Materie: | Appunti |
Categoria: | Elettronica |
Voto: | 2 (2) |
Download: | 49 |
Data: | 11.04.2005 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
La scarica del condensatore
Se ora vogliamo scaricare il condensatore, basterà porre le sue armature in cortocircuito. Questo si ottiene chiudendo l’interruttore s2 e ponendo una resistenza R nulla.
In questo modo il condensatore si scaricherà istantaneamente riportando a 0 la tensione tra le sue armature.
Clicca sull'immagine per lanciare la simulazione. Devi però installare prima i tre files come spiegato nell'introduzione.
Se però si lascia la resistenza R = 10.000 0 del circuito di prima, le cose cambiano.
La tensione ai capi di C diminuisce esponenzialmente. In altri termini C si scarica con la stessa costante di tempo di prima.
L’equazione che dà il valore dell’andamento della tensione ai capi di C durante questa nuova fase è sempre la stessa.
dove
dd• Viniz stavolta non è 0 ma 10V perché il condensatore non era scarico, ma carico a 10V.
• Vfin stavolta non sarà 10V ma 0 perché è questa la tensione che vede ora il condensatore.
• Consideriamo infine t = 0 l’istante iniziale per questo nuovo processo (di scarica).
Con queste premesse, dall’equazione precedente possiamo calcolare quanto vale la tensione ai capi di C in qualsiasi istante.
Per esempio:
a t = 0:
a t = a
a t =5a :
La chiusura dell’interruttore s1 seguita dalla chiusura di s2, equivale a fornire una tensione Vi(t) di questo tipo:
che, volendo, può essere periodica:
L’andamento della tensione ai capi di C sarà:
Questo, naturalmente, se la costante di tempo è abbastanza breve in modo che quando sono trascorsi 5 l’impulso d’ingresso sia ancora alto (o ancora basso).
Se invece S è grande, l’andamento sarà del tipo di quello mostrato in figura:
In altri termini, C non fa in tempo a caricarsi a 10V, che deve scaricarsi a 0V.
Quello appena visto è il più semplice circuito CR, formato da un’unica resistenza R. Possono essercene degli altri, tutti comunque con le stesse caratteristiche.
Le uniche cose da controllare con molta attenzione sono:
La resistenza equivalente che vede il condensatore (e quindi la di carica o scarica) e la tensione equivalente che vede lo stesso condensatore.
Entrambe equivalgono a quelle che si ottengono applicando il teorema di Thévenin.