Finanza pubblica

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Testo

LA FINANZA PUBBLICA:
i soggetti che agiscono in un sistema economico vengono distinti in gruppi che costituiscono gli operatori del sistema. Essi sono: FAMIGLIE, IMPRESE, STATO , RESTO DEL MONDO.
L’attività realizzata dagli operatori economici si distingue in privata e pubblica.
Il settore privato. È caratterizzato da decisioni individuali , effettuate per soddisfare obiettivi di singoli. Es… un consumatore acquista un bene per soddisfare un bisogno mediante il consumo del bene stesso; un soggetto effettua risparmi per garantire il futuro per se è per la sua famiglia.
Il settore pubblico. È invece caratterizzato , da decisioni collettive , finalizzate al raggiungimento di obiettivi di interesse pubblico .
Gli elementi costitutivi dell’economia pubblica.
Per poter funzionare il settore pubblico deve disporre di una serie di elementi, organizzati in vista di determinato obiettivi.
L’attività che lo stato e gli altri enti pubblici svolgono per raggiungere i loro fini presuppone l’esistenza di un sistema finanziario, che è costituito da:
- soggetti attivi dell’attività finanziaria (regione, province, comuni
- soggetti passivi dell’attività finanziaria
- beni economici di proprietà pubblica (che comprendono: 1)i fattori produttivi (terreni, fabbricati,fonti di energia) 2)gli altri beni economici(arredamenti, aeromobili, quadri delle pinacoteche) 3)il denaro delle casse pubbliche
i bisogni pubblici
l’economia pubblica, studia l’attività finanziaria degli enti pubblici, in particolare dello stato. Tale attività ha lo scopo primario di ottenere i mezzi indispensabili per far fronte alle spese pubbliche in vista del soddisfacimento dei bisogni pubblici.
I bisogni si distinguono in: privati e pubblici. I primi sono avvertiti singolarmente dall’individuo (nutrimento, vestiario, abitazione) i secondi sono avvertiti dai singoli, ma in quanto membri di una collettività( difesa, giustizia, ordine pubblico)
Quindi si può dedurre che sono pubblici i bisogni sentiti da tanti cittadini, che sono soddisfatti dallo stato o da altri enti pubblici; sono privati i bisogni soddisfatti direttamente dai singoli cittadini o dalle organizzazioni private.
I servizi pubblici
i beni prodotti dallo stato al fine di soddisfare i bisogni pubblici vengono chiamati servizi pubblici.
Classificazione dei servizi pubblici:
- servizi pubblici divisibili, quando i servizi sono goduti da singoli soggetti, in quanto sono cosi in grado di valutare economicamente il loro vantaggio (es. servizio postale, ferroviario)
- servizi pubblici indivisibili, quando i servizi sono prestati all’intera collettività,(es. la difesa dello stato)
- servizi pubblici parzialmente divisibili, se soddisfanoin parte divisibili e in parte non, un esempio è l’istruzione superiore: infatti chi ne beneficia, ottiene un vantaggio che è determinabile; ma non inferiore è il beneficio che la collettività ne trae, in quanto essa potrà contare su professionisti preparati.
Il diritto finanziario
È formato dall’insieme delle norme giuridiche che disciplinano le entrate e le spese dello stato e degli altri enti pubblici. Comprende.
- diritto costituzionale (norme della costituzione relative all’attività finanziaria)
- diritto amministrativo (disciplina la contabilità pubblica)
- diritto tributario (regola i rapporti giuridici)
La finanza neutrale
Il problema principale che ha sempre preoccupati gli studiosi di economia pubblica è quello delle dimensioni che il settore pubblico deve occupare rispetto al resto dell’economia, cioè la quantità e la qualità di beni e servizi pubblici che lo stato deve offrire alla comunità.
Una teoria della scuola classica:
la prima costruzione organica dei compiti della finanza pubblica è stata operata dalla scuola classica, sviluppatasi in Inghilterra nell’ultimo quarto del secolo ‘700. secondo gli esponenti di questa scuola (A. SMITH, RICARDO, MILL) il mercato di libera concorrenza raggiunge automaticamente la piena occupazione dei fattori produttivi. Gli esponenti sostenevano anche che lo stato non doveva sostituirsi ai privati nella vita economica, ma limitarsi a predisporre i servizi pubblici essenziali.
Le critiche della scuola socialista.
La finanza neutrale entra in crisi dopo la metà del’700 a seguito degli attacchi sferrati dai pensatori della scuola socialista, i quali osservarono che l’astensione dello stato alle vicende pubbliche favorisce le classi sociali pù forti, a danno dei lavoratori e del proletariato in generale.
La finanza della riforma sociale
Nella seconda metà dell’800 di diffonde l’idea che ha come compito primario dello stato di realizzare della giustizia sociale, intesa come situazione volta a ridurre al minimo la distribuzione della ricchezza.
Per ridurre le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza vengono suggeriti:
- il passaggio dall’imposta proporzionale a quella progressiva
- la riforma del sistema successorio
perché, l’imposta è proporzionale se aumenta nella esatta proporzione della materia imponibile , è progressiva se aumenta in misura più che proporzionale rispetta alla materia imponibile.
Quindi lo stato può realizzare una distribuzione più giusta se utilizza l’entrata delle imposte operndi interventi in campo sociale a vantaggio dei ceto meno abbienti.
La finanza congiunturale
La crisi del 1929- 1932, originatasi negli stati uniti e poi propagatasi negli altri stati d’europa scosse la convinzione dell’esistenza di meccanismi automatici per l’assicurarsi del pieno impiego dei fattori produttivi.
Lo stato, secondo la teoria dei sostenitori della finanza congiunturale deve intervenire per attenuare l’ampiezza del ciclo, combattendo la disoccupazione congiunturale
La politica anticiclica
i danni provocati dalla depressione economica hanno spinto i governi ad adottare una politica anticiclica, consistente in un insieme di strumenti idonei ad attenuare le onde del ciclo economico. Secondo la finanza congiunturale , lo stato deve svolgere un’azione anticiclica: nella fase espansiva è necessario che lo stato realizzi entrate superiori alle spese, mentre nella fase di depressione lo stato deve sopportare anche grandi disavanzi per finanziare la spesa pubblica, in modo da compensare la spesa privata insufficiente

