Storia della filosofia

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

ARISTOTELE
Fisica
La fisica aristotelica studia le sostanze in movimento; ci sono quattro tipi fondamentali di movimento: SOSTANZIALE (generazione e corruzione); QUALITATIVO (mutamento o alterazione); QUANTITATIVO (aumento e diminuzione); LOCALE (movimento propriamente detto).Il momento locale si divide a sua volta in tre specie: CIRCOLARE (intorno al centro del mondo); DAL CENTRO (dal mondo verso l’alto) e DALL’ALTO (verso il centro del mondo). Il movimento circolare non ha contrari e quindi diventa immutabile, ingenerabile e incorruttibile. Solo l’ETERE (elemento che costituisce i corpi celesti) si muove circolarmente.
Il movimento dall’alto al basso e viceversa sono propri, invece, dei quattro elementi. Ogni elemento ha nell’universo un proprio LUOGO NATURALE, e il luogo è determinato dal peso degli elementi: al centro c’è la terra perché ha un peso maggiore, poi acqua, aria e fuoco posti intorno come sfere. Il fuoco è la sfera estrema e al di sopra di esso troviamo la sfera celeste cioè la luna.
L’universo formato dall’etere e dalle 4 sfere degli elementi è PERFETTO, UNICO, FINITO ed ETERNO. Allora spiega la perfezione dell’universo con argomenti aprioristici: riprende Pitagora il quale afferma la perfezione del numero 3, e, poiché, l’universo possiede tre dimensioni (profondità, altezza, larghezza) esso è perfetto e poiché è perfetto deve essere assolutamente finito, al contrario non sarebbe incompiuto.
Non esiste lo SPAZIO VUOTO, poiché la superficie della terra è come la superficie di un corpo. Ciò che tutto contiene è l’universo e l di là di quello non esiste niente.
Il TEMPO si definisce con il concetto di divenire.
Poiché il mondo non ha mai avuto inizio e mai avrà fine esso è ETERNO.
L’ANIMA è oggetto della fisica poiché FORMA INCORPOREA DELLA MATERIA. Essa è: atto primo di un corpo ce ha la vita in potenza. L’anima ha tre funzioni: VEGETATIVA (potenza riproduttiva e nutritiva, tutti gli esseri viventi a partire dalle piante); SENSITIVA ( movimento, animali e uomo); INTELLETTIVA (uomo).
Secondo Aristotele i sensi sono sei, il sesto è il SENSO COMUNE. Questo si distingue dall’IMMAGINZIONE, che è la capacità di produrre, evocare o combinare immagini: l’immagine è una sorta di traccia o memoria lasciata nell’anima dalla sensazione. Grazie all’INTELLETTO l’universale può venire alla luce, infatti, questo è pura capacità. L’INTELLETTO ATTUALE è una facoltà che contiene in atto tutte le verità e gli intelligibili. INTELLETTO ATTIVO non muore e dura in eterno. INTELLETTO PASSIVO si corrompe e senza esso non si può pensare nulla.
Etica
Secondo Aristotele il bene e il fine coincidono, infatti ogni nostra azione è compiuta con un fine che è sempre positivo; però esistono alcuni fini che non sono supremi per esempio la ricchezza e il potere, infatti questi si desiderano per i piaceri che possono dare. Però esiste un fine che è desiderato per se stesso, Il bene sommo: la FELICITÀ che è l’oggetto primo della ricerca della scienza politica. Poiché l’uomo è l’unico essere che ha l’uso della ragione, quindi raggiungerà la felicità con la ragione e quindi con la virtù.
Il piacere accompagna e perfeziona qualsiasi attività umana.
Esistono due tipi di ragione fondamentale: quella dianoetica cioè quella intellettiva che consiste nell’esercizio della ragione; l’altra è detta etica che consiste nel dominio della ragione sugli impulsi sensibili.
