Kant: Il problema critico

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Testo

KANT
La “Critica della Ragion Pura”
Il problema critico
Rapporto tra Intelletto e Oggetto.
PROBLEMA: il valore scientifico della Metafisica, valore a cui Kant non credeva più.
Soluzione al problema la “Critica della ragion pura”.
“Ragion pura” = Ragione sottoposta a critica per verificare le sue capacità di
conoscere: ESTENSIONE e LIMITI.
= Facoltà che aspira a conoscere indipendentemente da ogni esperienza.
= Facoltà con cui si vuole far Metafisica.
Matematica e Fisica = sono SCIENZE ≠ Metafisica
RIVOLUZIONE COPERNICANA:
Quando NON più il SOGG. deve adeguarsi all’OGG. ,
MA bensì L’OGG. deve adeguarsi al SOGG.
Cioè la RAGIONE conosce A PRIORI l’ OGG, quando ne conosce gli stessi principi che lei a posto in esso.
LE COSE NON SONO + VERE DI PER SE STESSE, MA PER CIò CHE LA RAGIONE HA MESSO NELLE COSE.
La metafisica può essere scienza NON CONOSCENDO A PRIORI ?
GIUDIZI ANALITICI → SOGG. + PREDICATO già contenuto nel SOGG. ( Analisi )
( Tutti i corpi sono estesi ) A PRIORI
GIUDIZI SINTETICI → SOGG. + PREDICATO non contenuto nel SOGG. ( Sintesi ) Aggiungono alla nostra CONOSCENZA

→ A PRIORI : Indipendente dall’esperienza
Producono autentica SCIENZA ( Giudizi della Matematica e della Fisica )
→ A POSTERIORI : Totalmente dipendente dall’esperienza
NON Producono autentica SCIENZA
( Tutti i corpi sono pesanti ) Bisogno dell’ESPERIENZA
→ Singoli Fenomeni
Com’è possibile la Scienza Matematica?
TRASCENDENTE: ciò che va al di là dell’esperienza L’ANIMA, IL MONDO E DIO.
TRASCENDENTALE: ciò che precede qualsiasi esperienza e ne è la CONDIZIONE.
( A Priori, Puro )
DOTTRINA TRASCENDENTALE DEGLI ELEMENTI: studio delle forme trascendentali, che ci permettono di conoscere gli oggetti.
→ 1 ESTETICA TRASCENDENTALE: studio forme a Priori della sensibilità

Singoli Fenomeni
Com’è possibile la Scienza Matematica?
LA SENSIBILITA’ = Facoltà attraverso cui gli ogg. ci sono dati e modificano il nostro spirito.
→ INTUIZIONI = Atti conoscitivi della Sensibilità, CONOSCENZE IMMEDIATE, dei loro ogg. → NON sono gli ogg. in sé, ma gli effetti.
L’Intelletto non ha intuizioni, perché non è contatto con la realtà inteleggibile.
→ INTUIZIONI Sensibili o EMPIRICHE = possibili dalle INTUIZIONI PURE ( SPAZIO – Geometria e TEMPO – Aritmetica )
S e T = Aspetti Quantitativi = CONDIZIONE della MATEMATICA come SCIENZA, conoscenza Pura, Universale e Necessaria.
→ Ci fa conoscere le cose come appaiono a noi, ossia il FENOMENO.
→ 2 LOGICA TRASCENDENTALE: studio forme a Priori dell’Intelletto

LOGICA TRASCENDENTALE:

ANALITICA: CANONE, regola del pensiero
→ 2a ANALITICA TRASCENDENTALE: studia elementi di pensiero nel loro
rapporto con gli ogg., applicati solo agli ogg. di esperienza.
Com’è possibile la Scienza Fisica?
CONCETTI PURI, che precedono l’esperienza e permettono all’intelletto di collegare le INTUIZIONI EMPIRICHE per formulare dei giudizi.
12 Categorie ( 3 per ogni carattere, Quantità, Qualità, Relazione e Modalità )
Nella Categoria della RELAZIONE indica il concetto di SOSTANZA e quello di CAUSA
Concetti A PRIORI, Condizioni universali e necessarie della stessa Esperienza.
INTELLETTO: Giudicare, cioè collegare intuizioni empiriche( attraverso concetti puri che sono il legame tra sogg. e predicato ), mediante giudizi sintetici a priori della Fisica.
Le Categorie conferiscono ai giudizi della fisica universale e necessario, ma condizione che essi unifichino intuizioni empiristiche,cioè appunto dei fenomeni.
SCIENZA DEL FENOMENO, DI COME LE COSE CI APPAIONO A NOI.
Su Cosa si fonda la validità dell’Unità delle categorie?
La sua legittimazione la trova nell’unità dello stesso sogg. pensante, L’io penso, quindi le nostre intuizioni appartengono ad una stessa coscienza, l’io.
APPERCEZIONE TRASCENDENTALE = IO PENSO = CONDIZIONE di ogni nostra ESPERIENZA.
COSCIENZA LOGICA della proposizione,accompagna ogni concetto.
Sostituisce l’inattingibile unità dell’ogg. con l’unità del sogg.
NOUMENO: ( La cosa in sé )
Negativo → NON posso conoscere
Problematico → Non ha nessuna contraddizione,
Si collega a tutti i concetti,
Esprimente le lori limitazioni.
NON si può conoscere la sua Verità Oggettiva.
Ne conosciamo L’ESISTENZA, da dove derivano le nostre rappresentazioni
da cui i sensi subiscono le loro modificazioni
NECESSARIO
CONCETTO LIMITE → limite della nostra conoscenza scientifica e con
ciò attesta l’esistenza di ogg. che vanno al di là del mondo sensibile.
La sua Essenza = NATURA

