Sigmund Freud: "sogno e occultismo"

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Testo

RELAZIONE DEL LIBRO “SOGNO E OCCULTISMO” DI SIGMUND FREUD

BREVE BIOGRAFIA

Sigmund Freud nacque il 6 Maggio 1856 a Freiberg, in Moravia, in una famiglia di origine ebraica. Dopo aver abbandonato la facoltà di scienze per motivi economici, nel 1881 si laureò in medicina a Vienna e si dedicò per molto tempo alla ricerca teorica nel campo dell'anatomia e della fisiologia del sistema nervoso. In seguito abbandonò lo studio teorico e cominciò a dedicarsi all'esercizio pratico della neuropsichiatria, venendo a conoscenza dell'ipnosi come metodo di cura per le psiconevrosi.
L’interesse di Freud per tale materia divenne vivissimo tantochè, grazie ad una borsa di studio, si recò in Francia per collaborare con Charcot, il più grande neurologo europeo di quei tempi.
Egli, infatti, faceva largo uso dell'ipnosi per la cura delle nevrosi e dell'isteria. Tornato a Vienna,dopo essersi reso conto della scarsa efficacia terapeutica delle cure di Charcot, si avvicinò alle tesi di Joseph Breuer, che utilizzava l'ipnosi in modo quasi antitetico a quello dello studioso francese.
Con Beuer, Freud instaurò una collaborazione, durata fino al 1895, dalla quale egli ricavò numerose acquisizioni, tuttora essenziali per la terapia dell’ipnosi, che vennero raccolte nell’opera “Studi dell’isteria” del 1895.
Alla base di queste acquisizioni vi era il tentativo dei 2 studiosi di 'sbloccare' la psiche del paziente tramite la rievocazione di un fatto biografico del suo passato di cui lo stesso non aveva ricordi.
Nel tentativo di interpretare questi eventi passati "rimossi" dalla coscienza, Freud si staccò dall’ipnosi, elaborando teorie indipendenti che portarono alla classificazione della psiche in inconscio, preconscio e coscienza, oltre ad un’ulteriore divisione in entità quali l’es, l’io e il super-io.
Freud si avvalse di tecniche innovative quali le associazioni libere, formulò in modo nuovo la tecnica per l'interpretazione dei sogni e, allo scopo di tentare una sorta di verifica delle sue teorie, si dedicò per quasi tutta la vita
all'autoanalisi.
Nel 1902, in collaborazione con Bleuler, Eitington e Jung, pubblicò la prima rivista di studi comuni, e pochi anni dopo, nel 1910, fondò l’Associazione Ufficiale degli psicoanalisti.Il suo lavoro gettò le basi della psicoanalisi, e, dopo le iniziali difficoltà, ottenne il riconoscimento accademico (Freud fu infatti professore all'Università di Vienna dal 1920).
Nel 1923 freud avvertì i primi sintomi di un male mortale: un cancro alla mascella. Sostenuto dall’amata figlia Anna, nonostante tutto, egli continuò il suo lavoro di scrittore e analista rifiutando ogni genere di cura.
Nel 1938, Sigmund Freud fu costretto ad abbandonare Vienna a causa delle persecuzioni antisemite e si rifugiò a Londra, dove morì il 23 settembre del 1939.
La bibliografia di Freud è amplissima ed quindi possibile citare soltanto le sue opere maggiori come Studi sull’isteria (1895), L’interpretazione dei sogni (1900), Psicopatologia della vita quotidiana (1901), Tre saggi sulla sessualità (!905), Totem e tabù (1913).

SOGNO E OCCULTISMO (SCRITTI 1921-32)