la finanza funzionale
la politica fiscale suggerita da keynes, è largamente adottata da gran parte delle nazioni da dopo la II guerra mondiale. Per combattere l’equilibrio di sottoccupazione, keynes sostienila necessità di un attivo intervento pubblico dello usato, anche se ciò comporta un deficit di bilancio(deficit spenning) che può durare nel tempo, fino a quando non si raggiunge la piena occupazione dei fattori produttivi. .
la spesa pubblica deve essere finalizzata alla costituzione delle infrastrutture , per migliorare la produttività globale del sistema.
Un’alrto obiettivo era quello dello sviluppo del reddito nazionale, e una sua più equa ripartizione fra le classi sociali.
L’ampio ricorso al deficit di bilancio ha avuto però conseguenze molto negative, per l’enorme accumulo di debito pubblico.
La finanza delle scelte pubbliche
contro la crescita del debito pubblico, ha preso una netta posizione la scuola delle scelte pubbliche , sviluppatasi nell’università di virginia attorno a james buchanan . questa scuola, analizza i meccanismi di decisione alla formazione delle scelte pubbliche nei paesi democratici. Il nucleo centrale di questa suola resta la convinzione che il settore pubblico abbia raggiunto dimensioni troppo grandi , pericolose per la difesa delle libertà individuali; occorre quindi un nuovo “patto sociale” fra i cittadini, che consenta la riduzione dell’intervento pubblico e una redefinizione dei diritti individuali.
Gli obiettivi della finanza pubblica
La finanza pubblica, ha lo scopo concreto di prelievo tributario e la conseguente erogazione della spesa.
La politica fiscale consiste principalmente nella manovra del bilancio pubblico, attraverso le sue fondamentali componenti(spese ed entrate) allo scopo di raggiungere obiettivi. Tale obiettivi sono:
- finanziamento dei servizi pubblici (reperire le risorse necessarie al soddisfacimento di bisogni pubblici)
- pieno impiego delle risorse produttive, soprattutto del lavoro(considerato come soggetto dell’economia)
- equa distribuzione del reddito fra i cittadini(esso si realizza quando vengono eliminate le differenze personali e territoriali )
- stabilità monetaria e valutaria(consiste nella difesa del poter di acquisto della moneta e del suo valore nei controlli con l’estero9
- sviluppo del reddito nel tempo (un aumento del reddito indica un miglioramento nel settore privato e pubblico)
nascita, sviluppo e crisi dello stato sociale
lo stato sociale è nato per esigenza del popolo è detto anche stato del benessere o walfare state, garantisce a tutti i cittadini un minimo di reddito e il soddisfacimento dei beni primari come l’alimentazione, la salute, la casa,. Ha avuto la sua prima apparizione in Inghilterra con il piano beveridge.gli obiettivi dello usato sociale sono tuttavia costosi, soprattutto se si estende la sicurezza globale di tutti i cittadini.occorrono interventi mirati a proteggere principalmente chi ha effettivamente bisogno.

