I sofisti

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

I SOFISTI

• Con loro nasce la scuola nel senso moderno del termine, perché vi era un insegnamento generalizzato in cambio di un pagamento.
• Viaggiavano molto e si trasferivano da una città all’altra, spesso per sfuggire dalle accuse di immoralità.
• Per loro il sapere è una qualità tecnica e specialistica.
• La virtù è insegnabile e si può acquisire solo applicandosi e avendo i soldi per pagare l’insegnamento.
• Insegnavano l’arte della retorica (l’arte del parlare e del persuadere) e ripresero l’eristica accennata da Zenone di Elea (sostenere con buoni discorsi sia la tesi che l’antitesi di una stessa questione).
• La retorica era utile per la politica.
• Si rivolgevano più che alla natura, all’uomo e al suo rapporto con gli altri.
• (Protagora) Non esiste una sola verità basata sull’Essere. Esistono solo quelle cose che si rivelano agli uomini: l’uomo quindi è misura di tutte le cose. Le uniche verità sono quelle che sembrano di volta in volta all’uomo.
• Alla base della conoscenza ci sono le sensazioni, che però mutano e sono diverse da uomo a uomo.
• Protagora è l’inventore delle antilogie, ovvero le i discorsi che possono rendere vere anche due tesi completamente opposte. Il vero non consiste in ciò che è, ma in ciò che, mediante il discorrere si dimostra tale.
• Nella società, il sofista è colui che con la parola convince il cittadino di ciò che è più utile per la città. Ogni cosa è vera in sé, ma ci sono delle cose più utili per una certa città e meno utili per un’altra.
• Il sofista ha come scopo quello di rendere l’uomo felice, regolando le sue passioni e le sue opinioni.
• Il sofista cambia la propria tecnica del persuadere a seconda delle situazioni.

Gorgia – Egli dimostra che l’essere non è, e anche se fosse non è detto che anche se lo si pensa allora esiste. E se l’uomo avesse la fortuna di riconoscere l’essere, non potrebbe riferire la sua esperienza perché le parole non mostrano sensibilmente ciò a cui si riferiscono. Quindi nulla è ed ogni sapere è incomprensibile.
La parola quindi è importante proprio perché non può pronunciare verità assolute; infatti la funzione del discorso è quello di modificare il mondo dei rapporti umani.
La parola domina tutta la vita affettiva dell’uomo e la retorica è fondamentale nella formazione dell’uomo.
Gorgia ha una concezione pessimistica dell’esistenza e conclude che tutto è illusione e falsa apparenza, e di fronte alla drammaticità della vita, rimane solo il potere consolatore delle parole.
Prodico di Ceo – L’uomo con la sua attività costruisce il proprio mondo e ordina e trasforma la natura.
Prodico si concentra sull’etimologia delle parole: intendere il significato simbolico assunto da ogni parola serve a comprendere il mondo degli uomini e quindi noi stessi.
Ippia – Antifonte – Trasimaco – Nei loro testi emerge la contrapposizione fra la legge e la natura: la legge, come norma astratta, che provoca maggior sofferenza nell’uomo, perché ostacola l’istinto. Le leggi essendo convenzionali tendono ad eguagliare tutti gli uomini, che per natura sono diversi tra di loro.
La giustizia quindi deve di volta in volta adattarsi a società diverse, e deve essere istituita da colui che con le parole riesce a dominare sugli uomini, trasformandoli.

Esempio



  


  1. chiara

    cerco mappa concettuale su zenone di ilea. frequento terzo liceo scientifico

  2. kiara

    mappa concettuale su zenone di elea

  3. kiara

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