STRUTTURA DELL’OPERA E ANALISI

L’opera è suddivisa in 4 capitoli ognuno concernente l’analisi del sogno nei suoi aspetti occulti come il sogno telepatico o quello profetico.
Freud afferma con chiarezza che egli è molto scettico di fronte ai fenomeni soprannaturali ma allo stesso tempo il suo atteggiamento divenne positivamente diverso nei confronti dell’occultismo, in particolare verso la telepatia.
Considerati, negli scritti fino al 1910, come proiezioni nel mondo esterno di fattori inconsci, essi finiranno con l’ottenere da parte di Freud, influenzato dalle esperienze condotte da Jung e Ferenczi, un sempre più ampio riconoscimento.
In particolare egli venne molto influenzato dagli studi di quest’ultimo.
L’incontro tra Freud e Ferenczi avvenne nel 1906/07: è stato Ferenczi, interessato ai meccanismi psichici inconsci che possono essere attivati nei medium, a introdurre Freud nel dibattito sull’occultismo.
Solo però nel 1921, colpito dalla lettera di un’opera di Stekel sul sogno telepatico apparsa nel 1920, egli decide di approdare allo studio dei fenomeni occulti, data anche la spinta di un conteso culturale nel quale l’interesse per la telepatia e i fenomeni dello spiritismo era sempre più crescente.
Nel primo capitolo di questo saggio “Psicoanalisi e telepatia”, datato 1921, egli afferma che questo interesse sia dovuto ad una perdita di valori indotta dalla prima guerra mondiale e rappresenta un “tentativo di compensazione volto a trasporre in una sfera diversa, ultraterrena, le gioie della vita che su questa terrea hanno perduto il loro fascino” (ved.pag.18)
A queste parole è ben chiaro che il suo atteggiamento personale rispetto ai fenomeni occulti continui ad essere riluttante ma nonostante questo egli è deciso a non evitarli.
Dall’analisi degli episodi e da certe profezie non avverate, Freud è indotto ad accreditare l’ipotesi della lettura del pensiero, cioè della trasmissione a un’altra persona di un’ intenso desiderio dettato dall’inconscio.
A questo proposito citerò un’ esempio esposto nel saggio e contenuta nella prima parte “Psicanalisi e telepatia”
Qualche anno prima della guerra si recò in analisi da Freud un ragazzo che si lamentava di non ricordare niente della sua vita e di aver perso ogni interesse.
Freud riuscì a rievocare i suoi ricordi e venne alla luce che il suo crollo era la conseguenza di un grande sforzo di autocontrollo.
Il ragazzo era infatti legato da un grande amore per sua sorella, sposata con un uomo, grazie al suo aiuto.
Questo ragazzo dopo essere guarito si rivolse ad una indovina che si limitava a chiedere una data per formulare la sua profezia.
Senza che questa lo sapesse egli le fornì la data di nascita del cognato e l’indovina affermò che quest’uomo sarebbe morto per un’avvelenamento da gamberi o da ostriche.
L’uomo ne rimase molto affascinato poiché, anche non morì, pochi mesi dopo, il cognato, goloso di gamberi, rischiò realmente la morte per un’avvelenamento da gamberi.
Freud afferma che la donna non poteva essere a conoscenza di tale avvenimento mentre il ragazzo si e che quindi questa conoscenza si sia traslata da lui all’indovina attraverso la trasmissione del pensiero.
Freud in sostanza afferma che la profezia non è altro che la ricezione di un desiderio inconsciamente voluto da una persona.
Per concludere questo capitolo Freud conclude che la psicoanalisi può essere utile per lo studio della telepatia, poiché attraverso le sue interpretazioni si possono rendere più comprensibili certi aspetti oscuri dei fenomeni telepatici.
Parlando della seconda sezione “Sogno e telepatia”, datata anch’essa 1921,
citerò le parole stesse dell’autore.
Freud riteneva che “la telepatia non ha nulla a che fare con l’essenza del sogno, e che dunque non può in alcun modo approfondire la comprensione analitica del sogno” (vedere pag. 62)
Come è arrivato a tale conclusione?
E’ mio dovere premettere che Freud parte già inizialmente molto prevenuto di fronte a questi fenomeni, in quanto nella sua vita non ha mai avuto esperienze di sogni telepatici.

Nel primo capitolo “Psicoanalisi e telepatia”, datato 1921, Freud ci premette che l’interpretazione dei sogni telepatici è univocamente collegata alla psicoanalisi, poiché il messaggio telepatico nasconde dietro ad esso dei desideri repressi nell’inconscio che riaffiorano deformati e che quindi solo la psicoanalisi può chiarire.
La prima di queste forze analizzate è la telepatia.
Per telepatia Freud intende quel “fenomeno per cui si presume che un evento occorso in un determinato istante giunga pressappoco simultaneamente alla conoscenza di una persona che è lontana nello spazio.”
A questo proposito Freud ritiene che il sogno ha poco a che vedere con la telepatia in quanto il fenomeno telepatico non è legato al sogno anche se questo risulta particolarmente adatto a ricevere il messaggio telepatico.
Di particolare interesse è il caso di un uomo che sogna che la seconda moglie partorisce 2 gemelli quando la stessa notte il fatto accade alla sua figlia incinta.
Il sogno non può essere definito telepatico in quanto il contenuto onirico e l’evento differiscono proprio nel punto essenziale cioè il soggetto.
E’ grazie all’interpretazione onirica che si è dimostrato che questo fosse un sogno telepatico.
L’uomo, infatti, scontento della propria seconda moglie, riceve il messaggio telepatico che la figlia stava partorendo 2 gemelli.
Il suo desiderio inconscio, che desiderava una moglie come la figlia, deforma il messaggio e fa risultare la figlia come la moglie.
Nonostante questo però Freud non se la sente di confermare la teoria secondo la quale l’interpretazione onirica possa accreditare l’esistenza dei sogni telepatici.(ved.pag.77)

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