Relazione sul Metodo della Tara

Materie:Altro
Categoria:Fisica
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Data:03.01.2007
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Testo

Laboratorio di Fisica Relazione n°6
Nome: Leonardo Classe: 1°B L.S.T.
Cognome: Mecacci Data: 16/12/06
Gruppo: Mecacci, Nencini, Baldisserotto, Data di consegna: 23/12/06
TEMA: Confronto di una massa incognita con il metodo della tara.
OGGETTO: Bilancia a bracci uguali.
SCHEMA:
La bilancia a bracci uguali è una bilancia formata da 2 bracci, 2 piattelli sui quali si appoggiano a sinistra la tara e a destra il corpo da pesare e successivamente le masse campione, da un’asta rigida di metallo detta giogo, da un fulcro su quale oscilla il giogo, da delle viti di registro per regolare la bilancia, da una vite di sblocco, che serve a per alzare i piattelli dalla base di appoggio, e da un indice con una lancetta, fondamentale per pesare gli oggetti. L’indice va da 0 a 20, dove 0 è l’estrema sinistra e 20 l’estrema destra dell’indice.
Nella massiera sono presenti invece molte masse campione, da 50g a 10mg, ed essa è fornita anche di una pinzetta per evitare che le masse si ossidino.
La tara T è formata invece da delle piccolo sfere metalliche.
La massa incognita Mx è rappresentata dalla mia gomma.
STRUMENTI: Bilancia a bracci uguali, massiera con masse campione, piccole sfere metalliche per la tara. Masse campione utilizzate: 200mg, 200mg, 10g, 2g.
Oggetto
N° inventario apparecchio
Massiera
5087
Bilancia
5072
PREMESSE TEORICHE:
Formule: Legenda:
Mx=Mc±mc N1=centro di oscillazione con T e Mx
mc=S·|N1-N2| N2= centro di oscillazione con T e Mc
S=20mg/|N2-N3| N3= centro di oscillazione con T e Mc dopo aver aggiunto 20mg
T= tara
Mc= somma delle masse campioni
Mx= massa incognita
mc= massa correzione
S= sensibilità
SVOLGIMENTO: Per pesare un corpo con il metodo della tara bisogna innanzitutto mettere la massa incognita Mx nel piattello di destra e poi aggiungere le piccole sfere metalliche della tara T nel piattello di sinistra, fino a che i piatti non toccano con la base della bilancia. Visto che ci vorrebbe troppo tempo ad aspettare che la lancetta dell’indice della bilancia si fermi, si trova N1 calcolando la media tra 3 oscillazioni a sinistra e 2 a destra, sommando le medie ottenute e dividendole per 2; nel nostro caso:
Sx Dx
5 13 (5+8+8)/3= 7 media Sx
8 11 (13+11)/2= 12 media Dx
8 (12+7)/2= 10 N1
Nel nostro caso N1 corrisponde a 10. A questo punto dobbiamo trovare N2, e per fare ciò dobbiamo sostituire la massa incognita Mx con delle masse campioni Mc della massiera, fino a quando i piattelli non toccano la base. Utilizzando un totale di masse campioni di 12,4 g (0,2+0,2+10+2) abbiamo trovato il nuovo centro di oscillazione N2 così:
Sx Dx
13 16 (13+14+15)/3= 14 media Sx
14 16 (16+16)/2= 16 media Dx
15 (16+14)/2= 15 N2
Se N1=N2 avremo potuto dire che Mx=Mc, cioè che la massa incognita corrisponde perfettamente al peso delle masse campione. Ciò non è però accaduto, perché N1 è diverso da N2, quindi dobbiamo aggiungere 20 mg alle masse campioni e trovare il centro
di oscillazione N3, trovare la sensibilità S, calcolare la massa correzione mc e trovare infine il peso della massa incognita Mx. Ecco come abbiamo trovato N3:
Sx Dx
10 18 (10+11+12)/3= 11 media Sx
11 16 (18+16)/2= 17 media Dx
12 (11+17)/2= 14 N3
Trovato N3 dobbiamo trovare la sensibilità S, con la formula S=20mg/|N2-N3| :
20/(|15-14|)= 20 mg/div
20 mg/div significa che ci vogliono 20 mg per spostare di una divisione la lancetta dell’indice della bilancia (se si aggiungono la lancetta si sposta a sinistra, se si tolgono la lancetta si sposta a destra). Una volta ottenuta la sensibilità dobbiamo trovare la massa correzione mc, che si ottiene S·|N1-N2| :
20·(|10-15|)= 100 mg mc
Ora possiamo trovare la massa incognita Mx , che si calcola sommando o sottraendo la massa correzione mc alla massa campione Mc. Nel nostro caso dobbiamo spostare la lancetta dell’indice di 5 divisioni verso sinistra, quindi dobbiamo aggiungere 100 mg:
12,4+0,1=12,5 g Mx
Il peso della massa incognita Mx è dunque 12,5 g.
OSSERVAZIONI: Questo esercizio non è stato molto difficoltoso, forse la cosa più difficile è stata leggere le divisioni mentre la bilancia oscillava, visto che la lancetta si muoveva molto velocemente. L’esercizio svolto era molto simile a quello svolto in precedenza, con il metodo della pesata semplice
