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Categoria: | Filosofia |
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Testo
POSITIVISMO
- Positivismo - Ritorna in auge il metodo sperimentale
- La scienza è vista come destino risolutivo
- Si sviluppa come reazione alla Nathurphilosophie
- Permane il modello descrittivo
- Ritiene dannosa l’interpretazione speculativa perché vista come perdita di tempo
- La metafisica è non significante perché non è verificabile
- Con il positivismo si guarda all’organizzazione del sistema del sapere.
IL POSITIVISMO
- Tra il XVII e il XVIII secolo il termine “positivismo” veniva associato a coloro che avevano il senso della realtà, capacità di costruzione e affidabilità; durante il 1700 il termine viene associato al metodo sperimentale e ai progressi della scienza: positivismo → carattere specifico del sapere scientifico.
- Fu Comte a fornire le basi teoriche e a sistematizzare l’orientamento positivista, creando una vera e propria “scuola” che si diffuse con le sue idee dalla Francia in tutta Europa e in America latina esercitando grande influenza.
- Il positivismo dimostrò un’alta capacità di combinazione con teorie filosofiche o scientifiche diverse, come l’evoluzionismo darwiniano e il marxismo.
- L’orientamento positivista fu profondamente differenziato per tradizioni nazionali e anche per autori; è così possibile passare da un P. di base empiristica ad uno materialistico o evoluzionistico.
- Caratteri fondamentali delle filosofie positiviste:
a) Dottrina epistemologica e metodologica: 1-Le affermazioni che l’uomo avanza sul mondo possono essere scientifiche o non scientifiche; sono scientifiche tutte quelle che sono frutto del metodo sperimentale, sono non scientifiche tutte le altre; solo le affermazione scientifiche producono reale conoscenza. 2-Il positivismo sostiene l’unitarietà del metodo scientifico → tutti i fenomeni possono essere assoggettati alle stesse regole di conoscenza.
b) Rapporto scienza società: La scienza deve riuscire a produrre strumenti in grado di trasformare la natura e di direzionare i processi sociali, i quali dovranno essere regolati in modo razionale e scientifico e non essere soggetti alla influenze metafisiche e religiose.
c) Concezione della storia: 1-Metodologia storiografica: è più importante l’accertamento dei fatti e lo studio delle fonti dell’interpretazione generale. 2-Teorie dello sviluppo storico: il P.elabora una filosofia della storia basata sull’idea di progresso inteso e misurato sulla base dello sviluppo e delle capacità intellettuali dell’umanità.
COMTE E LA FORMAZIONE DELL’ENCICLOPEDIA POSITIVISTA
- La filosofia positiva doveva costituire lo sfondo culturale comune della nuova scienza e della nuova politica e la prima organica sistemazione teorica di questa nuova corrente fu il Corso di filosofia positiva che Comte scrisse tra il 1830 e il 1842.
- Il pensiero di Comte va contestualizzato in un periodo di transizione (di cui il filosofo era profondamente cosciente) dalla società medievale a quella industriale basata non più sulla conquista ma sulla produzione.
- Per Comte la nuova società ripeterà il precedente schema dei 2 poteri, quello spirituale e quello temporale, ma con notevoli differenze: al potere militare si sostituirà la capacità industriale e al potere spirituale teologico si sostituirà appunto la capacità scientifica positiva.
- Per Comte ogni regime sociale è l’applicazione di un sistema filosofico → è impossibile costruire un nuovo regime senza prima aver stabilito il nuovo sistema filosofico → l’unica rivoluzione che gli compete è di tipo appunto filosofica, un mutamento nelle idee → la rivoluzione politica con il mutamento delle istituzioni può avvenire solo successivamente.
- Occorre uno sforzo pedagogico di diffusione della mentalità scientifica, che sola può fondare una teoria e una prassi politica progressive.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE SCIENZE E LA LEGGE DEI TRE STADI
- Il significato di filosofia positiva per Comte: “filosofia” perché designa il sistema generale delle concezioni umane; “positiva” perché specifica una particolare maniera di filosofare consistente nell’indagine delle teorie di qualsiasi ordine di idee.
- Il termine filosofia positiva è più ampio e comprensivo rispetto a quella naturale o delle scienze, perché abbraccia sia lo studio dei fenomeni sociali che quello dei fenomeni di ogni altro tipo e indica una maniera uniforme di ragionare.