DIALETTICA: STRUMENTO, per la produzione di conoscenze
→ 2b DIALETTICA TRASCENDENTALE: pretendi di
usare tali elementi per conoscere ogg. che stanno al di là dell’esperienza, uso
illegittimo, producendo non conoscenze, ma ILLUSIONI.
Com’è possibile la Metafisica come Scienza?
Logica dell’apparenza → ILLUSIONE TRASCENDENTALE
Trascendono l’esperienza
Facoltà di conoscere a PRIORI:
→ INTELETTO:
Facoltà di unire i fenomeni attraverso e categorie

→ RAGIONE: Facoltà di unire le regole dell’intelletto attraverso regole superiori.

IDEA dell’INCONDIZIONATO → Massima Unità possibile, tale principio viene scambiato come principio OGGETTIVO, ma esso è ILLUSORIO.
Realtà NON data dell’esperienza e dunque NON può mai costituire L’ogg. di un CONCETTO PURO. ↓
IDEE A PRIORI
( La cui Essenza NON è conosciuta dalla RAGIONE )
(Pretesa della Metafisica)
1) ANIMA = Relazione al Sogg. PENSANTE
- PSICOLOGIA RAZIONALE = NON è intuizione dell’essenza dell’Ogg.
NON si può applicare la categoria, Sostanza, che
presuppone un intuizione sensibile.
2) MONDO = Relazione al Sogg. PENSATO
- COSMOLOGIA RAZIONALE: 4 ANTONOMIE:
a) Il Mondo a limiti di T e S
b) SIA che mondo divisibile in parti semplici, SIA che nessuna sostanza è divisibile
c) SIA Non esiste altra Causalità che quella delle LEGGI della NATURA, SIA che ci sia una causalità LIBERA.
d) SIA che il mondo abbia come sua causa un essere necessario, SIA nel caso non esista questo essere necessario come causa del mondo.
3) DIO = Relazione all’ Unità della realtà in generale
- TEOLOGIA RAZIONALE: Esistenza di Dio attraverso 3 prove:
a) PROVA ONTOLOGICA: si deduce dall’essenza PERFETTA di Dio
b) PROVA COSMOLOGICA: Necessità di Dio come CAUSA
c) PROVA FISICO TEOLOGICA: come essere intelligente che ORDINA le cose
DIO CONCEPITO PER ANALOGIA
IDEE USO REGOLATIVO → Ordinare e cercare maggiore unità possibile
IDEE USO COSTITUTIVO → Concetti vengono a costituire. Farli essere come sono.
Determinare i fenomeni.
METAFISICA NON PUÒ ESSERE SCIENZA perché non dispone di alcun dato dell’esperienza a cui applicare le sue forme pure.
│____________________________________________________│

1 e 2 = FONTI DISTINTE DELLA CONOSCENZA UMANA
DOTTRINA TRASCENDENTALE DEL METODO: studio del MODO in cui la ragione crea il sistema completo delle sue conoscenze.

La “Critica della Ragion Pratica”
ETICA → Empirica
→ Pura → « Metafisica dei consumi »
LEGGE MORALE → CONDIZIONE di MORALITA’→ Se dipende
↓ RAGION PRATICA dall’ESPERIENZA si
UNIVERSALE comporta in modo
UN FATTO della RAGIONE illegittimo quindi deve
essere CRITICATA
LEGGE → DOVERE → VOLONTA’ BUONA

- RAZIONALE
FORMALE, non dipende dai contenuti
IINTENZIONE = FORMA DELL’AZIONE
CONTENUTO = MATERIA
- AUTONOMA, risponde a se stessa
VOLONTA’ quando è buona = RAGIONE in quanto obbedisce alla LEGGE
MORALE

Risponde solo
1) IPERATIVO CATEGORICO: Comandi a priori.
Fare il proprio DOVERE solo per DOVERE
Le sue FORMULAZIONI:
- « Agisci come se la massima della tua azione,fosse universale »
- « Agisci in modo da considerare l’UMANITA’, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, come FINE e non come mezzo »
- « Agisci come se la tua VOLONTA’ sia UNIVERSALMENTE LEGISLATRICE rispetto a se medesima » ( AUTOMIA della VOLONTA’ )
2) IPERATIVO IPOTETICO: Subordinati da un ipotesi, fatti per VANTAGGIO