Il giusto mezzo esclude i due estremi viziosi, ogni suo aspetto costituisce la virtù etica:
- Coraggio, giusto mezzo tra temerarietà e viltà;
- Temperanza, giusto mezzo fra intemperanza e insensibilità;
- Liberalità, giusto mezzo tra avarizia e prodigalità;
- Magnaminità, giusto mezzo tra vanità e umiltà,
- Mansuetudine, giusto mezzo irascibilità e indolenza.
La principale virtù etica è la GIUSTIZIA, poiché un uomo che rispetta tutte le leggi è un uomo interamente virtuoso. Esistono due tipi di giustizia:
- Giustizia Distributiva: presiede alla distribuzione di onori, beni o denaro in una stessa comunità. I beni vanno distribuiti in base ai meriti che qualcuno ha.
- Giustizia commutativa: mira a pareggiare i vantaggi e gli svantaggi; la pena inflitta al reo deve essere proporzionata al danno.
Sulla giustizia si basa il DIRITTO:
- Diritto privato
- Diritto pubblico
1) Legittimo, stabilito in ogni stato
2) Naturale, conserva il proprio valore da per tutto, anche se non è sancito da leggi.
La virtù dianoetica è l’esercizio della ragione e si divide in:
- Arte: riproduce gli oggetti;
- Saggezza: dirige il comportamento;
- Intelligenza: coglie i primi principi;
- Scienza: deduce dai principi ed effettua le dimostrazioni;
- Sapienza: conosce i principi e le dimostrazioni e studia le realtà più alte e sublimi.
Politica
Ricerca la costituzione adatta a tutte le città. Secondo lui esistono 3 tipi di costituzione:
- Monarchia, governo di uno solo
- Aristocrazia, governo dei migliori
- Politia, governo della moltitudine.
Quando una costituzione guarda solo al proprio interesse anziché a quello del popolo queste si trasformano in:
- Tirannia, interesse del monarca;
- Oligarchia, ai migliori si sostituiscono i più abbietti;
- Democrazia, vantaggio dei meno abbieti.
La politia è una via di mezzo fra oligarchia e democrazia, infatti governano molte persone che però non sono povere. È necessario che governino gli anziani, che i cittadini siano intelligenti, che il territorio sia favorevole, e che ci sia un giusto numero di cittadini.
STOICISMO
Scuola stoica
Il fondatore fu Zenone. Gli stoici ammettono il suicidio perché, secondo loro, se nella vita si riesce a trovare la virtù ci si deve dimettere da essa. Secondo questa dottrina la virtù e la filosofia coincidono: il fine della filosofia era di arrivare la sapienza (scienza delle cose umane e divine) ma l’unica arte per raggiungere essa è la virtù.
Virtù:
- Razionale
- Naturale
- Morale
Filosofia:
- Fisica
- Etica
- Logica
Logica
La logica è la dottrina dei logoi, discorsi.
Logica:
- Retorica, scienza dei discorsi
- Dialettica, scienza dei discorsi divisi in domanda e risposta.
1) Grammatica: tratta delle parole
2) Logica in senso proprio: tratta le nozioni significative.
Il criteri della verità e la rappresentazione catalettica, cioè l’atto dell’intelletto che afferra o comprende un oggetto, o come l’azione dell’oggetto che imprime la rappresentazione sull’intelletto.
Gli stoici credono che tutta la conoscenza derivi dai sensi, infatti l’anima è tabula rasa dove vengono registrate le rappresentazioni sensibili. Con l’accumularsi di queste rappresentazioni sensibili si viene a creare l’anticipazione:
- Naturale: prodotto dell’accumulazione di rappresentazioni
- Artificiale: prodotto artificialmente attraverso l’istruzione e il ragionamento.
Le anticipazioni più generali sono:
- Soggetto
- Qualità
- Modo d’essere
- Relazione
La dottrina del significato spiega che il concetto è un segno che significa le cose, per esempio il concetto uomo è legato a più cose.
Segno:
- Parola, il significante
- Immagine, il significato
- Oggetto reale, la cosa che è significata
Fisica
Il concetto fondamentale è quello di un ordine immutabile, razionale, perfetto e necessario e tutto questo è Dio, essi sono panteisti poiché Dio è in tutto.