- Il Corso di filosofia positiva di Comte si presenta come enciclopedia, come un quadro unitario del sapere in cui ogni scienza fondamentale viene considerata nelle sue relazioni con l’intero sistema positivo sotto il duplice rapporto dei suoi metodi essenziali e dei suoi risultati principali.
- La legge dei tre stadi sostiene che ogni scienza, nel suo cammino evolutivo deve percorrere tre differenti stai: teologico, metafisico e positivo: nello stadio teologico i fenomeni naturali vengono spiegati facendo appello a entità sovrannaturali, nello stadio metafisico queste potenze vengono sostituite da entità concettuali, mentre nello stadio positivo la pretesa di trovare le cause originarie viene abbandonata a favore di una ricerca delle leggi e delle relazioni tra i fenomeni attraverso il metodo scientifico.
- La legge dei tre stadi fornisce un criterio storico d’ordinamento del sapere: le scienze hanno tempi di evoluzione differenti: matematica, fisica, astronomica, ecc. hanno già raggiunto lo stadio positivo, la sociologia non l’ha ancora raggiunto.
- Per Comte l’uomo in ogni scienza fa uso contemporaneo di fantasia, memoria e intelletto → rifiuto della tripartizione delle facoltà umane di d’Alambert e Diderot.
- Solo movendosi dai metodi e dai risultati è possibile stabilire una gerarchia tra le scienze → classificazione che riflette la diversità dei fenomeni naturali.
- Comte limita la sua indagine alle scienze fondamentali astratte, tutte scienze della natura, distinte in base all’oggetto; la scala enciclopedica è crescente per complessità: da scienze più generali e astratte a quelle più specializzate; l’ordine logico rispecchia l’ordine storico.
- Alcune scienze come la matematica, la logica e la psicologia sono escluse per motivi diversi da questa classificazione:
a) la matematica è da considerare come la base di tutta la filosofia e come strumento fondamentale piuttosto che come scienza importante per le conoscenze che fornisce;
b) la logica non è da considerarsi perché il suo metodo non può essere studiato separatamente dalle ricerche in cui è impiegato;
c) la psicologia è rifiutata come scienza introspettiva perché, non essendoci scienza se non nella distinzione tra soggetto e oggetto, è impossibile una analisi scientifica dell’interiorità.
- Le scienze sono collocate in un quadro unitario in cui ordine storico, logico e pedagogico coincidono. Il vertice gerarchico della scala delle scienze è occupato dalla sociologia o fisica sociale, la quale non è solo scienza della società ma conclusione e sintesi di tutto il sapere.
IL METODO POSITIVO E LA FONDAZIONE DELLA FISICA SOCIALE
- Per Comte sociologia indica la parte della filosofia naturale che si riferisce allo studio positivo dell’insieme delle leggi fondamentali proprie dei fenomeni sociali.
- Vi è un netto di rifiuto del riduzionismo, cioè del tentativo di ricondurre il modello teorico di una scienza a quello di quelle che la precedono, non bisogna considerare i fenomeni come se fossero in fondo identici, ma cercare di trovare il minor numero possibile di leggi fondamentali.
- L’elemento comune delle scienze positive va ricercato nell’unità del metodo → subordinazione dell’immaginazione all’osservazione, tendenza a rendere relative tutte le nozioni che all’inizio erano prese come assolute.
- L’osservazione si articola in tre momenti diversi: 1-Osservazione dei fatti in senso stretto. 2-Esperimento in cui i fenomeni vengono osservati in condizioni sperimentali. 3-Comparazione dei diversi fenomeni.
- Nessuna osservazione è possibile se non in quanto inizialmente diretta e infine interpretata da una teoria.
- La sociologia privilegia il metodo comparativo e il metodo storico che considerano l’evoluzione della società in rapporto con i modelli riscontrabili nel passato e in altre società.
- Nello studio della società va introdotta una distinzione tra statica sociale e dinamica sociale: la prima porterà a leggi di organizzazione (leggi dell’ordine) della società, la seconda a leggi riguardanti il suo sviluppo (leggi del progresso).
- Al centro della statica sociale si trova il consensus, cioè l’armonia che deve sempre regnare tra le parti del sistema sociale → lo stato sociale è un elemento organizzativo invariante in ogni società umana.