Regole dell’abilità
Consigli di prudenza
- PERSONE → Come FINE, perché hanno DIGNITA’ e non un prezzo

Dotate di Ragione → Portatrici della Legge Morale → Natura razionale dell’uomo
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Insieme di tutte le persone
“ Regno dei FINI “
- SENTIMENTO MORALE → RISPETTO
LIBERTA’ = ONDIZIONE della LEGGE
Causa Causa
ESSENDI CONOSCENDI
UOMO → Causa delle proprie VOLIZIONI
SOMMO BENE VIRTU’ E FELICITA’

Antinomia → VIRTU’ → INFELICITA’
→ VIZIO’ → FELICITA’
POSTULATI:
1) L’ESISTENZA DI DIO → Vita eterna in cui DIO REGOLA VIRTU’ E
FELICITA’.
2) IMMORTALITA’ dell’ANIMA → Rendere possibile L’ASPIRAZIONE
dell’uomo alla PERFEZIONE
ESSENZA NOUMENICA dell’uomo = LEGGE MORALE
« IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME E LA LEGGE MORALE DENTRO DI ME »

La “Critica del Giudizio”
Facoltà di CONOSCERE Facoltà di DESIDERARE
Concetti di NATURA Concetti di LIBERTA’
Filosofia TEORETICA Filosofia PRATICA
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Facoltà di PROVARE
Facoltà del GIUDIZIO

A PRIORI, ma non ha un ambito a cui applicarsi, ma tuttavia si esercita sul Sentimento, sul Piacere e sul Dolore.
GIUDIZIO DETERMINANTE: Determinano gli oggetti, impongono loro un ordine e li fanno essere quelli che sono.
GIUDIZIO RIFLETTENTE: Da a se stesso un Principio, riflettendo sui fenomeni e cercando di trovare un legame che li comprenda tutti.
PRINCIPIO di FINALITA’ =Tutte le leggi della natura sono riconducibili ad unità generale, a vantaggio della nostra facoltà di conoscere. A PRIORI.
GIUDIZIO è LEGISLATIVO sul SENTIMENTO, che prescrive una legge a se stesso per poter riflettere sulla natura.
1 GIUDIZIO ESTETICO: Finalità Soggettiva, rivolta allo stesso soggetto conoscente
NON attinente alla Sensibilità, ma al BELLO.

Conforme alla nostre esigenze
GUSTO Facoltà di provare PIACERE con un determinato oggetto.
- PIACERE DISINTERESSATO, la sua esistenza a prescindere dal nostro interesse
- PIACERE UNIVERSALMENTE SENZA CONCETTO,
come se la bellezza fosse una qualità dell’oggetto e il suo giudizio fosse logico, che non implica una rappresentazione dell’oggetto col soggetto → VALIDITA’ PER TUTTI, che non è connessa agli oggetti, quindi in altri termini il Giudizio di Gusto deve pretendere all’universalità soggettiva, sul presupposto che le condizioni soggettive dell’uso del Giudizio Estetico siano identiche per tutti.
Poiché non vi è nessun passaggio dai concetti al sentimento di piacere
o dispiacere → Universalità che non deriva neanche dai concetti.
BELLO DI NATURA: spettacolo naturale, quando è apparenza nell’arte
BELLO D’ARTE: creazione dall’uomo, quando è apparenza nella natura
BELLO: AVVIO ALLA MORALITA’
SUBLIME: TRIONFO DELLA MORALITÀ SULLA SENSIBILITA’
ciò che supera ogni comparazione → ILLIMITATI, PRIVO DI FORMA

Riguarda l’uomo, perché portatore di Ragione e di Libertà.
GENIO: TALENTO che regola l’arte
DISPOSIZIONE INNATA DELL’ANIMO, per mezzo del quale la NATURA
regola L’ARTE e a questa soltanto in quanto deve essere ARTE BELLA
- ORIGINALITA’
- MODELLI ESEMPLARI
- REGOLA IN QUANTO NATURA, non sa da dove derivano la IDEE
→ ISPIRAZIONE
Per mezzo del GENIO è la NATURA stessa che dà la regola all’ARTE.
GENIO produce le regole dell’ARTE in quanto NATURA.
2 GIUDIZIO TEORETICO: Finalità oggettiva, intrinseca nella natura
FINALITA’ DELL NATURA: una nostra PROIEZIONE sulla natura.

Ha un USO REGOLATIVO: Ordinare le conoscenze già acquisite
NATURA → Come OPERA DIVINA
FINALITA’ orientata verso L’UOMO come SCOPO e realizzare la finalita’ che gli è propria la LEGGE MORALE.

Esempio