Spinoza: dolore della finitezza, nostalgia dell'eterno.

Materie:Tema
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Testo

TEMA DI FILOSOFIA SU SPINOZA

SPINOZA:DOLORE DELLA FINITEZZA, NOSTALGIA DELL’ETERNO.

Parlando di Spinoza, si deve far riferimento proprio alla sua ricerca d’eterno, d’infinito che rappresenta la sua soluzione a proposito del problema della realtà e della finitezza.
Spinosa non si ferma dunque ai beni materiali che peraltro tende a relativizzare in vista di qualcosa di più alto;ma cerca il sommo bene che gli possa dare la felicità, la beatitudine.Questo bene è il senso di infinito,illimitato,eterno,che proprio in spinosa si concretizza con Dio:ovvero il concetto di “Sostanza autosufficiente” che non ha bisogno di altri esseri, che in sé e pre sé si concepisce.
Si può notare ciò anche in come spinosa veda soprattutto il concetto di “modo”:la manifestazione particolare dell’attributo della sostanza.
Ma queste determinazioni particolari sono sempre riferite ad una sostanza infinita in quanto produzione materiale di una materia infinita.
E per queste ragioni io credo che la nostalgia dell’eterno di cui parla spinosa,sia il desiderio di cercare l’infinito proprio perché si vuole arrivare a soddisfare l’animo. Come se il mondo finito non riuscisse a farlo e da qui nascesse proprio anche il dolore verso la finitezza.
questa finitezza è un ostacolo alla conoscenza più alta e alla comprensione di quel ordine geometrico necessario che è la Sostanza stessa.
Se dovessi rispecchiarmi in Spinoza e nel suo pensiero forse non mi troverei in pieno accordo.
Tenendo presente il messaggio ultimo della filosofia spinoziana ovvero: “si deve perseguire l’utile con razionalità e vivere nella migliore maniera possibile, rapportandosi serenamente al Tutto eterno…”, non mi sentirei in grado di rapportare me stessa in modo sereno verso l’infinito e l’eterno.
Poiché rappresentano,per me, lo sconosciuto e non la sostanza che poi si fa ed è parte di tutto.
Quelli che sono i “modi” per Spinoza per me rappresentano le prove della finitezza del mondo.
Sembra che per spinosa l’eterno sia il finito e il finito sia incompleto o solo una parziale visione ;al contrario io credo di sentirmi più attratta da un finito a mio avviso completo che da un eterno ,un infinito di cui non vedo o sento alcuna prova immanente.
Il vero problema spinoziano in cui l’infinito di finitezza mi è difficile da capire poiché non è facile a mio avviso,immaginarsi che qualcosa di atemporale e aspaziale possa trasformarsi e diventare tangibile.

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