Sigmund Freud.

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia
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Testo

SIGMUND FREUD nasce a Freiberg (Moravia) il 06.05.1856 da una modesta famiglia israelitica. Si trasferirono a Vienna all'età di quattro anni. Finiti gli studi superiori decise di iscriversi alla facoltàdi Scienze, dedicandosi alla ricerca pura. Sua guida era lo psicologo Brucke, portavoce di una positivistica fede nella scienza e Freud ne fu penetrato. Decise di lasciare gli studi di scienze per iscriversi alla facoltà di Medicina. Nel 1881 si laureò e dopo quattro anni ebbe la libera docenza in neuropatologia ed una borsa di studio. Andò a Parigi alla Salpetrière, da Charcot, il più grande neurologo europeo di quei tempi. Costui era giunto alla conclusione che l'isteria, come le altre nevrosi, è un'affezione funzionale, esente da lesioni organiche. L'interesse di Freud per l'ipnosi divenne vivissimo. Il dottor Joseph Breuer usava l'ipnosi per i casi d'isteria. Già dal 1880-82 egli era riuscito a curare un'isterica (famoso caso di Anna O.) inducendola a rievocare nell'ipnosi le circostanze precorritrici dei sintomi e le emozioni concomitanti. Fu Freud a spingere Breuer ad approfondire e a pubblicare le sue scoperte. Dal lungo periodo (1887-1895) di collaborazione con Breuer, Freud ricava alcune acquisizioni che resteranno essenziali per la terapia dell'isteria e più tardi delle altre nevrosi: l'importante è lo "sblocco" , cioè , una carica emotiva rimossa e l'affioramento alla coscienza di quanto prima era inconscio. Freud si mette decisamente sulla strada della psicoanalisi. Quanto al rapporto tra psicoanalisi e terapia ipno-suggestiva, Freud paragona la prima alla scultura ed il secondo alla pittura. Freud aveva fatto una grande scoperta: la chiave della nevrosi è nella psicologia. E questo voleva dire rompere di netto con il passato e la, necessità di una nuova impostazione della psicologia. Dal '95 F. aveva cominciato la propria autoanalisi. Giunse alla conclusione che tutti i sogni hanno un significato, cui si può arrivare, anche per autoanalisi e che rappresentano la realizzazione di un desiderio del giorno prima. F. scoprì di essere perseguitato da sentimenti di colpa nei confronti della famiglia, di amici, di pazienti e colleghi. A quei tempi egli era marito e padre (apparentemente) felice, e già neurologo di un certo successo. Nel 1896 morì il padre e F. la definì :"la perdita più straziante della vita di un uomo". I sogni di quel periodo gli rivelarono i conflitti interiori dell'ostilità del figlio contro il padre, pure amato, che sono propri di ogni uomo. L'autoanalisi, con il sostegno dei sogni, continuò e si approfondì e gli aprì la strada a fondamentali scoperte scientifiche e personali. l'inconscio e la censura, la libido infantile ed il complesso edipico. 1899 - "L'interpretazione dei sogni". 1901 - "psicopatologia della vita quotidiana". 1905 - "Tre saggi sulla sessualità". 1901/1914 - Prepara la raccolta dei cinque "Casi clinici". Nel 1902 è nominato professore straordinario all'università di Vienna e nel 1920 diventa prof. ordinario, ottenuti grazie al suo prestigio di neuropatologo, la psicoanalisi era ignorata, fraintesa o ritenuta scandalosa, causa ed oggetto di accuse e di polemiche. La sua diffusione si realizzò lentamente ma con crescente successo. Nel 1902, a Vienna, si costituì un primo "gruppo". Nel 1907 si strinsero i primi rapporti con il Burgholzli, la clinica psichiatrica di Zurigo, e cioè con Bleuer ed i suoi assistenti Eitington e Jung, che ben presto pubblicarono una rivista di studi comuni, lo "Jahrbuch fur Psycologie und Psychopathologie". Aspetti positivi perché si ebbe una maggiore diffusione pratica della psicoanalisi e un aspetto negativo nel fatto che c'era una evidente sottovalutazione del fattore libidico come elemento unitario per l'interpretazione della patologia psichica in generale. Nel 1910, il Congresso di Norimberga tenta una prima organizzazione della psicoanalisi. Si fonda una Associazione ufficiale con un suo capo nella figura di jung e con uno statuto ordinativo centrale e periferico. Continua la sua attività di scrittore. Il suo interesse si allarga la sociologia e l'antropologia e si rivela in "Totem e tabù" del 1913. 1920 - "Al di là del principio del piacere". 1923 - "Io e l'es". Nel febbraio del '23 si presentarono i primi sintomi di un male che poi si rivelò un cancro alla mascella. Continuò il lavoro di analista e di scrttore; volle rimanere sempre consapevole e presente a se stesso, nonostante i dolori, non prendeva calmanti. Aveva continuamente accanto la figlia Anna. Seguiva il lavoro del padre e spesso lo sostituì a riunioni e congressi. La psicoanalisi stava assumendo una straordinaria diffusione, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, alla Germania. Si era intensificata anche l'opposizione ad essa. Freud spiega questa ostiltà con il timore nei confronti di ciò che è nuovo. Nel 1930 ebbe il premio Goethe della città di Francoforte. Conobbe Albert Einstein e Thomas Mann. Perse molti dei vecchi amici: Jung nel 1913 dopo la pubblicazione di "Libido, Simbolo e Trasformazioni". Freud dice: "Nessuno può colmare la perdita personale, ma per ciò che riguarda il lavoro nessuno è insostituibile. Io me ne andrò presto; ... ma il lavoro dev'essere continuato: in confronto alla sua mole, siamo tutti ugualmente piccoli". Nel 1933 i nazisti prendono il potere in Germania, ma F. non lascia Vienna. Si deciderà solo cinque anni più tardi, di fronte all'Anschluss, i suoi libri vengono bruciati. Nel '38 la famiglia si trasferisce a Londra. Lavora al "Compendio di psicoanalisi" che resterà incompiuto e sarà pubblicato postumo. Morì a Londra il 23 settembre 1939.

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