Principi:
- Passivo, la materia
- Attivo, la ragione cioè Dio.
1) Tutto è corpo. Solo 4 cose sono incorporee: significato, vuoto, luogo e tempo.
Hanno una visione ciclica del mondo, cioè ogni volta che gli stri tornano allo stesso segno e nella stessa posizione tutto viene distrutto e poi rigenerato all’infinito.
Il DESTINO è la legge necessaria che regge le cose, è la concatenazione necessaria che tale ordine pone tra tutti gli esseri e quindi tra il passato e il futuro.
DESTINO=PROVVIDENZA=RAGIONE=DIO.
Etica
Ogni essere tende a stare in armonia con tutto quello che lo circonda perché ci sono l’istinto ( conservazione e nutrimento) e la ragione (riflettere prima di agire). Il fine dell’uomo è infatti l’accordo con se stesso. Vivere secondo natura per l’uomo equivale al vivere seguendo ragione cioè non abbandonandosi solo ed esclusivamente all’istinto.
Dovere:
- Retto, solo dei sapienti, richiede moltissimo impegno;
- Intermedio, per tutti, si può realizzare ance solo con una buona indole e una certa istruzione.
Il dovere non è il bene, infatti un dovere diviene virtù solo quando diviene parte costante e solo il dovere può avere la virtù.
Non c’è via di mezzo fra virtù e vizio.
Ci sono le cose indifferenti:
- Da scegliere, i valori (vita, salute, piacere)
- Da respingere, i disvalori
Non credono nelle emozioni;
- Brama dei beni futuri
- Letizia dei beni presenti
- Timore dei mali futuri
- Afflizione dei mali presenti.
EPICUREISMO
Epicuro
Epicureo era considerato una divinità.
La filosofia per loro è l’unico mezzo per raggiungere la felicità che serve per dare all’uomo una quadruplice farmaco :
- Liberare l’uomo dal timore degli dei
- Liberare gli uomini dal timore della morte, quando ci siamo noi non c’è la morte quando c’è la morte non ci siamo noi.
- Dimostrare la facile raggiungibilità del piacere stesso
- Dimostrare la brevità e la provvisorietà del dolore.
Filosofia:
- Canonica
- Fisica
- Etica
Canonica
La canonica è la teoria della conoscenza, il canone è una regola che orienta l’uomo verso la felicità.
Le sensazioni sono prodotte da flussi di atomi che producono immagini.
Dalle sensazioni ripetute derivano le rappresentazioni generiche (anticipazioni); i concetti servono infatti per anticipare le sensazioni future.
Fisica
Non esiste un Dio, per spiegare il mondo usano le leggi che regolano il moto degli atomi. Credono nel CLINAMEN, cioè la deviazione causale degli atomi dalla loro traiettoria rettilinea. Però esistono le divinità che hanno forma umana, abitano spazi vuoti fra mondo e mondo, non hanno obblighi e per questo non si interessano degli uomini, si onorano non per timore ma per ammirare la loro eccellenza.. l’anima è formata da particelle corporee che sono presenti in tutto il corpo come un soffio caldo. La morte consiste nella cessazione delle sensazioni e quindi non bisogna averne paura.
Etica

La felice consiste nel piacere; il piacere è:
- Stabile, privazione del dolore;
1) Atarassia assenza di turbamento nell’uomo
2) Aponia assenza del dolore nel corpo
- In movimento, gioia e letizia.
I bisogni sono:
- Naturali
- Vani
Solo quelli naturali vanno appagati. Quindi per l’epicureismo non bisogna eliminare il piacere, bensì bisogna calcolare e misurarlo.
SCETTICISMO
Hanno un pensiero molto simile a quello sofista; credono che nessuno può arrivare alla verità ultima di nessun avvenimento. Si dedicano alla distruzione delle altre dottrine. Mettono in discussione la scienza; secondo loro bisogna vivere la quotidianità e descrivere i fatti quando accadono però non si possono formulare teorie perché tutto può cambiare, nulla è assoluto. Per loro i sensi ingannano.
