Materie: | Appunti |
Categoria: | Filosofia |
Download: | 403 |
Data: | 09.05.2001 |
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PENSIERO DI PASCAL:
Pascal pone in discussione Cartesio perché giudica la ragione incapace di comprendere la realtà e il senso della vita, ritiene che solo il cristianesimo rende comprensibile l’uomo e spiega ciò che la pura ragione (scienza e filosofia) è incapace di chiarire.
Tramite un’analisi della condizione umana porta alla luce le caratteristiche e le strutture dell’uomo nel mondo.
PROBLEMA DEL SENSO DELLA VITA E SCHEMA DEL FILOSOFARE PASCALIANO:
Per P. la questione + importante dell’uomo è l’interrogativo sul senso della vita.
P. dice che l’unica cosa appropriata all’uomo è lo studio dell’uomo, di Dio e dell’anima.
I LIMITI DELLA MENTALITA’ COMUNE:
P. ritiene che l’atteggiamento della mentalità comune nei confronti dei problemi esistenziali sia quello del divertissement: oblio e stordimento di sé nella molteplicità delle occupazioni quotidiane e degli intrattenimenti sociali.
Per P. l’uomo fugge: - dalla propria infelicità;
- dagli interrogativi sulla vita e sulla morte.
L’uomo non cerca mai le cose, ma la ricerca delle cose, non viviamo mai nel presente, ma in attesa del futuro.
Il presente non è mai il nostro fine, solo l’avvenire è il nostro fine.
Non viviamo mai, ma speriamo di vivere e ci prepariamo sempre ad essere felici.
Ma il divertimento viene all’uomo dall’esterno e lo rende soggetto ad essere turbato da mille accidenti.
L’uomo deve saper accettare la sua condizione e tutto ciò che implica.
I LIMITI DEL PENSIERO SCIENTIFICO:
P. è convinto che la scienza abbia dei limiti:
1) L’esperienza: con cui la ragione deve fare i conti perché frena e racchiude i suoi poteri.
2) Indimostrabilità dei suoi primi principi: le nozioni che sono alla base del ragionamento scientifico sfuggono al ragionamento perché nel campo del sapere non si può mai fare una regressione all’infinito dei concetti, ci si deve per forza fermare a dei termini primi, che rappresentano il limite oltre il quale non si può continuare.
P. introduce il cuore inteso come l’organo capace di capire gli aspetti + profondi e problematici dell’esistere.
- spirito di geometria = ragione scientifica: ha x oggetto le cose esteriori, le figure ideali e il mondo della natura, procede dimostrativamente;
- spirito di finezza: si fonda sul cuore, sul sentimento e sull’intuito, ha x oggetto il mondo degli uomini. Le cose di finezza si sentono + che si vedono.
Secondo P. lo spirito di geometria ragiona intellettivamente, mentre lo spirito di finezza comprende intuitivamente.
I LIMITI DELLA FILOSOFIA:
PROBLEMA DI DIO:
I filosofi hanno cercato di dimostrare l’esistenza di Dio.
- Metafisici: partono dalla natura, ma questo è falso perché non dimostrano l’esistenza di Dio, solo agli occhi di chi crede la natura appare come opera divina, mentre x chi non crede la natura può essere interpretata anche senza Dio.
- Pascal: l’esistenza di Dio non è né chiara né certa, ma oscura.
LA CONDIZIONE UMANA:
Il centro del pensiero di P. è la posizione mediana dell’uomo nell’ordine delle cose.
L’uomo è nulla di fronte al tutto e un tutto di fronte al nulla, cioè un misto di essere e non essere.
L’uomo si trova in una via di mezzo tra l’ignoranza assoluta e la scienza assoluta.
L’uomo non è così ignorante da non sapere nulla, ma neanche così dotto da sapere tutto, non può cogliere il principio e il fine delle cose, si deve accontentare di apprendere qualche cosa nella zone mediana dell’universo.
I PRINCIPI PRATICI:
Gli uomini basandosi solo sulla ragione non hanno saputo mettersi d’accordo sulle regole del vivere e del comportamento.
X gli uomini comuni il bene sta nelle ricchezze, nelle cose esterne e nel divertimento.
IMPOTENZA DELLA FILOSOFIA:
X P. l’unica vera filosofia è una meta-filosofia consapevole dei limiti della filosofia.
La meta-filosofia unisce ragione e religione.
La filosofia, x P. risulta fondamentale perché è uno stimolo a cercare altrove le risposte, cioè nella superiore forma di conoscenza che è la religione.
P. dice che l’uomo è un problema la cui soluzione si trova solo in Dio.
X P. l’unica religione vera è quella Cristiana perché solo questa fornisce una risposta al problema dell’uomo, spiega la specifica condizione dell’uomo.
X P. la fede è l’unico modo per spiegare ciò che la ragione, da sola, non riesce a spigare.
SCOMMESA SU DIO:
P. afferma che l’uomo deve scegliere tra il vivere come se ci fosse Dio o come se non ci fosse e non può sottrarsi a questa scelta.
Chi commette sull’esistenza di Dio, se guadagna, guadagna tutto, se perde, non perde niente.
L’uomo ha interesse a fare questa scommessa perché se perde, perde solo i beni finiti, mentre se vince, guadagnerà la beatitudine eterna.