Prima legge di Ohm

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

1^ LEGGE DI OHM
1) OBIETTIVO DELLA PROVA:
Verificare la prima legge di Ohm:
a temperatura costante per la maggior parte dei conduttori metallici il rapporto tra la differenza (V) di potenziale l’intensità di corrente (I) è costante al variare della differenza di potenziale.
2) STRUMENTI UTILIZZATI:
➢ Circuito (Amperometro, Voltometro, resistenza)
➢ Computer
CIRCUITO
Il circuito da noi utilizzato era costituito da un amperometro, disposto in serie; un voltmetro, disposto in parallelo e una resistenza.
Una caratteristica fondamentale dell’amperometro che abbiamo utilizzato è la piccola resistenza e quindi si deduce dalla formula
che anche la differenza di potenziale (V) è piccola e così non modifica le condizioni del circuito.
Il voltmetro da noi utilizzato doveva invece, al contrario dell’amperometro avere una resistenza alta.

- +
COMPUTER
Con il computer e il foglio elettronico abbiamo inserito i dati sperimentali, calcolato i dati matematici tra cui la retta dei minimi quadrati.
Abbiamo poi eseguito il grafico:
• Differenza di potenziale (V) / Intensità di corrente (a)
3) CONTENUTI DELLA PROVA:
Vedi grafico e tabella allegati.
4) MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLA PROVA:
- In laboratorio abbiamo effettuato la prova facendo 10 misure sulla differenza di potenziale e sulla intensità di corrente, le misure sono state fatte in un breve arco di tempo per evitare il surriscaldamento della resistenza, la quale, per via della legge di Joule, scaldandosi, fa diminuire il suo valore e quindi non avrebbe fatto si che i valori della resistenza siano pressappoco uguali.
I valori ottenuti sono i seguenti:
V (v)
I (a)
R ()
0,300
0,050
6,000
0,560
0,100
5,600
0,840
0,150
5,600
1,100
0,200
5,500
1,240
0,250
4,960
1,620
0,300
5,400
1,900
0,350
5,429
2,160
0,400
5,400
2,420
0,450
5,378
2,700
0,500
5,400
Con questi dati abbiamo eseguito il grafico (allegato).
In questi grafici abbiamo calcolato la retta dei minimi quadrati che ci ha permesso di approssimare con una retta i punti del grafico; la colonna V* (nel grafico) rappresenta i valori matematici di questa retta nell’asse delle ordinate (y), per calcolarli abbiamo dovuto prima trovare:
1) Q1 (intercetta)
2) K1 (pendenza) → pendenza della retta
L’intercetta è un segmento staccato sull’asse delle ordinate (y) che determina il punto di partenza delle rette.
K1 e Q1 sono state trovate mediante l’algoritmo di calcolo di Excel:
INDICE(REGR.LIN(y_nota;x_nota);1) → K1
INDICE(REGR.LIN(y_nota;x_nota);2) → Q1
La colonna dei valori V* è stata calcolata con la seguente formula:
P1 = K * x + Q
V*(v)
0,284
0,551
0,817
1,084
1,351
1,617
1,884
2,151
2,417
2,684
5) OSSERVAZIONI:
• Il grafico V – I ha avuto un andamento rettilineo.
Quindi possiamo affermare che il loro rapporto è costante.
La prima legge di ohm è verificata.
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1^ LEGGE DI OHM
1) OBIETTIVO DELLA PROVA:
Verificare la prima legge di Ohm:
a temperatura costante per la maggior parte dei conduttori metallici il rapporto tra la differenza (V) di potenziale l’intensità di corrente (I) è costante al variare della differenza di potenziale.
2) STRUMENTI UTILIZZATI:
➢ Circuito (Amperometro, Voltometro, resistenza)
➢ Computer
CIRCUITO
Il circuito da noi utilizzato era costituito da un amperometro, disposto in serie; un voltmetro, disposto in parallelo e una resistenza.
Una caratteristica fondamentale dell’amperometro che abbiamo utilizzato è la piccola resistenza e quindi si deduce dalla formula
che anche la differenza di potenziale (V) è piccola e così non modifica le condizioni del circuito.
Il voltmetro da noi utilizzato doveva invece, al contrario dell’amperometro avere una resistenza alta.

- +
COMPUTER
Con il computer e il foglio elettronico abbiamo inserito i dati sperimentali, calcolato i dati matematici tra cui la retta dei minimi quadrati.
Abbiamo poi eseguito il grafico:
• Differenza di potenziale (V) / Intensità di corrente (a)
3) CONTENUTI DELLA PROVA:
Vedi grafico e tabella allegati.
4) MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLA PROVA:
- In laboratorio abbiamo effettuato la prova facendo 10 misure sulla differenza di potenziale e sulla intensità di corrente, le misure sono state fatte in un breve arco di tempo per evitare il surriscaldamento della resistenza, la quale, per via della legge di Joule, scaldandosi, fa diminuire il suo valore e quindi non avrebbe fatto si che i valori della resistenza siano pressappoco uguali.
I valori ottenuti sono i seguenti:
V (v)
I (a)
R ()
0,300
0,050
6,000
0,560
0,100
5,600
0,840
0,150
5,600
1,100
0,200
5,500
1,240
0,250
4,960
1,620
0,300
5,400
1,900
0,350
5,429
2,160
0,400
5,400
2,420
0,450
5,378
2,700
0,500
5,400
Con questi dati abbiamo eseguito il grafico (allegato).
In questi grafici abbiamo calcolato la retta dei minimi quadrati che ci ha permesso di approssimare con una retta i punti del grafico; la colonna V* (nel grafico) rappresenta i valori matematici di questa retta nell’asse delle ordinate (y), per calcolarli abbiamo dovuto prima trovare:
1) Q1 (intercetta)
2) K1 (pendenza) → pendenza della retta
L’intercetta è un segmento staccato sull’asse delle ordinate (y) che determina il punto di partenza delle rette.
K1 e Q1 sono state trovate mediante l’algoritmo di calcolo di Excel:
INDICE(REGR.LIN(y_nota;x_nota);1) → K1
INDICE(REGR.LIN(y_nota;x_nota);2) → Q1
La colonna dei valori V* è stata calcolata con la seguente formula:
P1 = K * x + Q
V*(v)
0,284
0,551
0,817
1,084
1,351
1,617
1,884
2,151
2,417
2,684
5) OSSERVAZIONI:
• Il grafico V – I ha avuto un andamento rettilineo.
Quindi possiamo affermare che il loro rapporto è costante.
La prima legge di ohm è verificata.
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