La spesa pubblica
La spesa pubblica è costituita dall’insieme di erogazioni di denaro effettuate dallo stao e dagli altri enti pubblici per soddisfare i bisogni della collettività. Il problema della spesa pubblica nei nostri giorni e assai importante, per l’influenza che esercita sia sul livello della nazione, sia sulle sua distribuzione fra le classi sociali.
Il valore totale delle spese sostenute dallo stato prende il nome di fabbisogno finanziario
Classificazione delle spese pubbliche:
le spese pubbliche possono essere variamente classificate
- in base all’ente che effettua la spesa si hanno spese statali e spese locali: le prime sono sostenute dallo usato , le seconde dagli enti pubblici territoriali (regioni, province, comuni). A seconda del loro scopo , le spese pubbliche si distinguono in spese di governo e spese di esercizio. Le spese di governo sono relative al soddisfacimento di bisogni pubblici, e vengono raggruppate in tre categorie:
- 1) spese per l’organizzazione dello stato (camere, capo dello stato, miniostri, corte costituzionale)
- 2) spese per la sicurezza interna ed esterna (rgani di polizia e difesa)
- 3) spese per le altre funzioni pubbliche (giustizia, sanità, istruzione)
Le spese di esercizio riguardano il conseguimento e la gestione delle entrate(riscossione dei tributi, oneri finanziari)
In base al loro ripetersi nel tempo le spese pubbliche si dividono in ordinarie e straordinarie. Le prime vengono sostenute in ogni esercizio finanziario(stipendi dei dipendenti pubblici, interessi del debito pubblico). Le spese straordinarie sono sostenute in relazione ad eventi straordinari (inondazioni, terremoti).
Riguardo alle norme giuridiche le spese pubbliche si dividonoin obbligatorie, facoltative le prime lo stato deve obbligatoriamente sostenerle le seconde invece, a secondo del giudizio di opportunità politica ed economica del governo in carica.
In relazione alla loro destinazione economica, le spese si dividono in spese correnti e spese di investimento. Le spese correnti riguardano la produzione di servizi pubblici. Le spese di investimento riguardano invece la produzione
Sotto il profilo degli effetti economici, le spese pubbliche si distinguono in spese produttive e spese redistributive. Le prime consistono in pagamenti effettuati a determinati soggetti, in relazione ai beni e eservizi offerti. Le spese redistributive riguardano invece i trasferimenti di denaro effettuati dallo stato agli enti pubblici(pensioni di invalidità, assicurazioni contro infortuni,)
Effetti economici delle spese redistributive
Le spese redistributive, trasferendo risorse ai gruppi sociali più poveri , caratterizzati da alta propensione al consumo, aumentano la domanda globale
Il federalismo fiscale:
il federalismo fiscale riguarda la ripartizione della spesa fra lo stato centrale ed enti locali: il primo deve fornire solo i servizi i cui benefici ricadono sull’intera collettività , mentre i secondi provvedono ai servizi utilizzati nelle proprie aree territoriali. Secondo il federalismo fiscale i servizi pubblici che rispondono a bisogni di un territorio devono essere finanziati dai cittadini che lo abitano.
Il controllo efficienza della spesa pubblica
Per giudicare l’efficienza della spesa pubblica è stato elaborato l’analisi costi benefici, che consiste nel confrontare costi e ricavi di ogni progetto , in modo da garantire il miglio risultato.

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