ginnastica ritmica

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

Le origini
All’arrivo del 19esimo secolo si vide la nascita di questa nuova forma di ginnastica, una disciplina che integra i movimenti del corpo con l’ espressione
E’ stata ispirata dall’idea di Noverare (1722-1810), Del sarte (1811-1871) e Bode (1881) che cercarono di usare e perfezionare i movimenti presi in prestito dalla danza. Il loro fine era di introdurre in ogni parte del corpo umano espressione estetica, grazia e ritmo. François Delsarte è considerato il fondatore di una delle prime scuole che col tempo sarebbero diventate per la ginnastica ritmica.
Il francese Jacque Dalcrose sviluppò quest’idea più tardi e creò la ginnastica ritmica, il fine della quale fu di abbracciare pienamente sia la musicalità sia la sensazione di muoversi per esprimere. Ad Isadora Duncan noi accreditiamo la famosa ribellione contro i dogmi del balletto classico e lo spostamento verso la creazione di una nuova disciplina che sarebbe diventata un miscuglio tra ARTE E SPORT.
Come sport, la ginnastica ritmica cominciò a svilupparsi negli anni quaranta nella prima Unione Sovietica.Fu proprio lì che per la prima volta che lo spirito dello sport fu combinato con la sensibile arte del balletto classico. I primi anni appartennero ai Sovietici, una schiacciante dominazione che solo gli ardenti danzatori bulgari sapevano come sfidare.
Attrezzi
La fune, simile a quella che usano i bambini per saltare, manca di manipole all'estremità che vengono sostituite da due piccoli nodi. al centro ha un piccolo rinforzo per aumentare il peso e calibrarla. non esiste un peso fisso per questo attrezzo dal momento che la lunghezza non è precisata ma deve essere proporzionata all'altezza dell'allievo. per sapere all'incirca quale sia la lunghezza ottimale si fa passare la fune sotto i piedi e le due estremita dovrebbero arrivare all'altezza delle ascelle. la fune deve essere di canapa o cotone.
la fune durante l'esercizio deve mantenersi sempre distesa e questi devono susseguirsi senza interruzione in modo che l'attrezzo sia sempre in azione. gli impulsi che determinano i vari movimenti devono essere proporzionati alla velocità ed ampiezza di eseguzione per vincere la forza di gravità che tenderebbe a far abbassare o afflosciare la fune. La fune può essere tenuta alle estremità, al centro, raddoppiata, quadruplicata, con una o due mani e con una mano ad una estremità
gli esercizi di base sono:
a)SALTELLI E SALTI
b)CONDUZIONE
c)OSCILLAZIONE
d)CIRCONDUZIONE
e)VELA
f) CONTROVELA
g)GIRO
h) LANCIO

Le origini
All’arrivo del 19esimo secolo si vide la nascita di questa nuova forma di ginnastica, una disciplina che integra i movimenti del corpo con l’ espressione
E’ stata ispirata dall’idea di Noverare (1722-1810), Del sarte (1811-1871) e Bode (1881) che cercarono di usare e perfezionare i movimenti presi in prestito dalla danza. Il loro fine era di introdurre in ogni parte del corpo umano espressione estetica, grazia e ritmo. François Delsarte è considerato il fondatore di una delle prime scuole che col tempo sarebbero diventate per la ginnastica ritmica.
Il francese Jacque Dalcrose sviluppò quest’idea più tardi e creò la ginnastica ritmica, il fine della quale fu di abbracciare pienamente sia la musicalità sia la sensazione di muoversi per esprimere. Ad Isadora Duncan noi accreditiamo la famosa ribellione contro i dogmi del balletto classico e lo spostamento verso la creazione di una nuova disciplina che sarebbe diventata un miscuglio tra ARTE E SPORT.
Come sport, la ginnastica ritmica cominciò a svilupparsi negli anni quaranta nella prima Unione Sovietica.Fu proprio lì che per la prima volta che lo spirito dello sport fu combinato con la sensibile arte del balletto classico. I primi anni appartennero ai Sovietici, una schiacciante dominazione che solo gli ardenti danzatori bulgari sapevano come sfidare.
Attrezzi
La fune, simile a quella che usano i bambini per saltare, manca di manipole all'estremità che vengono sostituite da due piccoli nodi. al centro ha un piccolo rinforzo per aumentare il peso e calibrarla. non esiste un peso fisso per questo attrezzo dal momento che la lunghezza non è precisata ma deve essere proporzionata all'altezza dell'allievo. per sapere all'incirca quale sia la lunghezza ottimale si fa passare la fune sotto i piedi e le due estremita dovrebbero arrivare all'altezza delle ascelle. la fune deve essere di canapa o cotone.
la fune durante l'esercizio deve mantenersi sempre distesa e questi devono susseguirsi senza interruzione in modo che l'attrezzo sia sempre in azione. gli impulsi che determinano i vari movimenti devono essere proporzionati alla velocità ed ampiezza di eseguzione per vincere la forza di gravità che tenderebbe a far abbassare o afflosciare la fune. La fune può essere tenuta alle estremità, al centro, raddoppiata, quadruplicata, con una o due mani e con una mano ad una estremità
gli esercizi di base sono:
a)SALTELLI E SALTI
b)CONDUZIONE
c)OSCILLAZIONE
d)CIRCONDUZIONE
e)VELA
f) CONTROVELA
g)GIRO
h) LANCIO

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