Principio di inerzia

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Testo

PRINCIPIO DI INERZIA:

Così enunciato da Cartesio: “ciascuna cosa, in quanto è semplice rimane per quanto è in sé, sempre nel medesimo stato, e non è mai mutata se non da cause esterne.”

La scoperta di tale principio fu uno dei risultati più importanti della filosofia meccanicistica. Fu elaborato e stabilito in forma precisa da Newton, ma fu Cartesio a farne il punto centrale della sua dottrina.
La filosofia meccanicistica sottolineava che tutti i fenomeni della natura sono prodotti da particelle in moto; l’origine del moto corrispondeva a Dio. Ma la domanda che spesso si ponevano i filosofi seicenteschi era come la materia si manteneva in moto, e arrivarono a capire che attraverso l’urto si può trasferire il moto da un corpo all’altro, mantenendo il moto stesso indistruttibile.
Cartesio cercò di analizzare l’urto in termini di conservazione della quantità di moto. Riteneva che un semplice mutamento di direzione non comportasse alcun mutamento nello stato di un altro corpo.Tuttavia la sua analisi dell’urto fu il punto di partenza degli studi successivi, che furono più proficui. Nel frattempo, le sue leggi dell’urto fornirono il modello di ogni azione dinamica: in un universo meccanico privo di principi attivi, i corpi potevano agire l’uno sull’altro per mezzo dell’urto.
Non è un caso che gli uomini che edificarono i de principali sistemi meccanicistici della natura, Cartesio e Gassendi, diedero anche un contributo decisivo alla formulazione del concetto di inerzia. Con Galileo, l’inerzia era stata spiegata come un moto circolare corrispondente alla rotazione quotidiana della Terra sul suo asse. Cartesio e Gassendi furono i primi a sottolineare che il moto inerziale deve essere rettilineo e che i corpi che si muovono in cerchio o descrivono curve, devono essere vincolati da qualche causa esterna. Tali corpi, dichiarava Cartesio, esercitano costantemente una tendenza ad allontanarsi dal centro intorno al quale ruotano. Anche se non cercò di esprimere quantitativamente tale tendenza, la dimostrazione della sua esistenza fu il primo passo dell’analisi degli elementi meccanici del moto circolare.

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