Legge di Stevino.

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

RELAZIONE DI FISICA

I)TEMA:
La legge di Stevino.

II)SCOPO DELL’ESPERIENZA:
Verificare la legge di Stevino.

III)DESCRIZIONE E CONTROLLO DEGLI STRUMENTI USATI:
Si dispone dei seguenti materiali:
a)manometro a U con tubo di gomma e imbuto contenente acqua colorata;
b)cilindro graduato.

IV)RICHIAMI TEORICI:
La legge di Stevino: Intendiamo per pressione idrostatica la pressione esercitata dall’acqua, sul
fondo del recipiente. Essa sarà data dal rapporto tra il peso della massa d’acqua e l’area della
base.
La pressione è direttamente proporzionale al livello del liquido. La pressione sul fondo risulta
direttamente proporzionale alla densità del liquido.
(p = k x d x h) = (p = d x h x g)
costante k = accelerazione di gravità g
Quindi: p = ps x h
La formula sopra descritta è la formulazione più sintetica della legge di Stevino che afferma: la
pressione idrostatica esercitata da una colonna di liquido è proporzionale al peso specifico del
liquido e l’altezza della colonna e non dipende, invece, dalla quantità di liquido.
In altre parole afferma che se si considerano punti che si trovano a profondità sempre maggiori
all’interno di un liquido, su di essi il valore della pressione idrostatica aumenta
proporzionalmente alla profondità.
La formula, inoltre, tiene conto soltanto della pressione esercitata da un liquido, come
conseguenza della forza di gravità. Il liquido però è normalmente sottoposto anche ad una
pressione esterna, dovuta all’aria sovrastante il liquido. Questa pressione addizionale vale circa
100000 Pa(pascal) e si chiama pressione atmosferica; essa deve essere aggiunta alla pressione
idrostatica quando si vuole conoscere la pressione totale che si ha in un punto di un liquido.

V)CONDOTTA DELL’ESPERIENZA:
1-Predisposizione e messa a punto dell’apparecchio:
L’apparecchio in questione(ovvero il manometro), è già stato predisposto dagli assistenti di
laboratorio.
2-Esecuzione della prova:
Anzitutto bisogna preparare delle tabelle nelle quali verranno scritti i vari dati che poi verranno
raccolti nel corso dell’esperienza.
Dopo aver riempito di acqua il cilindro graduato a nostra disposizione, abbiamo immerso
l’imbuto appunto nell’acqua, in modo che l’imboccatura sia sommersa di alcuni centimetri.
A questo punto è necessario misurare la profondità alla quale si trova l’imboccatura e poi leggere
sul manometro il dislivello dell’acqua colorata contenuta in esso, dislivello che equivale alla
pressione idrostatica, misurata in millimetri.
Dopodiché, per la buona riuscita dell’esperienza, è stato obbligatorio aumentare gradualmente
la profondità di immersione dell’imbuto, naturalmente annotando ogni volta il valore della
pressione, da poter così verificare l’attendibilità della relazione: p = k x h

VI)CALCOLI E RISULTATI:
I vari punti(alto, basso e dislivello relativo) utilizzeranno come unità di misura il mm, mentre la
pressione, indicata con P utilizzerà come unità di misura il Pascal(Pa), come previsto dal Sistema
Internazionale.

VII)CONCLUSIONI:
Dopo aver raccolto tutti i dati, ho calcolato la pressione esercitata in ogni caso(come previsto
dalla tabella), e ho potuto in seguito dimostrare l’esistenza della legge di Stevino.

RELAZIONE DI FISICA

I)TEMA:
La legge di Stevino.

II)SCOPO DELL’ESPERIENZA:
Verificare la legge di Stevino.

III)DESCRIZIONE E CONTROLLO DEGLI STRUMENTI USATI:
Si dispone dei seguenti materiali:
a)manometro a U con tubo di gomma e imbuto contenente acqua colorata;
b)cilindro graduato.

IV)RICHIAMI TEORICI:
La legge di Stevino: Intendiamo per pressione idrostatica la pressione esercitata dall’acqua, sul
fondo del recipiente. Essa sarà data dal rapporto tra il peso della massa d’acqua e l’area della
base.
La pressione è direttamente proporzionale al livello del liquido. La pressione sul fondo risulta
direttamente proporzionale alla densità del liquido.
(p = k x d x h) = (p = d x h x g)
costante k = accelerazione di gravità g
Quindi: p = ps x h
La formula sopra descritta è la formulazione più sintetica della legge di Stevino che afferma: la
pressione idrostatica esercitata da una colonna di liquido è proporzionale al peso specifico del
liquido e l’altezza della colonna e non dipende, invece, dalla quantità di liquido.
In altre parole afferma che se si considerano punti che si trovano a profondità sempre maggiori
all’interno di un liquido, su di essi il valore della pressione idrostatica aumenta
proporzionalmente alla profondità.
La formula, inoltre, tiene conto soltanto della pressione esercitata da un liquido, come
conseguenza della forza di gravità. Il liquido però è normalmente sottoposto anche ad una
pressione esterna, dovuta all’aria sovrastante il liquido. Questa pressione addizionale vale circa
100000 Pa(pascal) e si chiama pressione atmosferica; essa deve essere aggiunta alla pressione
idrostatica quando si vuole conoscere la pressione totale che si ha in un punto di un liquido.

V)CONDOTTA DELL’ESPERIENZA:
1-Predisposizione e messa a punto dell’apparecchio:
L’apparecchio in questione(ovvero il manometro), è già stato predisposto dagli assistenti di
laboratorio.
2-Esecuzione della prova:
Anzitutto bisogna preparare delle tabelle nelle quali verranno scritti i vari dati che poi verranno
raccolti nel corso dell’esperienza.
Dopo aver riempito di acqua il cilindro graduato a nostra disposizione, abbiamo immerso
l’imbuto appunto nell’acqua, in modo che l’imboccatura sia sommersa di alcuni centimetri.
A questo punto è necessario misurare la profondità alla quale si trova l’imboccatura e poi leggere
sul manometro il dislivello dell’acqua colorata contenuta in esso, dislivello che equivale alla
pressione idrostatica, misurata in millimetri.
Dopodiché, per la buona riuscita dell’esperienza, è stato obbligatorio aumentare gradualmente
la profondità di immersione dell’imbuto, naturalmente annotando ogni volta il valore della
pressione, da poter così verificare l’attendibilità della relazione: p = k x h

VI)CALCOLI E RISULTATI:
I vari punti(alto, basso e dislivello relativo) utilizzeranno come unità di misura il mm, mentre la
pressione, indicata con P utilizzerà come unità di misura il Pascal(Pa), come previsto dal Sistema
Internazionale.

VII)CONCLUSIONI:
Dopo aver raccolto tutti i dati, ho calcolato la pressione esercitata in ogni caso(come previsto
dalla tabella), e ho potuto in seguito dimostrare l’esistenza della legge di Stevino.

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