NEOPLATONISMO
Plotino
Platino è il maggiore esponente del neoplatonismo, nasce in Egitto. Il suo scolaro Porfirio riusìrdinò tutte le sue opere in ENNEADI, cioè libri di nove parti ciascuno.
Secondo lui la molteplicità sarebbe impossibile senza l’unità, quindi se la radice dell’essere è l’unità, la radice del mondo è l’Uno.
Uno:
- Infinito, perché la sua potenza non è circoscritta;
- Privo di forma
- Privo di figura
- Non ha spazio nè tempo
- Non può essere definito tramite attributi finiti
- Si può dire di esso solo ciò che non è ( teologia negativa)
Da esso derivano i molti per la SOVRABBONDANZA D’ESSERE, infatti lui involontariamente crea, poiché trabocca e genera.
Nell’emanazionismo Plotino spiega che il mondo esiste slo come effetto della processione divina, i molti esistono come conseguenza necessaria della sovrabbondanza d’essere, Dio esiste al di sopra del mondo e in modo non-corporeo.
L’emanazione si concretizza in una serie di ipostasi:
- Uno stesso, potenza di tutte le cose che da lui si irraggiano;
- Intelletto, che sorge da una contemplazione dell’Uno, sede delle idee (NOUS)
- Anima, contempla l’intelletto con la parte superiore e ordina grazie alle idee la materia
- Materia, non essere e male, intendendo l’assenza del bene e dell’essere.
Il ritorno all’Uno è possibile, l’uomo deve però abbandonare tutte le cose steriori:
- Liberazione dalla dipendenza dal corpo
- Con l’intelligenza e la sapienza l’anima si abitua a operare da sola
- Temperanza si libera dalle passioni
- Coraggio non teme la separazione.
Le vere vie del ritorno sono l’arte (contemplazione della bellezza corporea), l’amore (l’uomo inizia a contemplare la bellezza incorporea) e la filosofia (l’uomo arriva alla fonte della bellezza, l’Uno in sé).
CRISTIANESIMO E FILOSOFIA
Avvento della filosofia cristiana
La filosofia cristiana afferma che nella religione non si può arrivare alla verità prima delle cose, quindi dobbiamo accettare certi concetti religiosi senza porci domande. Però è la religione stessa che accende l’esigenza della ricerca della compressione assoluta. La filosofia cristiana non si pone lo scopo di arrivare a nuove verità bensì di comprendere la verità rivelata da Cristo.
Caratteri e novità del messaggio cristiano
La predicazione di Dio deriva direttamente dalla tradizione ebraica che aveva predetto dovesse arrivare un Messia investito da Dio.
Il regno dei poveri è per i poveri e per coloro che soffrono e hanno molti problemi; questa sofferenza porterà alla ricerca della giustizia che porta direttamente a Dio. Inoltre, Dio è amore e tutti gli uomini devono amare.
Le LETTERE PAOLINE parlano dei capisaldi della religione:
- Dio è conoscibile naturalmente, lo si può conoscere attraverso le proprie opere
- Dottrina del peccato originale e del riscatto attraverso la fede
- Concetto della grazia che salva
- Contrasto fra vita secondo corpo e secondo spirito
- La chiesa è il corpo e i fedeli sono le membra del corpo tutte ben proporzionate
Inoltre troviamo il concetto della vocazione secondo la quale ogni persona ha precise vacazioni che gli vengono concesse da Dio stesso. L’amore rimane la condizione fondamentale di ogni vita cristiana.
Nel Vangelo di Giovanni troviamo per la prima volta del tentativo di comprendere la figura del Maestro attraverso la filosofia. Gesù è il logos. Il Logos è il mediatore fra Dio e mondo e tutto è stato creato attraverso di lui. Inoltre secondo lui dalla vita secondo carne si deve passare a quella secondo spirito cioè spogliata dalla materialità. La vita secondo spirito è la vera vita.
