Relazione sul diagramma circolare

Materie:Altro
Categoria:Elettrotecnica

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Testo

V ELE 30/05/06
Diagramma circolare
Costruzione del diagramma circolare
Per costruire il diagramma circolare delle correnti statoriche occorre ricordare che il cerchio si può individuare sapendo che, in particolare, la corrente a vuoto Io e quella di spunto Icc insistono su una circonferenza. Per il tracciamento occorre conoscere:
••la misura della resistenza di fase Req dell’avvolgimento di statore (riportata alla temperatura convenzionale di 70°C);
• la corrente assorbita Io e il relativo sfasamento cosφo dedotti dalla prova a vuoto;
• la corrente statorica di avviamento Icc e il relativo sfasamento cosφcc riportati alla temperatura convenzionale, dedotti dalla prova in corto circuito

Si stabilisce la scala delle correnti, ad esempio
1. Seguendo ora la costruzione si collocano in scala, e con gli sfasamenti ricavati, sia la corrente Io, a cui corrisponde l’angolo φo, sia la corrente all’avviamento Icc a cui corrisponde l’angolo φcc.
2. Si congiungono i loro estremi che, si sa, apparterranno al cerchio e quindi il segmento IoIcc sarà una corda del cerchio da costruire.
3. L’asse della corda IoIcc , che occorre tracciare in figura, passa per il centro del cerchio; il centro del cerchio sta nel mezzo del diametro; il diametro che consideriamo è quello che parte dall’estremo della Io ed è orizzontale, parallelo cioè all’asse delle ascisse. Per individuarlo come diametro si fa partire dal punto Io una semiretta orizzontale che, nel punto di intersezione con l’asse della corda IoIcc, individua finalmente il centro del cerchio.
4. Col compasso si punta nel centro del cerchio, con apertura pari al raggio IoC e si costruisce il cerchio, che sicuramente passerà anche per Icc.

La scala delle potenze assorbite, ricordando quella scelta per le correnti, diventa
L’asse delle ascisse diventa la linea di riferimento delle potenze assorbite: a partire dall’estremo di una corrente statorica, abbassando la verticale, si troverebbe la componente attiva della corrente, che però nella scala delle potenze reali diventa la potenza assorbita dal motore.
La potenza assorbita massima si ha tracciando la parallela all’asse delle potenze assorbite, tangente al cerchio e misurando la distanza rispetto al "livello zero delle potenze assorbite"
La retta delle potenze rese all’albero (la potenza meccanica utile) si può individuare trovando due punti di funzionamento per i quali la potenza resa sia nulla:
- un punto è Io, perché a vuoto il motore non trascina alcun carico;
- un altro punto è Icc, poiché con il rotore bloccato non si fornisce potenza utile.
La retta passante per Io e Icc è quindi la retta di riferimento delle potenze rese.
La potenza resa massima si ha individuando la tangente al cerchio, parallela alla retta di riferimento delle potenze rese.
Per il riferimento della potenza sincrona occorre individuare il segmento IccE, dalla verticale passante per il punto a scorrimento unitario. Dal punto E si riporta, con la scala delle potenze, la perdita nel rame di statore prodotta dalla Icc e data dalla relazione

a cui corrisponde, in watt, il segmento EF.
Definita la retta di riferimento delle potenze sincrone, considerata la proporzionalità fra potenza e coppia sincrona, in base alla relazione

si può considerare la stessa retta come riferimento per la coppia sincrona, cambiando semplicemente la scala.

Con questa scala si determinano, in particolare:
la coppia all’avviamento o coppia di spunto PccF;
la coppia massima, ottenuta tracciando la tangente al cerchio, parallela alla retta di riferimento delle coppie (segmento TMax). La zona di funzionamento stabile è compresa fra Io e il punto di coppia massima; il tratto instabile fra il punto di coppia massima e Icc.
Per ricavare lo scorrimento occorre :
a) tracciare la tangente alla circonferenza in Io
b) prolungare la retta delle potenze rese;
c) individuare, parallelamente alla retta delle coppie, un segmento divisibile in 100 parti, compreso tra la tangente e il prolungamento della retta delle potenze rese.
d) Per conoscere lo scorrimento che corrisponde alla condizione di carico individuata si prolunga la corrente di reazione che parte da Io e va a tagliare in s1 la retta di riferimento degli scorrimenti. Se la scala va da 0 a 1 si legge lo scorrimento; se è divisa da 0 a 100 si legge lo scorrimento percentuale.

Esempio