2. Gli attributi e i modi
La sostanza divina costituisce ogni cosa, sia il pensato (l'anima, res cogitans) che la natura (il corpo, res extensa). L'essenza di Dio si esprime sia come pensiero che come estensione, questi due aspetti diversi della sostanza divina, che rimane sempre uguale a se stessa, sono chiamate da Spinoza attributi. Ogni aspe
Filosofia
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Pascal pone i problemi in termini di scommessa. Se mettessimo in palio la nostra condotta virtuosa, qui sulla terra, avremmo davanti due possibilità: se Dio esiste avremo vinto la beatitudine eterna, se non esiste avremo perso i piaceri mondani. In questo caso, secondo Pascal, la scomessa è vantaggiosa, in quanto meteremmo in palio comunque un bene fini
-dall'evidenza-->facciamo riferimento alla chiarezza e alla distinzione.L'evidenza si connota trasparente al pensiero.Distinzione-->separata dalla altre.Chiarezza-->limpida.
Il principio dlel'evidenza si avvale dell'intuizione e della deduzione.
Intuizione=trasparenza delle idee alla mente. Deduzione=si avvale di + passaggi.~~~
Troppi errori, ad esempio, erano stati commessi da Aristotele e dai suoi successori in ambito fisico-cosmologico, come attestano scienziati moderni quali Copernico, Keplero, Galileo e Newton, si impose quindi la necessità di iniziare una critica della stessa filosofia, per accertare quali fossero stati gli errori di metodo che portarono alla formulazion
Tanto le idee quanto le impressioni possono essere semplici o complesse: quelle semplici sono le rappresentazioni che riguardano un aspetto semplice e immediatamente percepibile della realtà, le sue qualità primarie; quelle complesse sono le rappresentazioni che elaborano e uniscono più rappresentazioni semplici.
Esempio: L'idea di un limone è una r
Il motto dei pluralisti era nulla si crea e tutto si trasforma: la materia che forma tutte le cose è da sempre presente nell'universo ed è indistruttibile, non può essere generata e nemmeno distrutta (il concetto rimanda alle qualità all'essere parmendieo), l'universo è un sistema chiuso, ovvero tutto ciò che l'universo contiene non cresce e non decresc
Feuerbach parte da posizioni idealiste quando afferma che effettivamente la coscienza dell'uomo è infinita, ma critica Hegel quando identifica questa infinità dell'intelletto all'infinità di Dio. In realtà, Feuerbach sostiene, e questo è il punto centrale della sua filosofia, che solo l'uomo è la realtà, nella sua verità e nella sua totalità. Feuerbach
Nietzsche stesso era consapevole della sua forza dirompente, anzi, essere dirompente era lo scopo principale del suo pensiero, una dirompenza necessaria ad accettare la fine del cristianesimo e di qualsiasi altra struttura consolatoria in nome di una piena accettazione della vita per ciò che è: luogo misterioso e caotico, popolato da energie primordiali
Tale visione del mondo soggetto a un unico principio immanente riprendeva i temi rinascimentali di Bruno attorno alla presenza del divino in ogni cosa ed era l'argomento principale dei circoli romantici tedeschi: il movimento prese il nome di Naturphilosophie (filosofia della natura), la quale contava tra i suoi esponenti anche letterati quali Goethe e