Materie: | Tesina |
Categoria: | Fisica |
Download: | 858 |
Data: | 27.02.2007 |
Numero di pagine: | 3 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
passaggi-stato-acqua_1.zip (Dimensione: 126.83 Kb)
trucheck.it_passaggi-di-stato-dell-acqua.doc 171.5 Kb
readme.txt 59 Bytes
Testo
Laboratorio di Fisica/Chimica Relazione n°11
Nome: Leonardo Classe: 1°B L.S.T.
Cognome: Mecacci Data: 17/02/07
Gruppo: Mecacci. Data di consegna: 27/02/07
TEMA: Passaggi di stato dell’acqua
OGGETTO: Ghiaccio
SCHEMA:
Per il nostro strumento abbiamo utilizzato un becher di vetro, del ghiaccio triturato, un termometro per misurare la temperatura e un becco bunsen per scaldare il ghiaccio; ogni minuto segnavamo la temperatura indicata dal termometro ed abbiamo notato che durante i passaggi di stato la temperatura rimaneva pressoché costante.
STRUMENTI: becher, treppiede con reticella d’amianto, becco bunsen.
SVOLGIMENTO: Per il nostro esperimento abbiamo preso del ghiaccio, tritandolo, mettendolo in un becher, scaldandolo sulla fiamma del becco bunsen e osservando, ogni minuto, la variazione di temperatura e del ghiaccio: nei primi quindici minuti, mentre il ghiaccio fondeva, la temperatura è rimasta invariata sugli 0°, solo successivamente ha iniziato ad aumentare. La stessa cosa è accaduta mentre l’acqua stava per bollire, dove la temperatura dell’acqua aumentava sempre di meno fino a rimanere approssimativamente stabile, perché l’energia utilizzata per riscaldare l’acqua era utilizzata nel passaggio di stato. Ecco la tabella del nostro esperimento:
Tempo min
Temperatura °C
Tempo min
Temperatura °C
-0,5
30
53,6
1
31
58,7
2
32
63
3
33
68
4
34
72,5
5
35
76,5
6
36
80
7
37
82,5
8
38
86,3
9
39
88,8
10
40
90,6
11
41
92,8
12
42
93,8
13
43
95,3
14
44
96
15
0,2
45
96,3
16
0,2
46
96,4
17
0,4
47
96,3
18
0,7
48
96,5
19
1,9
49
97
20
5,5
50
97,9
21
10,2
51
97,6
22
16
52
97,8
23
20,2
53
97,7
24
24,1
54
97,5
25
27,4
55
98
26
32
56
98,2
27
38
28
43
29
49
OSSERVAZIONI: il grafico teorico della curva di ebollizione dell’acqua è molto simile al nostro grafico pratico e si nota che la temperatura durante i passaggi di stato rimane costante; ciò accade perché l’energia utilizzata per far alzare la temperatura serve, nel punti di fusione e in quello di ebollizione, a far avvenire il passaggio di stato.
Laboratorio di Fisica/Chimica Relazione n°11
Nome: Leonardo Classe: 1°B L.S.T.
Cognome: Mecacci Data: 17/02/07
Gruppo: Mecacci. Data di consegna: 27/02/07
TEMA: Passaggi di stato dell’acqua
OGGETTO: Ghiaccio
SCHEMA:
Per il nostro strumento abbiamo utilizzato un becher di vetro, del ghiaccio triturato, un termometro per misurare la temperatura e un becco bunsen per scaldare il ghiaccio; ogni minuto segnavamo la temperatura indicata dal termometro ed abbiamo notato che durante i passaggi di stato la temperatura rimaneva pressoché costante.
STRUMENTI: becher, treppiede con reticella d’amianto, becco bunsen.
SVOLGIMENTO: Per il nostro esperimento abbiamo preso del ghiaccio, tritandolo, mettendolo in un becher, scaldandolo sulla fiamma del becco bunsen e osservando, ogni minuto, la variazione di temperatura e del ghiaccio: nei primi quindici minuti, mentre il ghiaccio fondeva, la temperatura è rimasta invariata sugli 0°, solo successivamente ha iniziato ad aumentare. La stessa cosa è accaduta mentre l’acqua stava per bollire, dove la temperatura dell’acqua aumentava sempre di meno fino a rimanere approssimativamente stabile, perché l’energia utilizzata per riscaldare l’acqua era utilizzata nel passaggio di stato. Ecco la tabella del nostro esperimento:
Tempo min
Temperatura °C
Tempo min
Temperatura °C
-0,5
30
53,6
1
31
58,7
2
32
63
3
33
68
4
34
72,5
5
35
76,5
6
36
80
7
37
82,5
8
38
86,3
9
39
88,8
10
40
90,6
11
41
92,8
12
42
93,8
13
43
95,3
14
44
96
15
0,2
45
96,3
16
0,2
46
96,4
17
0,4
47
96,3
18
0,7
48
96,5
19
1,9
49
97
20
5,5
50
97,9
21
10,2
51
97,6
22
16
52
97,8
23
20,2
53
97,7
24
24,1
54
97,5
25
27,4
55
98
26
32
56
98,2
27
38
28
43
29
49
OSSERVAZIONI: il grafico teorico della curva di ebollizione dell’acqua è molto simile al nostro grafico pratico e si nota che la temperatura durante i passaggi di stato rimane costante; ciò accade perché l’energia utilizzata per far alzare la temperatura serve, nel punti di fusione e in quello di ebollizione, a far avvenire il passaggio di stato.