- Nell’ambito della dinamica sociale, Comte dimostra che la fondamentale legge dei tre stati regola lo sviluppo progressivo dell’umanità.
- L’elemento che guida lo sviluppo è quello intellettuale dal quale dipendono tutti gli altri, il progresso consiste in una serie di successivi adeguamenti a livello sempre maggiore, del consensus tra i diversi fattori: intellettuali, morali, politici ed economici.
ORDINE E PROGRESSO: LA SOCIETA’ INDUSTRIALE POSITIVA
- Entrando nello stadio positivo, l’umanità può riuscire a conciliare ordine e progresso → nessun ordine reale può durare se non compatibile con il progresso, così come nessun progresso può compiersi se non tende al consolidamento dell’ordine.
- Il principio fondamentale che deve reggere la società industriale positiva è quello della divisione tra potere spirituale e potere temporale. Alla classe speculativa spetta il regolare opinioni e costumi, a quella attiva spetta di guidare la vita economica e politica → lo sviluppo della nostra socialità ci porta ad un governo sempre più morale e sempre meno politico.
- I diritti dell’uomo come la libertà, l’uguaglianza e la sovranità popolare, se assolutizzati rischiano di rendere impossibile instaurazione del nuovo ordine sociale → la vera libertà consiste in una sottomissione razionale alla supremazia delle leggi fondamentali della natura.
- La gerarchia sociale deve avere come grado più alto i rappresentanti del potere spirituale e poi via via banchieri, commercianti ecc. secondo un grado di generalità decrescente delle relative attività.
- Non si deve pensare che la società positiva porrà fine ai conflitti, ma con la sua ordinata mobilità sociale, l’educazione positiva e l’arbitrato dell’autorità speculativa modereranno e ridurranno tali conflitti.
- Comte crede nella legittimità delle disuguaglianze, se collocate entro una gerarchia sociale → crede in una società in cui la solidarietà è la forza attiva di educazione morale che realizza il principio fondamentale di consensus.
- Il compito del potere spirituale e della filosofia positiva è di far comprendere che le relazioni industriali debbono essere sistematizzate secondo le leggi morali dell’armonia universale.
LOGICA EPSICOLOGIA IN JOHN STUART MILL
- Mill realizza una vasta e complessa sintesi con temi propri del positivismo compiano: vede la necessità di una comprensione scientifica dell’uomo e della società e il primato metodologico delle scienze della natura.
- Le scienze umane sono vicine a quelle naturali, ma fondate sulla psicologia → posizione originale rispetto a Comte.
- La filosofia è una scienza fondante sia nei confronti del sapere logico sia di quello storico sociale:
La logica è una disciplina che fa parte della psicologia, che riguarda la corretta articolazione dei pensieri gli uni rispetto agli altri; i principi logici non sono veri in sé, ma si radicano nella natura della mente umana; essa si occupa dei processi mentali che rivestono validità conoscitiva nei confronti dell’esperienza.
Nelle scienze storico sociali la filosofia è il fondamento dell’etologia (scienza che studia il comportamento e la formazione dell’animo umano) che è la base su cui si fondano appunto queste scienze; la scientificità dell’etologia è di natura probabilistica, poiché i suoi dati sono significati ma incompleti → nessuna certezza predittiva assoluta.
- Induzione: fatto filosofico fondante che da vita al pensiero logico e alla conoscenza.
- La principale mancanza della logica tradizionale stava nel fatto che essa proponeva due metodi di ragionamento: l’induzione e la deduzione: nessuna delle due è realmente universale → tutti i principi scientifici sono ricavati dall’esperienza e non esprimo nulla circa l’essenza della realtà.
- Il criterio di validità delle generalizzazioni induttive usato nella scienza sta nell’esperienza e nell’esperimento → solo la sperimentazione può corroborare le forze induttive.
- I metodi di Mill rappresentano i criteri con cui deve condursi la ricerca per determinare le relazioni causali che presiedono i rapporti fra i fenomeni → devono guidarci nella generalizzazione:
Metodo ipotetico deduttivo: consiste nella formulazione di un’ipotesi circa la causa di un fenomeno e nella previsione deduttiva delle circostanze in cui il fenomeno si verificherà.
