I cambiamenti di stato

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

RELAZIONE:
Si può notare che il 75% dell’ energia, ovvero il tasso più alto viene usato per l’ evaporazione.
Si devono usare circa 400 calorie per il passaggio di stato da liquido a gas, ben quattro volte di più che da 0° C. a 100° C.
Alla pressione di un’ atmosfera, il gas viene a condensarsi sotto forma di gocce, quindi c’è una diminuzione di calore un dispendio di energia termica, infatti se togliamo l’ energia termica che avevamo in precedenza somministrato ai cubetti di ghiaccio per farli sciogliere, ritroveremo il ghiaccio che non scenderà però sotto i 0° C., che è il punto di fusione e congelamento. Il vapore che a 100°C aumenta la sua energia e quindi la sua entropia, cede energia termica acquista calore e fa salire la temperatura di 26° C.
STATI DI AGGREGAZIONE STRUTTURALI DELLA MATERIA:
Allo stato solido, in questo caso il ghiaccio, le particelle tra loro sono distribuite in maniera regolare, quindi hanno dei movimenti molto limitati, per fare urtare tra loro queste particelle al fine di far rompere il loro reticolo bisogna fornire calore.
Allo stato liquido, in questo caso l’ acqua, le particelle sono più libere del solido e ovviamente meno rispetto al gas. Sapendo che non tutte le particelle viaggiano alla stessa velocità possiamo spiegare ad esempio come l’ acqua possa evaporare anche se limitatamente a temperatura ambiente, infatti queste particelle hanno un’ energia tale da potersi separare dalle altre liberandosi, questo processo però farà calare la media dell’ energia.
DIVERSITA’ DI AGGREGAZIONE:
In un normale accendino la fiamma viene procurata dall’ emissione di gas infiammabile e da una scintilla. Questa fiamma brucia sempre nello stesso modo grazie alla costante di fuori uscita del gas e mediante l’ evaporazione. La pressione del gas infiammabile in un accendino misura 2 bar, utilizzando il barometro. Il gas si liquefà a – 40° C., il liquido bolle a – 30° C. l’ energia però viene assorbita dall’ atmosfera. Con l’ esperimento del palloncino facciamo bollire il gas all’ interno della provetta che lo farà gonfiare. La crescita di volume del palloncino è dovuta dal movimento interno dalle particelle del gas in ebollizione, che urtano contro il vetro e anche all’interno del pallone stesso che inizia a gonfiarsi fino a raggiungere una forma piena. Questo gonfiamento è invece ostacolato dall’ elasticità dell’ involucro e dalla pressione dell’ atmosfera e che naturalmente vengono vinte. Nel primo caso vengono impiegati 28 minuti, ma la velocità dell’ esperimento dipende dal calore fornito.
E’ ovvio che il volume occupato dalla sostanza infiammabile a livello gassoso sarà il 99 % maggiore rispetto allo stato solido.

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RELAZIONE:
Si può notare che il 75% dell’ energia, ovvero il tasso più alto viene usato per l’ evaporazione.
Si devono usare circa 400 calorie per il passaggio di stato da liquido a gas, ben quattro volte di più che da 0° C. a 100° C.
Alla pressione di un’ atmosfera, il gas viene a condensarsi sotto forma di gocce, quindi c’è una diminuzione di calore un dispendio di energia termica, infatti se togliamo l’ energia termica che avevamo in precedenza somministrato ai cubetti di ghiaccio per farli sciogliere, ritroveremo il ghiaccio che non scenderà però sotto i 0° C., che è il punto di fusione e congelamento. Il vapore che a 100°C aumenta la sua energia e quindi la sua entropia, cede energia termica acquista calore e fa salire la temperatura di 26° C.
STATI DI AGGREGAZIONE STRUTTURALI DELLA MATERIA:
Allo stato solido, in questo caso il ghiaccio, le particelle tra loro sono distribuite in maniera regolare, quindi hanno dei movimenti molto limitati, per fare urtare tra loro queste particelle al fine di far rompere il loro reticolo bisogna fornire calore.
Allo stato liquido, in questo caso l’ acqua, le particelle sono più libere del solido e ovviamente meno rispetto al gas. Sapendo che non tutte le particelle viaggiano alla stessa velocità possiamo spiegare ad esempio come l’ acqua possa evaporare anche se limitatamente a temperatura ambiente, infatti queste particelle hanno un’ energia tale da potersi separare dalle altre liberandosi, questo processo però farà calare la media dell’ energia.
DIVERSITA’ DI AGGREGAZIONE:
In un normale accendino la fiamma viene procurata dall’ emissione di gas infiammabile e da una scintilla. Questa fiamma brucia sempre nello stesso modo grazie alla costante di fuori uscita del gas e mediante l’ evaporazione. La pressione del gas infiammabile in un accendino misura 2 bar, utilizzando il barometro. Il gas si liquefà a – 40° C., il liquido bolle a – 30° C. l’ energia però viene assorbita dall’ atmosfera. Con l’ esperimento del palloncino facciamo bollire il gas all’ interno della provetta che lo farà gonfiare. La crescita di volume del palloncino è dovuta dal movimento interno dalle particelle del gas in ebollizione, che urtano contro il vetro e anche all’interno del pallone stesso che inizia a gonfiarsi fino a raggiungere una forma piena. Questo gonfiamento è invece ostacolato dall’ elasticità dell’ involucro e dalla pressione dell’ atmosfera e che naturalmente vengono vinte. Nel primo caso vengono impiegati 28 minuti, ma la velocità dell’ esperimento dipende dal calore fornito.
E’ ovvio che il volume occupato dalla sostanza infiammabile a livello gassoso sarà il 99 % maggiore rispetto allo stato solido.

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