Fichte:
è il fondatore dell'idealismo nella versione etica. Egli, infatti, discutendo la posizione kantiana, verso cui si sente fortemente attratto, giunge al superamento del criticismo, del quale rifiuta la presupposizione di qualcosa di inconoscibile per l'io (o soggetto conoscente). Ritenuta assurda e contraddittoria la kantiana "cosa in sé"
Filosofia
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Fichte muore nel 1814 contagiato dalla moglie di tifo.
L’INFINITA’ DELL’IO:
L’io fichtiano,a differenza dell’io kantiano non è solo gnoseologico,ma è anche metafisico, in quanto oltre ad ordinare la realtà esso la crea. Di conseguenza,proprio per questo motivo l’io di Fichte è infinito.
LA DOTTRINA DELLA SCIENZA:
Opera fondamen
" L'idea di un metodo che contenga princìpi fermi, immutabili e assolutamente vincolanti come guida dell'attività scientifica si imbatte in difficoltà considerevoli quando viene messa a confronto con i risultati della ricerca storica. Troviamo infatti che non c'è una singola norma, per quanto plausibile e per quanto saldamente radicata nell'epistemologi
La filosofia, invece deve per Feuerbach partire dal finito e dal reale, concentrandosi dunque sull’uomo per capire che cosa sia l’uomo: l’uomo è quindi oggetto e fine della ricerca e ciò rende la filosofia di Feuerbach una sorta di umanismo.
Per capire che cosa sia l’uomo, per Feuerbach, è necessario analizzare la religione: in essa infatti l’uomo r
La nuova filosofia di F. si configura come una sorta di umanismo naturalistico poiché fa dell’uomo lo scopo di tutto il suo discorso filosofico. A differenza dei suoi predecessori F. si riferisce all’uomo non come ad un essere fatto di spiritualità o razionalità bensì come ad un essere in “carne e sangue” condizionato dal corpo e dalla sensibilità. L’am
FEUERBACH maggiore esponeste della sinistra hegeliana, si stacca dall’hegelismo perché ritiene che esso dia una visione completamente rovesciata della realtà, in quanto stravolge i rapporti reali tra soggetto e predicato: rende il concreto (l’uomo, il finito) un attributo dell’astratto (Dio, infinito). Es.mette al primo posto il pensiero e dopo il
Per Hegel “la verità della coscienza è l’autocoscienza”: qualcosa non sarebbe presente a me se io, per cui il qualcosa è, mi ignorassi: la coscienza come rapporto a qualcosa è implicitamente autocoscienza. Tuttavia, cerca di mostrare come nella struttura dell’autocoscienza ci sia insieme rinvio ad un’altra coscienza. L’io è insieme coscienza e auto
Dopo la partenza della moglie e del figlioletto, Socrate, che era seduto sul letto, si stropicciò una gamba indolenzita, traendone piacere. E, subito, trasse spunto da questa sensazione, per avviare un ragionamento: " che strana cosa, amici, par che sia quello che che la gente chiama piacere, e che meraviglioso rapporto per natura con quello che sembra
Nella sua opera più famosa, l’ Elogia alla pazzia, Erasmo raffigura il mondo come il luogo in cui raffigura la pazzia. È questa , infatti ,a rendere possibile la vita umana. È il fattore che determina la nascita di tutto:stati,imperi,religioni,tribunali ecc. ed è proprio la pazzia ad affermare che tutto quello che fanno gli uomini è pieno di pazzia. Era