua volta un altro pesetto appeso all’estremità, lasciato libero nel vuoto;
➢ Lasciando il pesetto, il carrellino si muove e quando passa tra le 2 fotocellule, si registra su un computer il tempo impiegato dal carrellino per percorrere la distanza scelta (Δt);
➢ Fare 3 – 4 prove con un 1 pesetto attaccato al filo e 2 sul carrellino e registrare il tutto su una tabella (nel nostro caso, sul computer);
➢ Completare la tabella inserendo inoltre i valori della velocità, accelerazione e il rapporto tra forza e accelerazione;
➢ Trarre le relative conclusioni.
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,02
0,8839
0,10
0,7813
0,1131
0,23
0,09

0,02
0,8904
0,10
0,7928
0,1123
0,23
0,09

0,02
0,8826
0,10
0,7790
0,1130
0,23
0,09
II° caso: 1 pesetto sul carrellino e 2 appesi al filo
➢ Dopo aver sistemato l’attrezzatura come descritto sopra, sistemare sul carrellino un solo pesetto e attaccarne 2 al filo;
➢ Realizzare 3 – 4 prove mantenendo la distanza tra le fotocellule costante e segnarsi i valori che si riscontrano;
➢ Realizzare una nuova tabella come quella precedente e trarne le conclusioni
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,04
0,6181
0,10
0,3820
0,1618
0,52
0,08

0,04
0,6194
0,10
0,3837
0,1614
0,52
0,08

0,04
0,6200
0,10
0,3844
0,1613
0,52
0,08
III° caso: 2 pesetti sull’carrellino e 2 appesi al filo
➢ Dopo aver sistemato l’attrezzatura, togliamo tutti i pesetti sopra il carrellino e attacchiamoli tutti e tre al filo;
➢ Realizzare ancora delle prove e appuntarsi i valori trovati;
➢ Costruire una nuova tabella come quelle precedenti e trarne le relative conclusioni.
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,06
0,5037
0,10
0,2537
0,1985
0,79
0,08

0,06
0,5036
0,10
0,2536
0,1986
0,79
0,08

0,06
0,5037
0,10
0,2537
0,1985
0,79
0,08
Formule
a = 2S/t2 V = ΔS/Δt
Conclusioni: dall’esperimento effettuato possiamo concludere che:
1. in tutte e tre le prove, l’accelerazione del carrellino è all’incirca costante;
2. tra F e a vi è un legame di proporzionalità diretta, poiché all’aumentare della forza applicata all’carrellino, aumenta anche la sua velocità;
3. il rapporto tra F e a è costante e dà come risultato un valore simile a quello della massa dell’carrellino più i pesetti;
4. l’accelerazione di una massa varia direttamente al variare della forza applicata.
F (N)
a (m/s2)
0,02
0,23
0,02
0,23
0,02
0,23
F (N)
a (m/s2)
0,04
0,52
0,04
0,52
0,04
0,52
F (N)
a (m/s2)
0,06
0,79
0,06
0,79
0,06
0,79

Rufo Giorgio II°F
IL PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Obiettivo: verificare come varia l’accelerazione in virtù di una forza applicata e con massa costante
Materiale occorrente: rotaia, carrellino (93g), carrucola, filo, pesetti (2g ognuno), fotocellule, computer, alimentatore
Procedimento
➢ Misurare la massa e il peso del carrellino;
➢ Misurare massa e peso di ogni pesetto;
➢ Misurare la massa complessiva del carrello più i pesetti (99g)
I° caso: I° caso: 2 pesetti sul carrellino e uno appeso al filo
➢ Posizionare il carrellino sulla rotaia;
➢ Posizionare le fotocellule ad una distanza tra esse costante (ΔS);
➢ Mettere sul carrellino 2 pesetti, legarlo con un filo il quale, passando per una carrucola, ha a sua volta un altro pesetto appeso all’estremità, lasciato libero nel vuoto;
➢ Lasciando il pesetto, il carrellino si muove e quando passa tra le 2 fotocellule, si registra su un computer il tempo impiegato dal carrellino per percorrere la distanza scelta (Δt);
➢ Fare 3 – 4 prove con un 1 pesetto attaccato al filo e 2 sul carrellino e registrare il tutto su una tabella (nel nostro caso, sul computer);
➢ Completare la tabella inserendo inoltre i valori della velocità, accelerazione e il rapporto tra forza e accelerazione;
➢ Trarre le relative conclusioni.
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,02
0,8839
0,10
0,7813
0,1131
0,23
0,09

0,02
0,8904
0,10
0,7928
0,1123
0,23
0,09

0,02
0,8826
0,10
0,7790
0,1130
0,23
0,09
II° caso: 1 pesetto sul carrellino e 2 appesi al filo
➢ Dopo aver sistemato l’attrezzatura come descritto sopra, sistemare sul carrellino un solo pesetto e attaccarne 2 al filo;
➢ Realizzare 3 – 4 prove mantenendo la distanza tra le fotocellule costante e segnarsi i valori che si riscontrano;
➢ Realizzare una nuova tabella come quella precedente e trarne le conclusioni
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,04
0,6181
0,10
0,3820
0,1618
0,52
0,08

0,04
0,6194
0,10
0,3837
0,1614
0,52
0,08

0,04
0,6200
0,10
0,3844
0,1613
0,52
0,08
III° caso: 2 pesetti sull’carrellino e 2 appesi al filo
➢ Dopo aver sistemato l’attrezzatura, togliamo tutti i pesetti sopra il carrellino e attacchiamoli tutti e tre al filo;
➢ Realizzare ancora delle prove e appuntarsi i valori trovati;
➢ Costruire una nuova tabella come quelle precedenti e trarne le relative conclusioni.
m (kg)
F (N)
Δt (sec)
ΔS (m)
Δt2 (sec2)
V (m/sec)
a (m/s2)
F/a
0,099
0,06
0,5037
0,10
0,2537
0,1985
0,79
0,08

0,06
0,5036
0,10
0,2536
0,1986
0,79
0,08

0,06
0,5037
0,10
0,2537
0,1985
0,79
0,08
Formule
a = 2S/t2 V = ΔS/Δt
Conclusioni: dall’esperimento effettuato possiamo concludere che:
1. in tutte e tre le prove, l’accelerazione del carrellino è all’incirca costante;
2. tra F e a vi è un legame di proporzionalità diretta, poiché all’aumentare della forza applicata all’carrellino, aumenta anche la sua velocità;
3. il rapporto tra F e a è costante e dà come risultato un valore simile a quello della massa dell’carrellino più i pesetti;
4. l’accelerazione di una massa varia direttamente al variare della forza applicata.
F (N)
a (m/s2)
0,02
0,23
0,02
0,23
0,02
0,23
F (N)
a (m/s2)
0,04
0,52
0,04
0,52
0,04
0,52
F (N)
a (m/s2)
0,06
0,79
0,06
0,79
0,06
0,79

Rufo Giorgio II°F

Esempio