Caratteri della patristica
Implicitamente la cristianità si avvicinò alla filosofia e affermò di continuare la filosofia greca. In questo periodo c’è la ferma convinzione che la filosofia sia inequivocabilmente legata alla religione. Si tentò di interpretare il cristianesimo attraverso concetti filosofici greci e di ricondurre il significato della filosofia al cristianesimo.
I padri della chiesa furono gli scrittori cristiani dell’antichità. Questo periodo è diviso in 3 periodi:
- Difesa del cristianesimo dai suoi avversari
- Formulazione dottrinale delle credenze cristiane
- Rielaborazione e sistemazione delle dottrine già formulate
Apologisti cristiani e gnostici
I primi scrittori filosofici cristiani furono i Padri Apologisti che scrivevano per difendere il cristianesimo dagli attacchi dei pagani e, in alcune lettere, troviamo l’affermazione che solo il cristianesimo è una vera filosofia.
Gli gnostici conferiscono grande importanza alla conoscenza come via di salvezza. La fede veniva considerata come una scelta provvisoria, scelta preparatoria alla conoscenza intellettiva. Inoltre il vangelo prendeva solo ed esclusivamente un valore simbolico.

AGOSTINO
Figura storica
Segue la teoria dell’interiorizzazione della ricerca filosofica come i platonici, ma questi ultimi credevano che solo i saggi potevano farlo invece lui afferma che tutti hanno questa possibilità. I fondamentali concetti teologici si arricchirono di un calore umano e furono utilizzati come elementi di vita interiore. Solo Dio guida la ricerca come:
- Azione: grazia concessa da Dio
- Speculazione: fede nella rivelazione
Troviamo la vittoria dell’uomo di chiesa sul pensatore. In lui il pensatore vive tutto
nella sfera religiosa.
Vita e opere
Nasce nel 354 da padre pagano e madre cristiana. Compie studi classici soprattutto basati sul latino. Conduce una vita sfrenata. Lesse un’opera di Cicerone che lo portò verso la filosofia. In seguito aderì alla setta dei manichei e incominciò ad insegnare retorica. Si trasferì a Roma sperando di poter continuare lì l’insegnamento ma così non fu. Conobbe il vescovo Ambrogio e da lui fu avvicinato alla religione cristiana; naturalmente anche la madre ebbe grande importanza in questo passaggio di pensiero. Ricevette gli ordini minori. Lascia l’insegnamento definitivamente e si reca in una villa con altri amici e parenti e qui parlavano di religiosità, filosofia, retorica. Qui morì la madre di Agostino. Da questo momento sarà in continua ricerca della verità e continuerà la lotta contro l’errore. Nel 430 morì.
Religione e fede

Cercare l’anima significa cercare Dio e ragione e fede sono strettamente legate fra loro: crede ut intelligas intellige ut credas. Cioè per comprendere la filosofia è indispensabile credere e per avere la fede è indispensabile comprendere. Ragione e fede configurano il rapporto fra l’uomo e Dio.
Confutazione dello scetticismo e la teoria dell’illuminazione
Agostino per andare contro lo scetticismo afferma che non è possibile dubitare e ingannarsi su tutto. Il dubbio presuppone, infatti, un rapporto dell’uomo con la verità. Però, l’uomo non è la verità ma è nella verità. La verità non può che essere Dio poiché immutabile, perfetta e possiede totalmente se medesima.
TEORIA DELL’ILLUMINAZIONE: L’uomo riceve da Dio la verità. Agostino si rifà a Platone però con una differenza: per Platone la verità deriva dalle idee mentre Agostino la fa risalire a Dio. La verità non è la ragione, cioè l’uomo, ma la legge della ragione. La verità non sta nelle cose ma nell’uomo che le giudica. Rinchiudersi nella propria interiorità significa aprirsi a Dio e alla Verità.
Dio come Essere,Verità e Amore
Dio è amore quindi se si ama l’amore si ama anche Dio. Quindi l’uomo non può non amare Dio se non ama l’altro uomo.