Metodo induttivo: parte dalla constatazione delle ricorrenze che accompagnano i fenomeni indagati e può avere 4 forme:
Induzione per concordanza: individua la causa o l’effetto di un fenomeno rivelando l’unica circostanza che ne accomuna tutti i casi.
Induzione per differenza: identifica come effetto o causa di un fenomeno l’unica circostanza che distingue quando un fenomeno si verifica o meno.
Induzione per variazione concomitante: identifica una relazione causale tra due fenomeni dal loro variare sincrono.
Induzione per residuo: individua l’effetto di un fenomeno o la causa, sottraendo alle circostanze in cui il fenomeno si verifica, tutto ciò che sappiamo già essere dovuto ad altri fattori.
- Le scienze sociali possono seguire il metodo deduttivo concreto tipico delle scienze naturali, possono cioè procedere prima in via ipotetico deduttiva per poi ottenere attraverso l’osservazione, la convalida delle ipotesi.
- Il metodo deduttivo astratto, che consiste nel ricondurre tutti i fenomeni di un dato campo ad un'unica causa senza ammettere incidenze è inapplicabile sia nelle scienze sociali sia in molte naturali.
- La scienza sociale assomiglia alle scienze empirico probabilistiche che possono prevedere con approssimazione l’esito dell’interazione tra più cause.
- Anche il metodo sperimentale puro è inapplicabile nelle scienze sociali perché è impossibile la sua convalida sperimentale.
- Il metodo deduttivo delle scienze sociali deve essere quello concreto, il quale può essere diretto o inverso: diretto quando formula ipotesi teoriche generali e le verifica nell’esperienza storico-sociale (psicologia, etologia), inverso quando segue il processo contrario (storia, sociologia).
LE CONVINZIONI SOCIALI E POLITICHE DI MILL
- Mill accetta il principio secondo cui la vita individuale è orientata alla realizzazione della massima felicità possibile → la società migliore è quella che consente al singolo il più alto grado di autorelaizzazione.
- La felicità individuale è intesa come soddisfacimento della tendenza alla libera formazione del proprio io come maturazione spirituale e culturale.
- L’utilitarismo è quindi al di là di ogni critica, poiché risulta necessariamente orientato alla promozione della felicità di tutti → il benessere collettivo consiste nel conseguimento della felicità dei singoli individui, possibile solo se essi riusciranno a differenziare le proprie scelte e i propri stili di vita.
- L’utilitarismo di Mill comporta la ripresa misurata di valori tipici delle morali illuministiche e della religione: benevolenza reciprocità e rispetto per il prossimo.
- Mill critica la società liberale inglese del suo tempo: il suo sistema economico impedisce la massimizzazione del godimento della felicità; critica inoltre le dottrine socialiste poiché lo stato opprimerebbe l’individuo.
- Nessun sistema sociale reale attua in grado assoluto la libertà e la giustizia, la scelta tra i sistemi deve avvenire sulla base dell’esperienza attraverso l’analisi dei vantaggi e degli svantaggi da essi portati.
- Uno dei grandi pericoli della società è il conformismo, frutto del predominio culturale e politico della maggioranza → fondamentali devono essere la libertà di espressione e di associazione.
CONVERGENZE E DIVERGENZE TRA COMTE E MILL
Convergenze e affinità:
- Considerazione dello sviluppo storico e graduale del sapere non solo come dato fattuale, ma anche come paradigma da adottare.
- Necessità di subordinare l’azione sociale e politica a una determinazione scientifica delle leggi dello sviluppo sociale.
- Convinzione della natura fenomenica e descrittiva del sapere scientifico e dell’impossibilità di un sapere metafisico dell’essenza.
Divergenze:
- Contrasto sul valore dell’induzione: C- metodo deduttivo sperimentale unico dotato di validità scientifica; M- trattazione induttivistica.
- Scientificità della psicologia: C- psicologia impossibile per la sua inconsistenza metodologica; M-spicologia esiste come scienza.
- Status dell economia politica: C- la scienza dei fatti sociali non può essere che unica M- esponente dell’economia politica liberal-radicale.
- Comte assegna al positivismo il valore di una scelta ultima nella storia del pensiero umano, capace di riportare l’ordine all’età moderna, per Mill il positivismo evidenzia la consapevolezza critica dell’uomo circa la natura mai definitiva del suo sistema di conoscenze e di valori.