Laboratorio di Fisica Relazione n°6
Nome: Leonardo Classe: 1°B L.S.T.
Cognome: Mecacci Data: 16/12/06
Gruppo: Mecacci, Nencini, Baldisserotto, Data di consegna: 23/12/06
TEMA: Confronto di una massa incognita con il metodo della tara.
OGGETTO: Bilancia a bracci uguali.
SCHEMA:
La bilancia a bracci uguali è una bilancia formata da 2 bracci, 2 piattelli sui quali si appoggiano a sinistra la tara e a destra il corpo da pesare e successivamente le masse campione, da un’asta rigida di metallo detta giogo, da un fulcro su quale oscilla il giogo, da delle viti di registro per regolare la bilancia, da una vite di sblocco, che serve a per alzare i piattelli dalla base di appoggio, e da un indice con una lancetta, fondamentale per pesare gli oggetti. L’indice va da 0 a 20, dove 0 è l’estrema sinistra e 20 l’estrema destra dell’indice.
Nella massiera sono presenti invece molte masse campione, da 50g a 10mg, ed essa è fornita anche di una pinzetta per evitare che le masse si ossidino.
La tara T è formata invece da delle piccolo sfere metalliche.
La massa incognita Mx è rappresentata dalla mia gomma.
STRUMENTI: Bilancia a bracci uguali, massiera con masse campione, piccole sfere metalliche per la tara. Masse campione utilizzate: 200mg, 200mg, 10g, 2g.
Oggetto
N° inventario apparecchio
Massiera
5087
Bilancia
5072
PREMESSE TEORICHE:
Formule: Legenda:
Mx=Mc±mc N1=centro di oscillazione con T e Mx
mc=S·|N1-N2| N2= centro di oscillazione con T e Mc
S=20mg/|N2-N3| N3= centro di oscillazione con T e Mc dopo aver aggiunto 20mg
T= tara
Mc= somma delle masse campioni
Mx= massa incognita
mc= massa correzione
S= sensibilità
SVOLGIMENTO: Per pesare un corpo con il metodo della tara bisogna innanzitutto mettere la massa incognita Mx nel piattello di destra e poi aggiungere le piccole sfere metalliche della tara T nel piattello di sinistra, fino a che i piatti non toccano con la base della bilancia. Visto che ci vorrebbe troppo tempo ad aspettare che la lancetta dell’indice della bilancia si fermi, si trova N1 calcolando la media tra 3 oscillazioni a sinistra e 2 a destra, sommando le medie ottenute e dividendole per 2; nel nostro caso:
Sx Dx
5 13 (5+8+8)/3= 7 media Sx
8 11 (13+11)/2= 12 media Dx
8 (12+7)/2= 10 N1
Nel nostro caso N1 corrisponde a 10. A questo punto dobbiamo trovare N2, e per fare ciò dobbiamo sostituire la massa incognita Mx con delle masse campioni Mc della massiera, fino a quando i piattelli non toccano la base. Utilizzando un totale di masse campioni di 12,4 g (0,2+0,2+10+2) abbiamo trovato il nuovo centro di oscillazione N2 così:
Sx Dx
13 16 (13+14+15)/3= 14 media Sx
14 16 (16+16)/2= 16 media Dx
15 (16+14)/2= 15 N2
Se N1=N2 avremo potuto dire che Mx=Mc, cioè che la massa incognita corrisponde perfettamente al peso delle masse campione. Ciò non è però accaduto, perché N1 è diverso da N2, quindi dobbiamo aggiungere 20 mg alle masse campioni e trovare il centro
di oscillazione N3, trovare la sensibilità S, calcolare la massa correzione mc e trovare infine il peso della massa incognita Mx. Ecco come abbiamo trovato N3:
Sx Dx
10 18 (10+11+12)/3= 11 media Sx
11 16 (18+16)/2= 17 media Dx
12 (11+17)/2= 14 N3
Trovato N3 dobbiamo trovare la sensibilità S, con la formula S=20mg/|N2-N3| :
20/(|15-14|)= 20 mg/div
20 mg/div significa che ci vogliono 20 mg per spostare di una divisione la lancetta dell’indice della bilancia (se si aggiungono la lancetta si sposta a sinistra, se si tolgono la lancetta si sposta a destra). Una volta ottenuta la sensibilità dobbiamo trovare la massa correzione mc, che si ottiene S·|N1-N2| :
20·(|10-15|)= 100 mg mc
Ora possiamo trovare la massa incognita Mx , che si calcola sommando o sottraendo la massa correzione mc alla massa campione Mc. Nel nostro caso dobbiamo spostare la lancetta dell’indice di 5 divisioni verso sinistra, quindi dobbiamo aggiungere 100 mg:
12,4+0,1=12,5 g Mx
Il peso della massa incognita Mx è dunque 12,5 g.
OSSERVAZIONI: Questo esercizio non è stato molto difficoltoso, forse la cosa più difficile è stata leggere le divisioni mentre la bilancia oscillava, visto che la lancetta si muoveva molto velocemente. L’esercizio svolto era molto simile a quello svolto in precedenza, con il metodo della pesata semplice

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