Dio si rivela come Verità solo a chi la cerca come si offre come Amore solo a chi ama.
È impossibile cercare Dio senza sprofondare nella propria interiorità. Per riconoscere Dio l’uomo deve cercare se stesso.
Struttura trinitaria dell’uomo e il peccato
L’uomo è, conosce e ama poiché Dio è ESSERE,INTELLIGENZA e AMORE.
Uomo composto da tre facoltà: memoria, intelligenza e volontà/amore.
Quindi l’uomo può ricercare Dio grazie alla sua struttura interiore; infatti, l’uomo può cercare e rapportarsi con Dio.
Il peccato non è una realizzazione ma una defezione.
Il problema della creazione e del tempo
In Dio nulla è passato e nulla è futuro poiché il suo essere è immutabile.
Non si possono misurare né passato né futuro né presente, poiché il primo non è più, il secondo non è ancora e il terzo è un istante che trapassa subito, però conserviamo il passato attraverso la memoria e le cose presenti attraverso l’attenzione.
Politica contro il manicheismo e il problema del male
Il manicheismo ammetteva due principi il Male e il Bene in eterna lotta fra loro però della stessa forza. In un primo momento Agostino appoggiò questo pensiero ma, poi, lo abbandonò ritenendolo insostenibile, poiché presupponendo un eterno conflitto fra Bene e Male si metteva in dubbio l’esistenza di Dio. Quindi, se vi è Dio perché dovrebbe esserci il male? Il male è creato dalla materia primordiale di cui è fatto il mondo. Quindi il male è una forma di non-essere.
Essere e bene coincidono quindi il male non può avere una propria realtà.
Dio non crea il male, perché sennò creerebbe il non-essere, ma solo il bene; il male è una defezione o carenza del bene.
I mali fisici (malattie, sofferenze, ecc…) sono effetti del peccato originale; il male morale risiede nel peccato, che consiste nella deficienza della volontà che rinuncia a Dio per qualcosa di inferiore.
Polemica contro il pelagianesimo
Il pelagianesimo affermava che non fosse stato Adamo a indebolire la libertà originaria dell’uomo e quindi la sua capacità di fare del bene; il peccato non rende impossibile fare il bene ma solo più difficile; però nessuna ha negato l’uomo la capacità di operare il bene. Secondo Pelagio l’uomo è sempre stato naturalmente capace di operare virtuosamente senza il bisogno del soccorso della grazia. Tutto questo rendeva inutile l’opera redentrice di Cristo, infatti se l’uomo non deve salvarsi a causa del peccato di Adamo non serve che Cristo si sacrifichi per l’uomo e di conseguenza anche la Chiesa conserva da tramite fra l’uomo e Dio.
Di fronte a questa accusa Agostino risponde che con Adama e in Adamo ha peccato tutta l’umanità e formando una massa d’annata che, solo Dio, più perdonare.
Per spiegare la trasmissione del peccato Agostino parla di TRADUCIANISMO nel quale l’anima viene trasmessa di padre in figlio attraverso le generazioni del corpo.
Tutto ciò portò Agostino ad un pessimismo radicale secondo il quale la volontà è libera soltanto se non asservita al vizio e al peccato; il primo libero arbitrio concesso ad Adamo consisteva nel poter non peccare quindi l’individuo può vincere il peccato solo grazie alla grazia divina.
Libertà, grazia e predestinazione: gli spinosi interrogativi sollevati dalla teoria agostiniana della salvezza
La grazia è un fattore determinante o solo concomitante?
- La grazia è determinante, cioè è Dio stesso che, conferendola o non conferendola, determina gli abiti o le disposizioni che renderanno l’uomo giusto e lo porteranno alla salvezza.
- La grazia non è determinante nel senso che la sua concessione da parte di Dio, pur essendo condizione necessaria della salvezza, non determina la salvezza stessa.
La grazia è concessa a tutti indistintamente o solo ad alcuni?
- Dio concede a tutti la grazia sufficiente alla salvezza, pur lasciando a tutti la possibilità di perdersi.
