Appunti su Binet

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Alfred Binet
Binet fu uno psicologo francese che visse tra il 1875 e il 1911: dal 1984 diresse il primo laboratorio francese di psicologia fisiologica e viene oggi ricordato in particolar modo per gli studi sulla psicolodia infantile. All'interno del nostro percorso, è importante per il contributo, seppur inconsapevole, che diede all'opera pirandelliana: lo psicologo sperimentale sottolineava appunto la soggettività assoluta della conoscenza e la fluidità e la scomposizione (che il Segre definisce interessantemente “cubista”) dell'individuo. Nel saggio Les alterations de la personnalité, Binet analizza la compresenza nell'io di diverse e contrastanti personalità.


È possibile trovare in condizioni molto diverse dei frammenti di vita psicologica che hanno come caratteristica essenziale di possedere una memoria propria; vogliamo dire con ciò che questi stati non sono percepibili durante la veglia e dunque non lasciano ricordi, ma il ritorno dello stesso stato riconduce i ricordi delle sue manifetsazioni anteriori, e l'indivduo si ricorda alloratutti i fatti che egli aveva dimenticato durante la vita normale.

Dal puntodi vista puramente psicoloqico, il solo che a noi interessa, le suggestioni retroattive ci insegnano qualcosa di nuovo sul meccanismo della divisione della coscenza. Esse ci insegnano innanzitutto che una folla di ricordi antichi che noi consderiamo morti, perché siamo incapaci di evocarli volortariamente, continuano a vivere in noi; di conseguenza i limiti della nostra memoria personale e cosciente non sono che quelli della nostra cosienza attuale e dunque non sono limiti assoluti; al di là dì queste linee, ci sono dei ricordi, delle percezioni, dei ragionamenti, e ciò che noi conosciamo di noi stessi non è che una parte, forse una parte debolissima, di ciò che noi siamo.
La nostra personalità si modifica col tempo: la personalità, infatti, non è una entità fissa, permanente e immutabile; è una sintesi di fenomeni che varia cogli elementi che la compongono e che è in via di continua e incessante trasformazione. Nel corso di una esistenza anche normale si succedono numerose persoalità distinte: ed è solo per artificio che noi le riuniamo in una sola, perchè in realtà, a vent'anni di distanza, noi non abbiamo più lo stesso modo di sentire e di giudicare. Ciascuno di noi non è uno, ma contiene numerose persone che non hanno tutte lo stesso valore. In una stessa persona diversi fatti di coscienza possono vivere separatamente senza confondersi, e dare luogo all' esistenza simultanea di diverse coscienze e anche, in certi casi, di diverse personalità
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Alfred Binet- Les alterations de la personnalité, 1892

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