L’opportunita’ di inserire nel circuito di condizionamento un amplificatore con determinate caratteristiche,o di adottare particolari tecniche per limitare i disturbi ,o di linearizzare un segnale prima di presentarlo al convertitore ,deve essere valutata prendendo in considerazione diversi fattori.
Il circuito da noi realizzato ,è un circuito che
Elettronica
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2) I generatori creano correnti naturali oscillanti, facili da rendere sinusoidali ma difficili da rendere continue.
I vantaggi del trifase sono:
1) In condizioni ideali si ha una coppia resistente costante nell’ordine di 100mwatt.
2) E’ più facile costruire motori che utilizziono un trifase.
3) Si risparmia sui fili di trasmissione.~~
Lo studio e l'analisi di questi fenomeni, sperimentati mediante la simulazione con il pc, è stato reso possibile in quanto precedentemente era stato affrontato tutta l'analisi analitica relativa al sistema.
Abbiamo quindi proceduto come segue:
Abbiamo preso in considerazione un sistema del 2° ordine, con una F.d.T. del seguente tipo.
AoAn2~
vediamo che la categoria 0 a i seguenti requisiti:
vmv 50 v (corrente alternata) vm 120 v (corrente continua).
la categoria 1°:
50v < vm < 1 kv (corrente alternata) 120v < vm < 1,5 kv (corrente continua).
la categoria 2°
1 kv 30 kv (sia in corrente continua che in corrente alternata)
i cavi si distinguono in:
-
Vγ=tensione.
Quando passa la corrente essa lascia ai capi del diodo una tensione fissa per ogni diodo.
-tensione variabile da 1.7 V a 2V a seconda del colore e del tipo di led.
-per convenienza quando passa corrente la consideriamo come 2V.
Come riconoscere l’anodo dal catodo?
-il catodo è sempre più corto,ed è indicato dalla casa
Quando Vs < 0 il diodo D1 è interdetto e quindi il circuito si comporta come un amplificatore invertente con guadagno A=(-Rf / R) e la tensione Vo è uguale –Vs e di conseguenza la semionda negativa di Vs si inverte e diventa positiva.
La figura sotto mostra l’andamento grafico di Vs e Vo:
Questo circuito può essere studiato anche con i
Vi (V)
n (esad.)
n (dec.)
0
00
00
0,5
17
23
1
30
48
1,5
47
71
2
60
96
2,5
78
120
3
90
144
3,5
AA
170
4
E0
192
4,5
D7
215
5
F8
248
Si è collegato con un ponticello l’uscita INTR all’ingresso WR in modo che il con
Stefano Bagnatica, classe 5°V
RELAZIONE DI ELETTRONICA:
Filtri attivi - derivatore - integratore
SCOPO: progettare e verificare i circuiti derivatore ed integratore, ottenuti attraverso filtri attivi.
- Derivatore -
Il circuito corrispondente è il n° 1.
Si tratta di un filtro attivo (cioé con un amplificatore...
Tra le due parti di giunzione P-N, nella zona di contatto tra le due, si forma una regione denominata zona di carica spaziale, dove si genera una piccola differenza di potenziale, in modo che la zona N ha un potenziale piщ elevato della zona P, ragion per cui non si verifica alcun passaggio di elettroni dall’una all’altra.
Se si applica al diodo una