- Dio concede la grazia come dono gratuito concesso solo ad alcune anime.
In Agostino non troviamo una teoria univoca sulla salvezza bensì un insieme di risposte concettuali opposte e contraddittorie.
Il sacco di Roma portò a far crescere l’idea che il paganesimo romano portasse forza così il cristianesimo fu considerato un elemento di debolezza. Contro questo Agostino scrisse LA CITTÀ DI DIO.
Le due città
In quest’opera afferma che l’uomo può vivere secondo la carne o secondo lo spirito. In due città:
- regno della carne o dello spirito: città del diavolo, città degli empi
- regno celeste e di Dio comunità dei giusti
In ogni momento e periodo della storia queste due città non sono mai state divise completamente.
Agostino divide la storia in sei epoche e l’ultima viene divisa in altri tre periodi:
- gli uomini vivono senza leggi e non c’è lotta contro i beno del mondo
- gli uomini vivono senza legge e combattono contro il mondo ma perdono
- il tempo della grazia in cui gli uomini combattono e vincono.
La nuova maniera cristiana di rapportarsi al tempo e agli avvenimenti come base delle successive filosofie della storia
La filosofia cristiana portata avanti da Agostino ebbe dei riscontri su tutta la filosofia futura. Infatti possiamo dire che:
- una sola volta nacque e morì Gesù come è dato morire e vivere una sola volta agli uomini
- dopo il calvario si è aperto un futuro di speranza e salvezza.
Ciò portò che la sostituzione della visione ciclica del tempo con una lineare, inoltre poiché il cristianesimo insiste sul legame che unisce tutti gli uomini perviene all’idea di un’unica storia universale comprendente tutte le genti.

TOMMASO
Vita e opere
- Nacque nel 1225
- Entrò nell’ordine dei domenicani
- Fu mandato a Parigi
- Divenne scolaro di Alberto
- Quando il suo maestro partì lui lo seguì
- Continuò ad andare e tornare a Parigi e in Italia
- A Napoli morì
- Dedicò la sua intera vita all’attività intellettuale
- Morto a circa 48 anni però moltissimi lavori
Ragione e fede
Per arrivare a Dio all’uomo non basta la ricerca filosofica basata sulla ragione; questo perché non è dato a tutti raggiungere determinate verità solo con la ragione, infatti la ragione non può dimostrare quello che è di pertinenza della fede però può servire in tre modi:
- Dimostrando i preamboli della fede (esistenza di Dio)
- Chiarisce tramite analogie e similitudini i misteri della Rivelazione (Trinità)
- Combatte le argomentazioni contrarie alla fede
La religione ha le sue verità proprie, ha principi che sono verissimi poiché gli sono stati dati da Dio stesso. La verità della ragione non può mai venire in contrasto con la verità rivelata.
METAFISICA
Ente essenza ed esistenza (o atto d’essere)
Il pensiero di Tommaso si basa su una filosofia dell’essere.
- Ente ed essenza sono i primi concetti che la mente concepisce.
- L’ente reale è ciò che è presente nella realtà
- L’ente logico è tutto ciò che viene espresso in una proposizione affermativa non è necessario che esista)
- Solo per l’ente reale può esistere l’essenza, cioè ciò che una cosa è e comprende tutto ciò che è espresso nella definizione della cosa ( forma, natura)
- L’esistenza è l’essere o l’atto d’essere, cioè l’atto per cui qualcosa esiste di fatto
- ESSENZA:ESISTENZA=POTENZA=ATTO
- L’essere è di due tipi: Dio(essere per essenza in cui essenza ed esistenza coincidono) Creature(enti che ricevono l’essere da Dio)
- LA CREAZIONE CONSISTE NELL’AGGIUNTA DELL’ESISTENZA ALL’ESSENZA, CIOè NELL’ATTO IN CUI LE ESSENZE PASSANDO DALLA POTENZA ALL’ATTO, ESISTONO REALMENTE.
- Tipi di sostanza: Composte(sinoli di forma e materia) Semplici (forme pure senza materia)

Esempio